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Il tecnico guarda il bicchiere mezzo pieno dopo l'1-1 del Via del Mare: "Volevamo il risultato e ci siamo riusciti. Anche nelle difficoltà la squadra non molla mai e questo mi piace. Ci sarà da lottare fino all'ultima giornata, sperando di riuscire a salvare il Cagliari"

 

Ranieri torna a casa soddisfatto. Sotto la pioggia di Lecce il suo Cagliari ha strappato un punticino che serve a poco, ma serve comunque a muovere la classifica e uscire momentaneamente dalla zona retrocessione. La squadra ha sofferto molto nel primo tempo, uscendo nella ripresa. "Questo è un punto buono - ammette il tecnico al termine del match -. La squadra stava andando anche bene. Abbiamo preso un gol e soffrivamo sui calci di punizione, calci d'angolo e sulle loro ripartenze. Però è stata una buona gara nel secondo tempo abbiamo fatto davvero una gran bella partita".

 

"Ci sarà da soffrire fino all'ultimo"

"Volevamo il risultato e ci siamo riusciti - ribadisce il mister rossoblù -, i ragazzi si sono impegnati tanto. Sono soddisfatto. Oggi abbiamo fatto un'altra buona prestazione, lottando. Il campionato è duro per tutti e ci sarà da lottare fino all'ultima giornata, sperando di riuscire a salvare il Cagliari. Noi siamo gli ultimi arrivati in Serie A però ci vogliamo stare perché ci rappresentiamo tutta l'Isola, dei tifosi meravigliosi che oggi ci hanno fatto sentire in loro calore e possiamo soltanto ringraziarli con queste prestazioni e dando tutto noi stessi. Poi non sempre si può far bene. Però anche nelle difficoltà la squadra non molla mai e questo mi piace".

 

"Non aveva senso fare cambi"

Tra i migliori in campo, soprattutto nella ripresa, Oristanio, autore del gol del pareggio. "Oristanio stava tra due energumeni, doveva lottare e ha fatto tanto lavoro sporco riuscendo ad avere la meglio fra due grossi difensori". Poi Ranieri spiega la scelta di lasciare Pavoletti in panchina così come quella di fare i cambi solo negli ultimi dieci minuti. "Pavoletti era al 100% però, avendo pareggiato, mi sono tenuto tutte le carte in mano perché la squadra stava andando bene. Cambiare per cambiare non serve a niente, si cambia quando serve fare qualcosa di diverso e ho visto che i ragazzi stavano facendo ciò che dovevano fare".

Pubblicato in Gol Rossoblu