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“Domenica 19 marzo, la Regione Sardegna parteciperà, con il cortometraggio “Posidonia team”, al “World water film festival” di New York, che si terrà alla Columbia University School. Il cortometraggio riassume una web serie di 10 puntate realizzata nel quadro delle attività del progetto ‘PosBeMed2’, che ha l’obiettivo di definire una strategia comune per la gestione sostenibile delle spiagge con banquettes di Posidonia oceanica”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell'ambiente, Marco Porcu, ricordando che il Progetto è finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Med tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).  L’Assessorato, che è capofila, ha come partner, oltre allo Ias (Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino) - Cnr di Oristano, alcune istituzioni scientifiche di Croazia, Spagna, Grecia, Cipro e Francia. Al Festival, realizzato dagli organizzatori del summit delle Nazioni Unite sull'acqua, parteciperanno numerosi film provenienti da tutto il mondo con l’obiettivo di creare eventi di sensibilizzazione sul tema dell'acqua.

“Le praterie di Posidonia oceanica e le banquettes in spiaggia, oltre che essere un indicatore di salute ambientale, rappresentano un ecosistema fondamentale per tutelare il nostro mare e ridurre il rischio di erosione della fascia costiera, vanno perciò preservate con estrema cura”, ha aggiunto l’assessore Porcu.

“La Regione, proprio per questa valenza di strumento di difesa naturale, ha stanziato 500mila euro all’anno per il triennio 2023-2025, da destinare ai Comuni per le attività di gestione della posidonia depositata sui litorali, così da rendere fruibile il litorale e intensificare il contrasto all'erosione costiera. Con l’ultima manovra finanziaria sono stanziati anche 250mila euro per il 2023 e 730mila per il 2024 finalizzati a studi, sperimentazioni, monitoraggi e alla redazione del ‘Piano di gestione della posidonia’. Infine, è stata autorizzata la costituzione (con risorse regionali, nazionali e comunitarie) di un Fondo per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici, con una dotazione iniziale di 110 milioni di euro per il triennio 2023-2025, attraverso il quale si potranno finanziare anche interventi di gestione della posidonia sulla spiagge”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.

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"È stato un incontro proficuo che mi ha consentito di affrontare col Ministro alcuni temi importanti che riguardano la Sardegna. In riferimento alla programmazione della prossima campagna antincendio, ho chiesto rassicurazioni sulle flotte a disposizione della Sardegna. Inoltre, abbiamo trattato anche la possibilità, da parte delle Regioni, di assumere personale da impiegare a vario titolo nel sistema di protezione civile in deroga agli attuali vincoli”. Lo ha detto l'assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, al termine dell'incontro, questa mattina a Roma, con il ministro del Mare e della Protezione civile, Nello Musumeci, al quale ha presenziato anche il direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Belloi. Il ministro Musumeci ha anche annunciato una sua visita nell’Isola per affrontare le varie tematiche riguardanti la Protezione civile in Sardegna.

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Nuovo allentamento degli obblighi sulla movimentazione extraregionale dei capi ovini e bovini  in relazione alla malattia del cervo (Ehd) e al siero tipo tre della blu tongue (Btv3). Dalle province di Sassari, Gallura, Nuoro e Ogliastra i capi potranno infatti essere movimentati liberamente fuori dalla Sardegna senza che sia necessaria l’esecuzione del test (Pcr) con esito negativo. È quanto contenuto nelle nuove disposizioni comunicate dal Ministero della Salute alla Regione. L’obbligo dei test specifici per Ehd e Btv3 rimane per la movimentazione dei capi dalla provincia di Oristano, in parte della provincia del Sud Sardegna e nella parte più occidentale della Città Metropolitana di Cagliari, mentre è richiesto il test per il solo sierotipo tre della Blu Tongue nelle restanti aree della Citta Metropolitana di Cagliari e del Sud Sardegna orientale, con la sola esclusione delle aree in cui sia stata riscontrata anche la circolazione virale della malattia del cervo dove continuerà a essere richiesta la doppia Pcr (Ehd – Btv3).

“L’allentamento delle restrizioni – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – rappresenta un risultato importante . L’azione di monitoraggio portata avanti nel territorio su oltre sei mila campioni ha consentito di definire il quadro attuale e di motivare la rimodulazione dei vincoli. Inoltre, in tutte le aree in cui permane l’obbligo di test per la movimentazione extraregionale dei capi l’eventuale positività riscontrata comporterà lo stop per i soli capi positivi”.

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Mercoledì, 18 Gennaio 2023 08:56

Arriva la neve in Sardegna: scatta l'allerta da oggi

Arriva la neve nell'Isola. Le temperature da oggi, mercoledì 18 gennaio, saranno in diminuzione nel corso della giornata e la quota della neve si abbasserà gradualmente sino a scendere a 800 metri. L'accumulo al suolo previsto sarà debole o localmente moderato. Le nevicate scenderanno fino a quote collinari. 

Mentre domani, giovedì 19 gennaio, i fenomeni di precipitazione previsti saranno deboli e isolati. Tuttavia la quota neve potrà scendere a 600 metri. 

Così l'avviso di condizioni meteorologiche avverse per neve  diramato alla Protezione civile regionale e valido ore 12 di oggi, mercoledì 18, alle ore 23:59 di domani, giovedì 19. Raccomandata massima prudenza limitando gli spostamenti in auto ai soli casi indispensabili, prestando attenzione al fondo stradale. Guidare con particolare prudenza in quanto è possibile la formazione di ghiaccio sulle strade. Non utilizzare mezzi di trasporto a due ruote. 

Lungo la strada statale131 dal Km137+900 al Km 179+500 (altopiano di Campeda) vige l'obbligo di catene a bordo o l'utilizzo di pneumatici invernali (da neve), oppure di altri mezzi antisdrucciolevoli omologati e idonei ad essere prontamente utilizzati. 

Importante anche evidenziare che, secondo il bollettino diramato dalla stessa Protezione civile regionale, nessuna criticità per rischio idraulico e idrogeologico è prevista sul Campidano. Codice giallo (criticità ordinaria) invece per Montevecchio Pischinappiu, Tirso e Logudoro. 

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Martedì, 17 Gennaio 2023 09:15

Coldiretti, emergenza cinghiali in Sardegna

È emergenza cinghiali in Sardegna e nel resto della Penisola dove se ne contano 2,3milioni, uno ogni 26 abitanti. Un numero fuori controllo che li ha trasformati in un problema sociale. Oltre alle perdite economiche in campagna dove fanno razzie nei terreni arando le colture e distruggendo le recinzioni e altre attrezzatture e in qualche caso attaccando anche gli altri animali (in alcuni ovili hanno ammazzato anche delle pecore), stanno compromettendo anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Ma i branchi – sottolinea Coldiretti – si stanno spingendo sempre più vicini ad abitazioni dove razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute; causano anche incidenti stradali: i selvatici hanno causato un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps, Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali, secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat, è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali.

Dall’indagine Coldiretti/Ixe’ in riferimento al rapporto Ispra sulla proliferazione dei cinghiali in Italia, quasi sette italiani su dieci (69%) ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.

“I cinghiali sono considerati dalla maggioranza dei cittadini una emergenza – evidenzia Coldiretti Sardegna -. Lo è per chi lavora in agricoltura ma anche per gli automobilisti e i semplici cittadini come dimostrano i dati. Come Coldiretti da anni stiamo denunciando il problema a tutti i livelli, con proteste ma anche con proposte – per questo riteniamo necessario interventi mirati e su larga scala per ridurne la minaccia”.

 

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