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Il piano di emergenza della Regione procede più rapidamente del previsto. Ad oggi si registra uno stato di avanzamento che segna il raggiungimento del 75% degli obiettivi. È il bilancio dei primi venti giorni del Piano di intervento per l’emergenza Covid-19 adottato il 20 novembre, che fissa a 40 giorni la realizzazione, su differenti aree operative, delle principali azioni di contrasto alla pandemia nell’Isola.

“Andiamo avanti più velocemente del previsto  – dice il presidente della Regione Christian Solinas  – grazie ad un massiccio lavoro di pianificazione che sta dando risultati concreti nella gestione dell’emergenza. Proseguiamo sulla strada tracciata sin dall’inizio, con un’impostazione modulare che punta all’efficienza del nostro sistema sanitario e all’efficacia delle risposte alle necessità di cure e assistenza dei cittadini”.

“La macchina regionale - prosegue il presidente - è al lavoro per risolvere tutte le criticità emerse nel corso di questa seconda ondata, coordinando ogni elemento utile al risultato e attivando sinergie tra tutti gli attori in campo, con un unico obiettivo: sconfiggere il virus e garantire la salute dei sardi”.

La rimodulazione dei posti letto Covid-19, prevista nel piano regionale, ha portato in tre settimane a un loro incremento del 68% negli ospedali pubblici. Da una situazione di partenza di 392 posti letto effettivi si è quindi giunti a 658 (superiore al target di 545 posti letto fissato a quaranta giorni). Se si aggiungono i 100 posti letto delle strutture private, la situazione attuale registra 80 posti letto dedicati ai pazienti Covid di terapia intensiva (66 nelle strutture pubbliche e 14 nelle strutture private), 77 di semintensiva (49 e 28) e 601 posti letto in area medica (543 e 58).

“Il piano predisposto dalla Regione – dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu – ha focalizzato gli interventi su diverse aree su cui abbiamo lavorato e stiamo lavorando per risolvere le criticità e rafforzare l’intero sistema attraverso un potenziamento a 360 gradi. Abbiamo avviato un incremento importante del personale sanitario in servizio, sul territorio e negli ospedali, e adottato soluzioni come l’attivazione dei covid-hotel, per la gestione dei pazienti che non necessitano più di cure ospedaliere, per allentare la pressione sulle nostre strutture”.

Le assunzioni di personale in emergenza Covid, che includono medici e operatori, sono circa 630 unità. Le risorse attivate, oltre ai 2 milioni di test antigenici rapidi per la campagna di screening di massa, comprendono 12.500 saturimetri, 9 strumenti per test molecolari rapidi, 4 strumenti per indagine biologica molecolare, 150 letti di degenza e terapia intensiva, 200 monitor multiparametrici per degenze ordinarie semintensive e intensive, 200 pompe per farmaci e nutrizione, 50 elettrocardiografi, 15 defibrillatori, 4 emogasanalizzatori e 3 centrali di monitoraggio.

Nei primi venti giorni d’attivazione del Piano sono state avviate anche importanti accordi: con l’Esercito (4 postazioni fisse e 1 postazione mobile), Protezione Civile (fornitura di 25 mila test antigenici rapidi ai medici di medicina generale); Esercito e Croce Rossa (personale sanitario per l’ospedale da campo di Nuoro). Fra le misure messe in campo, anche l’attivazione dell’Rsa Covid a Macomer, tra le prima in Italia, da 40 posti letto.

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Al Santissima Trinità finiscono i posti letto per i pazienti Covid e i Progressisti in consiglio regionale vanno all'attacco. "Era la preoccupazione di tutto il personale sanitario e del direttore sanitario del Santissima Trinità, è stato più volte segnalato questo rischio, ma niente è stato fatto per la sicurezza e la salute delle cittadine e dei cittadini", spiega Massimo Zedda,  Anche noi come consiglieri d'opposizione abbiamo più volte espresso preoccupazione per la totale mancanza di risposte da parte della Regione". 

Il presidente della Regione, secondo gli esponenti del centrosinistra, "è impegnato con l'infinito appetito di potere dei partiti della sua maggioranza sardo-leghista, per la spartizione delle poltrone delle direzioni generali nelle nuove Asl. Del suo assessore alla Sanità non si ha più traccia. Non si hanno risposte su quali siano i piani per il contenimento dei rischi legati all'emergenza epidemiologica. Tutto mentre crescono i contagi ed è partito l'anno scolastico con tutte le conseguenze legate alla situazione disastrosa dei trasporti, insufficienti per garantire il distanziamento tra gli studenti nel tragitto casa-scuola: anche questa ampiamente prevista. Avevamo scritto a luglio segnalando questo rischio"

Su questi temi il gruppo dei Progressisti ha depositato una nuova interrogazione. "L'ennesima", aggiunge l'ex sindaco di Cagliari, "Da parte nostra chiediamo ancora una volta, come già fatto nelle ultime settimane e nei giorni scorsi, che il Consiglio regionale sia convocato la prossima settimana e vengano affrontati con serietà i temi che davvero interessano le cittadine e i cittadini sardi: la tutela della salute, il potenziamento e la sicurezza del sistema ospedaliero, l’adeguatezza del numero di posti disponibili in terapia intensiva, l'abbattimento delle liste d'attesa, il problema strutturale della carenza di medici nei nostri ospedali. Non ci stancheremo di ripeterlo: sono queste, ora, le priorità da affrontare e non le leggi per moltiplicare le poltrone". 
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