Martedì, 02 Febbraio 2021 13:36

Solinas: "Ricorso respinto, lo Stato è ostile alla Sardegna: abbiamo ragione noi"

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Il Tar della Sardegna dice no: niente sospensiva per l'ordinanza del ministero della Salute che ha classificato la Sardegna in zona arancione, con conseguente chiusura di bar e ristoranti fino - almeno - a sabato 6 febbraio. La prima sezione del tribunale amministrativo ha rigettato la richiesta presentata dalla Regione che chiedeva di sospendere gli effetti della decisione di Roma, considerata dannosa per l'economia e ingiusta, visto che tutti i valori del Covid nell'isola sono ampiamente tornati sotto la soglia di allarme. 

Quasi scontato, ormai, il ritorno in zona gialla dal prossimo fine settimana. Ma da Villa devoto il presidente Christian Solinas commenta amareggiato il verdetto: "Rispetto la sentenza del Tar, come ogni altro pronunciamento della Magistratura, ma sono certo che le ragioni della Sardegna fossero prevalenti sulle argomentazioni puramente tecnicistiche e farisaiche avanzate dal Ministero. Abbiamo condotto una battaglia difficile, ma sono orgoglioso di avere difeso gli interessi legittimi della Sardegna, che faremo emergere anche nella discussione di merito". L'udienza è fissata per il 17 febbraio. 

Solinas considera l'assegnazione della fascia arancione come un "atto di prevaricazione. Ricordo ancora una volta che dietro i colori assegnati da certi moderni “Dottori della Legge”, dice il Presidente Solinas, ci sono i volti delle persone sofferenti, le attività economiche e produttive in crisi che hanno faticato in questi mesi per restare in vita e assicurare un futuro ai propri titolari e dipendenti. I dati ufficiali e il confronto con gli indicatori di altre regioni in zona gialla attestavano l'ingiustizia del provvedimento adottato; erano già stati attivati numerosi nuovi posti in terapia intensiva e l'indicatore RT non è mai stato tale da giustificare la collocazione in arancione. Ed anche l'ultimo rapporto Gimbe confermava una situazione pienamente sotto controllo e in continuo miglioramento. Il Ministro era stato sordo alle nostre ragioni, prosegue il Presidente Solinas, e non ci era stato consentito di esprimere i nostri elementi di valutazione, che certo avrebbero consentito di pervenire a conclusioni differenti. Questa sentenza, conclude il Presidente, conferma purtroppo una decisione arbitraria di uno Stato ostile alla Sardegna". 

Ultima modifica il Giovedì, 04 Febbraio 2021 12:13