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Giovedì, 24 Agosto 2023 19:06

Cagliari-Inter, l'asticella sale

Sfida all'Inter

Ranieri lavora sulla mentalità, coccola nuovi ed esordienti, chiede l’esempio ai veterani, aspetta rinforzi. Il club non può deluderlo, sarebbe un pessimo autogol

Mario Frongia

In attesa dell’Inter, testa al mercato. Oramai anche i sassi sanno cosa chiede Claudio Ranieri. Sul fronte attacco prosegue la telenovela Petagna sì-Petagna no. Con una news: l’ex centravanti di Spal, Atalanta e Napoli, l’anno scorso al Monza, per l’amministratore delegato dei brianzoli, Adriano Galliani, pare non sia più nella lista dei partenti. Mentre è slittato al 1° settembre l’arrivo del difensore centrale greco, Pantelis Hatzidiakos. Prima di approdare ad Asseminello giocherà prima i match delle qualificazione di Conference ed Europa League dell’Az Alkmaar. Sarà l’uomo giusto per affiancare un sontuoso Dossena, debuttante in A e tra i migliori in campo a Torino? A otto giorni dal gong che chiude le trattative, il Cagliari è ancora incompleto.

Momento positivo. Sir Claudio spande fiducia e ottimismo ogni tre per due. Chissà. Intanto, lunedì alle 20.45 si gioca alla Domus contro i finalisti dell’ultima Champions, andata al City di Pep Guardiola. La sfida all’Inter è un curioso e splendido incrocio. Scuote suggestioni e ambizioni. Offre buone dosi di fiducia dopo l’incoraggiante pareggio in casa del Toro. In Piemonte Claudio Ranieri ha letto e disfatto i sogni di Juric. Con l’attacco dei “piccolini” ha incartato il primo giro palla di Schuurs e soci. In mezzo, Sulemana e Makoumbou hanno mostrato solidità, mestiere e continuità. Anche ben più del previsto. Anche per questo, date all’allenatore romano il difensore centrale e la punta da almeno dieci gol. E ci sarà da divertirsi. Intanto, anche per la tifoseria l’asticella sale. Il timore, conoscendo le modalità del patron, riguarda le mosse di mercato: il pari con il Toro potrebbe far raffreddare le risposte da dare al tecnico E sarebbe un autogol.

Dal Toro ai nerazzurri. La prima di campionato ha sorriso ai rossoblù. Spirito, determinazione, gamba e testa anche quando i granata hanno pressato. Con gli stessi deficit del Cagliari: la finalizzazione. Ma adesso la musica cambia. L’Inter si è presa i 3 punti del debutto contro il Monza. Lunedì ritmo, qualità tecniche e concentrazione saranno fondamentali. Ma forse, Lautaro e soci è meglio trovarli adesso. In casa, per giunta. Con il sold out. Miscela speciale, quella offerta dalla tifoseria. Il gruppo schiuma. Il tecnico lavora con rigore sugli aspetti motivazionali. La squadra, dopo la miracolosa promozione dello scorso anno, affina mentalità e carattere. Anche a Torino la personalità è stata fondamentale. Sul faccia a faccia con la formazione dell’ex Nicolò Barella, poche storie: il match ha evidenti disparità tecniche, d’organico e di ambizioni. Cuore e applicazione saranno fattori decisivi.

Arbitraggio. Alla Domus fischia Michael Fabbri. Nelle 121 direzioni in A, l’arbitro di Ravenna vanta 551 ammonizioni, 13 espulsioni per doppio giallo, 14 cartellini rossi diretti e 37 calci di rigore. Dodici volte ha diretto il Cagliari. Il bilancio è di tre vittorie, cinque pareggi e quattro ko. L’Inter? L’ha diretta dieci volte con sette vittorie, un pareggio e due sconfitte. Classe 1983, può contare sugli assistenti Luca Mondin (Treviso) e Damiano Di Iorio (Vico). Quarto uomo Giovanni Ayroldi (Molfetta), al Var Valerio Marini (Roma 1) e Salvatore Longo (Paola). “Se pensi all’arbitro, ti stai giocando un pezzetto di sconfitta!” ammoniva il compianto e saggio Carletto Mazzone.

Pubblicato in Gol Rossoblu