Martedì, 12 Dicembre 2023 00:15

Sir Claudio&Mr Pavoletti: strike!

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Un'altra grande magio di Sir Claudio e del suo team Un'altra grande magio di Sir Claudio e del suo team

 

Ranieri, con l'uomo in più per quasi 40', la chiude con cinque punte. Protagonista la vecchia guardia, con il bomber marinaio che si inventa la sforbiciata dei 3 punti. "Questa vittoria vale oro!"

Mario Frongia

Dopo oltre un'ora con il volto corrucciato, il sorriso che lascia intendere un messaggio: "Questa squadra non molla mai, anche grazie a un pubblico eccezionale che ci soffia dietro". Claudio Ranieri riacchiappa il Sassuolo ed esce dal terzetto di coda della classifica. Un colpo di straordinario valore. "Questa vittoria vale 101!. Davvero troppo importante sia prendere questi 3 punti, sia in questa maniera. Tutto è stato molto bello". La terza vittoria casalinga ha ridato fiducia ai quindicimila della Domus. Ma Ranieri è persona seria. "Nei primi 15' meritavamo di prendere due reti. Poi, ci siamo riassestati, anche se loro pressavano, si inserivano e la giocavano di prima. Noi ci siamo ritrovati cambiando modulo: pensavo di farli soffrire e invece stavano facendo soffrire noi. Il trucco? I ragazzi sanno cambiare pelle a partita in corso. Ormai i moduli li conosciamo e li abbiamo provati tutti!". Il Cagliari va sotto e nel secondo tempo si ritrova con l'uomo in più. L'allenatore rossoblù parte dalla coda. "Buon per noi che il Var è stato dalla nostra parte, anche se per pochi centimetri. Il 2-0 non lo meritavamo. E qui, con la squadra che non molla mai e una tifoseria fenomenale, abbiamo confermato di saper fare anche questi finali di partita". Ecco, l'allenatore che costruisce giorno dopo giorno, resetta e riparte. E con onestà non nasconde il fattore Q.

Sui singoli. "Fuori Nandez e Sulemana, dentro Luvumbo e Pavoletti? Ho fiducia in tutti i miei giocatori. Gliel'ho detto prima della partita, mi state mettendo in difficoltà. Ma devo scegliere e sono pagato per questo. A quel punto, perdere 1 o 2 a zero cambiava poco. Ho pensato che con Luvumbo, Pavoletti e Lapadula dentro l'area qualcosa sarebbe successa. Loro erano in dieci, dovevo provarci". E tanto per non farsi mancare niente, ecco anche Mancosu ad affiancare Viola. Quasi sbarazzino, ma rispettoso degli avversari. Ranieri sulle parole amare di Dionisi ("Uno di noi ha perso due denti per una manata di Sulemana, neppure ammonito!" ha detto il tecnico del Sassuolo) taglia corto: "Sì, è stata una partita sporca ma sono più contento oggi che dopo la sconfitta dell'Olimpico con la Lazio, dove siamo stati più puliti". Riappare un filo di sorriso. "Ho giocato con cinque attaccanti, più Viola e Mancosu. La partita ha richiesto queste decisioni, si doveva rischiare. Ma non mi sono pentito di averli sfidati a specchio".  Gestione e tattica. "Oristanio doveva giocare, con la Lazio ha fatto bene. Lapadula deve mettere minuti sulle gambe per ritrovare il suo rendimento standard. Luvumbo dovevo metterlo dall'inizio ma l'altro ieri ha avuto un piccolo risentimento al flessore e l'ho portato in panchina". Claudio Ranieri la racconta così. E testimonia la qualità del gruppo e di uno spogliatoio sano. "Anche dalla panchina non sbagliano prestazione. Ho accelerato nei cambi offensivi perché stavamo mettendo troppi palloni da lontano e non andava bene. Volevo fossero più veloci e larghi  nel prendere il fronte d'attacco per creare più scompiglio in area. Mi serviva giocare negli ultimi venticinque metri per creare sovrapposizioni". Il resto è il solito finale thriller. Sir Claudio non lesina complimenti. "Shomurodov ha fatto un bell'assist di testa a Pavoletti. Luvumbo da sinistra ha dribblato e crossato bene". Dalle giocate individuali alla performance di squadra. "Noi siamo così. Ricordate con il Parma in B e con il Frosinone. stavamo perdendo e le abbiamo riprese grazie alla simbiosi con il pubblico. Avevo chiesto in B che ci stessero vicino, da solo ad andare  in A non ce l'avrei mai fatta. Ripeto, i tifosi sono fondamentali e lo saranno anche quest'anno".

Notarelle.

Il risolvi problemi. Il duro faccia a faccia con i difensori del Sassuolo anticipa di pochi minuti il colpo di biliardo, in volo e spalle alla porta. Leonardo il tosto, quello capace di commuoversi mentre serve pasta e fagioli agli ultimi e fa la spesa per gli anziani. Leonardo il terribile, quando inchioda Dionisi e i suoi al centesimo minuto di una partita feroce e tesa, di uomini e pallone che non si risparmiano. Il bomber marinaio, fortunato nel perdersi dietro i consigli per portare il dritto e la volée del padre maestro di tennis. Il livornese trapiantatosi nel cuore di Cagliari che non sa più andar via. Felice di averti tra noi, super Pavoloso!

Naso rotto. "Cosa ho detto a Lapadula? Tutto nasce alla vigilia: gli ho detto che non era ancora al cento per cento. Doveva darmi tutto dal 1' e poi l'avrei tirato fuori. Quando ha preso la botta al naso è venuto correndo ad abbracciarmi e mi ha urlato: "Mister, non mi tolga, non mi tolga". Gli ho risposto che dovevamo provare a portarla in porto".

Tra passato e futuro. I deficitari difensori stranieri "esperti" e gli attaccanti "da doppia cifra" in panca, il bomber della B dal 1', l'uruguaiano terzino. Claudio Ranieri con i primi undici ha accontentato la gran parte della tifoseria. Di fatto, un bel 4 per la campagna acquisti estiva. Ma questa è un'altra storia. Dettaglio? Con gli ospiti sta fuori uno dei centrali più vicini al club rossoblù la scorsa estate, Ferrari. Poi, il Sassuolo gioca in dieci dal 62' e per un centimetro gli viene annullato il raddoppio. Lapadula pareggia e San Pavoletti si esibisce in una splendida sforbiciata. Quando si dice che un filo di buona sorte può cambiare, e di molto, l'esito delle cose.

Ultima modifica il Martedì, 12 Dicembre 2023 09:55
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi