Visualizza articoli per tag: sardegna

Secondo l’analisi di Facile.it, a parità di consumi, nel 2023 le famiglie residenti in Sardegna con un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso, in media, 914 euro per la bolletta della luce, vale a dire il 34% in meno rispetto all’anno precedente.

Il conto fa guadagnare alla Sardegna il primo posto nella classifica delle regioni dove si è speso di più per l’elettricità; è bene ricordare che in molte parti della regione non è attivo il riscaldamento con gas di città, situazione che spesso viene compensata utilizzando dispositivi elettrici con forti impatti sui consumi.

Guardando i consumi a livello provinciale emerge che, per l’energia elettrica, si è speso in media di più a Cagliari (947 euro), Sud Sardegna (920 euro) ed Oristano (883 euro); chiudono la graduatoria Sassari (879 euro) e Nuoro (877 euro).

Pubblicato in TOP NEWS
Etichette:

Sono circa 7 mila e ottocento le imprese agricole in Sardegna guidate dalle donne. Un numero che si inserisce in un panorama nazionale che parla di quasi 200 mila donne imprenditrici che hanno puntato sul settore agricolo abbattendo così barriere e pregiudizi e portando in campo un nuovo protagonismo tutto al femminile. È quanto emerge da una analisi di Donne Coldiretti sui dati del Registro delle Imprese e divulgata in occasione della festa dell’8 marzo.   

NUMERI. In Italia, come evidenzia l’analisi Donne Coldiretti, oltre un’azienda agricola italiana su quattro (28%) è oggi guidata da donne con una presenza che sta rivoluzionando il lavoro nei campi, dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e gli agriasilo, ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi.   

SERRA. “In un settore a lungo considerato prerogativa dell’uomo – afferma Mariafrancesca Serra Responsabile Donne Coldiretti – la presenza femminile fa parte della nuova sfida sociale, per le tante donne che amano abbattere barriere e pregiudizi e guardano al futuro armate di un grande ed importante bagaglio culturale ed esperienziale. Donne che vedono nell’agricoltura il nuovo volano per la propria realizzazione professionale. E’ per accompagnare questo percorso stiamo lavorando per superare le tante difficoltà che incontrano le imprenditrici in campagna, soprattutto quelle più giovani, a partire, ad esempio, dalla scarsa tutela soprattutto nell'ambito della maternità dove il sostegno è davvero irrisorio e non riesce a coprire i costi di un’altra persona, visto che il lavoro agricolo non si può certo fermare”.  

SARDEGNA. “Le donne in agricoltura si sono ritagliate nel tempo uno spazio sempre maggiore e hanno dato uno slancio anche sul fronte dell’innovazione e del ricambio generazionale considerato che i dati nazionali parlano del 25% delle donne in agricoltura laureate e il 60% che pratica attività green come l’agricoltura biologica -  ricorda Maria Gina Ledda, coordinatrice regionale di Donne Coldiretti Sardegna - in Sardegna la presenza della donna alla guida delle imprese ha ulteriori margini di crescita, magari partendo proprio dall’esempio del settore agricolo - conclude - qui le donne rivestono un profilo importante in imprese sempre più multifunzionali (il 50% su base nazionale) e che mettono in campo progetti variegati dall’educazione alimentare e ambientale al rapporto con le scuole, passando per le fattorie didattiche".

IDENTIKIT. Secondo il rilevamento, inoltre, si evidenzia come la “quota giovane” rappresenti circa 13mila aziende femminili guidate da ragazze under 35 che hanno puntato soprattutto sull’uso quotidiano della tecnologia. Secondo l’indagine condotta da Donne Coldiretti, poi, le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro (25%) è laureata, peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Non a caso quasi la metà delle domande di primo insediamento in agricoltura delle misure dedicate agli under 40 provengono da ragazze, secondo Coldiretti.

SETTORI. Oltre all’allevamento e al florovivaismo oltre il 50% delle donne in campagna svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta in azienda o nei mercati di Campagna Amica, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Numeri sempre più elevati (60% delle donne) vengono registrati nella produzione del biologico o del biodinamico, oltre che nella filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. In particolare, poi, le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali.

Pubblicato in Cronaca
Etichette:

Le imprese sarde gestite da donne sono 39.556: si tratta di più di un’impresa su cinque (23,2%) che opera in Sardegna. Di queste realtà il 15,3%, pari a 6.060 unità, sono artigiane e rappresentano il 17,6% dell’artigianato totale. Nello specifico, tra tutte le imprese artigiane femminili quelle gestite da giovani donne, con meno di 35 anni, sono 696, pari al 11,5% dell’artigianato femminile e al 17,4% delle imprese totali femminili-giovanili; mentre quelle gestite da donne straniere sono 351, pari al 5,8% dell’artigianato femminile e al 12,4% delle imprese totali femminili-straniere.

Sono questi i numeri salienti del dossier dedicato a “Donne Impresa-8 marzo”, dell’Ufficio Stampa di Confartigianato Imprese Sardegna, sui dati Unioncamere-StockView-Infocamere del 2023.

Il numero di imprese gestite da imprenditrici registra per l’artigianato sardo, a fine 2023, una dinamica tendenziale preceduta

da segno positivo, pari al +1,1% rispetto all'anno precedente, con 66 imprese in più, incremento più accentuato rispetto a quello rilevato per la componente maschile (+0,2%).

“Nell’Isola una attività su cinque è a guida femminile e questi numeri confermano il ruolo rilevante svolto nella nostra regione dalle imprese guidate da donne che, con passione e determinazione, contribuiscono allo sviluppo e al progresso della nostra economia e del nostro territorio – affermano Elisa Sedda e Norella Orrù, imprenditrici e dirigenti di Confartigianato Donne Impresa Sardegna – tutte coloro che fanno impresa, però, devono continuamente fare i conti con la carenza di politiche a favore dell’occupazione femminile e con un welfare che non aiuta a conciliare il lavoro con la cura della famiglia. Serve una svolta. Basta con gli interventi-spot: il futuro del nostro Paese dipende anche da quanto e come investiremo, con misure strutturali e stabili”. “Ci auguriamo che le donne sarde riescano in tempi brevi a conquistare ciò che per loro è più caro,

come: autonomia, rispetto, cambiamento culturale, fiducia, considerazione, condivisione del tempo di cura, libertà di scelta,

tutele, opportunità, sicurezza, più tempo e tranquillità – aggiungono Sedda e Orrù - siamo certe che la scelta di una donna alla guida della Sardegna, la neo Presidente Alessandra Todde, a cui vanno i nostri migliori auguri per la nuova Legislatura, porterà una accelerata di questo lento, ma inesorabile, processo di crescita verso una effettiva parità di condizioni”.

A livello settoriale si rilevano incrementi più accentuati dell’artigianato femminile nell’ultimo anno – 2023 su 2022 - in 18 settori, in cui si concentrano il 58,2% delle imprese artigiane femminili dell’Isola,  tra cui quelli che registrano variazioni più significative in termini assoluti sono: Altre attività di servizi per la persona, Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia, Attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici, Lavori di costruzione specializzati, Istruzione, Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature, Attività creative, artistiche e di intrattenimento e Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli). 16 di questi 18 sono settori in cui prevale la presenza maschile.

La Sardegna, con 38mila donne imprenditrici e lavoratrici autonome, si posiziona nella prima metà della classifica (tra le prime 117 regioni).

L’analisi di confronto uomo-donna per gli indicatori associati alla tematica lavoro e conciliazione tempi di vita risultano tutti a

sfavore del genere femminile (+6,1 punti tasso di mancata partecipazione al lavoro; +8,1 punti quota di occupate sovra-istruite; +13,9 punti quota donne che svolgono part time involontario) tranne per il lavoro da casa che vede una quota superiore di fruitrici tra le donne (12,3% va 8,4% degli uomini). Rispetto alla soddisfazione per tempo libero e prospettive future, la quota di donne che esprime giudizio positivo risulta inferiore a quella rilevata per gli uomini.

Pubblicato in TOP NEWS

 “Ancora un gravissimo atto intimidatorio contro un sindaco, primo rappresentante delle istituzioni nel territorio, al lavoro, in prima linea, per il bene della sua comunità. Esprimo al sindaco di Lanusei, Davide Burchi, la mia solidarietà personale e quella di tutto il Popolo sardo per le offese e le minacce ricevute. L'azione vile non fermerà il lavoro coraggioso degli amministratori dei nostri Comuni. Mi auguro che i responsabili di questi gesti criminali siano presto assicurati alla giustizia”.

Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas in merito alle scritte intimidatorie contro Davide Burchi, sindaco di Lanusei, 46 anni, comparse sul muro che conduce a Sa Serra, località alla periferia della cittadina.

Pubblicato in Cronaca
Etichette:

Il Pecorino Romano DOP è stato inserito tra i formaggi a pasta dura nell’elenco nazionale dei prodotti alimentari da destinare alle organizzazioni caritative per il sostentamento delle persone indigenti. L'Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha determinato i criteri per l'effettuazione di una gara pubblica finalizzata alla fornitura di una quota di Pecorino Romano per un valore di circa 3,3 milioni di euro.

“È una iniziativa di grande importanza per il comparto caseario sardo perché aiuta a stabilizzare i prezzi sul mercato e di conseguenza anche quelli del latte ovino – spiega Gianni Maoddi, presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano DOP – Questo è un risultato che abbiamo ottenuto anche grazie al sostegno della Regione e, in particolare, dell'assessore dell'Agricoltura Valeria Satta, che ringrazio per il fondamentale supporto nel raggiungimento di un risultato che da qualcuno è stato messo in dubbio, strumentalmente e con inutile malafede”. 

La fornitura sarà assegnata sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa nel rapporto qualità-prezzo partendo della valutazione di mercato del Pecorino Romano DOP pari a 14,28 euro al chilo più IVA.

Pubblicato in Regione
Etichette:

Matteo Salvini ha trascorso due giorni nel nord Sardegna e ha in programma altri incontri elettorali nel centro e nel sud dell'isola. Elly Schlein, segretaria del PD, ha fatto una sorpresa presentandosi ad Alghero e ha annunciato che tornerà prima del 25 febbraio. Anche Giuseppe Conte, presidente del M5S, sarà in Sardegna sabato a Cagliari.

La posta in gioco è alta: queste elezioni regionali sono un banco di prova fondamentale per i partiti in vista delle elezioni europee del 9 giugno.

Salvini guarda alle europee e vuole evitare di perdere terreno rispetto a Fratelli d'Italia. Una disfatta alle europee potrebbe mettere a rischio il suo ruolo a capo del partito. Giorgia Meloni ha puntato sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per la presidenza della regione. Il risultato di Truzzu sarà importante per FdI, primo partito della coalizione. Martedì 21 a Cagliari Salvini, Meloni e Antonio Tajani (Forza Italia) condivideranno il palco della Fiera.

Pubblicato in Politica

“Il Vermentino di Gallura si conferma uno dei vini più apprezzati in Italia, oramai stabilmente ai vertici delle classifiche nazionali per vendita, gradimento dei consumatori ed esportazione in mercati strategici come gli Stati Uniti e la Cina. Il Vermentino è stato, infatti, di gran lunga il vino più apprezzato nelle tavole di italiani e turisti stranieri nel corso dell’estate 2023 (periodo giugno –agosto), seguito in termini di vendite dal Grillo (Sicilia), Lugana (Lombardia), Fiano di Avellino (Campania) e Bolgheri Rosso (Toscana).” Lo afferma Andrea Pala, l’enologo sardo pluripremiato a livello nazionale con i vini prodotti da aziende di numerose regioni, a partire proprio da quelle dell’Isola.

“Non solo. Sempre nei mesi estivi, - continua Pala - il Vermentino di Gallura ha superato nella classifica “Fine Wine” il Bolgheri Rosso, il Barolo, il Brunello di Montalcino e l’Amarone di Valpolicella. Parliamo dei vini italiani più famosi nel mondo. Insomma, tutte le classifiche convergono su un dato: il vermentino di Gallura è stato il vino più venduto nell'estate 2023, apprezzato dai turisti nell'Isola e, in particolare, da quelli americani della Costa Smeralda.”

Ma che l’unico vino a DOCG della Sardegna sia oramai una certezza nel panorama enologico è dimostrato anche dal fatto che l’edizione 2023 del VINITALY abbia indicato tra i 15 migliori vini d’Italia proprio un Vermentino di Gallura Superiore prodotto dalle Tenute Campianatu di Arzachena, in assoluto il migliore vermentino a livello nazionale.

Che sia un buon periodo per il vermentino è dimostrato anche dal rapporto "Tendenze Vino" di Ismea pubblicato a gennaio 2024 che ha mostrato come i vini Doc e Docg abbiamo avuto una performance eccezionale della redditività nel 2023, con risultati di un valore di 11,3 miliardi di euro in Italia, in aumento del 4,6 percento, e di 150 milioni di euro in Sardegna, con un incremento dell'11 percento. In alto nella classifica spicca il Vermentino di Gallura, l'unica Docg sarda, che ha registrato un consistente aumento di valore. Questo dato riflette la qualità e il prestigio del Vermentino di Gallura e il suo crescente apprezzamento a livello internazionale, consolidando la sua posizione come un vino di eccellenza.

“Il Vermentino di Gallura – ricorda l’enologo gallurese - è senza dubbio il più mediterraneo tra i vini, capace di racchiudere fra i suoi profumi l’Isola e il suo mare. Un vitigno autoctono, certamente, ma che nella sua storia racchiude anche il senso dei legami e dei commerci nel Mare Nostrum. La Gallura con il suo suolo granitico, ha permesso la coltivazione dei vigneti fin dalla civiltà nuragica (1800 a.C.) ed è stata influenzata dai Romani, dai Fenici, dai Bizantini e dagli Spagnoli. Insomma, bere un calice di Vermentino di Gallura – conclude Andrea Pala - significa bere non solo uno dei vini italiani più apprezzati dai critici e dai consumatori ma anche un prodotto che ha una storia antica, proprio come la storia meravigliosa della Sardegna.”

Pubblicato in Turismo

La Commissione Nazionale UNESCO ha accolto la proposta di candidatura delle Domus de janas a Patrimonio Mondiale dell’umanità. Primo obiettivo centrato per il comitato promotore guidato dal Cesim - Centro Studi Identità e Memoria, e sostenuto dalla Regione Sardegna e dalla Rete dei comuni delle Domus de janas, che coinvolge 37amministrazioni con Alghero capofila. 

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Sono lieto che la Commissione Nazionale UNESCO abbia accolto la proposta del Ministero della Cultura e abbia deciso di presentare le Domus de janas per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. I 26 siti custodiscono una testimonianza storico-culturale di eccezionale valore universale che ben illustra la ricchezza del patrimonio sardo». 

Il dossier passa ora all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale, con sede a Parigi, per una valutazione sulla conformità dei criteri proposti alle linee guida UNESCO. Il verdetto definitivo è atteso per i primi mesi del 2025

A tracciare un primo bilancio di questo percorso anche la professoressa Giuseppa Tanda, presidente del Cesim a guida del comitato promotore: «Il cammino verso il riconoscimento UNESCO sta procedendo spedito. È stato un lavoro lungo ma ricco di soddisfazioni, reso possibile dalle sinergie operative tra entità diverse: il ministero italiano della Cultura, le Università di Sassari e Cagliari, i Comuni,  associazioni no-profit, piccole e medie imprese».

Per Alessandro Cocco, assessore alla Cultura del comune di Alghero, capofila della Rete dei comuni, «La candidatura UNESCO del patrimonio archeologico preistorico sardo è sempre stata una scelta ambiziosa, un'opportunità di sviluppo e promozione per tutta la Sardegna. Come comune capofila siamo davvero orgogliosi dell'accoglimento del dossier. In questi anni abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo momento, che è stato possibile anche grazie alla vicinanza del Ministero della Cultura».

La particolarità della proposta è quella di un sito seriale formato da 26 componenti, che identifica un’epoca particolarmente importante per la storia dell’isola al centro del Mediterraneo, compresa tra il V e il III millennio a.C. Le componenti individuate si riferiscono ai monumenti più rappresentativi di questo periodo storico, che va dal Neolitico medio all’Età del rame, e riferibili ai due grandi fenomeni dell’ipogeismo e del megalitismo. Entrambi diffusi nelle coeve civiltà europee, assumono in Sardegna aspetti e connotazioni peculiari, che testimoniano gli scambi con il mondo esterno, ma allo stesso tempo le originali rielaborazioni locali.

Attraverso elementi legati alle funzioni civili, funerarie, culturali e religiose, sottolineate in molti casi dalle importanti ed elaborate manifestazioni artistiche, è possibile ricostruire la vita quotidiana delle comunità che abitarono la Sardegna in quell’epoca. Particolarmente note sono le Domus de janas, strutture funerarie spesso riccamente decorate, che sono nei secoli diventate parte comune e identitaria dell’immaginario dell’isola. 

Pubblicato in Culture
Etichette:
Giovedì, 08 Febbraio 2024 14:36

Volotea, a Cagliari al via la rotta verso Salerno

Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, annuncia oggi un nuovo importante collegamento disponibile da Cagliari. Infatti, a partire dal
prossimo 13 luglio si potrà volare alla volta di Salerno, con due frequenze alla settimana, il mercoledì e il sabato. Si tratta di un annuncio importante: Volotea è la prima compagnia aerea ad
annunciare l’avvio delle proprie attività presso l’aeroporto salernitano. Aria di novità per Volotea a Cagliari. Dalla prossima estate, infatti, il vettore amplierà il proprio ventaglio di destinazioni disponibili dallo scalo sardo e offrirà il nuovo collegamento verso l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi. “Siamo orgogliosi di annunciare, per primi, la disponibilità del nuovo collegamento alla volta dello scalo salernitano - ha dichiarato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea -. Questa rotta ci permette di aggiungere una nuova e importante destinazione alla nostra offerta presso l’aeroporto di Cagliari, a sostegno dell’economia del territorio e delle comunità locali. Tutti i passeggeri in partenza da Salerno avranno l’opportunità di scoprire le bellezze del capoluogo sardo e i viaggiatori sardi potranno volare facilmente alla volta della costiera amalfitana”.
Dall’aeroporto di Cagliari con Volotea si possono raggiungere 12 destinazioni, di cui 7 in Italia (Ancona, Brindisi, Firenze, Salerno - Novità 2024, Torino, Venezia e Verona), 2 in Francia (Marsiglia e Nantes), 2 in Spagna (Bilbao e Barcellona) e 1 in Grecia (Atene). Tutte le rotte Volotea sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.

Pubblicato in Turismo
Porte aperte a partire dalle 9.00 del mattino di giovedì 8 febbraio nei locali di Promocamera in via Preda Niedda, 18 a Sassari per il primo dei sei appuntamenti dei Job Day 2024, l’iniziativa itinerante promossa dall’assessorato del Lavoro e dall’Aspal per favorire l'incontro fra domanda e offerta di lavoro nei diversi territori dell'isola.
Un programma intenso si svilupperà per l'intera giornata fino alle 18.00 con colloqui, seminari, convegni, laboratori e momenti articolati di confronto per rispondere alle diverse esigenze e garantire la più ampia informazione possibile. Presenti istituzioni, enti formativi, Its e Università. Il Job Day Sardegna, che si ripropone in questa articolazione territoriale, di grande successo, unica anche a livello nazionale, è un’occasione straordinaria per capire come si sta muovendo il mercato del lavoro e della formazione, per scoprire le tendenze, per ascoltare testimonianze, per conoscere tutte le novità e contribuire a orientare le scelte. Per l'intera giornata, inoltre, gli esperti dei Centri per l’impiego terranno anche una serie di seminari utili per chi cerca lavoro e saranno a disposizione dei cittadini per supportarli e consigliarli.
Sono finora 2100 le persone che si sono iscritte per sostenere dei colloqui, migliaia le candidature ma sarà possibile candidarsi anche direttamente il giorno dell’evento.
 
Informazioni disponibili al seguente link www.jobdaysardegna.it/evento/sassari-2024/
Pubblicato in Altri Comuni
Pagina 3 di 27