Martedì, 06 Ottobre 2020 22:20

La sfida di Solinas: tamponi e test di negatività per chi entra in Sardegna

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Il presidente della Regione Christian Solinas ha prorogato l'ordinanza dell'11 settembre - impugnata dal Tar - che imponeva l'obbligo di tampone o il certificato di negatività a tutti i viaggiatori in ingresso in Sardegna. Il governatore ha firmato oggi l'ordinanza per ribadire gli obblighi che erano stati contestato dal governo: proprio domani, data di scadenza della precedente ordinanza, si discute il merito del ricorso presentato dal consiglio dei ministri.E Solinas gioca in contropiede. 

Quindi fino al 23 ottobre "Tutti i passeggeri che intendono fare ingresso nel territorio regionale - si legge nel testo - provenienti dall’estero e/o dal territorio nazionale, dal 14 settembre sono invitati a presentare, all’atto dell’imbarco, l’esito di un test – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per covid-19. I passeggeri potranno, alternativamente, dimostrare, sempre all’atto dell’imbarco, di aver compilato on line apposita autocertificazione comprovante di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test sierologico, molecolare o antigenico, il cui esito è risultato negativo, avendo cura di indicare obbligatoriamente: a) il tipo di test effettuato e la data di esecuzione; b) il nome della struttura (pubblica, privata o privata accreditata) presso la quale lo stesso test è stato effettuato". 

Questo perché, come scritto dal presidente nel nuovo documento, "nel corso delle ultime due settimane il numero dei soggetti in isolamento domiciliare è cresciuto di circa 650 unità con ciò triplicando il dato percentuale relativo al picco del periodo del lockdown e attestandosi in oltre 2190 casi", si legge". Inoltre "nel corso delle ultime due settimane il numero dei soggetti ricoverati in ospedale in reparti non intensivi ha avuto un incremento di circa 14 unità, conciò raggiungendo in buona sostanza il dato percentuale del periodo del lockdown e attestandosi in circa 116 casi".

In più "il numero dei soggetti attualmente ricoverati in terapia intensiva è pari a 19unità con un incremento notevole, nel corso delle ultime due settimane,strettamente connesso e proporzionale all'aumento esponenziale dei decessi passati da 140 a 156 in ragione di ben 16 morti. Il sopraddetto incremento esponenziale dei soggetti risultati positivi deve essere posto in relazione per un verso al numero effettivo di posti letto liberi -pari a sole 14 unità in terapia intensiva e a 28 unità in terapia semintensiva - e per altro verso con i dati sulle proiezioni degli arrivi dai traghetti e dagli aerei secondo i quali sono attesi più di 100.000 sbarchi e circa 300.000 arrivi in aereo nel trimestre ottobre/novembre/dicembre". 

 

Ultima modifica il Giovedì, 08 Ottobre 2020 12:18