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Due belle giornate di sole hanno fatto da apripista al clima accogliente e festoso che ha caratterizzato il fine settimana di lancio di Autunno in Barbagia 2023. Una due giorni bittese che ha raccolto l’interesse di numerosi turisti giunti anche dalle località balneari per animare i vicoli del centro storico, le antiche cortes e la piazza Giorgio Asproni. Settimane di preparativi hanno quindi raggiunto il traguardo tanto atteso con i commenti dei visitatori che tra tradizione e cultura, archeologia e canto a tenore, ambiente e archeologia hanno potuto assaporare una ricetta tutta bittese dell’offerta turistica. In chiave di tipicità ha fatto un lavoro davvero speciale la proposta enogastronomica, con prodotti della terra e dei laboratori agroalimentari, che ha soddisfatto i palati dei tanti ospiti: dal tipico vino cannonau degustato in cantina e in vigna, alla birra artigianale prodotta in loco, dalla seata vitzichesa dolce o salata, alla confettura di mandorle tostate, buccia d’arancia, miele e un lungo lavoro di realizzazione.

E poi un grande interesse è stato raccolto dai laboratori artigianali, come quello della ceramica, dalle esposizioni dei gioielli sardi e degli antichi costumi della tradizione bittese dove con rappresentazioni dedicate ai visitatori, i racconti e le spiegazioni dei curatori hanno catturato l’attenzione degli ospiti. Un afflusso costante è stato registrato inoltre nei due musei del paese: quello riallestito con un restyling digitale dedicato alla Civiltà Pastorale e Contadina e il museo Multimediale del Canto a Tenore, unico nel suo genere in tutta la Sardegna. Grazie a un collegamento di navette tantissimi turisti hanno raggiunto il sito archeologico di Romanzesu, all’ombra di uno dei boschi di sughere più esteso del Mediterraneo, sull’altopiano di Bitti e il parco dei dinosauri all’aperto di Bittirex, dove grandi e piccoli sono stati catturati dai racconti dei paleontologi e dal nuovo padiglione sugli insetti: BittInsecta.

La tradizione ha fatto quindi da vero collante all’offerta dell’Autunno in Barbagia bittese. Canto a tenore e costumi della tradizione hanno colorato le viuzze, il corso centrale, le cortes e le chiese. Un’armonia di suoni e colori, di balli e serenate culminate nella passeggiata nel giorno di festa per il Corso Vittorio Veneto e con il matrimonio bittese, su cojuviu vitzichesu.

Il sindaco. “Ringraziamo gli operatori e tutta la squadra che ha lavorato per la stesura del programma, che ha garantito la sicurezza e la buona organizzazione del traffico, ordinato e ben gestito, i tanti volontari e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per la buona riuscita della manifestazione”. Lo ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, che ha aggiunto: “Questa organizzazione è stata colta dai visitatori che hanno trovato a Bitti un clima accogliente e festoso, proprio quello che cercavano per trascorrere un bel fine settimana”.

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Lo studio di fattibilità tecnico-economica del Piano di mitigazione del rischio idrogeologico del Comune di Bitti è stato presentato questa mattina durante un’assemblea pubblica convocata dall’amministrazione comunale nei locali del cinema Ariston. Un passaggio molto atteso da tutta la comunità e su cui diversi soggetti e tecnici locali, regionali e nazionali hanno lavorato per lungo tempo per raggiungere questo risultato. Ad aprire e coordinare i lavori il sindaco Giuseppe Ciccolini che ha introdotto la presentazione più tecnica del progetto affidata all’ufficio del Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Autonoma della Sardegna. Hanno preso poi la parola i progettisti di Ai Engineering srl e associati, e i tecnici di Sogesid Spa (responsabile unica del procedimento). Si è quindi lasciato spazio agli interventi dal pubblico con amministratori locali, tecnici e cittadini su cui ha fatto il punto il vicesindaco e assessore dei Lavori pubblici e Protezione civile, Giuseppe Pala. A chiudere l’iniziativa la relazione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pier Luigi Saiu.

Il progetto. Il progetto, dal costo di circa 89,7milioni di euro dei circa 110,2 necessari per la messa in sicurezza, prevede una serie di azioni che nello specifico intervengono nelle cosiddette “Opere invarianti”, da realizzare cioè seguendo una serie di condizionamenti urbanistici e morfologici presenti nel centro abitato e nell’immediata periferia. Il progetto ha l’obiettivo di mettere in sicurezza le persone e le cose nel paese di Bitti attraverso diversi interventi di nuova ingegneria idraulica da effettuare soprattutto nei diversi canali tombati e lungo il corso dei torrenti Cuccureddu, Rio Giordano e Rio Podda. I fondi, su cui oggi la Regione Sardegna ha già in disponibilità poco più di 31milioni di euro, serviranno anche per le delocalizzazioni che si dovranno effettuare per una buona realizzazione dei lavori. Queste Opere invarianti avranno un iter autorizzativo molto più snello e rapido perché escluse dalle valutazioni di impatto ambientale, già affrontate in precedenza. Fuori da questi interventi rimangono le macro-opere, esterne al paese e da sottoporre a valutazione di impatto ambientale, a monte del Cuccureddu e del Rio Giordano: nel primo è prevista la realizzazione di una galleria idraulica capace di spostare fuori dall’abitato buona parte delle acque in caduta, mentre per il secondo le azioni di mitigazione del rischio prevedono la costruzione di una serie di vasche di laminazione capaci di rallentare la velocità della eventuale piena. Nella presentazione di oggi si sono messe di fatto le basi per un cronoprogramma che nei prossimi mesi farà di Bitti un grande cantiere, poiché il livello di progettazione è ormai notevolmente avanzato anche grazie al supporto di indagini di tipo geologico.

Il sindaco. “Quella di oggi è certamente una giornata storica per la messa in sicurezza di Bitti. L’avvio di un conto alla rovescia determinante per la realizzazione di opere importanti per il futuro della nostra comunità”. Così il sindaco Ciccolini che ha aggiunto: “Dal 2013 è stato fatto un lavoro enorme. Prova ne è che ora arriviamo alla definizione di questo piano, figlio di un iter molto articolato che ha richiesto anni per il reperimento dei fondi, giunti solo nel 2016, e poi per le fasi di progettazione, rimodulate per forza a causa della seconda alluvione del novembre 2020. Bitti infatti è stato uno dei pochissimi comuni di tutta Italia che nel giro di sette anni ha avuto due alluvioni così imponenti”. Ciccolini ha manifestato quindi, anche a nome della sua amministrazione, “un cauto ottimismo”, assicurando “attenzione e vigilanza affinché i tempi di progettazione e realizzazione delle opere siano rispettati, nella piena consapevolezza che tali lavori sono complessi e necessitano di una maturità di gestione fuori dall’ordinario”. 

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Sarà presentato il prossimo 9 luglio alle ore 19 nel sito archeologico di Romanzesu a Bitti l’evento artistico “Camminavamo sulla terra leggeri”, un lavoro voluto e curato nei minimi dettagli dal musicista e compositore Francesco Burrai. L’appuntamento sarà “un’immersione musicale che cura”, ha spiegato l’artista di origini bittesi. Un momento in cui il pubblico sarà immerso in suoni senza tempo e spazio. Dopo mesi di puntuale lavoro e raccolta di materiali, Burrai è riuscito a “comporre sonorità trasparenti unendole al canto ancestrale dei Tenores Mialinu Pira e dei Tenores Vitzichesu”. Allo stesso tempo, “con sonorità trascendentali”, ha avvolto le Launeddas ataviche del maestro Luigi Lai. Si esibiranno quindi, con le coreografie del maestro Giuseppe Madeddu, tre danzatrici della sua prestigiosa Accademia "Art Studio Dance" di Sassari, vincitrice di premi nazionali e internazionali, che fonderanno i movimenti su ritmi metafisici capaci di sciogliere i legami con la materia e rilasciare energia fine per la mente e il corpo. Gli artigiani artisti di Terrapintada di Bitti, con le loro installazioni, produrranno ipnotiche luci di ceramica unite alle vibrazioni metafisiche.

Il Comune. “Si tratta di un appuntamento da non perdere nella cornice suggestiva del sito archeologico di Romanzesu, vero valore aggiunto di tutte le rassegne artistiche che calcano quella scena. Una iniziativa che si è resa possibile grazie alla straordinaria collaborazione tra artisti, Parco di Tepilora, Comune di Bitti e gli operatori della cooperativa Istelai che da anni accolgono i visitatori nell’area archeologica, nel museo della Civiltà pastorale e contadina e nel museo Multimediale del canto a tenore”. Così il consigliere comunale con delega alla Cultura, Mario Sanna.

L’artista. Il prossimo 9 luglio a Romanzesu, “ampie e rarefatte sonorità – ha spiegato Burrai – intercetteranno frequenze ultra secolari e una voce sospesa con suoni letterali ipnotici supererà il confine nuragico-moderno per arrivare là, oltre ogni punto-linea-forma”. Parteciperanno alla performance artistica, Francesco Burrai (testi, musica, tastiere e programmazioni), Luigi Lai (launeddas), M. Giuseppe Madeddu (coreografie), Anna Maria Fenu (danza), Tania Cuccu (danza), Miriam Fiori (danza), Terrapintada (installazioni luci di ceramica), Teresa Contu (reading), Francesca Stefanelli (presentazione). L'evento è organizzato grazie al finanziamento del Parco naturale regionale di Tepilora, in collaborazione con il Comune di Bitti e con la cooperativa Istelai. Per le prenotazioni della cena al tagliere dopo il concerto, è necessario contattare i numeri: 3333211346 – 3332371759. Per le informazioni si può telefonare o scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sono in arrivo in tempi brevi 10 milioni per le aziende danneggiate dall’alluvione e altri 3 milioni dei 5 stanziati in precedenza per intervenire sulle strade rurali. E ancora: via libera a quasi venti milioni per i Consorzi di bonifica, per i crediti vantati con Enas, e alla stabilizzazione degli avventizi, e alla proroga degli aiuti alle associazioni degli allevatori. Sono alcune delle misure urgenti approvate ieri con l’assestamento di bilancio, grazie agli emendamenti presentati dalla Giunta, per sostenere il comparto agricolo. “Non abbiamo perso tempo”, sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas. “Davanti a disastri e a tragedie che colpiscono tutti i sardi, stiamo dando risposte immediate per consentire alle nostre imprese di andare avanti in una situazione economica già delicata. Queste misure servono a dare un primo e rapido ristoro agli agricoltori e un segnale concreto di attenzione della Giunta al settore in vista di un ritorno alla normalità”.

Ecco gli interventi. Dieci milioni di euro vengono affidati all’Agenzia Laore per i primi interventi urgenti a favore di aziende agricole che hanno subito danni a causa dell’alluvione del 28 novembre scorso. Tre milioni di euro serviranno invece a integrare le risorse della sottomisura 4.3.1 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per ampliare il numero delle domande finanziabili presentate per “investimenti volti a migliorare le condizioni della viabilità rurale e forestale”.

Con l’assestamento di bilancio vengono anche sbloccati 19,7 milioni a favore di Enas (Ente acque della Sardegna) per rimborsare i Consorzi di bonifica dei costi energetici sostenuti per il sollevamento delle acque.

“Sono stati stanziati altri due milioni di euro – evidenzia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia – per la stabilizzazione degli avventizi dei Consorzi di bonifica. Con questo passaggio importante chiudiamo una lunga vertenza, che abbiamo ereditato dal passato e seguito costantemente in Assessorato, sbloccando l’assunzione di decine di lavoratori, che aspettavano da tempo una soluzione positiva, e mettendo in condizione i Consorzi di operare con i giusti organici”.

Con un altro emendamento sono stati prorogati fino al 31 gennaio del 2022 gli aiuti alle associazioni degli allevatori previsti dalla legge regionale 21 del 2000. Saranno anche estesi alle mense delle case di riposo gestite dalle amministrazioni comunali i finanziamenti destinati alle campagne di educazione alimentare per stimolare il consumo di prodotti agroalimentari sardi.

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Quaranta milioni di euro subito disponibili per il ristoro dei danni subiti dalle popolazioni colpite dall’alluvione. Il Presidente della Regione Christian Solinas, prendendo la parola in apertura della seduta del Consiglio Regionale, ha illustrato all’Aula i provvedimenti che entrano a far parte, con un emendamento proposto dalla Giunta, della manovra di assestamento di Bilancio.

“Ieri – ha detto il Presidente – insieme al Capo della Protezione Civile Nazionale Borrelli, ad alcuni rappresentanti istituzionali della Regione e al Sindaco Ciccolini, ho visitato Bitti per verificare i gravi danni subiti da quella comunità”.

“Fin da sabato, la Giunta Regionale da me riunita d’urgenza ha provveduto a dichiarare lo stato di emergenza, e avviato la procedura per richiedere al Governo il riconoscimento dello stato di calamità. Oggi – ha detto il Presidente – propongo a quest’Aula un emendamento per lo stanziamento immediato di 40 milioni di euro per dare in tempi rapidi un segno di presenza della Regione e delle Istituzioni, e per sostenere le volontà di ritorno alla normalità delle popolazioni colpite. Tale intervento è finalizzato a consentire un immediato ristoro alle famiglie, affinché possano ritornare nelle abitazioni nelle quali è possibile fare rientro in sicurezza”.

“L’intervento economico proposto dalla Giunta – ha proseguito il Presidente – consentirà anche un immediato intervento sulle opere infrastrutturali danneggiate. Ulteriori stanziamenti sono previsti per il prossimo anno, per completare gli interventi necessari. Abbiamo inoltre chiesto al Governo una corsia preferenziale per la realizzazione degli interventi da attuare, perché le opere di mitigazione del rischio idrogeologico soffrono troppo spesso per le ben note lentezze dei percorsi burocratici”.

“La Regione – ha aggiunto il Presidente Solinas – ha messo in campo tutte le proprie forze: la colonna mobile della Protezione Civile, mezzi di ogni genere, centinaia di uomini della Protezione Civile, del Corpo Forestale, dell’Agenzia Forestas, riuscendo ad agire tempestivamente con 48 ore di anticipo sull’evento calamitoso, con la collaborazione dei Sindaci per la chiusura di scuole ed esercizi commerciali, per la pulizia di alvei e foci fondamentale per favorire il rapido deflusso delle acque”.

“Anche nelle fasi di evacuazione abbiamo osservato la massima attenzione all’emergenza sanitaria – ha detto ancora il Presidente – allestendo aree covid e no covid per i cittadini”.

“Sono particolarmente grato – ha aggiunto il Presidente Solinas – al Capo dello Stato Sergio Mattarella, che mi ha raggiunto al telefono mentre mi trovavo a Bitti e ha voluto manifestare affetto, vicinanza e attenzione a tutti i cittadini sardi e alle istituzioni”.

“Ora è fondamentale – ha detto il Presidente – l’unità e la collaborazione tra istituzioni. A Bitti – ha detto – ho trovato una comunità forte anche nella disgrazia e nella difficoltà di questi giorni. Uniti – ha concluso il Presidente – potremo affrontare e superare anche questo momento difficile”.

Dopo l’intervento del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, nella seduta del Consiglio regionale dedicata all’emergenza maltempo dei giorni scorsi, è intervenuto l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, con delega alla Protezione civile, per illustrare le attività svolte e la risposta dell'organizzazione regionale: “L’avviso di allerta di elevata criticità per rischio idrogeologico, riferito ad alcune aree dell’Isola, e un preallarme per l’intero territorio regionale, per le giornate di venerdì 27 e sabato 28 novembre è stato diramato tempestivamente dalla Protezione civile nella giornata di giovedì 26, allertando i Comuni affinché assumessero le adeguate misure preventive secondo il 'Piano regionale di Protezione civile”.

“Abbiamo considerato la chiusura degli uffici per il fine settimana e lo svolgimento dello ‘smart working’ in tutte le amministrazioni, che così hanno avuto il tempo per disporre la chiusura di alcune strutture pubbliche – ha aggiunto l’assessore Lampis - Inoltre, la Protezione civile ha contattato i sindaci neoeletti di 115 comuni e ha organizzato una videoconferenza di coordinamento alla quale hanno partecipato anche le Prefetture. Da quel momento tutte le operazioni sono state seguite costantemente grazie ai collegamenti garantiti anche dai ponti radio regionali, unico modo che ci ha permesso di avere un contatto diretto con il sindaco di Bitti. Proprio recentemente, grazie ad uno stanziamento di 10 milioni di euro, la Giunta regionale ha predisposto l’istituzione di un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna, dotazione importante per attivare in qualsiasi situazione un filo diretto con gli amministratori locali”.

“Il ciclone mediterraneo ha investito la Sardegna con precipitazioni intense sulla parte orientale (in particolare, Ogliastra, Baronie, Barbagie e Nuorese) e nel Medio e Alto Campidano e in misura minore in altre zone, come Sarrabus e Gerrei. Rispetto agli eventi storici, le piogge sono state simili a quelle dell’evento che investì Villagrande Strisaili nel dicembre 2004, mentre la struttura spaziale del fenomeno e la sua evoluzione temporale ricordano quello del novembre 2013 in Gallura. Dal punto di vista idrologico e idraulico le piene più importanti si sono registrate nei bacini del Cedrino, del Posada e del Fluminimannu di Pabillonis. Evacuazioni preventive si sono rese necessarie nei comuni di Galtellì, Torpè, Posada e Villacidro, ma i maggiori danni si sono registrati a Bitti, dove purtroppo ci sono state anche tre vittime”.

“Il sistema regionale non si è fatto trovare impreparato e ha schierato tutte le forze a disposizione per affrontare l’emergenza, Corpo forestale, Protezione civile e Forestas. A loro va un sentito ringraziamento per l’attività svolta in questi giorni difficili, da estendere ai vigili del fuoco, ai militari dell’Esercito, ai volontari ed ai primi cittadini”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.

 



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