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“Mai si è pensato di consegnare le chiavi delle porte di accesso della Sardegna a un fondo di investimento che svolgerà una missione contraria rispetto a quella della Regione. Escludere la Regione dalla gestione degli aeroporti sardi non significa migliorarne la competitività e l’efficienza, ma compromettere irreversibilmente le politiche pubbliche in un comparto vitale per la nostra Isola”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, ribadendo la contrarietà alla fusione di Sogeaal in Geasar (le due società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia) e alla privatizzazione della Sogaer (la società di gestione dello scalo di Cagliari).

L’esponente della Giunta Solinas ha aperto il suo intervento leggendo in Aula un passaggio della lettera ricevuta dai legali di F2i SGR, in cui si diffida la Regione “dal rilasciare ulteriori dichiarazioni e intraprendere ulteriori iniziative che possano risultare pregiudizievoli”.

“Credo che ciascuno di voi – ha detto Moro rivolgendosi ai consiglieri regionali – possa valutarne con obiettività, e con una certa preoccupazione, il tenore, l’opportunità, la congruità e anche la particolare gravità. Ritengo che sia ancora consentito a un assessore della Giunta regionale e ai rappresentanti del popolo sardo poter esprimere liberamente il proprio pensiero su temi e questioni che attengono il futuro dell’Isola e gli interessi dei sardi, soprattutto quando questi interessi sono minacciati da altrettanto legittimi quanto contrastanti interessi di eventuali operatori economici privati”.

Le operazioni in atto in queste ore in Sardegna nelle società di gestione aeroportuale, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti, “mettono a rischio persino la stessa attività di vigilanza territoriale che l’amministrazione regionale svolge e intende svolgere, in riferimento alla previsione contenuta nel piano nazionale degli aeroporti, laddove si ipotizza l’istituzione di una rete aeroportuale sarda, di cui dovrebbero far parte gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero”.

L’assessore Moro ha poi sottolineato “l’insufficienza e la carenza di comunicazioni da parte dei gestori aeroportuali nei confronti della Regione sarda”, coincisa “con l’avvio di un percorso di modifiche societarie di straordinaria valenza strategica”.

I consigli di amministrazione degli aeroporti di Olbia e Alghero, Geasar e Sogeaal, il 20 e 21 marzo scorso hanno deliberato il progetto di fusione per incorporazione di Sogeaal in Geasar, stabilendone la contemporanea ridenominazione in Nord Sardegna Aeroporti spa.

“Un’iniziativa – ha affermato Moro – che mai è stata oggetto di confronto con la Regione e che dunque mai poteva essere approvata dall’assessorato dei Trasporti. È noto infatti che l’assessorato regionale dei trasporti ha avuto notizia dell’avvio delle procedure di fusione di Sogeaal in Geasar, soltanto due ore prima della riunione del Consiglio di amministrazione della società incorporante”. Non a caso, “nella riunione del Cda Sogeaal, tenutasi il giorno successivo, il rappresentante della Regione ha motivato il voto di astensione con l’impossibilità dell’amministrazione regionale a poter compiere le opportune valutazioni, sulla documentazione ufficialmente trasmessa soltanto ai componenti il consiglio di amministrazione”. 

Un’operazione, quella della fusione di Sogeaal in Geasar, che – ha precisato l’assessore – se dovesse concretizzarsi nei termini indicati da F2i, cioè attribuendo un valore economico alla Geasar di 362 milioni di euro e alla Sogeaal di 22,5 milioni di euro, “si tradurrebbe in una partecipazione di Regione e Sfirs in termini assolutamente insignificanti, pari a meno del 3% delle quote azionarie della nascente Aeroporti Nord Sardegna”, che avrebbe così le seguenti percentuali di partecipazione al capitale sociale: F2i Smeralda 74,81%; F2i Ligantia 4,44%; Camera di commercio di Sassari 9,38%; Camera di commercio di Nuoro 7,89%; Regione Sardegna 2,93%; Sfirs 0,36% e Consorzio Costa Smeralda 0.19%.

“Percentuale, quella della Regione, molto lontana dal 10 per cento minimo, necessario a garantire il diritto a richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci ma soprattutto una percentuale non rappresentativa del concreto e fattivo contributo che la Regione sarda assicura annualmente a tutte le società aeroportuali, finanziando integralmente gli investimenti nelle infrastrutture e i contratti pluriennali di pubblicità e prestazioni di servizi vari”. Negli ultimi dodici anni i mandati di pagamento della Regione, destinati alle tre società di gestione degli scali aeroportuali, sono stati di oltre 120 milioni di euro.

“Non si ravvisano pertanto elementi – ha detto ancora l’esponente della Giunta – che ci consentono di affermare che la fusione della Sogeaal in Geasar sia un vantaggio per la Sardegna o una necessità manifesta del Nord Ovest dell’Isola e neppure un soddisfare l’interesse della Regione. Dunque non possiamo dirci favorevoli ad un’operazione condotta unilateralmente e senza confronto, da parte del socio di maggioranza nei due scali di Alghero e Olbia. Ma con altrettanta chiarezza affermiamo che non intendiamo recedere da alcunché, anzi, considerato che il 30% dei 22 milioni e mezzo del valore attribuito alla Sogeaal è già nella disponibilità della Regione, siamo pronti semmai a valutare l’acquisto delle quote attualmente detenute da F2i Ligantia, per riportare l’aeroporto di Alghero sotto il controllo pubblico”.

Inoltre, ha aggiunto Moro, “non sfugge il collegamento tra le operazioni di fusione delle gestioni al Nord dell’Isola con l’ipotesi della privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari. Nella nota integrativa al bilancio 2022, gli amministratori della Sogaer, informano dell’apertura di un tavolo di confronto con F2i Ligantia, partner definito infungibile, e dell’avvio di tutte le attività propedeutiche all’operazione di integrazione, comprese le attività di due diligence, a tutt’oggi in corso”.

Non sono indicate tempistiche, ha sottolineato l’assessore Moro, “né si dispone di un piano industriale, non si conoscono eventuali investimenti programmati, né le garanzie e le tutele a salvaguardia dei posti di lavoro, si sa, perché così è stato dichiarato anche in questi giorni, che la società partecipata per il 94,44% dalla Camera di commercio di Cagliari e Oristano è potenzialmente interessata da un’operazione di concambio tra ente camerale e la società F2I Ligantia per determinare la costituzione di un’unica compagine per la guida di tutti e tre gli scali aeroportuali della Sardegna. Un’operazione che dunque non prevede alcuna gara a evidenza pubblica per quella che è considerata a tutti gli effetti la privatizzazione dello scalo di Cagliari”.

Ecco perché, ha concluso Moro, “oggi mi sento di rimarcare la contrarietà alla fusione di Sogeaal in Geasar e alla privatizzazione della Sogaer, così come è stata prospettata con l’operazione del concambio tra la Camera di Commercio di Cagliari e F2i Ligantia”. Un’operazione che non nasce “per migliorare l’efficienza nei nostri aeroporti e neanche per garantire il diritto alla mobilità dei sardi, che sta facendo emergere veri e propri tratti di ostilità nei confronti della Regione e serve soltanto a importanti e rispettabilissimi operatori privati a condurre la loro legittima missione economica e finanziaria, evitando anche le procedure a evidenza pubblica”. 

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“In occasione del Primo maggio, sui treni sardi, soprattutto su quelli diretti a Cagliari nel giorno della Festa di Sant’Efisio, si è registrato un afflusso straordinario. Altrettanto straordinario è stato lo sforzo organizzativo per aumentare le corse, consentendo così a un maggior numero di utenti di usufruire del servizio”. Lo afferma l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro.

“In particolare – precisa l’esponente della Giunta Solinas – sono stati segnalati posti a sedere esauriti sul treno 4843 Sassari-Cagliari delle 7.04. Il treno in questione, un ATR365 con 202 posti a sedere e 272 posti in totale, transitato da Chilivani alle 7.50, ha viaggiato fino a Oristano dove è giunto alle 9.20 con 160 passeggeri a bordo, tutti seduti. Da Oristano poi il treno è partito con 224 passeggeri per raggiungere il picco massimo di 270 viaggiatori a bordo a Uras, comunque entro i limiti ammessi”.

Per l’occasione, fa sapere l’assessore dei Trasporti, Trenitalia, in accordo con la Regione, ha messo a disposizione ben 12 treni straordinari, tre dei quali con partenza prima e dopo il treno in questione: quello delle 8.15 Oristano-9.40 Cagliari (318 posti a sedere); 8.45 Oristano-10.03 Cagliari (318 posti a sedere); 10.05 Oristano 11.34 Cagliari (300 posti a sedere).

“Nonostante quasi mille posti a sedere in più offerti la mattina rispetto alla programmazione dei giorni festivi – aggiunge l’assessore Moro – sono stati dislocati dei bus di rinforzo in alcune località strategiche come San Gavino e Decimomannu, mezzi che sono stati movimentati come rinforzo anche al treno 4843, ma che non tutti i viaggiatori hanno scelto di prendere, preferendo comunque arrivare a Cagliari in treno anche viaggiando in piedi. Questo sforzo straordinario ha fatto sì che oltre ad aver portato in treno ben oltre mille viaggiatori si è riusciti al contempo a garantire tutti i treni in perfetto orario”

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Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, scalda i motori e fa rotta verso la Francia. Domani, infatti, venerdì 21 aprile è in calendario il volo inaugurale Olbia-Lille: la tratta prevede 2 frequenze settimanali, ogni martedì e venerdì. La low-cost ha anche ripristinato, lo scorso 14 aprile, i collegamenti alla volta di Nantes (2 frequenze settimanali, ogni martedì e venerdì). Il vettore scende in pista a Olbia con un ventaglio di 28 collegamenti, classificandosi al primo posto per numero di mete collegate, 14 in Italia e 14 all’estero, pari a un’offerta complessiva di circa 1,1 milioni di posti in vendita. Infine, sempre a Olbia, per la Summer 23 la flotta Volotea rafforza la sua presenza, passando da 2 a 3 aeromobili Airbus 320 da 180 posti.

 Volotea riconferma così i suoi investimenti presso lo scalo: oltre al nuovo collegamento per Lille, il Costa Smeralda inaugurerà a fine maggio numerose tratte in previsione delle vacanze estive 2023 alla volta della Francia e della Spagna. In totale sono 10 le nuove rotte lanciate dal vettore a livello locale: Lille,  Barcellona, Madrid, Marsiglia, Parigi Orly, Tolosa, Bilbao, Firenze, Valencia e Nizza. Con questa programmazione incredibilmente ricca, i passeggeri non avranno che l’imbarazzo della scelta per organizzare le loro vacanze, volando in totale comfort.

 “Siamo orgogliosi di poter inaugurare il nuovo volo verso Lille, una città estremamente vivace che vanta un mix di architetture religiose, civili e militari appartenenti a epoche diverse e che è conosciuta all’estero anche per i suoi rinomati mercatini - ha dichiarato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. Grazie alle numerose opzioni di voli offerte presso lo scalo, Olbia diventerà uno dei principali trampolini di lancio per tuffarsi nell’estate 2023. Con 14 collegamenti domestici e 14 all’estero, saremo in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipologia di viaggiatore, offrendo voli con orari comodi a supporto della connettività sarda. Infine, non va dimenticato che voliamo tra Olbia e Roma Fiumicino in regime di continuità territoriale, per soddisfare al meglio le esigenze di spostamento delle comunità locali”.

 Sono 28 le destinazioni collegate da Volotea all’aeroporto di Olbia, 14 in Italia (Ancona, Bari, Bologna, Catania, Firenze – Novità 2023, Genova, Milano Bergamo, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia e Verona), 10 in Francia (Bordeaux, Deauville, Lione, Strasburgo, Nantes, Lille, Marsiglia, Parigi Orly, Tolosa e Nizza – Novità 2023) e 4 in Spagna (Barcellona, Bilbao, Madrid e Valencia – Novità 2023).

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L’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha firmato il decreto per l’aggiornamento delle tariffe dei servizi di trasporto pubblico marittimo in continuità territoriale tra la Sardegna e le isole di San Pietro e La Maddalena. Il provvedimento si è reso necessario in seguito alla richiesta delle compagnie che svolgono in regime di proroga i servizi marittimi con le isole minori, la Delcomar srl e la Ensamar srl, come stabilito dal contratto, di adeguare le tariffe nella misura massima della media delle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo nei 12 mesi precedenti.

In sostanza l’incremento tariffario è calcolato nella misura massima del 10%, ma per decisione dell’assessore dei Trasporti e per volontà dei sindaci di La Maddalena e di Carloforte, dagli aumenti saranno esclusi i passeggeri residenti nelle due isole che continueranno così a pagare 1 euro e 30 centesimi di euro sulla linea La Maddalena-Palau, 1,30 euro sulla Carloforte-Calasetta e 1,40 sulla Carloforte-Portovesme. Nessun aumento per il trasporto delle auto dei residenti a Carloforte e La Maddalena.

Il costo del biglietto aumenterà dunque di 50 centesimi di euro soltanto per i viaggiatori non residenti nelle isole di La Maddalena e Carloforte che, a partire dal 2 maggio 2023 (è la data dalla quale entrerà in vigore il nuovo regime tariffario) dovranno pagare 4 euro e 70 centesimi di euro sulla La Maddalena-Palau; 5 euro sulla Carloforte-Calasetta e 5,40 sulla Carloforte-Portovesme. Il passaggio per le auto fino ai a 4 metri di lunghezza aumenta di 90 centesimi sulla La Maddalena-Palau (10 euro invece di 9,10), di un euro sulla Carloforte-Calasetta (10,60 invece di 9,60) e 1 euro e 20 centesimi sulla Carloforte-Portovesme (13,10 invece di 11,90).

Nonostante l’incremento tariffario (l’ultimo è datato 2016) il costo dei biglietti per i residenti si conferma tra i più bassi d’Italia. Inoltre, la Giunta regionale ha deliberato recentemente lo stanziamento di 900mila euro in favore dei Comuni di La Maddalena e Carloforte a sostegno delle politiche di riduzione del prezzo dei biglietti dei traghetti per i passeggeri non residenti.

“La manovra tariffaria – spiega l’assessore Moro – non poteva essere scongiurata, vista la richiesta, a norma di contratto, avanzata dalle compagnie di navigazione che operano i servizi di continuità territoriale con le isole minori. Grazie alla collaborazione con i sindaci di La Maddalena e Carloforte, abbiamo però evitato l’incremento delle tariffe residenti e con le risorse stanziate dalla Regione si riuscirà a calmierare il costo dei biglietti anche per turisti e non residenti”.

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Durante le festività Pasquali (dal 6 all’11 aprile 2023) gli aeroporti del Nord Sardegna stimano un flusso di circa 60.000 passeggeri, per un totale di 420 voli tra andata e ritorno, con un network di 45 collegamenti, di cui 21 domestici e 24 internazionali da/per 14 Paesi.
Nello specifico, sullo scalo di Alghero sono previsti circa 28.000 passeggeri, per un totale di 180 movimenti ed un network di 19 collegamenti da/per 9 Paesi.
Il Riviera del Corallo offrirà collegamenti con la Penisola, grazie a: Ryanair (Bergamo, Bologna, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Pisa e Venezia), Aeroitalia (Roma Fiumicino), Ita Airways (Milano Linate) ed easyJet (Milano Malpensa). Per quanto riguarda l’estero, Alghero sarà collegata da Ryanair con: Belgio (Bruxelles Charleroi), Danimarca (Billund), Irlanda (Cork), Inghilterra (Londra Stansted), Polonia (Katowice), Slovacchia (Bratislava), Spagna (Barcellona e Madrid), mentre la low cost Wizz Air opererà i collegamenti con la Romania (Bucarest).
 
Nello scalo di Olbia si stima un traffico di circa 31.000 passeggeri, per un totale di 240 movimenti ed un network di 26 collegamenti da/per 6 Paesi
Il Costa Smeralda sarà collegato, grazie a Volotea (Bologna, Roma Fiumicino, Torino, Venezia e Verona), Aeroitalia (Roma Fiumicino e Milano Linate) ed easyJet (Bergamo, Milano Malpensa, Napoli e Venezia).
 
Mentre per quanto riguarda i mercati esteri, Olbia sarà collegata con: Olanda (Amsterdam operato da easyJet e Transavia), Svizzera (Basilea, Ginevra con easyJet e Zurigo con Edelweiss), Germania (Berlino con easyJet, Dusseldorf e Stoccarda con Eurowings, Francoforte e Monaco con Lufthansa), Francia (Lione con Volotea, Nizza e Parigi Orly con easyJet), Inghilterra (Bristol e Londra Gatwick con easyJet).
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Venerdì, 24 Marzo 2023 16:38

Trasporti, presentata la "Summer Season 2023"

Dopo un’annata del trasporto aereo caratterizzata dai grandi numeri, la Sardegna presenta un 2023 ricco di conferme e con alcune novità: 233 collegamenti, dei quali ben 144 internazionali verso 25 paesi, per un totale di 9.4 milioni di posti disponibili. Numeri che certificano il grande impegno economico, organizzativo e operativo fatto dalla Regione in sintonia con le tre gestioni aeroportuali della Sardegna, così da garantire il diritto alla mobilità da e per la Sardegna”. Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, affiancato dall'assessore del Turismo, Gianni Chessa, durante la presentazione, all'aeroporto di Alghero, della “Network Summer Season 2023” nei tre aeroporti sardi. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti delle società di gestione aeroportuale di Cagliari, Olbia e Alghero, oltre al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

I posti disponibili sulle rotte internazionali sono in prevalenza per la Germania (23%), poi Francia (16%), Regno Unito (13%), Spagna e Svizzera (11%), Polonia (4%), Paesi Bassi (3%) e altri (19%).

“Importanti novità, tra le quali il volo internazionale Cagliari-Dubai, che sono ottimi presupposti per avere una nuova stagione record, con l'obiettivo di superare i 7 milioni di arrivi e gli oltre 20 milioni di presenze del 2022 - ha aggiunto l'assessore Chessa - La 'Destinazione Sardegna' si va affermando, sempre più, anche nel mercato internazionale: degli oltre 9 milioni di posti disponibili, il 36.6% sono sui voli internazionali. Le scelte dei grandi vettori e la proficua collaborazione con le società che gestiscono gli aeroporti sono fondamentali per consolidare un sistema di collegamenti decisivi per un ulteriore sviluppo del turismo in Sardegna e per il conseguimento di un eterno obiettivo: la completa e definitiva destagionalizzazione. La Regione sta investendo molto anche nell’attività promozionale e sta predisponendo adeguati prodotti turistici (dai grandi eventi sportivi al turismo attivo, dai Cammini religiosi al turismo enogastronomico) da affiancare al mare, così da consolidare i flussi turistici anche nei cosiddetti 'mesi di spalla'. Il sogno di un’Isola che vive tutto l’anno di turismo si può avverare perché la Sardegna è in grado di offrire unicità e qualità”.

“Il bilancio di questo primo mese (17 febbraio -17 marzo) del nuovo sistema di Continuità territoriale, rispetto allo stesso periodo del 2022, è certamente positivo: sono aumentati i voli (+ 101), i posti disponibili (+ 31.752) e i passeggeri (+22.907) - ha sottolineato l'assessore Moro - Per mettere a punto i dettagli e verificare, insieme alle Compagnie, l'andamento dei collegamenti in continuità, per martedì prossimo è stato convocato il Comitato di sorveglianza, che alle 10 incontrerà i rappresentanti di Aeroitalia, alle 12 quelli di Ita”. 

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 L’assessorato regionale dei Trasporti ha dato oggi il nulla osta operativo a Ita Airways per 40 voli aggiuntivi sulle rotte Alghero-Milano Linate (22) e Cagliari-Milano Linate (18) e viceversa per i periodi dal 3 al 12 aprile e dal 20 al 28 aprile. Un’ulteriore novità prevista per quei giorni è rappresentata dal ripristino del volo Ita Alghero-Milano delle 7 del mattino. Lo comunica l’assessore dei Trasporti, Antonio Moro. 

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Una Fondazione per rilanciare il Trenino verde e valorizzare un grande patrimonio storico della Sardegna, creando un’offerta turistica in linea con le esigenze del mercato. È la proposta illustrata oggi dall’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, nel corso della presentazione della nuova stagione del Trenino verde, che inizierà il 25 aprile prossimo.

“La Regione – ha detto l’assessore Moro – deve puntare su una strategia lungimirante per costruire un coordinamento con le realtà locali e favorire lo sviluppo di un’offerta congiunta ‘viaggio in treno e territorio’, garantendo le necessarie risorse economiche e l’esercizio in sicurezza su tutte le linee e con alti standard di qualità”.

Le linee del Trenino verde sono quattro, per un totale di 437 chilometri: Mandas-Arbatax (158 km), Isili-Sorgono (82 km), Macomer-Bosa (48 km) e Sassari-Tempio-Palau (149 km).

“Il 2023 – ha spiegato l’assessore – sarà un anno di transizione e di importanti interventi di manutenzione su tutte le linee, con investimenti in corso e programmati per 13 milioni di euro da parte dell’Arst e 62 milioni da Rfi. Contiamo comunque di proporre almeno le stesse date della scorsa stagione, a partire dal 25 aprile sulla Macomer-Tresnuraghes e poi via via sulle altre tratte non appena termineranno i lavori nei cantieri”.

“Il Trenino verde – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – rappresenta una delle leve più potenti per allungare la stagione turistica e coinvolgere le aree dell’interno in un progetto di esperienza turistica sostenibile e integrata intorno a natura, cultura, gastronomia, archeologia e sport. In questo contesto il valore aggiunto può essere proprio la costituzione, da parte dell’Arst e con il coinvolgimento diretto dei Comuni, di una Fondazione capace di avere una visione globale del servizio e del mercato in cui opera, in stretta e continua collaborazione con tutti i portatori di interesse”. In capo alla Regione, ha aggiunto l’assessore, “resterebbero il controllo della gestione del servizio e l’individuazione delle scelte strategiche, per consentire alla Fondazione anche di accedere ad appositi fondi, nazionali ed europei, altrimenti non accessibili, e di disporre di risorse da reinvestire con l’unico obiettivo di perseguire la valorizzazione del territorio e dell’intero patrimonio ferroviario”.

“Dobbiamo accorciare i tempi per sfruttare prima possibile tutte le potenzialità di sviluppo che il Trenino verde offre ai territori interessati e a tutta la Sardegna. A breve convocherò un apposito incontro con i 42 sindaci della rete del Trenino verde per condividere un percorso comune”, ha concluso l’assessore Moro.

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È andata deserta anche la seconda procedura negoziata per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di collegamento marittimo con l’Asinara, la linea Porto Torres-Cala Reale. Alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, il 17 febbraio scorso, non è arrivata nessuna offerta dalla Ensamar, l’unica compagnia di navigazione che aveva manifestato interesse alla partecipazione in risposta all’indagine di mercato indetta per l’individuazione di operatori economici da invitare. Le due procedure negoziate erano state precedute da una gara aperta, indetta il 22 dicembre del 2021, andata anch’essa deserta.

“Ancora una volta – sottolinea l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, in una lettera inviata al prefetto di Sassari e al sindaco di Porto Torres – si pone l’attenzione sul generalizzato, grave e perdurante fallimento del mercato conseguente alla conclamata carenza di interesse, dimostrata dalle compagnie di navigazione rispetto alla partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi espletate nel corso di questi ultimi anni”.

“Tale grave situazione, che si aggiunge a quella già comunicata per i collegamenti da e verso le isole minori di San Pietro e La Maddalena, comporta e conferma l’esigenza di individuare una soluzione che garantisca diritto essenziale alla mobilità da e per le isole della Sardegna”, conclude l’assessore Moro.

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L’Unione europea chiede una nuova gara per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale su Alghero ma la Regione va avanti con la procedura negoziata già avviata, in accordo con il ministero dei Trasporti e con l’Enac. Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, intervenendo questa mattina nel corso della seduta del Consiglio regionale.

Secondo Flor Diaz Pulido, direttore generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione europea, “l’urgenza dei voli diretti da Alghero a Roma e Milano Linate addotta dalle autorità italiane come giustificazione per il ricorso alla procedura negoziata è discutibile, tenuto conto dei voli esistenti da Alghero verso l’Italia continentale e dei voli per Roma da altri aeroporti della Sardegna”.

“La Direzione generale Trasporti dell’Europa – ha detto Moro – invoca una nuova gara, con nuovi termini, altri importi a compensazione e con tutte le procedure connesse che, di fatto, decreterebbero la fine della continuità territoriale per mezza Sardegna. Infatti, se anche si dovessero realizzare tempistiche da record, ad Alghero, prima del prossimo giugno, nel caso di un nuovo bando, non volerebbe alcun aereo con gli oneri di servizio pubblico”. L’obiettivo della Regione, invece, è quello di “scongiurare il rischio che dal prossimo 17 febbraio il Nord Ovest della Sardegna rimanga disconnesso dal Continente e l’aeroporto di Alghero resti senza voli in continuità su Roma e Milano”.

Ad Alghero, ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, nessun vettore ha presentato offerta, davanti a 14 milioni complessivi di compensazione per volare su Fiumicino e Linate, dal 17 febbraio 2023 al 26 ottobre 2024. Una eventualità, quella dell’assenza di offerte, che non è disciplinata dal regolamento comunitario numero 1008 del 2008 e neanche considerata negli orientamenti interpretativi.

“La questione in Sardegna – ha sottolineato l’assessore Moro – prima ancora che questione tecnica e giuridica, è questione prettamente politica. Rappresentata dalla inderogabile necessità di garantire il primario diritto alla mobilità e alla connettività, attraverso servizi di trasporto aereo onerati che assicurino voli di linea adeguati, regolari e continuativi. È questa la motivazione di fondo che ha spinto la Regione sarda, il ministero dei trasporti e l’Enac, a individuare, nella cosiddetta procedura negoziata - prevista dalla normativa italiana e rispondente ai principi comunitari che sovrintendono agli affidamenti pubblici dei servizi - il percorso utile a garantire i collegamenti in continuità anche ad Alghero a fare data dal prossimo 17 febbraio”. 

La procedura negoziata si concluderà il 31 gennaio, è aperta a tutti i vettori europei ed è considerata un atto indissolubilmente connesso alle gare pubbliche andate deserte, che dunque si pone quale naturale prosecuzione amministrativa, conseguente e rispondente ai principi di pubblicità, trasparenza, libera concorrenza e non discriminazione.

“La Direzione generale Trasporti della Commissione europea – ha aggiunto l’assessore Moro – afferma in sostanza che Alghero sarebbe già collegata con l’Italia continentale e in ogni caso altri aeroporti sardi la collegano con Roma. Tali affermazioni non corrispondono alla realtà. Infatti, nessun volo è attualmente garantito nel bacino aeroportuale di Roma, mentre in quello di Milano si registra un’offerta in libero mercato che non soddisfa, neppure parzialmente, i criteri di continuità, regolarità, tariffazione e capacità minima. Quanto al riferimento agli altri aeroporti, è bene ricordare che gli scali sardi non possono ritenersi alternativi tra loro, in quanto sono ubicati a una distanza tra di loro superiore a cento chilometri e con una percorrenza superiore ai 60 minuti in auto, bus o treni”.

“Resta in ogni caso centrale – ha detto ancora l’assessore dei Trasporti – il punto politico della questione: dare una risposta tempestiva ed efficace, corretta e trasparente, ai bisogni dei cittadini della Sardegna che per una mancanza grave del regolamento comunitario non possono vedere metà dell’Isola privata del diritto alla continuità territoriale. Trovo incoraggiante che questa sia la posizione non soltanto della Regione sarda ma è quella espressa con chiarezza e formalmente anche dal ministero dei Trasporti e dall’Enac che nella nota a condivisione del percorso della procedura negoziata ha fatto esplicito riferimento al principio di insularità. Ed è anche per questa ragione che, in accordo col ministero e con l’ente per l’aviazione civile, la Regione vuole andare avanti con la procedura negoziata, per scongiurare l’isolamento del Nord Ovest e restituire a tutti i sardi il diritto alla mobilità”.

“Oggi sono convinto che il confronto con Bruxelles non possa prescindere dall’indispensabile sostegno del Governo italiano, chiamato a difendere insieme ai sardi l’irrinunciabile diritto dei cittadini della Sardegna alla mobilità e alla continuità territoriale. Coinvolgere istituzioni, territori, sindaci, amministratori locali, sindacati, imprese, forze politiche e sociali e l’intero sistema Sardegna a difesa della continuità territoriale, è l’impresa che se realizzata potrà segnare il punto di svolta nel rapporto, troppe volte impari, con le varie direzioni della Commissione europea. Ed è anche per questa ragione che saluto con favore la mobilitazione in atto ad Alghero, perché dimostra una capacità di reazione che non era scontata, insieme a una voglia di proposizione sorprendente che salutiamo sempre con favore e gratitudine”, ha concluso l’assessore Moro.

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