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Martedì, 07 Maggio 2024 13:11

Adiconsum denuncia Aeroitalia ad Antitrust

Adiconsum Sardegna ha presentato una segnalazione all’Antitrust contro la compagnia aerea Aeroitalia, denunciando una possibile pratica commerciale scorretta a danno degli utenti.

“Come noto i biglietti aerei in regime di continuità territoriale per voli da e per la Sardegna consentono la possibilità di spostamento della data di utilizzo, qualora il cambio venga effettuato all'interno di determinate tempistiche di preavviso – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Per esercitare tale diritto il passeggero può avvalersi di una apposita applicazione o di un numero telefonico messo a disposizione dalla compagnia aerea: nel primo caso, tuttavia, Aeroitalia chiede sempre un’integrazione monetaria variabile in base al giorno, integrazione che va da pochi euro fino a importi ben più importanti e consistenti”.

“Ed è proprio qui che, in base alle segnalazioni raccolte presso i cittadini sardi, si verificherebbe una anomalia molto frequente – denuncia Vargiu - Se per lo spostamento delle prenotazioni si utilizza il call center di Aeroitalia, il tentativo risulterebbe quasi sempre infruttuoso con il chiamante che viene posto in coda per decine di minuti e, arrivato il suo turno, la chiamata si interrompe con una voce registrata che inviata a richiamare più tardi in quanto "tutti gli operatori risultano impegnati in conversazione". Con la conseguenza che chi ha necessità di spostare un biglietto avrebbe come unica possibilità per finalizzare l’operazione quella di ricorrere all’applicazione, subendo il pagamento di assurdi ed ingiustificati balzelli, evitabili qualora il call cener funzionasse correttamente”.

Per tali motivi Adiconsum Sardegna ha chiesto all’Antitrust di verificare se tale prassi adottata da Aeroitalia leda i legittimi diritti degli utenti della Continuità Territoriale da e per la Sardegna e possa realizzare una pratica commerciale scorretta vietata da nostro ordinamento.

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Mercoledì, 13 Settembre 2023 13:50

Sardegna: Adiconsum su prezzi benzina

Il prezzo medio della benzina in modalità self ha raggiunto oggi in Sardegna 2,006 euro al litro, ma diversi distributori della regione vendono la verde a prezzi vicini ai 2,1 euro al litro, mentre al servito i listini viaggiano spediti verso i 2,3 euro. Lo denuncia Adiconsum Sardegna che, sulla base dei dati regionali comunicati dai gestori e pubblicati dal Mimit, ha stilato la classifica del caro-benzina in regione.

“Per quanto riguarda il self service, i prezzi aggiornati ad oggi vedono il picco di 2,099 euro al litro per la benzina nella provincia di Nuoro, e precisamente presso i distributori ubicati a Urzulei, Ovodda, Bari Sardo, Loceri – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Ad Olbia il prezzo più alto raggiunge 2,095 euro/litro, 2,079 euro al litro a Budoni, Villasalto e Silius”.

Per il servito, invece, i listini alla pompa sfiorano i 2,3 euro al litro: a Loiri Porto San Paolo (Ss), Selargius (CA) e Olbia un litro di benzina viene venduto oggi a 2,299 euro – analizza ancora Adiconsum Sardegna.

“La situazione dei prezzi dei carburanti sta diventando insostenibile e avrà un effetto domino, con conseguenze negative anche sui listini dei prodotti trasportati su gomma – prosegue Vargiu – L’ipotesi di un bonus benzina per le famiglie meno abbienti allo studio del Governo è la solita misura “spot” che non risolve il problema, un palliativo che, come insegna l’esperienza del passato, non porterà benefici alla collettività. Per questo invitiamo il Governo a mettere mano al nodo della tassazione, considerato che gli extraprofitti per lo Stato garantiti dai rincari dei carburanti appaiono assimilabili in tutto e per tutto a quelli delle banche, congelando le accise che gravano su benzina e gasolio quando i prezzi di benzina e gasolio salgono oltre una certa soglia”.

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L’inflazione frena anche in Sardegna, con il tasso di crescita dei prezzi al dettaglio che continua a mantenersi sopra la media nazionale e presenta un andamento molto diverso a seconda delle città della regione. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha analizzato gli ultimi dati forniti dall’Istat.

“A giugno l’inflazione in Sardegna si attesta al 6,8% contro il 6,4% della media nazionale – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Sostenuta la crescita dei prezzi del comparto alimentare, che segna un +11,6% su base annua (contro il +11% della media Italia), equivalente ad una maggiore spesa, a parità di consumi pari a + 532,5 euro annui a famiglia residente. Sensibili rincari anche per il settore del turismo, con le strutture ricettive dell’isola che hanno aumentato le tariffe in media del +11,7%. L’andamento dei prezzi, tuttavia, non è omogeneo sul territorio: Cagliari registra un tasso di inflazione del 6%, e i listini di hotel, B&b, pensioni, ecc. crescono del +8,2% su base annua, mentre a Olbia l’inflazione raggiunge in media il 7%, gli alimentari rincarano del 12,4% e i servizi di alloggio aumentano addirittura del +20,8%”.

“L'inflazione frena ma i prezzi dei generi di prima necessità, a partire dagli alimentari, sono ancora in forte aumento e rischiano di creare una vera e propria emergenza sociale. A poco serviranno le iniziative del Garante dei prezzi (non ha poteri per garantire alcunchè!); per questo chiediamo al Governo di raffreddare i listini al dettaglio individuando un paniere di beni di prima necessità a prezzi bloccati, in modo da sostenere le famiglie in difficoltà con la spesa quotidiana” – conclude Vargiu.

 

 

Sardegna

indice generale 6.8%

prodotti alimentari e bevande analcoliche 11.6%

servizi di ristorazione 5.4%

servizi di alloggio 11.7%

 

Sassari

indice generale 6%

prodotti alimentari e bevande analcoliche 11.5%

servizi di ristorazione 4.6%

servizi di alloggio 15.2%

 

Cagliari

indice generale 6%

prodotti alimentari e bevande analcoliche 11.1%

servizi di ristorazione 5,6%

servizi di alloggio 8.2%

 

Olbia

indice generale 7%

prodotti alimentari e bevande analcoliche 12,4%

servizi di ristorazione 8.6%

servizi di alloggio 20.8%

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