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 Il tecnico amaro dopo la sconfitta del Franchi: "Devo al più presto trovare la quadra di questa squadra. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo parlare poco e lavorare di più. Radunovic? Non è sereno"

 

Rabbia e delusione si mischiano al realismo. Claudio Ranieri era vistosamente scuro in volto al termine della sconfitta del Franchi. Al di là del risultato con un 3-0 deciso da episodi, al tecnico non è piaciuto l'atteggiamento dei suoi: "Non abbiamo giocato come sappiamo, il primo gol è stata una mazzata, e dopo 20 minuti ci siamo ritrovati sotto 2-0 contro una squadra che tiene bene palla. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma non siamo contenti. Forse è la nostra partita più brutta. L'unica ricetta che conosco è lavorare. I più giovani non sentono il peso della classifica e pensano a giocare, lo terrò a mente".

A Firenze altro errore decisivo di Boris Radunovic: "In questo momento non è sereno - ha ammesso il Sir -. Riparlerò col ragazzo e poi deciderò. In questi momenti in generale meno si parla e meglio è. Dobbiamo lavorare ancora di più perché quello che stiamo facendo non è sufficiente. La Fiorentina è forte ma nei vari frangenti dovevamo essere più furbi. Dobbiamo cambiare mentalità e capire di non voler retrocedere". L'assenza di Luvumbo si è fatta sentire, ma l'angolano dopo i crampi a fine gara nell'infrasettimanale col Milan, non era in gran forma: "Non stava molto bene, altrimenti l'avrei fatto giocare. Sentiva un po' di dolore questa mattina, quindi non l'ho rischiato. Vediamo per la prossima gara".

E la prossima gara sarà contro un'altra big, la Roma che seppur in difficoltà ha giocatori che possono risolvere il match in qualsiasi momento. Sarà una sfida particolare per il tecnico: "La Roma è nei miei ricordi di bambino, ma adesso devo pensare al Cagliari e a preparare al meglio la partita. In questo momento possiamo solo chiedere scusa ai nostri tifosi perché non abbiamo fatto la partita che dovevamo. Devo al più presto trovare la quadra di questa squadra. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo parlare poco e lavorare di più. La prossima sarà un'altra partita dura e difficile. Il fatto di aver preso il gol nemmeno dopo 3 minuti ha complicato le cose - ha detto il tecnico a Dazn - perché la Fiorentina non ci dava punti di riferimento ed il 2-0 l'ha messa ancor di più in salita. Non ci arrendiamo, abbiamo fatto delle buone gare e abbiamo perso - ha chiosato Ranieri -. Oggi non siamo stati noi, giusto aver perso".

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Incertezza tra i pali al Franchi contro la Fioretina. Ranieri potrebbe dare un'ultima chance al serbo o far esordire l'ex Udinese

 

"Radunovic ha commesso un altro errore. Parlerò col ragazzo, vedremo. Abbiamo un secondo all'altezza". Le parole di Claudio Ranieri, a caldo, nella pancia dell'Unipol Domus poco dopo la sconfitta col Milan, suonano come una sentenza. In campo (forse) è arrivato il tempo di Simone Scuffet. E' probabile che il tecnico dia un'altra chance a Boris Radunovic, magari già contro la Fiorentina al Franchi, ma al prossimo errore il serbo lascerà spazio all'ex Udinese.

 

 Due errori pesanti

Due gli errori gravi in queste prime sei giornate di campionato. Il primo al Dall'Ara di Bologna che di fatto è costato la sconfitta ai sardi, il secondo nell'infrasettimanale col Milan in occasione dell'1-1 rossonero che ha dato il là alla rimonta ospite. In entrambe le occasioni la palla è scappata via dai guantoni del portiere serbo dopo la presa. Anche con l'Udinese, nel match pareggiato in casa 0-0, in un'uscita effettuata nel secondo tempo, l'Unipol Domus per un attimo ha trattenuto il fiato col serbo a far rimbalzare la palla a terra dopo una presa aerea con Lucca in agguato.

 

Il tempo della riconoscenza è finito

Non è più tempo di riconoscenza e Ranieri ne sa qualcosa. Anche lui venne esonerato dal Leicester l'anno dopo aver vinto la Premier League. Non è più una questione di cuore col Cagliari ultimo in classifica e ancora a secco di vittorie dopo sei giornate, con Fiorentina e Roma alla finestra. Purtroppo per Radunovic il tempo è tiranno e, seppur la passata stagione il suo apporto alla risalita dalla B alla A è stato fondamentale, oggi il Cagliari non può più aspettare, Ranieri non può più aspettare. L'aveva vista lunga già questa estate il tecnico di Testaccio quando aveva chiesto alla società un portiere d'esperienza da affiancare a Radunovic, proprio per questa evenienza. Ora il campo dirà se sarà il tempo di Boris o quello di Simone.

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Mercoledì, 27 Settembre 2023 21:31

Ranieri: "Il rigore su Luvumbo? Mi fido degli arbitri"

"Il rigore su Luvumbo? Mi fido degli arbitri"

Claudio Ranieri sostiene i suoi: "Il Milan? Ci hanno condannato i campioni, ma non molleremo di un centimetro!"

Mario Frongia

"Sono soddisfatto dei ragazzi, abbiamo fatto la nostra partita. Non dobbiamo mollare di un centimetro, dobbiamo salvarci. Altrimenti finisce come due anni fa, non si è salvato né Romolo né Remo". Claudio Ranieri la prende larga. Il Milan che passa alla Domus 3-1 è una squadra "che anche se fai tutto bene, il campione inventa e ti punisce. Sì, nel calcio d'angolo da cui è nato il 2-1, siamo stati disattenti: si vedeva che avevano attirato un nostro uomo per giocare la palla dietro". Bastone e carota, come sempre. Ma guai a far trapelare sentimenti di resa. Anzi, Sir Claudio alza la voce: "Perderemo a Firenze e con la ROma in casa, pazienza. ma non dobbiamo cedere. In questi casi si ha di fronte un bivio: da una parte ti dici che tanto va tutto male e sbraghi. Oppure, tiri fuori i denti e tutte le energie e combatti fino alla fine".

Modulo e dintorni. "Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, l'avevamo preparata così: sono i primi nella gestione della palla nella loro metà campo. Abbiamo deciso di aspettarla e le cose sono andate per il verso giusto". L'allenatore del Cagliari riflette. "A tre e poi a cinque? Sono soddisfatto a metà ma non potevamo dare loro campo, specie nel secondo tempo. Gli errori dietro? Sì, c'è stata qualche sbavatura ma i grandi giocatori ti mettono nelle condizioni di sbagliare e se lo fai non ti perdonano". Sui singoli, poche storie: "Tra gli attaccanti l'unico al top è Luvumbo, gli altri sono ancora dietro come condizione. Per Shomurodov non è stato facile entrare ma ha cambiato passo. Oristanio? Ha fatto molto bene con il Torino poi con l'Inter, forse per l'emozione di avere di fronte la sua ex squadra, è andato in difficoltà. Ma dal rientro dalla nazionale l'ho ritrovato: sa giocare a calcio, appena posso lo butto dentro". Infine, il tema chiave per la tifoserie: il portiere. "Radunovic ha commesso un errore, l'ho visto. Gli parlerò. Abbiamo anche un buon secondo, vedremo". Insomma, il serbo a Firenze potrebbe rifiatare in panca.

Il maestro e l'allievo. Claudio Ranieri ha allenato Stefano Pioli alla Fiorentina. Un secolo fa. Ma l'abbraccio tra i due, sincero e affettuoso, non è passato inosservato. La bellezza dello sport, degli uomini veri, lontano da insulti e provocazioni. Un'altra lezione per le curve e gli ultras. Che poi l'imparino è un'altra storia. Ed è dal maestro che in sala stampa passa un altro messaggio: "Ho bravi giocatori e grandi uomini. Abbiamo visto che l'Empoli ha vinto e ci ha superato. Siamo ultimi in classifica ma la cosa non ci preoccupa". Insomma, troppo Milan ma Cagliari che il tecnico difende e sostiene. Con classe e passione. D'altronde, viene impossibile che possa dire e fare altrimenti. Ma non è tutto. Ci si chiede del fallo di Tomori su Luvumbo. "Al Var c'era Irrati, il numero uno al mondo. Mi fido di loro. Ci hanno detto fin da agosto che rigorini non ne verranno concessi".  

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Okafor, Tomori e Luftus-Cheek ribaltano il vantaggio iniziale dell'angolano. Finisce 1-3 alla Domus, rossoblù ultimi in classifica

 

Il Milan passa in rimonta all’Unipol Domus per 3-1 nella sesta giornata della serie A. Seconda sconfitta di fila, la quarta in questa stagione, per il Cagliari di Ranieri che a tratti ha giocato alla pari con i rossoneri. Le solite disattenzioni difensive, soprattutto nel primo tempo, costringono la squadra di Ranieri ad alzare bandiera bianca contro un avversario obiettivamente più forte. Buona la prova di Hatzidiakos, capace di neutralizzare Leao nella ripresa e di Luvumbo, vera spina nel fianco della difesa rossonera. Ancora insufficiente Augello, non perfetto Radunovic in occasione del pareggio ospite. In ripresa Petagna, ma l’assenza di Lapadula inizia a farsi sentire. Da questa sera i rossoblù sono ultimi in classifica. 

 

Illusione Luvumbo

Primo tempo in chiaro scuro per i rossoblù col secondo gol di Luvumbo in questo campionato e due disattenzioni difensive che costano la rimonta rossonera. Il Milan di Pioli parte come da pronostico, possesso e giro palla cercando di sfondare le linee avversarie. I rossoblù reggono l'urto, difendono con attenzione e bloccano Theo Hernandez, l'uomo più pericoloso del Milan viste le assenze di Leao e Giroud, inizialmente in panchina. Augello soffre a destra la rapidità di Chukwueze, ma è dalle parti di Luvumbo che i rossoblù sono più pericolosi. L'angolano prova più volte a saltare Tomori, chiede anche un calcio di rigore e quando alla mezz'ora Nandez sfonda in area e gli consegna un pallone d'oro non ci pensa due volte, sinistro di potenza sul primo palo dove Sportiello non può nulla. La reazione del Milan è lenta, ma arriva nel finale di tempo prima con Okafor che approfitta di un'uscita non eccellente di Radunovic per infilare a porta vuota, poi con Tomori che in mischia, sugli sviluppi di un corner, completa la rimonta.

 

Sigillo Luftus-Cheek

Nella ripresa è del Cagliari la prima palla gol con Luvumbo che raccoglie una sponda in area di Petagna e a botta sicura trova la provvideziale deviazione in angolo di Adli. Al 60', però, il Milan cala il tris con un destro da fuori di Luftus-Cheek che non lascia scampo a Radunovic. E' ancora Luvumbo l'uomo più pericoloso dei padroni di casa con una conclusione dal limite smorzata da Tomori e parata centralmente da Sportiello. L'estremo rossonero è protagonista nel finale con una bella parata su una conclusione da dentro l'area di Oristanio. Sull'azione rimane a terra Luvumbo, solo crampi per lui nel silenzio generale della Domus che temeva il peggio. Ora nemmeno il tempo di smaltire il secondo ko di fila che i rossoblù dovranno preparare la difficile trasferta di Firenze.

CAGLIARI-MILAN  1-3 (1-2)

CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Wieteska (46’ Oristanio), Dossena, Hatzidiakos; Zappa (81’ Di Pardo), Nandez, Makoumbou (84’ Deiola), Sulemana (67’ Viola), Augello; Petagna (67’ Shomurodov), Luvumbo. All. Ranieri.

 MILAN (4-3-3): Sportiello; Florenzi, Thiaw, Tomori, Theo (84’ Bartesaghi); Loftus-Cheek, Adli (58’ Pobega), Reijnders (58’ Musah); Chukwueze (69’ Leao), Okafor, Pulisic (69’ Romero). All. Pioli.

ARBITRO: La Penna

MARCATORI: 29’ Luvumbo, 41’ Okafor, 45’ Tomori, 60’ Luftus-Cheek

NOTE - Ammoniti: Wieteska, Zappa, Oristanio, Luftus-Cheek. Recupero: 2’, 5’. Spettatori: 16.348.

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Mercoledì, 27 Settembre 2023 00:07

Un solo gol in cinque giornate, col Milan serve la scossa

A poche ore dalla sfida col Milan, le statistiche offensive dei rossoblù sono impietose. Bisogna subito invertire la rotta per rialzare il morale dell'ambiente

 

Un solo gol nelle prime cinque giornate, peggior squadra della serie A per tiri in porta, solo 6 in oltre 450'. Persino l'Empoli, ultimo con lo zero nella casella punti, ha fatto meglio. E il calendario, da qui a metà ottobre, vede altre sfide proibitive: dopo il Milan toccherà a Fiorentina e Roma.

 

Attacco in difficoltà

Non proprio un buon inizio quello del Cagliari con qualche tifoso che sui social inizia già a perdere fiducia in Claudio Ranieri, dimenticando che meno di un anno fa ha preso una squadra allo sbando trascinandola dal +3 dalla zona retrocessione alla serie A. I tifosi, si sa, si lasciano trasportare del momento. Dall'entusiasmo se le cose vanno bene, dal pessimismo se le cose, al contrario, vanno male. I numeri, però, purtroppo non mentono. Le difficoltà dell'attacco rossoblù in questa stagione sono davanti agli occhi di tutti e non è il solo dato preoccupante. La percentuale media di possesso palla è del 37.9%. In tutto il torneo solo il Genoa ha fatto peggio (34.8%). Nella fase di gestione Pavoletti e compagni hanno la terza peggior percentuale di precisione nei passaggi,  76.1%, davanti solo a Genoa (74.2%) e Verona (75.6%). Non solo: anche la media di passaggi effettuati non è esaltante, appena 2,55 che vale la bandiera nera della serie A.

 

Zito il più pericoloso

Luvumbo fin qui si è dimostrato l'uomo più pericoloso. Suo l'unico gol, ma è anche l'unico che prova a saltare l'uomo, ben 20 i dribbling tentati, un quarto di quelli totali della squadra (20/80). L'angolano è anche il primo dei rossoblù per falli subiti (10). In fase di recupero, invece, spiccano Dossena e Makoumbou rispettivamente con 42 e 39 palloni recuperati. Il difensore è anche il secondo miglior giocatore della serie A ad aver respinto più azioni avversarie, ben 29. Meglio di lui ha fatto solo Radu Dragusin del Genoa con 31.

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Domenica, 24 Settembre 2023 00:10

Atalanta-Cagliari, Ranieri cerca l'impresa

E' il giorno di Atalanta-Cagliari, alle 15:00 al Gewiss Stadium. Il tecnico deve fare i conti con gli assenti

 

E' un Cagliari in piena emergenza quello che si presenta a Bergamo per la quinta giornata di serie A. Oltre allo squalificato Wieteska e agli infortunati di lungo corso, Ranieri deve rinunciare a Pavoletti, Di Pardo e Jankto, non convocati per la trasferta lombarda. Il tecnico, però, ritrova Petagna.

 

Trasferta insidiosa

Non sarà semplice contro un'Atalanta che in casa fin qui ha fatto bottino pieno conquistando gli unici punti in classifica. La squadra di Gasperini non è ancora la macchina perfetta degli ultimi anni, i neo-acquisti devono ancora entrare a pieno nei meccanismi del tecnico, ma è pur sempre una formazione che da diverse stagioni naviga serenamente nei piani alti della classifica. Al Cagliari serve una gara di qualità, sacrificio e personalità. La stessa vista contro l'Udinese nell'ultima giornata, consapevole del fatto che una sconfitta, contro l'Atalanta, non è la fine del mondo.

 

Pochi calcoli

Certo, la classifica non permette questi ragionamenti. Due punti nelle prime quattro giornate, con Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma a seguire, non possono far fare sogni tranquilli in chiave salvezza, ma Ranieri tutto ciò l'ha messo in conto. Un rodaggio iniziale per una neo-promossa con tanti esordienti nel massimo campionato è naturale, a tratti salutare. E non ci stupirebbe se sul calendario il mister di Testaccio avesse segnato di rosso il 22 ottobre, giorno della trasferta di Salerno contro quella Salernitana che due stagioni fa restò in A al posto del Cagliari. Che sia quello l'inizio di stagione del nuovo Cagliari di Sir Claudio? Questo lo dirà solo il campo, sperando che da qui al quel 22 ottobre la classifica rossoblù possa vantare qualche punto in più.

 

Nandez e Sulemana titolari

Intanto per ora c'è l'Atalanta, a Bergamo, e come sempre Ranieri adatterà la sua squadra a quelle che sono le caratteristiche dell'avversario. Difesa a tre confermata con Hatzidiakos, Dossena e Obert davanti a Radunovic. In mezzo al campo tornano Nandez e Sulemana dal 1' al fianco di Makoumbou, con Zappa e Augello sulle fasce. Davanti gli unici dubbi del tecnico con Petagna e Oristanio in ballottaggio per far coppia con Luvumbo.

 

PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2):  Musso, Toloi, Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Koopmeiners; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini.

CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Hatzidiakos, Dossena, Obert; Prati, Makoumbou, Sulemana, Augello, Nandez; Petagna, Luvumbo. All. Ranieri.

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0-0 alla Domus tra i rossoblù e i friulani. Tante occasioni non sfruttate dagli uomini di Ranieri, palo di Luvumbo poi l'estremo serbo evita la beffa

 

Finisce 0-0 la sfida dell'Unipol Domus tra Cagliari e Udinese e valida per la quarta giornata di serie A. Un match combattuto e condizionato dal caldo. Non poteva finire, però, altrimenti tra due delle squadre col peggior attacco del massimo campionato, un gol per parte in quattro turni.

 

Luvumbo a metà, diga Dossena

Rispetto alla formazione friulana, però, quella di Ranieri ci ha provato a più riprese senza trovare la via del gol. Deiola è quello che si è presentato più volte davanti alla porta di Silvestri dimostrandosi impreciso e sfortunato, ma è stato l'unico dei centrocampisti ad inserirsi con costanza nell'area avversaria, almeno fino all'ingresso di Nandez. Luvumbo, benissimo nel primo tempo dove ha anche colpito il palo, si è spento nella ripresa col passare dei minuti. Shomurodov ha dato segnali di ripresa. Bene Prati (all'esordio in A), Dossena e Wieteska. Monumentale come sempre Makoumbou, anche se la poca propensione alla fase offensiva del francese a volte rallenta il gioco in ripartenza. Unica nota stonata la prestazione di Augello, troppo incostante per la sufficienza.

 

Deiola senza gloria

Ma veniamo alla partita. Partenza a razzo dell'Udinese che va vicina al vantaggio con Thauvin, lanciato da Lucca. Bravo Wieteska a chiudere in angolo il francese. La risposta del Cagliari è immediata e arriva con un colpo di testa di Deiola su cross laterale di Zappa che sfiora il palo alla destra di Silvestri. In una gara col caldo a farla da padrone, bisogna aspettare oltre il 40' per rivedere un'occasione da gol ed è ancora rossoblù, con Luvumbo che colpisce il palo dal limite. Nel finale di gara doppia occasione per i padroni di casa, prima con Dossena su calcio d'angolo, poi con Deiola, ma entrambi i colpi di testa terminano alti sopra la traversa.

 

Radunovic salva su Lucca

In avvio di ripresa è ancora Deiola ad avere sulla propria testa la palla del possibile vantaggio, ma l'incornata del numero 14 termina a lato. Al 68' altra palla gol per il numero 14 rossoblù che, lanciato a tu per tu con Silvestri, sfiora il palo più lontano da posizione defilata. Dieci minuti più tardi c'è gloria anche per Radunovic che riscatta l'errore di Bologna. Hatzidiakos perde Lucca in area, l'ex Ajax tenta il tap-in da pochi passi trovando l'ottima risposta dell'estremo serbo. Nel finale il caldo inizia a farsi sentire con l'Udinese più abile nell'addormentare la partita. Il Cagliari ci prova da fuori con Azzi senza troppa fortuna. In pieno recupero, con la squadra votata all'attacco, Wieteska si immola per evitare problemi con Lucca. Già ammonito, viene espulso. Un punto che va stretto, ma che serve a muovere la classifica. Ora quattro gare infernali: Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma nell’ordine.

 

CAGLIARI-UDINESE 0-0

CAGLIARI - Radunovic; Wieteska, Dossena, Hatzidiakos (80' Obert); Zappa (80' Nandez), Deiola, Prati (80' Di Pardo), Makoumbou, Augello (66' Azzi); Pavoletti (60' Shomurodov), Luvumbo.

UDINESE - Silvestri; Perez, Bijol, Kabasele (37' Ebosse; 46' Guessand); Ebosele (72' Ferreira), Samardzic, Walace, Lovric (72' Payero), Kamara; Thauvin (82' Pereyra), Lucca. 

ARBITRO: Doveri di Roma.

NOTE: Recupero: 5', 6'. Ammoniti: Wieteska (C), Thauvin (U). Espulso: Wieteska (C). Spettatori: 15.121.

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Lunedì, 11 Settembre 2023 13:00

Tutto su Luvumbo, il nuovo "crack" di Ranieri

 Zito ha già messo in difficoltà la difesa dell'Inter e fatto gol a quella del Bologna. La sua velocità e la sua potenza possono essere l'arma in più del Cagliari di Ranieri

 

Un punto nelle prime tre giornate, uno in meno dell’Udinese, prossimo avversario alla Domus. Domenica all’ora di pranzo, il Cagliari è chiamato a una prova di forza. E’ arrivato, infatti, il momento di battere un colpo anche perché da qui a metà ottobre le sfide che attendono gli uomini di Ranieri sono ardue: nell’ordine Atalanta, Milan, Fiorentina e Roma. Non proprio avversari di secondo livello.  

 

Tutto su Luvumbo

La necessità è quella di fare punti cercando la prima vittoria in questa serie A. La realtà, però, narra di un Cagliari in difficoltà in area avversaria. Un solo gol nelle prime tre giornate. Orfano del suo bomber, Lapadula, e con Pavoletti e Petagna a mezzo servizio, il peso dell’attacco ricade tutto su Luvumbo e non è un caso che il primo e unico gol del Cagliari in questa serie A sia arrivato proprio dai suoi piedi.

 

Il nuovo crack

Zito, alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano, può fare la differenza. La sua velocità, la sua tecnica possono e devono essere l’arma in più di Claudio Ranieri. Luvumbo può essere il crack della formazione rossoblù? Sì, ne siamo convinti. Lo ha dimostrato nella sfida interna contro l’Inter dove l’esperienza di Bastoni e De Vrij non è bastata ad arginare l’irruenza e la potenza dell’angolano. Zito contro l’Udinese può essere l’ago della bilancia del match. Senza Becao, passato al Fenerbahçe in estate, i friulani si sono dimostrati più lenti e più fragili in difesa. E allora spazio a Luvumbo, il nuovo crack del Cagliari di Claudio Ranieri.

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Ranieri a Bologna per cercare la prima vittoria in serie A. Coppia inedita in attacco con Shomurodov e Luvumbo

 

Un punto dopo appena due giornate con un brutto zero nella casella gol segnati. Al Dall'Ara, contro un Bologna alla pari dei sardi in classifica, il Cagliari deve vincere. Sia per iniziare a macinare punti in chiave salvezza visto quanto corrono alcune dirette concorrenti, sia perché il calendario da qui all'8 ottobre non è semplicissimo e partite sulla carta alla portata dei rossoblu vanno sfruttate. La sosta darà poi a Ranieri la possibilità di lavorare e inglobare nel proprio stile di gioco gli ultimi arrivati.

 

Le probabili scelte di Ranieri
Due le novità rispetto alla partita con l'Inter. Ranieri proprone un più compatto 4-4-2 con Radunovic in porta, Zappa e Augello sulle fasce e Dossena-Obert come coppia centrale difensiva. A centrocampo inamovibile il duo in mezzo Sulemana-Makoumbou, a destra Nandez, a sinistra Jankto. Davanti dovrebbe trovare spazio per la prima volta dal 1' l'ex Roma Shomurodov, affiancato da Luvumbo, l'unico in grado di mettere in difficoltà la difesa interista nell'ultimo match di campionato.

Probabile formazione Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Posch, Beukema, Lucumì, Kristiensen, Moro, Aebischer, Orsolini, Ferguson, Ndoye, Zirkee. All. Thiago Motta.
Probabile formazione Cagliari (4-4-2): Radunovic, Zappa, Dossena, Obert, Augello, Nandez, Soulemana, Makoumbou, Jankto, Shomurodov, Luvumbo. All. Ranieri.

 

Dove vedere Bologna-Cagliari in tv

La partita tra Bologna e Cagliari verrà trasmessa in co-esclusiva sia su DAZN sul canale 214 del satellite che su Sky sui canali Sky Sport Calcio (numero 202 e 249 del satellite, numero 473 e 483 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 251). Per vederla in streaming, invece, Dazn permette la visione sul proprio sito ufficiale, mentre per gli abbonati Sky c’è a disposizione la piattaforma Sky Go oltre che Now, il servizio di streaming live e on demand dell'emittente satellitare.

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Giovedì, 31 Agosto 2023 16:05

AAA... gol cercasi. Petagna è l'uomo giusto?

Il bomber, cinque gol nell'ultima stagione, arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto. Una necessità per Ranieri

 

"Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con mister Ranieri". Così Andrea Petagna dopo la firma col Cagliari. 190 cm di muscoli, attaccante d'area, con un passato, tra le altre, al Milan e al Napoli. Il giocatore arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto che si aggira intorno agli otto milioni di euro.

 

Una necessità

Con Lapadula out per altri due mesi e con Pavoletti uscito per infortunio nel primo tempo della partita con l'Inter (solo affaticamento, nessuna lesione muscolare per lui), al Cagliari serviva come il pane una punta capace di occupare l'area. Ranieri lo chiedeva da tempo, anche perché l'ultimo capocannoniere del campionato di serie B va verso i 34 anni e l'eroe del San Nicola a novembre ne compirà 35. Non che Petagna sia un ragazzino. Classe 1995, lo scorso 30 giugno ne ha fatti 28.

 

Gol cercasi

Petagna era quello che ha chiesto Ranieri? Probabilmente no, ma il mercato degli attaccanti è abbastanza sterile in queste ultime ore di movimenti. Ne sa qualcosa Galliani che ha ceduto il suo centravanti per far spazio a Colombo del Milan (cercato anche dal Cagliari e probabilmente più adatto al gioco di Ranieri) e ora rischia di trovarsi con un nulla di fatto in mano. Petagna non è un attaccante da 15 gol a stagione. In carriera solo una volta ha superato il muro delle 15 reti, nella stagione 2018/19 con addosso la maglia della Spal, confermandosi l'anno dopo con 12 centri. Prima e dopo, però, i numeri sono impietosi: 0 gol col Milan, 9 col Napoli, 11 con l'Atalanta, 7 con l'Ascoli, solo 5 col Monza in 31 presenze nell'ultima stagione. Il bello dello sport, però, è che le statistiche sono fatte per essere smentite. Ne sa qualcosa Lapadula che è esploso solo dopo l'arrivo di Ranieri a Cagliari, quindi la speranza è che anche il gigante triestino possa seguire le orme dell'italo-peruviano sotto la guida del tecnico di Testaccio. 

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