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Il Job day Sardegna, un ciclo di eventi nel territorio, dedicati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, alla formazione professionale e all’orientamento di chi è alla ricerca di una nuova occupazione, è stato presentato, stamane, nel corso di una conferenza stampa dall’assessore Ada Lai e dalla direttrice di Aspal, Maika Aversano, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro. Sei appuntamenti organizzati dall’assessorato regionale del Lavoro, dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) con i suoi Centri per l’Impiego (Cpi), che si svolgeranno tra febbraio e marzo a Sassari (2 febbraio nei locali di Promocamera), Olbia (14 febbraio, Aeroporto Costa Smeralda), Nuoro (28 febbraio), Oristano (7 marzo), Tortolì (16 marzo) e Cagliari (30 e 31 marzo).

I futuri lavoratori saranno supportati nel percorso di scoperta delle proprie attitudini e competenze con strumenti utili alla ricerca di un’occupazione, rivolti anche a chi è uscito dal mondo del lavoro. Negli eventi Job Day previste attività di orientamento e approfondimenti sull’offerta formativa presente nel territorio. Chi è alla ricerca di un’occupazione e chi si affaccia al mondo del lavoro, potrà consultare le offerte inserite dalle aziende nella sezione dedicata alle singole date del Job Day e candidarsi a quelle preferite. Partecipando al Job Day sarà anche possibile usufruire di tutti i servizi offerti dai Centri per l’Impiego (Cpi).

Imprese. Gli eventi Job Day Sardegna sono rivolti a tutte le imprese che cercano lavoratori in Sardegna. Le aziende avranno la possibilità di pubblicare le proprie offerte di lavoro, usufruire di un servizio di preselezione messo a disposizione gratuitamente dall’Aspal e avere uno stand fisico o virtuale per i colloqui con i candidati. A loro disposizione una sezione dedicata sul sito web ufficiale nella quale presentarsi ai candidati con una breve descrizione. Le aziende che utilizzeranno uno stand virtuale potranno visionare l’elenco dei curricula idonei e convocare i candidati per un colloquio anche nei giorni successivi all’evento.

Colloqui di lavoro, formazione, seminari, convegni. Sono previsti convegni e seminari, dedicati in modo particolare agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori, per fornire strumenti validi di comprensione della complessa realtà che li attende alla fine del percorso scolastico. Saranno offerti inoltre una serie di laboratori, suddivisi per argomento, allo scopo di sviluppare nuove capacità e acquisire strumenti validi per migliorare la ricerca del lavoro. Spazio anche a convegni, momenti di orientamento e di confronto pensati per stimolare la curiosità e l’interesse degli studenti. Per venire incontro alle classi delle scuole superiori che non possono spostarsi sono previsti dei collegamenti streaming con gli istituti scolastici  per consentire ai ragazzi di seguire i convegni e i seminari a loro dedicati.

 “Lavoriamo per lo sviluppo della Sardegna, usciamo dai palazzi per incontrare chi cerca lavoro, abbattendo la barriera tra domanda e offerta - afferma l’assessore del Lavoro, Ada Lai - Il job day è un progetto che diventerà una prassi nel territorio. Le opportunità in Sardegna non mancano, ma da un lato le imprese che cercano personale non lo trovano e dall’altro, i disoccupati non riescono a mettersi in contatto le aziende. Questo è l’obiettivo del job day: facilitare l’incontro tra domanda e offerta. Un progetto che diventerà una prassi nel territorio, attraverso i servizi offerti dalla rete dei nostri centri per  l’impiego. In un mondo del lavoro in continua evoluzione - osserva l’esponente dell’esecutivo Solinas - l’assessorato regionale del lavoro ha in programma una serie di interventi per promuovere l’occupazione: la  formazione mirata e l’alta formazione, gli aiuti alle aziende attraverso i bonus e il microcredito, la diminuzione del costo del lavoro, i cantieri comunali, e come alternativa al Reddito di cittadinanza, la progettazione dell'economia delle aree di crisi. Una parte importante dell’evento - spiega Lai – è dedicata agli istituti scolastici - perché l’orientamento deve essere parte integrante del percorso educativo. Il Job day è un progetto per ridare speranza e informare i cittadini.  L’economia si basa sulla fiducia - conclude l’assessore - Ed è fondamentale offrire una percezione positiva per ricostruire un clima di fiducia. Questo si può fare sperimentando nuove soluzioni, valorizzando le persone con le loro conoscenze e le loro competenze, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro con azioni concrete nel territorio come il Job day”.

Così Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal. “A pochi giorni dalla messa online della piattaforma www.jobdaysardegna.it le  adesioni da parte di imprese, cittadini scuole e istituzioni sono già ottime.  I numeri delle offerte di lavoro da parte delle imprese sono molto positivi: oltre duemila i posti di lavoro messi a disposizione nell'ambito territoriale di Sassari (primo evento) e sono in questo momento oltre duemila anche per il territorio di Olbia dove si svolgerà il secondo Job Day.  I nostri Centri per l’impiego stanno lavorando in modo totalizzante in tutta la Sardegna per supportare cittadini e imprese che desiderano partecipare agli eventi”.

Durante l’incontro è stato approfondito anche il GOL, il piano di politiche attive del lavoro che guiderà l'azione della Regione Sardegna nei prossimi anni, finanziato dall’Unione europea - Next Generation EU, per l’annualità 2022, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 5 “Inclusione e coesione”,  che sarà il perno dell’azione di riforma delle politiche attive del lavoro. Un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’ e la coesione sociale, che prevede una seri di percorsi, associabili ciascuno ad un cluster, una specifica tipologia di cittadini: reinserimento lavorativo per i soggetti più vicini al mercato del lavoro; aggiornamento (up-skilling) per quelli più lontani, ma comunque con competenze spendibili; riqualificazione (re-skilling) per i lavoratori distanti dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti; lavoro e inclusione nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli che vanno oltre la dimensione lavorativa.

Info sull’evento. I dettagli delle attività offerte durante i Job Day Sardegna sono disponibili online all’indirizzo www.jobdaysardegna.it  con aree riservate alle iscrizioni di cittadini, imprese, studenti e insegnanti che in questo modo potranno prendere parte attivamente ai singoli eventi. 

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Dal fondo per le assicurazioni agricole agevolate alla presenza della Regione nel Comitato per l’apicoltura fino al no alla nuova normativa irlandese sull’etichettatura degli alcolici: dall’ultima riunione plenaria della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, alla quale ha partecipato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Valeria Satta, sono emerse importanti novità per la Sardegna.

Il primo punto all’ordine del giorno riguardava il piano della gestione dei rischi in agricoltura. Su questo tema l’assessore Satta ha presentato una proposta che prevede la costituzione di un fondo nazionale di anticipazione per sostenere le imprese che aderiscono all’assicurazione agricola agevolata. “L’obiettivo – spiega l’esponente della Giunta Solinas – è quello di stimolare l’adesione delle imprese che ancora oggi non utilizzano tale strumento. L’esigenza scaturisce dal fatto che il contributo comunitario erogato da Agea, soprattutto per le polizze invernali che presentano premi molto alti, viene pagato sempre in ritardo rispetto alle polizze estive, per cui gli agricoltori si trovano a dover anticipare la totalità del premio. Tra gli eventi assicurabili in sede tecnica rientra anche la malattia emorragica del cervo. La proposta è stata accolta dall’intera Commissione che ne ha compreso l’importanza, confermando l’impegno comune di presentare al più presto la suddetta questione al Ministro Lollobrigida”.

Nel corso della seduta della Commissione, inoltre, è stato ricostituito il Comitato di indirizzo e monitoraggio del Programma nazionale apistico. “Per il Comitato – aggiunge l’assessore Satta – sono stati previsti, su scala nazionale, 4 posti in tutto, uno ciascuno per Sardegna, Campania, Calabria e Piemonte. Ho fortemente voluto che la Regione Sardegna avesse un suo rappresentante ed è stato indicato il nome della dottoressa Carla Mura. Avere un nostro delegato, in un comitato così importante e strategico come quello di monitoraggio del settore apistico, ci permette ancora una volta di dimostrare che la Sardegna è presente e vuole esserlo, seguendo in prima linea tutte le tematiche che toccano il nostro territorio”. 

La Commissione ha poi trovato un’intesa sullo schema di decreto recante “modifiche al decreto interministeriale 25 settembre 2017 11294” sulla disciplina della denaturazione di prodotti vitivinicoli.

“Una tematica che ha unito tutti in un fronte comune – ha sottolineato l’assessore Satta – è stata la questione delle etichettature del vino, in contrasto con le nuove normative europee, con forte dissenso tra i presenti. Si è discusso sulle possibili ragioni per bloccare la proposta irlandese sull'etichettatura degli alcolici, sulla possibilità che l'introduzione di un'etichettatura allarmistica potrebbe impattare sul mercato italiano e sul tentativo di armonizzare le etichettature a livello europeo”.

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La Regione sta portando a termine tutti gli impegni legati alla divulgazione e conoscenza della lingua sarda. Lo ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Biancareddu che sottolinea come per la prima volta nella storia della sua autonomia, la Regione Sardegna ha certificato la conoscenza della Lingua sarda e del catalano di Alghero.

“ La Direzioni dei Beni Culturali ha avviato il percorso di certificazione provvisoria e sperimentale a livello C1 delle due lingue minoritarie, secondo il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. L'obiettivo principale è stato quello di garantire la qualificazione degli operatori in lingua minoritaria, in particolare di quelli che lavorano in ambito scolastico. Per questa ragione - ha proseguito Biancareddu -  la conoscenza a livello C1 costituirà titolo di ammissibilità per il prossimo concorso pubblico mirato all’individuazione degli operatori dello Sportello Linguistico regionale, ma è anche requisito fondamentale per l’iscrizione all’Elenco dei docenti che svolgono attività di insegnamento in lingua sarda e catalano d'Alghero.”

La Regione ha operato in collaborazione con L'Università degli studi di Cagliari per la certificazione della lingua sarda, e con il Comune di Alghero per la certificazione del catalano di Alghero.

I candidati certificati C1 per la lingua sarda sono stati 96, mentre quelli idonei alla certificazione in catalano di Alghero sono stati 21.

Durante le prove orali in lingua sarda, i candidati hanno utilizzato ciascuno la propria varietà linguistica. Ad Alghero, invece, la norma scritta di riferimento è stata quella adottata dalla municipalità. Le sessioni per la certificazione C1 si svolgeranno anche nel 2023.

Dal 2021 la Regione sta certificando annualmente la conoscenza linguistica orale del sardo, del catalano di Alghero e delle varietà alloglotte gallurese, sassarese e tabarchino attraverso il procedimento NARA.MI.

La certificazione orale NARA.MI è necessaria per poter realizzare in qualità di esperti i laboratori didattici extracurricolari in lingua sarda, in catalano di Alghero e in sassarese, gallurese e tabarchino, e sono titolo valido dei progetti di realizzazione di produzioni televisive e radiofoniche IMPRENTAS.

Nell’annualità 2021 sono stati certificati 257 richiedenti, mentre nell’annualità 2022 i certificati sono stati 181. Per l’annualità in corso il procedimento è ancora aperto. La Regione è impegnata inoltre sul fronte anche della formazione in lingua sarda, in catalano di Alghero, in gallurese e in sassarese.

Grazie ai finanziamenti regionali, nell’Università di Cagliari è stata potenziata l’offerta formativa in lingua sarda, con il cofinanziamento di corsi in lingua sarda.  Inoltre, è prevista a breve l’attivazione di corsi propedeutici mirati a preparare un numero maggiore di persone alla certificazione linguistica C1. Verrà attivato altresì un Master mirato a formare figure qualificate per l’insegnamento della lingua sarda nella scuola dei diversi ordini e grado. Nell’Università di Sassari, invece, all’interno del curriculum di «Lingue e culture della Sardegna», negli anni accademici 2021-2022 e 2022-2023, è stato realizzato con il finanziamento della Regione Sardegna un corso di Linguistica sarda e 4 laboratori di lingue della Sardegna (sardo, catalano di Alghero, sassarese e gallurese), con un numero elevato di adesioni. Nell’ateneo sassarese si auspica anche di realizzare un percorso di certificazioni per il catalano di Alghero, il sassarese, il gallurese e il sardo, preceduto da corsi propedeutici di preparazione.

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 Il futuro dei lavoratori e il rilancio del Parco Geominerario, al centro della riunione che si è svolta questa mattina, in  videoconferenza. Presenti, oltre all’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai, i rappresentanti di Aspal, in qualità di soggetto gestore delle attività da realizzare nelle aree del Parco, e degli Enti ricompresi nel Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna.

“La volontà della Regione è lo sviluppo del territorio e la riqualificazione del Parco - ha affermato l’assessore del Lavoro, Ada Lai - Il nostro obiettivo è la messa in sicurezza dei lavoratori. Gli interventi futuri saranno possibili solo con il coinvolgimento di tutti gli Enti ricompresi nel Parco - Stiamo operando per valutare un’eventuale stabilizzazione dei lavoratori all’interno delle amministrazioni coinvolte, tenendo conto che per i prossimi tre anni le risorse finanziarie sono sufficienti per salvaguardare l’occupazione.”

“I prossimi interventi sono finalizzati al mantenimento dei livelli occupazionali - sottolinea la direttrice dell’Aspal, Maika Aversano - e potranno riguardare prestazioni connesse a quelle originarie e necessarie per ragioni sopravvenute. Gli uffici dell’Aspal procederanno in stretta collaborazione con gli Enti già coinvolti nel progetto”. 

 

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Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, ha confermato che, da oggi, sono in vendita i biglietti per volare in regime di continuità territoriale tra Olbia e Roma Fiumicino. I voli, con 3 frequenze giornaliere a/r, saranno operati a partire dal 17 febbraio 2023 dalla low-cost, senza alcuna compensazione economica.
“Siamo estremamente felici di poter continuare a supportare la connettività sarda: la gestione di questa tratta tra la Sardegna e la penisola italiana è la riprova della vicinanza di Volotea ai passeggeri isolani. Ogni giorno collegheremo Olbia e Roma Fiumicino con 3 frequenze come previsto dal bando della Regione Sardegna. Sono in vendita i biglietti per volare fino al 25 marzo, ma una volta ricevuto il via libera dagli enti competenti, apriremo le vendite dei biglietti anche per i mesi successivi” - ha affermato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea. Volotea ha pianificato numerosi investimenti finalizzati a sostenere e supportare il tessuto economico della Regione Sardegna. A livello locale sono presenti 2 delle 7 basi italiane del vettore, una a Cagliari e una a Olbia: presso questi due aeroporti, la presenza del vettore ha consentito la creazione di numerosi posti di lavoro. Tutti i voli sono in vendita sul sito www.volotea.com, nelle agenzie di viaggio e attraverso un call center gratuito dedicato alla continuità territoriale. Sarà possibile contattare lo 06 94502816 per informazioni,
acquisto voli, assistenze speciali, cambi, richieste di rimborso, segnalazioni e reclami.

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L’assessorato regionale dei Trasporti ha avviato la procedura negoziata per l’affidamento del servizio di trasporto aereo in continuità territoriale con compensazione per le rotte Alghero-Roma Fiumicino e Alghero-Milano Linate. La gara si concluderà il 31 gennaio prossimo e si svolgerà tramite la piattaforma telematica SardegnaCAT.

“Abbiamo mantenuto l’impegno di avviare la procedura negoziata nel più breve tempo possibile – commenta l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro – in tempo utile per consentire allo scalo di Alghero di contare sui voli in continuità territoriale anche dal 17 febbraio prossimo”.

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È avvenuto ieri mattina a Cagliari l’incontro tra l’Assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Aldo Salaris, e i rappresentanti delle Associazioni dei balneari con l’obiettivo di predisporre insieme le direttive per la prossima stagione, le linee guida per la predisposizione del Piano di utilizzo dei litorali e attivare una fase interlocutoria che possa portare a un documento condiviso da portare all’attenzione del Governo prima della scadenza prevista per le concessioni.

“La Regione si fa portavoce delle esigenze del comparto – ha spiegato l’Assessore Salaris – Abbiamo davanti una scadenza, quella relativa al dispositivo del Governo con termine 31 dicembre 2023 per le concessioni balneari, ma proprio i tempi stretti ci impongono di accelerare quanto più possibile la nostra azione per arrivare a una risoluzione delle problematiche che riguardano il comparto. Da qui nasce la proposta avanzata e accolta dalle Associazioni, dell’istituzione di un tavolo tecnico permanente che possa studiare insieme le direttive relative alla prossima stagione e le linee guida per la predisposizione del Piano di utilizzo dei litorali”.

All’incontro hanno partecipato le sigle sindacali maggiormente rappresentative del comparto (Confcommercio, Confesercenti, Federbalneari, Itb Italia).

“La Regione già oggi si è messa all’ascolto dei rappresentanti di una fetta importante della nostra economia che partecipa in maniera determinante al Pil del settore turistico – ha proseguito l’Assessore Salaris – Abbiamo recepito i timori e insieme la voglia di continuare a garantire posti di lavoro, tutela dell’ambiente e sicurezza ai bagnanti. La Regione è pronta a farsi portavoce degli interessi di chi opera, offre servizi e tutela le nostre spiagge. Vogliamo dare le risposte che occorrono per arrivare, entro qualche mese, alla definizione di un programma più strutturato che consenta agli stessi operatori di avviare la prossima stagione turistica in serenità e con maggiori certezze. Dando la massima disponibilità della Regione chiediamo solo che il decoro mantenuto durante l’estate sia lo stesso anche nei mesi invernali, una esigenza che consideriamo fondamentale”, ha concluso l’Assessore Salaris.

L’Assessorato è al lavoro, come ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas, su due strumenti fondamentali, da una parte la revisione delle vecchie direttive del 2010 quindi l’elaborazione delle nuove e dall’altra la predisposizione delle linee guida del Piano di utilizzo dei litorali, strumento che disciplina l'utilizzazione delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e regolamenta l'organizzazione dei litorali.

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La Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di legge sul turismo escursionistico firmata dal presidente dell’organismo consiliare Piero Maieli (Psd’Az) e dal consigliere regionale del Partito Democratico Salvatore Corrias.

Il testo, composto da 10 articoli, dovrebbe approdare in aula subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria. La proposta di legge ha ottenuto il via libera dall’assessorato all’Ambiente: «Accogliamo con molto favore il provvedimento – ha detto durante l’audizione di questa mattina il direttore del Servizio Tutela della natura e Politiche forestali dell’Assessorato Giuliano Patteri – una norma che colma un vuoto legislativo di anni e che permetterà di migliorare la rete escursionistica della Sardegna». In Sardegna esiste una rete escursionistica di circa 2.000 km che presto si estenderà a circa 3.000 km, il tavolo tecnico regionale ha elaborato alcune proposte di modifica della legge n.16 del 2017 al fine per la valorizzazione turistico-ricreativa delle aree naturali dell’Isola. In particolare, sono stati chiariti i concetti di bivacco turistico “fisso”, riferito a strutture mobili come i pinnetos o barracos, e “mobile”, inteso come area di sosta temporanea per escursionisti dove si potrà dormire col sacco a pelo. Escluso invece l’uso della tenda. Definito anche il concetto di “rifugio escursionistico” che comprende gli immobili di proprietà dell’Agenzia Forestas (ex casermette complete di arredi e strumenti che consentono il pernottamento) situate fuori dai centri abitati. I beni censiti da Forestas riguardano, in particolare, 12 strutture dotate di tutti i comfort.. Il direttore del servizio assessoriale Giuliano Patteri, a nome dell’assessore, ha chiesto alla Commissione di esplicitare meglio in legge la possibilità per l’Agenzia Forestas di gestire i rifugi escursionistici che si trovano nelle aree di sua competenza in modo da garantire continuità nelle attività di accoglienza nelle strutture.

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“Il riconoscimento del distretto rurale dei comuni di Alghero e Olmedo rappresenta un'importante occasione di crescita del tessuto imprenditoriale dei comuni promotori, che possono avvalersi di un modello di sviluppo del sistema agroalimentare volto a favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale”. Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, commentando la conclusione del percorso di riconoscimento del Distretto rurale dei Comuni di Alghero e Olmedo, firmata nella giornata di ieri.

Il riconoscimento segue l'approvazione delle Direttive di attuazione da parte della Giunta Regionale con la deliberazione n.11/8 del 11 marzo 2020, con la quale si dava slancio all'attività di costituzione dei distretti. L’amministrazione regionale conta ora nove realtà riconosciute nella categoria dei distretti rurali, afferenti ai territori di: Ogliastra, Giudicato di Arborea, Valle del Tirso, Barbagia, Campidano, Villanova, Alghero; vi sono inoltre due biodistretti: Sardegna Bio e Parchi Naturali.

A questi, andranno presto ad aggiungersi il distretto rurale del Comune di Sassari e quello del Golfo dell’Asinara.

“Tale strumento –spiega l’assessore Satta – consente e consentirà ai Comuni e alle Aziende di cui fanno parte di poter accedere ad apposite sovvenzioni e rappresentano un’importante via di valorizzazione, formazione e crescita dei territori che rappresentano.

I distretti rurali – prosegue – si caratterizzano per essere sistemi produttivi con un’identità storica e territoriale omogenea, derivante dall’integrazione fra le attività agricole e altre attività locali. Inoltre, le produzioni di beni e servizi dei territori risultano essere di particolare specificità, coerenti con le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali e per questo, da salvaguardare nelle loro peculiarità”, conclude l’assessore dell’Agricoltura.

 

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Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, ha annunciato oggi importanti novità che vanno ad arricchire la propria offerta presso lo scalo di Olbia: dal 26 maggio, infatti, prenderà il via il volo alla volta di Madrid, collegamento che avrà 3 frequenze a settimana, ogni lunedì, mercoledì e venerdì per un totale di oltre 20.800 posti, pari a 116 voli. Inoltre, la low-cost ha confermato l’avvio di una seconda nuova rotta per Nizza, il cui volo inaugurale è in calendario per il 28 maggio. Il collegamento da e per la Costa Azzurra prevede 2 frequenze settimanali, il mercoledì e la domenica, per un totale di oltre 14.000 posti e 78 voli. Con queste novità salgono a 22 le destinazioni raggiungibili a bordo degli aeromobili Volotea da Olbia, dove il vettore si classifica al primo posto per numero di mete collegate, 13 in Italia e 9 all’estero. Le novità non sono però ancora finite: nei prossimi giorni Volotea annuncerà altre nuove destinazioni.

 Grazie all’avvio dei nuovi collegamenti, Volotea riconferma l’importanza dei suoi investimenti in Costa Smeralda: presso lo scalo di Olbia, infatti, la compagnia ha inaugurato una delle sue basi operative e recentemente, ha manifestato interesse per gestire i voli in regime di continuità e senza alcuna compensazione economica alla volta di Roma Fiumicino.

 Oltre alla sua offerta sempre più ricca e accattivante, Volotea si è distinta a Olbia per le ottime performance del mese di dicembre: la compagnia ha registrato presso lo scalo un tasso di puntualità del 95% (OTP15) operando la stragrande maggioranza dei voli in calendario con la massima puntualità. Molto positivo anche il recommendation rate che si attesta all’89%: ciò significa che quasi 9 passeggeri su 10 consiglierebbero Volotea ad amici e parenti che stanno progettando viaggi e trasferte da e per Olbia.

 “Siamo felici di annunciare queste importanti novità a Olbia! Dal prossimo maggio, sarà possibile decollare dallo scalo verso due città incredibilmente vivaci come Madrid e Nizza - ha dichiarato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea -. Si aggiungono così, nel nostro portfolio, nuove mete molto diverse tra loro ma allo stesso modo irresistibili che, siamo certi, conquisteranno un numero ancora più ampio di passeggeri. Questo annuncio, oltre a incrementare i flussi turistici da e per la Sardegna, riconferma il ruolo chiave del mercato sardo nei nostri piani di investimento. Contiamo di annunciare presto importanti novità a Olbia, dove stiamo lavorando insieme al management dell’aeroporto per creare nuove direttrici turistiche internazionali”.

 Diventano così 22 le destinazioni collegate da Volotea all’aeroporto di Olbia, 7 in Francia (Bordeaux, Deauville, Lille, Lione, Nantes, Strasburgo e Nizza – Novità 2023), 2 in Spagna (Barcellona e Madrid – Novità 2023) e 13 in Italia (Ancona, Bologna, Catania, Firenze – Novità 2023, Genova, Milano Bergamo, Napoli, Palermo, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia e Verona).

 Tutte le rotte Volotea sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.

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