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Cagliari costretto a vincere dopo il successo del Verona sull'Empoli, ma contro la squadra di Thiago Motta, quinta a un solo punto dalla zona Champions, sarà difficilissimo. Attacco spuntato per Ranieri

 

 

La vittoria del Verona contro l'Empoli ha fatto scivolare nuovamente il Cagliari in piena zona retrocessione con gli scaligeri avanti ora di due lunghezze. I rossoblù, però, avranno alle 15 di oggi all'Unipol Domus l'opportunità di tornare fuori dalla zona rossa battendo il Bologna di Thiago Motta. Una vittoria permetterebbe non solo di scavalcare nuovamente il Verona, ma di allungare in maniera importante su Empoli e Salernitana.

 

Rivelazione della serie A

Il successo, però, non è affatto scontato nonostante alla Domus il Cagliari abbia inanellato cinque risultati utili di fila nelle ultime cinque uscite. Di fronte ci sarà la vera rivelazione di questo campionato: 32 punti, a una sola lunghezza dalla zona Champions, 8 vittorie, 8 pareggi e appena 3 sconfitte. Solo l'Inter capolista e la Juventus, seconda, hanno fatto meglio del Bologna con una sola sconfitta in 19 gare. Il beffardo ko dell'andata subito all'89' dopo l'erroraccio di Radunovic grida ancora vendetta, ma da quella partita i felsinei hanno fatto meglio di squadre più blasonate come Napoli, Atalanta, Lazio e Roma. Merito di Thiago Motta e di un'idea di gioco sempre più definita. Oggi mancherà il gioiellino Zirkzee, squalificato, ma occhio a pensare che sia più semplice.

 

Attacco dimezzato

Sta messo peggio Ranieri in quanto ad assenze. Il tecnico non solo non potrà contare su Luvumbo che da domani, lunedì 15, inizierà ufficialmente la sua avventura in coppa d'Africa, ma dovrà fare i conti anche con gli infortuni di Lapadula, Mancosu, Oristanio e Shomurodov potendo contare in attacco solo su Pavoletti e Petagna, con Viola costretto ancora agli straordinari. Non la migliore delle situazioni per una squadra che già fatica a trovare la via del gol. Il mercato è lì pronto a soccorrere il tecnico, ma le parole di Ranieri sono state chiare sin da subito: "se non si vende, non si compra". E allora la sensazione è che da qui alla fine la squadra possa rimanere la stessa che ha iniziato la serie A. Se sarà un bene o un male sarà solo il tempo a dirlo.

Pubblicato in Gol Rossoblu