Anche quest’anno la Pasqua in regione sarà più “salata”. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che ha analizzato l’andamento dei listini al dettaglio in occasione dell’imminente festività.
“Dopo i fortissimi rincari degli ultimi due anni i prezzi al dettaglio non solo non scendono, ma continuano a salire in Sardegna, anche se a ritmi meno sostenuti rispetto allo scorso anno; un trend al rialzo che inciderà sulla spesa delle famiglie per la Pasqua – spiega il presidente Giorgio Vargiu – I beni alimentari rincarano nell’ultimo mese in media del 4,1% rispetto al 2023, con punte del +15/20% per le uova di cioccolato e +5/10% per le colombe, le bevande salgono del +3,5%, e di conseguenza imbandire le tavole a Pasqua sarà inevitabilmente più costoso. Non andrà meglio a chi deciderà di trascorrere la festività al ristorante: qui gli aumenti medi annui sono del 4,3%, con punte del 5,4% a Olbia-Tempio”.
“Chi opterà per qualche giorno di vacanza, rimanendo però sull’isola, deve mettere in conto rincari per le tariffe di hotel e strutture ricettive nell’ordine del 4,7%, con punte del +13,3% a Olbia – prosegue Vargiu – A tutto ciò si aggiungono le tariffe aeree in fortissimo aumento a causa, come già denunciato da Adiconsum nei giorni scorsi, degli algoritmi usati dalle compagnie per far salire i prezzi al crescere della domanda, con un aggravio di spesa per chi torna in Sardegna durante la Pasqua per far visita a parenti o amici, o per trascorrere una vacanza sull’isola”.
Proprio per aiutare le famiglie sarde a risparmiare sulla spesa ed effettuare acquisti in sicurezza in occasione di Pasqua, Adiconsum Sardegna ha realizzato un apposito decalogo:
- Decidere in anticipo il menu di Pasqua e le quantità di cibi e bevande necessarie, ed effettuare gli acquisti qualche giorno prima della festa in modo da evitare sia i rincari dell’ultima ora, sia gli sprechi del giorno dopo;
- Stilare una lista dettagliata della spesa con tutto l’occorrente da acquistare e obbligarsi a rispettarla;
- Preferire prodotti di stagione, più economici, e alimenti del territorio o a km zero, controllando con attenzione la provenienza indicata in etichetta;
- Confrontare le offerte e i volantini dei vari marchi della grande distribuzione per orientare la spesa;
- Evitate le offerte 3x2 o le confezioni “famiglia”, che spesso ci portano ad acquistare più del necessario;
- Per l'acquisto dell’ortofrutta, meglio rivolgersi direttamente ai mercati contadini di zona in modo da essere certi della provenienza del prodotto e godere della filiera corta;
- Le uova di cioccolato vanno scelte sulla base della qualità del cioccolato, e non per la confezione attraente o la sorpresa che contiene. Leggere attentamente le etichette per capire la quantità di cacao utilizzata e soprattutto fare attenzione al peso, valutando il prezzo al kg e non a singolo pezzo;
- Per le colombe è possibile approfittare delle offerte delle grande distribuzione facendo però sempre attenzione al peso (alcune marche hanno ridotto la quantità di prodotto da 1 kg a 750 o 800 grammi) e alla lista degli ingredienti indicata in etichetta, la loro qualità e le percentuali in cui essi sono presenti nell'impasto;
- Gli avanzi di cibo, ma anche i resti di dolci come uova di cioccolato e colombe non consumate tra Pasqua e Pasquetta, possono essere riutilizzati per dare vita a nuovi piatti, usando la fantasia o le numerose ricette presenti sul web, in modo da evitare sprechi e far finire prodotti ancora commestibili nella pattumiera.