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Pianificazione transizione energetica: incontri territoriali a Villacidro e Carbonia per la definizione di aree idonee
Con le Province del Medio Campidano e del Sulcis-Iglesiente, si è chiusa la prima serie di otto incontri regionali sull’individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili), riservati alle amministrazioni comunali. Un confronto animato, franco e costruttivo, con punti di convergenza e un’interessante apertura alla duplice possibilità di trasformare la presenza di impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica in opportunità di crescita, contrastando nel contempo i rischi di speculazione energetica.
Tra le piccole e grandi realtà delle due province è emersa la preoccupazione per le sorti di territori già molto trasformati da attività estrattive e industriali, ma anche un interesse delle comunità per l’autoproduzione. Quest’ultimo è un elemento che, come confermato dall’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, sarà centrale nel nuovo Piano Energetico Regionale.
“Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo andare verso un mondo più pulito e decarbonizzare le nostre società. Avanzo due proposte che non vogliono essere provocatorie, ma concrete, che dipendono un po’ dal punto di osservazione di questo momento che stiamo vivendo. La transizione energetica può essere una grande opportunità, oppure un’ennesima servitù. Se si tratta di avere 6,2 GW di servitù energetica, togliamo la servitù militare al poligono di Quirra, mettiamo i pannelli in un territorio già compromesso e chiudiamo la partita. Se invece non è una servitù ma un’opportunità, questa deve essere vissuta e partecipata dalle comunità e dagli enti locali e deve avere un riflesso sulla vita dei cittadini e sulle imprese. Anche i Comuni potrebbero essere sostenuti e finanziati per realizzare impianti FER a beneficio delle proprie comunità e contribuire a raggiungere buona parte di quei 6,2 GW”, ha dichiarato il sindaco di Serramanna, Gabriele Littera.
Agli incontri erano presenti anche i consiglieri regionali eletti nei territori che, nelle prossime settimane, affronteranno la discussione del disegno di legge per la definizione delle “Aree idonee”, nell’aula del Consiglio regionale.
“Oggi è stata una giornata molto importante per il nostro territorio, che ha già dato tantissimo in termini di energie rinnovabili. A breve la legge arriverà in aula, è quindi importante capire le esigenze dei territori. La strada giusta è quella della collaborazione per la transizione energetica, che sia a favore delle comunità e a tutela della Sardegna”, ha dichiarato il Consigliere regionale, Emanuele Matta.
"Scontiamo - ha puntualizzato l’assessore dell’industria, Emanuele Cani - l'inerzia della precedente amministrazione rispetto al dotare la Sardegna di un quadro normativo urgente e necessario per tutelare l'isola. Ora dobbiamo correre per stare nei tempi stretti dettati da una norma nazionale che, qualora si imbattesse in un vuoto normativo regionale, ha concluso l’assessore, spianerebbe la strada a un numero esoso e irricevibile di progetti".
"L'effetto cumulo - ha precisato l’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda - è uno degli effetti che dobbiamo considerare all'interno del testo di legge. Ecco perché per noi è importante valutare le informazioni che abbiamo richiesto ai rappresentanti locali attraverso il questionario che è stato distribuito. Non ci interessa favorire alcun tipo di colonialismo. Proprio per questo - ha concluso l’esponente della giunta Todde - pensiamo che pianificare il territorio significhi governare e gestire il nostro futuro energetico, secondo modalità di transizione energetiche che siano utili alla popolazione della Sardegna".
Rosanna Laconi, assessora della difesa dell’ambiente, si è detta “a favore di una transizione energetica rispettosa, prima di tutto, della salute delle persone e dell’ambiente”.
Gli incontri con i territori riprenderanno a breve per la condivisione della prima bozza del disegno di legge sulle “Aree idonee”.
Giunta regionale, le delibere adottate
Convocata dalla presidente Alessandra Todde, si è riunita ieri a Villa Devoto la giunta regionale.
Di seguito le principali delibere adottate.
La giunta, su proposta della presidente, Alessandra Todde, ha approvato le delibere del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna (C.I. AdB), per l'annualità 2024, riguardanti le assegnazioni delle risorse idriche per le utenze servite dal Sistema Idrico Multisettoriale Regionale (SIMR).
Sempre su proposta della presidente, Alessandra Todde, di concerto con l'assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo, e con l'assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, la giunta ha approvato l'“Addendum all'Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga” (APQ 2017 Intervento a Concessione) e di dare mandato all'assessora degli affari generali, personale e riforma della regione, Mariaelena Motzo, di procedere alla sua sottoscrizione. Nello stesso provvedimento è stato approvato l'“Addendum alla Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Sardegna – PSR FEASR 2014 2022 e PSC” tra il MIMIT e la Regione comprensivo del “Piano Tecnico Sardegna BUL Concessione per la diffusione della Banda Ultra Larga” e di dare mandato al Direttore generale dell'Innovazione e Sicurezza IT di procedere alla sua sottoscrizione.
Su proposta dell’assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, Giuseppe Meloni, la giunta ha approvato alcune variazioni di bilancio, tra le quali, in particolare, quella dell’assessorato dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per l'iscrizione di 18 milioni di euro nel bilancio 2024, e in parte nel 2025 e 2027, per avviare la realizzazione di progetti personalizzati con presa in carico multi-professionale, finalizzati all'inserimento socio-lavorativo delle persone con disabilità.
L'assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, Gian Franco Satta, ha informato la giunta della necessità di dichiarare il carattere di eccezionale avversità atmosferica “siccità persistente” che ha colpito l’isola tra novembre 2023 e giugno 2024, provocando danni senza precedenti al settore agricolo e zootecnico. Oltre 18.000 ettari di colture sono stati devastati, con una perdita produttiva superiore al 30% in più di 500 aziende agricole e un fabbisogno di indennizzi stimato a circa 9,6 milioni di euro. Pertanto l’Esecutivo, su proposta di Satta, ha deliberato di avviare una richiesta formale al Ministero dell'Agricoltura per ottenere il riconoscimento dell'evento come "eccezionale avversità atmosferica". Questo passaggio permetterà di attivare il Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN), garantendo l'accesso a provvidenze indispensabili per sostenere le aziende agricole colpite dalla crisi idrica. "Una risposta rapida che - ha precisato Satta - testimonia l’impegno concreto del governo sardo verso le emergenze che coinvolgono i nostri territori, evidenziando l'importanza fondamentale del settore agricolo per la crescita e lo sviluppo della Sardegna".
Su proposta dell’assessore del turismo, artigianato e commercio, Franco Cuccureddu, la giunta ha approvato, in via preliminare, i criteri per l’assegnazione dei contributi alle Confederazioni delle imprese commerciali maggiormente rappresentative della Sardegna, finalizzati alla promozione delle produzioni a chilometro zero, dei prodotti stagionali del territorio e dei consumi da parte di residenti, turisti e visitatori. Le azioni di intervento riguarderanno lo svolgimento di attività e campagne promozionali, l'organizzazione di eventi, convegni, fiere commerciali, mostre, concorsi, spettacoli della tradizione popolare, azioni di informazione e promozione.
Su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, la giunta ha approvato la delibera che prevede gli interventi per la messa in sicurezza e la riqualificazione funzionale delle dighe di Medau Zirimilis e Nuraghe Arrubiu, finanziati con risorse PNRR, PSC Sardegna 2000-2020 e regionali. Inoltre, sempre su proposta di Piu, la giunta ha deliberato la sostituzione del soggetto attuatore di due interventi su infrastrutture idriche multisettoriali per la messa in sicurezza e la riqualificazione funzionale delle opere di sbarramento e per il superamento delle criticità strutturali nei serbatoi con limitazioni di invaso che dall'assessorato dei lavori pubblici passano a Enas. L’attuazione di tali interventi, riguardanti opere appartenenti al Sistema Idrico Multisettoriale Regionale (SIMR), la cui gestione è di competenza dell’Ente Acque della Sardegna (ENAS), vennero affidati straordinariamente alla Direzione generale dei lavori pubblici a causa delle criticità evidenziate dall'ENAS nel dare attuazione tempestiva alle opere.
Sempre su proposta dell’assessore dei lavori pubblici, Antonio Piu, arriva il nulla osta all'immediata esecutività alla deliberazione dell’Amministratore Unico dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA) per l’approvazione del rendiconto della gestione 2023. Con il provvedimento si rende, così, esecutiva la deliberazione il cui risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 disponibile, al netto delle le quote accantonate, è di € 12.791.255,41, per il quale l’assessorato fornirà ad Area puntuali indirizzi per il suo utilizzo.
Su proposta dell’assessora del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Desirè Manca, la giunta ha approvato ha approvato il completamento della nuova composizione della Consulta regionale per l’emigrazione, scaduta con il termine della scorsa legislatura. L’assessora ha ritenuto opportuno procedere con un avviso pubblico alla costituzione di un elenco ristretto per l’individuazione di tre esperti in materia di emigrazione che, su proposta della giunta, dovranno essere successivamente nominati dal Consiglio regionale. L’importanza di procedere alla nomina è connessa alla necessità di consentire alla Consulta per l’emigrazione di poter operare nella sua interezza.
Sempre su proposta dell’assessora del lavoro, Desirè Manca, l’Esecutivo ha preso atto dell’Accordo tra le regioni e le province autonome sulle linee guida relative alle modalità di svolgimento dei tirocini curriculari nell’ambito dei corsi di formazione regolamentati. Nelle linee guida oggetto dell’Accordo è chiarito e rafforzato il principio di “contestualità territoriale”, il quale prevede che il tirocinio si svolga nel territorio della Regione o Provincia Autonoma che lo ha autorizzato e sono specificate le casistiche di deroga a questo principio. Viene tutelata tuttavia la possibilità di svolgere un tirocinio in una regione ospitante attraverso la predisposizione di disposizioni attuative omogenee che ne consentano l’autorizzazione e lo svolgimento fatta salva la validità degli attestati/certificati rilasciati in esito a percorsi il cui tirocinio curriculare, al di fuori del territorio della Sardegna, è stato svolto precedentemente alla data della attuale delibera.
Su proposta dell’assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha stabilito che le risorse finanziarie destinate alle spese relative a prestazioni di adroterapia e protonterapia, pari a euro 200.000,00, disponibili nel Bilancio di previsione regionale 2024, debbano essere trasferite alle Aziende socio-sanitarie locali in base all’ordine cronologico delle richieste pervenute, sino ad esaurimento delle somme stanziate. Un provvedimento che consente di coprire le spese di moderne terapie oncologiche radianti con minori effetti tossici, permettendo di aumentare le dosi di radioterapia erogabili sui volumi tumorali.
Nello specifico si tratta di un intervento a sostegno di cittadini italiani residenti in Sardegna ed iscritti negli elenchi delle Aziende socio-sanitarie locali, nonché le categorie ad essi equiparati dalla vigente legislazione e dagli accordi internazionali ai fini dell'erogazione dell'assistenza sanitaria.
Sempre su proposta dell’assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, Armando Bartolazzi, la giunta ha recepito l’Accordo della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 30 novembre 2022 sulla sanità penitenziaria con l’istituzione del Punto Unico Regionale (PUR) per la gestione di pazienti con problemi psichici con misure di sicurezza per l’erogazione delle prestazioni sanitarie attraverso diverse figure professionali.
La giunta, su proposta dell’assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, Armando Bartolazzi, ha approvare lo schema di accordo tra AGENAS e Regione per il finanziamento di un corso pilota in due edizioni per la formazione di base in HTA (Health Technology Assessment), un processo che sintetizza le informazioni relative agli aspetti clinici, sociali, economici ed etici di una tecnologia sanitaria o un farmaco per fornire supporto nelle decisioni ai professionisti del Sistema Sanitario Regionale.
Sardegna, arriva il numero unico europeo 116117 per le cure mediche non urgenti
Il numero unico europeo 116117 per le cure mediche non urgenti arriva anche in Sardegna. Areus ha avviato il nuovo servizio e la sperimentazione è partita nel territorio della Asl Sulcis Iglesiente, azienda sanitaria pilota del progetto regionale. La migrazione sugli altri territori verrà completata entro il 2025.
Da oggi, dunque, l'utente avrà un unico numero per avere risposta a diversi bisogni di salute non urgenti.
Intercettando prioritariamente la domanda a bassa intensità viene assicurata la continuità assistenziale in sinergia con i numeri 112 - 118, pilastri dell'emergenza urgenza. Con il nuovo servizio l'utente potrà mettersi in contatto con la Centrale 116117 attivata a Nuoro presso la sede di Areus, gratuitamente, tutti i giorni h24. Nella centrale operatori sanitari e tecnici, opportunamente formati potranno indirizzare i chiamanti verso la risorsa più adeguata per competenza professionale e territoriale". L’obiettivo è di assicurare l'assistenza o la consulenza sanitaria più adeguata ai loro bisogni attraverso il trasferimento di chiamata ai Medici di Continuità Assistenziale negli orari di servizio e, ove ve ne fosse la necessità, alla Centrale 118.
I vantaggi del nuovo servizio sono tutti volti a facilitare l'accesso della popolazione ai servizi sanitari e sociali territoriali. È prevista la centralizzazione delle chiamate al Servizio di Continuità Assistenziale, componendo il numero 116117 (nella fase iniziale si potrà chiamare anche il vecchio numero della postazione dell’Ex Guardia Medica). SI potranno richiedere prestazioni e/o consigli medici non urgenti nelle ore di apertura del servizio di Continuità Assistenziale, chiedere informazioni sulle modalità di scelta/revoca dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Regione Sardegna e ministero dei Trasporti, l'assessora Barbara Manca: "Avviato un percorso per affrontare le diverse sfide della mobilità"
Inizio scuola, il messaggio dell'assessora della Pubblica istruzione Ilaria Portas
Di seguito il testo della lettera dell’assessora della pubblica istruzione, Ilaria Portas, in occasione del nuovo anno scolastico.
Cari studenti e studentesse, genitori, docenti, dirigenti, educatori-educatrici e personale ATA,
oggi inizia un nuovo anno scolastico e con queste righe voglio rivolgere a tutti e tutte voi il mio più sentito augurio di buon lavoro per un sereno svolgimento delle lezioni e per tutto ciò che sarà il percorso di questi mesi.
E’ il primo anno scolastico che inauguro in veste di assessora della Pubblica Istruzione e non nascondo quanto per me sia una grande emozione e al tempo stesso un grande onore e onere.
La scuola e il mondo dell’istruzione in generale vivono tempi di grandi cambiamenti, e il cambiamento, è innegabile, porta con sé anche delle difficoltà da fronteggiare.
Il mondo della scuola vorrebbe e dovrebbe stare al passo con i tempi, e la politica lavora perché questo accada, ma non è sempre semplice far coincidere i tempi di evoluzione del mondo e della tecnologia con l’edilizia e i programmi scolastici.
Anche i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno portato a una riflessione - posta anche a livello nazionale - sull’opportunità di posticipare la data dell’inizio dell’anno scolastico o in alternativa prevedere soluzioni perché studenti e studentesse non patiscano le alte temperature.
Senza voler negare che esistano criticità, voglio rassicurare tutti e tutte voi che la Scuola e l’Istruzione sono davvero in testa tra le priorità dell’agenda politica regionale: è la sfida dei nostri tempi per assicurare un futuro dignitoso alle nuove generazioni.
La giunta Todde sta investendo ingenti risorse per garantire non solo il basilare diritto allo studio, ma assicurare che il tempo trascorso negli istituti scolastici sia sempre gradevole e di qualità, per voi studenti e studentesse e per gli operatori e le operatrici.
Per alcuni e alcune di voi sarà un anno all’insegna del proseguimento degli studi, per altri e altre l’inizio di una nuova avventura, per la quale vi auguro grandi soddisfazioni.
La vita vi pone davanti questa grande opportunità: intraprendere il cammino della conoscenza per il vostro futuro personale, ma anche l’occasione per dare un contributo alla collettività, allo sviluppo delle nostre comunità, affinché queste siano sempre più solidali, accoglienti, democratiche e inclusive.
Il nostro compito, come amministratori e amministratrici, è cercare di rendere il vostro percorso di studi quanto più aderente ai sogni, desideri, ambizioni e speranze che nutrite per il futuro. La sfida sarà quella di costruire insieme un modello di istruzione cucito intorno alle esigenze di studenti e studentesse e dei Comuni della Sardegna, per combattere l’ormai annosa piaga della dispersione scolastica che affligge la nostra isola.
Occorrono scelte che siano determinate non solo dai dati statistici, ma anche dalle specificità e dai problemi della nostra terra. Il modo migliore per riflettere su questo tema è una Legge regionale sull'istruzione, strumento che in Sardegna manca dal 1984. I tempi sono maturi per lavorarci insieme tutti e tutte.
Buon anno Scolastico, buona strada!
Glencore, Cani e Todde: "Non accetteremo la fermata della linea zinco"
"Con la presidente della Regione Alessandra Todde abbiamo incontrato i lavoratori della Glencore a Portovesme. Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito la nostra posizione: Glencore ha disatteso tutti gli accordi e gli impegni presi. Non accetteremo in alcun modo che venga fermata la linea zinco lasciando attivo solo il sito della discarica. Non lo permetteremo. Glencore aveva assunto l’impegno di tenere attiva la linea zinco sino all transizione delle nuove iniziative. Ci batteremo in tutte le sedi e con le azioni opportune per difendere produzione e lavoratori".Lo dichiara Emanuele Cani, assessore regionale dell’industria.
Pacco sospetto in viale Trento a Cagliari, intervengono gli artificieri
Questa mattina, un allarme è scattato a Cagliari, in viale Trento, nei pressi del palazzo della Regione Sardegna, a causa di un pacco sospetto. Un passante ha avvisato le forze dell'ordine, che sono intervenute prontamente. La zona è stata transennata dagli agenti della squadra volante e della Digos, mentre artificieri e personale della scientifica hanno esaminato il contenuto del pacco, un contenitore di plastica sigillato.
Dopo un’analisi approfondita, gli artificieri hanno deciso di far brillare l'oggetto per precauzione. All’interno è stato trovato del cibo, ma il pacco conteneva elementi che lasciavano intendere una minaccia.
La governatrice della Sardegna, Alessandra Todde, ha commentato l’episodio definendolo un atto intimidatorio. Ha espresso sdegno per l'accaduto, affermando che la sua priorità resta il benessere della Sardegna e che queste minacce non faranno altro che rafforzare la determinazione della Giunta nel portare avanti il proprio lavoro per il popolo sardo.
Continuità territoriale, Barbara Manca: "Aggiudicazione definitiva delle rotte da Cagliari e Olbia"
Industria: assessore Cani incontra i vertici della Glencore
L’assessore dell’industria, Emanuele Cani, ha incontrato, oggi, i vertici della Glencore i quali hanno illustrato il piano che prevede il ridimensionamento dello stabilimento della Portovesme srl nel polo industriale di Portovesme.
“Per quanto riguarda la Regione, ha ribadito l’esponente dell’Esecutivo, non possiamo accettare in alcun modo il ridimensionamento dello stabilimento e una declassificazione che lascia in essere solo la parte minore. Da una multinazionale come Glencore - ha precisato Cani - ci saremmo aspettati un atteggiamento differente e propositivo, anche alla luce della disponibilità esplicitata, in più occasioni, dalla Regione. È chiaro - prosegue l’assessore dell’industria, che si sta creando un problema che riguarda non solo i livelli occupazionali, ma anche la prospettiva di sviluppo della Sardegna che, proprio in questi ultimi mesi, si sta spendendo per trovare soluzioni alle problematiche che sono presenti in campo. A questo punto, e alla luce della posizione manifestata dall’azienda, lo scenario cambia. Il problema - ha precisato Cani - sarà portato ai massimi livelli istituzionali. Chiediamo subito l’apertura di un tavolo di confronto con lo Stato, e quindi il Governo e il ministero del Made in Italy per affrontare il caso. Non è accettabile in alcun modo un comportamento di questo genere. Saremo pronti a fare valere le nostre ragioni e chiediamo sin da subito che le aziende rispettino gli impegni sottoscritti, ha concluso l’assessore dell’industria Emanuele Cani.
Pianificazione transizione energetica: presidente Todde, insieme agli assessori Spanedda e Laconi, terza tappa incontri territoriali con i sindaci della Provincia di Oristano
Il percorso di incontri territoriali ha fatto tappa a Oristano, ieri pomeriggio, il terzo in programma con le rappresentanze locali, utile a raccogliere testimonianze, esigenze e proposte di chi vive e amministra il territorio.
È stata una discussione animata, caratterizzata da un atteggiamento consapevole della complessità del tema, ma anche del fatto che tutti, Regione ed Enti Locali, stiano compiendo ogni sforzo possibile affinché la Sardegna sia rispettata e tutelata.
“Trovo molto positivo questo momento di confronto, che deve essere improntato su una certa laicità. Non dobbiamo dismettere la nostra capacità di ragionare rispetto a un tema fondamentale, oggi come per i prossimi anni, per uno sviluppo sostenibile della regione Sardegna. L’incontro con i sindaci e con gli operatori degli uffici tecnici locali dev’essere vissuto come un momento di confronto e dibattito corale. Non possono esistere contrapposizioni che portino alla rinuncia delle soluzioni migliori nel merito di una programmazione su una materia oggettivamente molto complessa ma fondamentale.
Il nostro paesaggio non potrà essere deturpato ma allo stesso tempo dobbiamo dare una risposta sul fronte energia che è fondamentale per lo sviluppo della Sardegna”, ha dichiarato il sindaco di Cabras, Andrea Abis.
Sono incontri, quelli con i sindaci, grazie ai quali la Regione ha la possibilità di spiegare come interpreta la legge per l’individuazione delle aree idonee, ma anche condividere prospettive, rilevare problemi e opportunità segnalati da chi governa e rappresenta i territori.
“Nel dibattito corrente transizione e speculazione energetica sono diventate sinonimi, ma sono due cose diverse e che riteniamo importante tenere separate. La nostra è una legge pensata per disciplinare la transizione energetica. C’è la possibilità di individuare degli spazi per avviare la transizione senza ulteriore consumo di suolo e senza compromettere nuove aree, all’interno di un sistema che tuteli l’ambiente nella sua specificità. Anche in tal senso, il confronto con le rappresentanze locali risulta fondamentale. La legge a cui stiamo lavorando vogliamo che sia una legge cucita su misura per il nostro territorio, non può certo dipendere da elenchi generici di spazi indicati dalla normativa nazionale”, ha dichiarato l’assessore degli enti locali, finanze, e urbanistica, Francesco Spanedda.
Nel frattempo, la Regione continua a tenere salda la propria posizione con il Governo nazionale.
“Questi incontri territoriali sono un vero esercizio di democrazia partecipativa. Occasione nella quale ribadire che la Regione Sardegna continua a confrontarsi con il Governo nazionale il quale, però, mentre noi lavoriamo alla pianificazione necessaria al governo del nostro territorio, ha predisposto due decreti che avranno ulteriore impatto sul nostro sistema.
Uno riguarda il processo di semplificazione delle autorizzazioni per le Fer, che non prevede alcun passaggio autorizzativo con il comune. La Regione Sardegna non può che continuare a esprimere parere negativo in merito: non accettiamo che le autorizzazioni passino sopra la nostra testa. L’altro decreto riguarda la gestione delle aree demaniali, in merito al quale è in corso l’ennesimo tentativo del Governo nazionale di non disciplinare le aree idonee all’eolico offshore. Anche in questo caso il nostro parere è negativo. Continuiamo a difendere la Sardegna”, ha dichiarato l’assessora dell’a difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi.
La presidente della regione, Alessandra Todde, ha ribadito che la difesa della Sardegna e dei sardi è al centro del lavoro dell’Amministrazione regionale, chiarendo un altro aspetto: “L’Avvocatura della Regione è a disposizione dei sindaci in caso venissero riscontrate violazioni o tentativi di sopraffazione. Proprio come abbiamo fatto un mese fa, ricorrendo al Consiglio di Stato contro il progetto di parco agrivoltaico nel Comune di Tuili, in difesa della nostra Reggia Nuragica di Barumini”.
Prossimo appuntamento domani, giovedì 5 settembre, alle 11, a Cagliari.