Lunedì, 29 Aprile 2024 22:48

Cagliari, flop a Marassi In evidenza

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Un flash di Genoa-Cagliari Un flash di Genoa-Cagliari

Il Genoa inchioda 3-0 i rossoblù, molli e abulici per un’ora. La tattica attendista non paga, prova opaca che costa un punto in meno dalla zona salvezza. "Complimentiamoci con loro, a noi è riuscito poco. La salvezza? Servono 36, 37 punti" dice Ranieri   

Mario Frongia

 Un 3-0 pesante. Il Genoa demolisce un Cagliari opaco, impreciso, convinto di poterla gestire. Ma la squadra di Gilardino, salva da neopromossa con cinque turni d'anticipo, non è in vena di regali. Dei rossoblù applauditi con Atalanta, Inter e Juve si vede poco. I punti di vantaggio sul terzultimo posto passano da 4 a 3. Nulla di eccezionale: Claudio Ranieri, nonostante una rosa raffazzonata, salverà il club. Ma l’approccio mentale non regala ottimismo in vista del Lecce. Dai primi undici di Marassi, pare di capire che la testa del tecnico sia già sul match di domenica, alle 12.30 alla Domus. Esperto, attento ai dettagli del suo gruppo, il tecnico ha presentato un undici da trincea. Ma i singoli sono stati bocciati troppo spesso dal campo. Persi alla vigilia Mina, Dossena e Viola, oltre a Pavoletti, Mancosu, Jankto e Lapadula (acciaccati), Luvumbo squalificato, con in saccoccia 6 punti nelle ultime quattro gare, la sfida di Marassi ha un grave errore in avvio. Il Genoa è salvo. Ma il Ferraris è sold out e la tifoseria non accetta che Retegui e soci si scansino. Tenuto conto di come siano favorevolmente andati gli incontri delle altre coinvolte nella  corsa salvezza, il discorso potrebbe stare in piedi. Poi, c’è il Genoa. Che gioca a calcio e massacra gli ospiti. "Non siamo riusciti a mettere in gioco la nostra aggressività. Sono stati bravi, gli è riuscito tutto, a noi no. Mina? Ci è mancato, assieme a Dossena. Abbiamo fatto quel che abbiamo potuto, non molto onestamente. "La quota salvezza? Difficile dire quanti punti, credo - ha detto l'allenatore di Testaccio - ne servano 36, 37. Ma dobbiamo stare svegli, ci aspetta il Lecce. Andiamo avanti passo dopo passo". 

Inesistenti dietro e in mezzo. Si parte con i difensori “internazionali”, astutamente declamati dal presidente. Ma mostrano difficoltà a stoppare il pallone; da un corner regalato nasce con De Winter la prima vera occasione del Genoa, Delude anche il resto del comparto, che pare inadatto alla serie A, Di Pardo e Obert non regalano emozioni. Anche Augello e Deiola paiono confusi. Sensazioni almeno normali da Gaetano, Prati e Oristanio. Primo quarto d’ora di nulla, con il Genoa che gestisce, corricchia e mette su il 72 per cento di possesso palla. Al 17’ l’1-0: Thorsby beffa Hatzidiakos e insacca di testa su cross di Sabelli. Gilardino scuote i suoi. Ranieri? Una sfinge. I padroni di casa alzano i giri. Il Cagliari mette il bus di fronte alla porta di Scuffet. Ma non basta. Al 28’. Al termine di un’azione corale, fatta di tecnica e pazienza, Frendrup firma il 2-0 con un piattone al sette. La difesa? Di cartongesso. La squadra riparte poco e male, è fragile, per nulla compatta, rimbalza nel fare pressing su un Genoa che non dà riferimenti. In mezzo si balla. Oristanio sale un tantino, ma pare destinato a rientrare all’Inter. Shomurodov è molle. Badelj, viceversa, pare Iniesta. Del primo tempo con la Juve, del pari con l'Inter o della vittoria con l’Atalanta, come spirito di gruppo e veemenza, non c’è traccia. Ranieri passa al 4-4-2. Deiola la spizza di testa, a lato. Tè per tutti.

Rivoluzione che non basta. Fuori Hatzidiakos, Oristanio e Di Pardo, dentro Lapadula, Nandez e Zappa. Ranieri ha fiutato il pericolo: da rinunciatari e attendisti è facile perdere. La ripresa si apre con un piglio diverso. Ma dura poco. Il Genoa sfiora il 3-0 Con Thorsby, bravo Scuffet, e De Winter. La rete arriva su azione manovrata, con pallone recuperato, conclusa da Gudmunsson, palo, rete. Pare tardi per giocarsela a viso aperto. Il Cagliari ci prova con Shomurodov, rilevato da Azzi al 27’, e Obert. Proprio Azzi ha l’occasione per accorciare ma la palla va sul fondo. È rabbia e orgoglio più che manovra, gestione pulita della palla, idee di gioco. Ma se si è rimasti per 27 giornate tra le ultime tre in classifica, la sintesi di Marassi non può essere una notizia. La ragnatela dei liguri affoga i tentativi di Nandez e compagni. Ranieri inserisce Mutandwa (terzo gettone in A) per Augello, ammonito. Il Genoa riparte, Vitinha spara alto dal limite. Dionisi fischia tre volte.       

Notarelle

Resettare. Il Cagliari non perdeva dal 16 marzo, 1-0 a Monza. Con 8 punti conquistati in sedici trasferte e terzo peggior attacco del torneo, la sconfitta - assenti o meno - non può essere un caso. Adesso, si deve resettare a fondo. Con il Lecce ("Sono quasi salvi, noi siamo stati otto mesi sottacqua, abbiamo sollevato la testa ma dobbiamo fare punti" ha detto Ranieri) le scorie non sono ammesse.     

Ultima modifica il Lunedì, 29 Aprile 2024 23:01
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi