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Rita Dedola e la nuova Consigliera di parità della Città Metropolitana di Cagliari. La neo titolare dell’organismo di garanzia a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori contro le discriminazioni di genere sul lavoro è stata nominata con decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La Consigliera di parità effettiva, che succede a Susanna Pisano, sarà affiancata dalla Consigliera supplente Bruna Biondo, nominata con lo stesso decreto.

Le due consigliere sono state presentate ufficialmente questa mattina nel corso di un incontro con la stampa nella Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questa importante figura a disposizione gratuitamente di tutti i cittadini dei 17 Comuni della Città Metropolitana di Cagliari.

“È mia intenzione migliorare la comunicazione dei servizi di tutela che la mia funzione e l’ufficio svolgono quotidianamente, tra cui quello di assistere a titolo gratuito le lavoratrici e i lavoratori oggetto di discriminazioni da parte di datori di lavoro pubblici e privati. Le azioni si intendono in sede stragiudiziale e conciliatoria o in sede giudiziale, potendo agire in rappresentanza o su delega dei lavoratori, oltre che ad adiuvandum, ovvero a sostegno”, ha spiegato la Consigliera di parità.

Dedola, cagliaritana, è un’avvocata di grande esperienza nel campo del diritto penale e delle pari opportunità e ha ricoperto numerosi incarichi in ambito giuridico, tra cui quello di presidente dell’Ordine degli avvocati di Cagliari. Dal 2019 al 2022 è stata assessora alla Pubblica Istruzione, Rapporti con l’Università, Politiche Giovanili, Affari Generali e Pari Opportunità del Comune di Cagliari.

La Consigliera Dedola ha scelto di lavorare in team con la Consigliera Biondo al fine di amplificare l’impegno a tutela di chi dovesse scegliere di avvalersi dell’organismo di garanzia. “Metterò il mio bagaglio culturale sulle politiche di genere a disposizione della comunità metropolitana affiancando l’avvocata Dedola in un lavoro sinergico a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori”, ha detto Biondo.  Anche lei cagliaritana, la consigliera supplente ha ricoperto diversi incarichi nel campo delle pari opportunità, tra cui quelli di componente della IX Commissione Regionale per le Pari Opportunità della Regione Sardegna e del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Cagliari.
Alla presentazione ha preso parte anche la Consigliera di parità della Regione Sardegna Maria Tiziana Putzolu, con la quale sarà attivata una proficua collaborazione.

Le consigliere di parità, effettiva e supplente, svolgono funzioni di promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, pari opportunità e non discriminazione di donne e uomini nel lavoro. Ciò avviene, in particolare, attraverso la rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere e di violazioni della normativa in materia di parità, la promozione di progetti di azioni positive e successiva verifica, la diffusione della conoscenza e scambio di buone prassi, il sostegno alle politiche attive del lavoro che favoriscano le pari opportunità e la promozione di politiche di pari opportunità da parte di soggetti pubblici e privati operanti nel mercato del lavoro. Tra i compiti vi è inoltre la richiesta alle direzioni provinciali del lavoro di informazioni sulle situazione occupazionale maschile e femminile, in relazione allo stato delle assunzioni, della formazione e promozione professionale, delle retribuzioni, delle condizioni di lavoro e della cessazione del rapporto di lavoro.

L’Ufficio della Consigliera di parità della Città Metropolitana di Cagliari può essere contattato per un primo consulto o per fissare un appuntamento all’indirizzo e-mail
consiglieradiparita@cittametropolitanacagliari.it

Tutte le informazioni e i contatti sono disponibili sul sito istituzionale della Città Metropolitana di Cagliari, www.cittametropolitanacagliari.it, nella sezione “Organismi di garanzia - Consigliera di parità”.

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La Città Metropolitana di Cagliari svilupperà un Piano per l’Invecchiamento Attivo volto a promuovere politiche e progetti che possano favorire l’intergenerazionalità e un ruolo attivo della popolazione anziana nel territorio.

Il progetto, nato nell’ambito dell’attuazione delle azioni di sistema del Piano Strategico metropolitano denominate “Vitattiva” e “Comunità diffuse”, è stato presentato nel corso di un incontro che si è tenuto il 27 marzo nella Sala Polifunzionale del Parco di Monte Claro.

Durante una prima sessione è stato illustrato il quadro generale sul tema dell’invecchiamento attivo, definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “il processo di ottimizzazione delle opportunità per salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita man mano che le persone invecchiano”. Il termine “attivo” comprende tutti i tipi di attività, dalla partecipazione al mercato del lavoro a quella nella vita sociale, economica, culturale, spirituale e civile.

Il Piano metropolitano intende perseguire la politica di riferimento dell’OMS, che promuove un un invecchiamento attivo sulla base di tre pilastri: salute, partecipazione e sicurezza. Se le persone rimangono in buona salute e in grado di gestire la propria vita anche in età avanzata, non solo aumenta il benessere degli anziani ma si risparmiano costi sulle cure mediche e dei servizi di assistenza. Il benessere aumenta anche se le persone anziane possono partecipare attivamente e contribuire alla società, per esempio con l’apprendimento permanente, il lavoro formale e informale, l’attività di volontariato, la partecipazione politica e nella famiglia. La sicurezza risponde alle esigenze sociali, finanziarie e fisiche degli anziani, con la richiesta di piani pensionistici, la tutela dei consumatori e la protezione dagli abusi.

La seconda sessione del pomeriggio ha visto una condivisione di idee sul tema e sui progetti già avviati o in fase di avvio da parte dei partecipanti al laboratorio, tra cui politici e tecnici dei Comuni metropolitani ed esponenti delle associazioni del settore attive sul territorio. Tra le esperienze già in essere portate all’attenzione dei presenti, sono da segnalare quella del Centro di aggregazione sociale Casa Cossu di Quartucciu e quella del Centro di aggregazione per anziani Casa Pani di Monserrato, che offrono attività destinate agli anziani residenti nei rispettivi Comuni.

All’incontro hanno preso parte per la Città Metropolitana il dirigente del settore Pianificazione e Sviluppo Locale Paolo Mereu e la responsabile del servizio Pianificazione strategica e VAS Isabella Ligia, con l’assistenza tecnica di SITA Srl.

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Si chiama LABMET – Laboratorio Metropolitano di Innovazione, ed è la nuova agenzia urbana della Città Metropolitana di Cagliari, un luogo digitale e fisico nell’ambito del quale l’ente, i comuni che ne fanno parte, le imprese e i cittadini si incontrano per condividere le tematiche urbane.

LABMET - vincitore la settimana scorsa del premio “PA Sostenibile 2023” nella categoria “Partecipazione e cittadinanza attiva” conferito nel corso del Forum PA, il più importante evento nazionale dedicato al tema della modernizzazione della pubblica amministrazione - è stato presentato questa mattina nella sala multimediale del Parco Monte Claro di Cagliari dal consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca e illustrato dalla responsabile del servizio Pianificazione Strategica della Città Metropolitana Isabella Ligia.

“Con Labmet vogliamo creare uno spazio stabile di confronto con la cittadinanza e con tutti i portatori di interesse, un luogo in cui si formi l’immaginazione e la costruzione del futuro della città”, ha spiegato Ticca. “Vogliamo passare dalla fase di consultazione a quella di una vera e propria coprogettazione, perché siamo convinti che la partecipazione civica possa migliorare in modo significativo l’azione politica e amministrativa”.

Il Laboratorio, per ora digitale ma che aspira a diventare in un futuro molto prossimo una vera e propria agenzia dotata di una sede fisica di incontro, si articola in tre ambiti connessi e integrati tra loro - Osservatorio, Ricerca e Partecipazione – che saranno sviluppati con l’assistenza tecnica delle società TaLaMaCà, Avanzi e Sardarch.

OSSERVATORIO – All’Osservatorio spetta il compito di promuovere e gestire le attività di raccolta, selezione, organizzazione e divulgazione di dati e informazioni sul territorio e sugli spazi urbani della Città Metropolitana. Nicola Solinas, dello spin-off dell’Università di Cagliari TaLaMaCà, ha illustrato le attività del primo progetto pilota di mappatura e ricerca, che riguarda gli spazi verdi urbani del territorio metropolitano, tra cui i cortili scolastici. Il fine è quello di costruire un quadro conoscitivo di tutte le aree verdi esistenti e potenziali che possa supportare la pianificazione di interventi di recupero o trasformazione di tali spazi in maniera sostenibile, per esempio con azioni di depaving (liberare il suolo dall’asfalto), di forestazione e con la realizzazione di orti didattici.

RICERCA – Il secondo pilastro di Labmet è l’attività di Ricerca per la costruzione di solide basi conoscitive su cui si fonda la nuova agenzia urbana, che sarà portata avanti in collaborazione con Avanzi, società che da 25 anni promuove il cambiamento verso la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale. La ricerca sarà focalizzata, come spiegato dalla manager di Avanzi Linda Cossa, sulle buone pratiche e le esperienze virtuose di laboratori urbani già operativi in Italia, in Europa e nel resto del mondo nell’ambito dello sviluppo urbano legato all’innovazione e alla sostenibilità.

PARTECIPAZIONE – Il terzo pilastro di Labmet è l’azione di Partecipazione, collaborazione e formazione in relazione alle politiche urbane e alla programmazione urbana e territoriale. Nicolò Fenu, socio fondatore di Sardarch, spin-off dell’Università di Cagliari, ha presentato le possibilità legate ai percorsi partecipativi e in particolare alla piattaforma digitale di Labmet, strumento portante per favorire l’accesso dei cittadini e dei portatori di interesse del territorio ai processi di pianificazione.

Alla presentazione sono intervenuti anche Maria Chiara Di Guardo, direttrice di Unica CREA, partner istituzionale di Labmet con l’obiettivo di costruire gradualmente una base di conoscenza condivisa e accessibile anche ai cittadini, e i rappresentanti degli ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, anch’essi impegnati nella diffusione di una cultura condivisa dell’innovazione e della rigenerazione urbana.

Nato nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano, Labmet è stato progetto pilota del Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del 4° Piano di azione nazionale per l’open government, ed è finanziato con fondi FSC del Piano di Sviluppo e Coesione della Città Metropolitana di Cagliari nel ciclo di programmazione 2014-2020. E’ stato inoltre già individuato come progetto bandiera del Piano Regionale della Regione Sardegna con fondi FESR nel ciclo di programmazione 2021-2027.

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Il maxi piano dell’Anello Sostenibile unirà i 17 Comuni della Città Metropolitana di Cagliari in un unico sistema verde e blu interconnesso di foreste, parchi urbani, vie d’acqua e percorsi green, secondo delle linee guida comuni che tutti gli enti del territorio coinvolti dovranno adottare nella realizzazione dei propri progetti e che costituiranno un modello per una nuova visione di sviluppo sostenibile di tutta l’area vasta.

Le ‘Linee guida per l’elaborazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica integrati nel progetto dell’Anello Sostenibile’ sono state presentate questa mattina dal sindaco metropolitano Paolo Truzzu,  dal consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione Umberto Ticca e dall’architetto paesaggista di fama internazionale Joao Nunes, chiamato a curare la progettazione dell’ambizioso e innovativo masterplan che rivoluzionerà il territorio in chiave sostenibile.

Le linee guida, elaborate dal gruppo di progettazione guidato da Nunes, saranno d’ora in avanti una sorta di vademecum non solo per l’ente Città Metropolitana ma per tutte le amministrazioni che ne fanno parte. Il documento vuole essere uno strumento di riferimento nella redazione dei progetti che mettono al centro il tema della sostenibilità, affinché garantiscano un futuro realmente sostenibile per l’intera comunità, con l’obiettivo di creare un anello verde interconnesso e unitario.

“L’intento alla base dell’idea dell’Anello Sostenibile è quello di riconnettere la città alla natura, andando oltre la logica ormai superata della dicotomia tra i due ambiti”, ha spiegato il sindaco Truzzu. “E’ un progetto che mette al centro le persone, con la loro crescente necessità di vivere in una dimensione sostenibile, e i territori, che per la prima volta sono stati coinvolti in prima persona in una pianificazione di portata metropolitana”.

“Cagliari è una città esemplare, e forse unica al mondo, per l’armonia e la complicità tra natura, artificio e presenza antropica, basti pensare alla ‘gente rossa’ (i fenicotteri, ndr). L’obiettivo di questo progetto è ricucire tra loro e dare una continuità agli elementi naturali presenti nel territorio, attraverso una messa a sistema dei singoli interventi”, ha detto Nunes. “Come buona parte delle città, Cagliari è disegnata per le auto, e se vogliamo cambiare le abitudini dobbiamo riqualificare i percorsi in modo tale che le persone siano veramente motivate a utilizzarli, camminare e andare in bicicletta deve diventare un piacere”.

Delle nuove linee guida dovranno tenere conto anche gli interventi proposti dai Comuni, già annunciati e in fase di progettazione, i cui lavori saranno affidati entro il mese di luglio. Tra questi, il canale navigabile Terramaini – La Palma, i percorsi verdi tra il mercato civico di San Benedetto e il parco di Terramaini, l’adeguamento e ampliamento degli impianti sportivi di Monte Claro, la riqualificazione del mercato di San Benedetto, la rifunzionalizzazione in chiave ecosostenibile dell’area dell’ex aeroporto di Monserrato, la realizzazione di un parco fluviale a Sestu, la riqualificazione della fascia retrodemaniale del Poetto di Quartu, il restyling del parco comunale e del polo fieristico di Decimomannu, il miglioramento della fascia lagunare di Giliacquas a Elmas, la riforestazione del territorio di Sarroch, la valorizzazione del parco fluviale Rio Mannu a Villa San Pietro e la realizzazione di un parco urbano fluviale a Pula.

“Le linee guida tracciano una mappa non solo per i progetti già finanziati e in corso di realizzazione ma anche per le progettazioni future”, ha sottolineato il delegato alla Pianificazione Ticca. “Vogliamo che tutte le amministrazioni del territorio si sentano parte di questo grande progetto e possano avere dei punti dì riferimento per continuare a contribuire alla creazione dell’Anello Sostenibile con la realizzazione di nuove opere secondo uno spirito comune”.

Pubblicato in Comune di Cagliari

“L’accordo con la Città metropolitana di Cagliari, per la condivisione di interventi di natura tecnologica e lo scambio di servizi di alta qualificazione nel settore dei sistemi informativi e telematici, è solamente il primo passo del percorso predisposto dalla Regione per mettere a disposizione di Comuni ed altri enti alcuni preziosi servizi regionali, come ‘Kentos’, la nostra rete telematica veloce fino a 100 Gbps, la videosorveglianza, le videoconferenze”. Lo ha detto l’assessore regionale degli Affari generali, Valeria Satta, che, questa mattina in assessorato, ha firmato col sindaco Paolo Truzzu l’accordo quadro con la Città metropolitana di Cagliari, prima pubblica amministrazione ad aderire, e presentato la ‘Carta dei Servizi tecnologici della Regione Sardegna’.

“La candidatura del Data center regionale a Polo strategico nazionale  – ha aggiunto l’assessore Satta – consentirà di soddisfare non solo le esigenze del sistema Regione, ma anche quelle di altre pubbliche amministrazioni, regionali e nazionali, con servizi al massimo dell’efficienza, ormai indispensabili. Finora, sei comuni sardi e cinque agenzie hanno già presentato la manifestazione di interesse per aderire. Perciò, a breve saranno sottoscritti gli accordi quadro, che consentiranno di avere una Sardegna più ‘smart’ e al passo coi tempi, sempre nell’interesse del cittadino”.

La Città Metropolitana, in qualità di ente di secondo livello, è la prima pubblica amministrazione ad aderire ufficialmente al data center regionale. “Questa collaborazione con la Regione è un passo strategico verso una crescita digitale che metta al centro le esigenze delle amministrazioni, dei cittadini e delle imprese”, ha sottolineato il sindaco Truzzu. “Il nostro intento è quello di proporre l’estensione dell’accordo quadro a tutti i Comuni della Città Metropolitana che vorranno aderire”.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la Carta dei servizi che il Polo Strategico Regionale mette a disposizione delle amministrazioni locali, tra i quali videosorveglianza, videoconferenze, pagamenti elettronici, conservazione e protezione dati, domini e posta elettronica, cloud computing. Nei prossimi mesi sarà inoltre avviata una ‘Academy’ volta alla formazione di nuove competenze digitali per i dipendenti della pubblica amministrazione.

Oltre ad usufruire dei servizi del Polo Strategico Regionale, la Città Metropolitana contribuirà alla sua implementazione e ne supporterà la candidatura a Polo Strategico Nazionale. Quello della Regione Sardegna è infatti uno dei 35 data center, su un totale di 1.252 censiti, individuati dall’Agenzia per l’Italia Digitale quali potenziali poli strategici nazionali.

 

 

 

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