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Non c’è solo l’emergenza Covid, l’assessorato regionale al Lavoro nell’ultimo periodo è impegnato con la gestione di due vertenze fondamentali per l’economia sarda: Air Italy e Porto Canale.  “Abbiamo notizie certe in entrambi i casi”, fa sapere l’assessore Alessandra Zedda.  “Per i lavoratori di Air Italy è stata approvata la cassa integrazione per dieci mesi, fino al 30 giugno 2021”. Slitta quindi il loro licenziamento, previsto per luglio 2021. “Siamo impegnati per riuscire a trovare una ricollocazione degli operatori, ma per questo è decisivo il ruolo del governo”.  Al Porto Canale di Cagliari, l’azienda ha detto no alla proroga della cassa integrazione. “Tuttavia ci sono due aspetti positivi”, spiega Zedda, "l’offerta presentata per rilevare Porto Canale da parte della compagnia inglese Pifim Group, guidata dal sardo Davide Pinna, e “inoltre l’assessorato sta lavorando per fare un progetto di integrazione della Naspi e di coinvolgimento formativo dei lavoratori”.

Nel frattempo sono diverse le iniziative che sta mettendo in atto l’assessorato regionale al Lavoro per affrontare l’emergenza Covid. Dalla legge salva-imprese al bando ‘Resisto’, passando per il finanziamento dei prestiti. Il settore più colpito dall’epidemia è quello delle discoteche, insieme agli ambulanti, ai giostrai, torronai ecc. “Saranno i più massacrati da questa pandemia perché non solo sono stati bloccati, ma fino a dicembre non si prevede una loro riapertura”.  Sono stati finanziati inoltre 15 milioni di euro con il bando di Destinazione lavoro (sovvenzioni dirette a chi assume personale nel settore del Turismo) ma le risorse non sono state sufficienti. “Siamo in overbooking di altri 22 milioni di euro circa”, afferma. 

Assessore, come si sta gestendo la vertenza Air Italy, che riguarda centinaia di dipendenti sardi?

“Si è chiusa la trattativa, per quanto riguarda la concessione dell’accordo sindacale, che prevederà purtroppo il licenziamento dei lavoratori dal primo luglio 2021.  Tuttavia abbiamo approvato la cassa integrazione per 10 mesi, quindi fino al 30 giugno 2021, con un programma di formazione di tutti i lavoratori di Air Italy. Ci sarà la quota spettante alla Sardegna e il programma per l’altra parte la farà la regione Lombardia. La formazione  sarà anche di qualità, dovrà confermare delle certificazioni o averne delle altre e delle licenze perché si sta parlando di lavoratori specializzati, come piloti,  o di chi gestisce le attività sofisticate di controllo delle apparecchiature e dei mezzi aerei.  Il presidente Christian Solinas ha seguito in prima persona la partita di Air Italy. Anche perché il progetto di sviluppo dovrà vedere un nuovo vettore per garantire il servizio di trasporto aereo che faceva Air Italy.  Siamo impegnati per la ricollocazione dei lavoratori, ma la Sardegna e la Lombardia da sole non possono garantire la riassunzione dei lavoratori. È decisivo il ruolo del governo”. 

E la vertenza di Porto Canale invece?

“Nonostante le condizioni favorevoli, compresa una norma che il governo e la Regione hanno voluto mettere in campo per garantire altri 6 mesi di cassa integrazione, il concessionario Contship ha detto no. Per questo dal 2 settembre i lavoratori sono in Naspi. Tuttavia ci sono due aspetti positivi. È finalmente arrivata l’offerta per il bando di gara internazionale per il nuovo servizio di transhipment: è una compagnia inglese che poggia sul porto di Amsterdam ed è guidata da un sardo. L’altra buona notizia è stiamo lavorando per fare un progetto di integrazione della Naspi e di coinvolgimento anche formativo dei lavoratori”.

Quali sono sono state, invece, le iniziative messe in campo dal suo assessorato per affrontare l'emergenza Coronavirus?

“Quando è scoppiata la pandemia c’è stata la massima emergenza iniziale e per quel periodo abbiamo messo in campo la legge Salva imprese. Abbiamo preso in considerazione tutti coloro che hanno avuto delle difficoltà, soprattutto in termini di occupazione.  La misura è andata a sostenere il reddito di coloro che sono stati espulsi o che non sono stati rioccupati nel corso dell’anno 2020: mi sto riferendo agli stagionali, a tutti quelli che hanno un lavoro ad intermittenza o  attività per brevi periodi.  Siamo andati a reintegrare le disposizioni statali con la stessa misura di 600 euro.  Abbiamo voluto coprire periodi non coperti dallo Stato. I mesi di giugno, luglio e agosto.  Successivamente, nel provvedimento abbiamo inserito anche le colf, le badanti, e abbiamo chiuso così l’accordo che avevamo fatto insieme ai sindacati nel primo periodo di aprile.   Adesso è in pubblicazione un bando per i piccoli editori, per gli ambulanti, i giostrai, i torronai, gli operatori che partecipano alle sagre, alle fiere e alle feste.  Loro, insieme ai lavoratori delle discoteche e a quelli dello spettacolo, saranno i più massacrati da questa pandemia perché non solo sono stati bloccati, ma fino a dicembre non si prevede una loro riapertura.  Per questo per loro c’è un duplice intervento: uno è quello imminente e l’altro in programma è il bando chiamato ‘Resisto’ e riguarda tante aziende, piccole e micro, lavoratori autonomi e anche le grandi imprese del settore turistico.  Anche questa è una norma contenuta nella legge 22 (del 23 luglio 2020) che va a sostenere il costo del lavoro.  Cerchiamo di intervenire sia per evitare i licenziamenti del settore turistico, sia per riconoscere una sovvenzione a coloro che stanno affrontando il Covid, che comunque sono ancora aperti e stanno lottando per continuare le loro attività nonostante questo momento di grande crisi.  In più abbiamo anche riprogrammato - e quindi rifinanziato - il bando relativo ai prestiti, che andranno dai 15mila ai 50mila euro. Questo è ancora in via di lavorazione. Pensiamo di pubblicarlo nei prossimi giorni”. 

Quali sono stati i flussi di domande per l'accesso ai contributi?

“Abbiamo finanziato il bando di sovvenzione lavoro, questo ha dato aiuti diretti per chi assumeva questa estate. A fronte di 15 milioni di euro stanziati siamo in overbooking di altri circa 22 milioni.  Quindi, l’impegno mio e della Giunta sarà quello di reperire altre risorse per riuscire davvero a dare una mano significativa per questo settore che ha voluto dimostrare di far partire e voler continuare la stagione turistica”. 

Quali numeri ha fatto l’assessorato al Lavoro?

“In agosto, a fronte di un meno 50 per cento dell’attività lavorativa, per quanto riguarda le assunzioni siamo arrivati a - 20 per cento rispetto al 2019. Nei mesi più caldi, invece, siamo partiti da meno 70%. Tuttavia i conti li faremo a fine ottobre”.

Quanto incide il Covid sui programmi ordinari?

“Abbiamo continuato a mettere in campo tutti i nostri programmi. Il danno più grande è stato causato dallo smart working - anche se di questo non voglio solo parlare in negativo -. Ha inciso in maniera negativa sulle pratiche del nostro assessorato e sull’attività ordinaria.  Stiamo cercando di eliminare i ritardi di quei 4 mesi. Stiamo andando in recupero, però finché ci sarà una prevalenza di smart working per noi sarà molto difficile.  Anche perché non abbiamo ancora le strumentazioni necessarie che ci permettono di correre. E noi abbiamo bisogno di volare, forse.  Nello specifico il Covid ha inciso sui tirocini, sulla formazione professionale, le agenzie formative stanno pagando un prezzo altissimo. È per questo che abbiamo voluto dedicare loro un finanziamento ad hoc, sempre nella legge 22.  La loro attività è stata ridotta del 90 per cento, per non dire del 100 per cento". 

Quali sono le iniziative extra Covid che si stanno portando avanti?

“C’è molto fermento nel settore della cooperazione.  La nuova legge è in attesa di programmazione, in Consiglio regionale (la Giunta l’ha già approvata).  Si sta lavorando anche per i programmi relativi ai nuovi progetti della emigrazione. Dovevamo avere la consulta il 25 settembre ma prevediamo di non farcela a causa del Covid.  Tuttavia, sicuramente dai primi di ottobre staremo lavorando per approvare e definire il programma per i prossimi tre anni.  Poi abbiamo dato corso al progetto Casa Sardegna. Sono partite le attività di valorizzazione della Casa nuragica. Tra queste ci sono stati tre eventi: uno al Nuraghe Sant’Efis di Orune, un altro a Trinità d’Agultu all’Isola Rossa, per la valorizzazione delle bellezze della civiltà nuragica. C’è stata - inoltre - un’attività collegata a queste per l’azienda di San Pantaleo a Dolianova”. 

 

 

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