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Orizzonte Comune, lunedì a Cagliari si è svolto il primo degli incontri pubblici per raccogliere idee per la città in vista delle amministrative
Posizionamento della città tra le mete turistiche, regole sul commercio capaci di armonizzare le esigenze di chi lavora e di chi vive nei quartieri della movida, ma anche rilancio delle circoscrizioni, istituzione di centri d’ascolto per i più fragili e rilancio delle politiche culturali, anche con la creazione di un museo della città e del territorio. Queste sono solo alcune delle proposte per Cagliari emerse lunedì nel primo incontro pubblico promosso dal movimento civico Orizzonte comune, in vista delle amministrative di giugno.
A un mese dalle elezioni regionali che nel movimento a sostegno della neo presidente Alessandra Todde ha visto eletti tre consiglieri (Franco Cuccureddu, Sandro Porcu e Salvatore Cau), l’evento è stato un po’ una festa per celebrare insieme a loro un risultato straordinario. Ma anche la prima di tante occasioni per raccogliere idee tra la società civile. “Non si può pensare di governare la città con progetti calati dall’alto”, ha detto Marzia Cilloccu, capogruppo di Orizzonte comune in Consiglio comunale, ora ricandidata e incaricata di formare la lista per Cagliari: “Per questo è importante l’ascolto delle diverse categorie, che dovrebbero entrare a far parte di un presidio del territorio i cui rappresentanti siano chiamati a dare il proprio contributo”.
Se alle regionali la squadra è stata la forza del movimento, così dovrà essere anche per le comunali di Cagliari. “Ciò a cui aspiriamo per il capoluogo è che questa città metropolitana possa competere con le altre città metropolitane dell’Italia e dell’Europa”, ha detto il coordinatore di Orizzonte comune, Franco Cuccureddu: “Abbiamo bisogno del contributo di tutti e se riusciremo a passare dall’improvvisazione alla professionalità, avremo fatto una piccola rivoluzione”.
Tra gli interventi, ci sono stati quelli di chi già ha proposto la propria candidatura. Come Simone Mereu Canepa, storico dell’arte: “A Cagliari serve una politica culturale che ora manca completamente. La città si era posta in una posizione di alto livello, ma la nuova asessora non ha proposto politiche precise”, ha osservato. Kety Piras ha parlato invece della necessità di un Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) ma anche di politiche volte alla prevenzione degli incidenti. Mentre Maurizio Fuccaro, tecnico e dirigente sportivo, ha messo in evidenza l’importanza dello sport come attrattore turistico ma anche come aggregatore sociale. “Finanziare interventi capaci di rivitalizzare i quartieri più disagati e sostenere gli anziani è vitale. Bisogna concentrarsi anche sullo sport accessibile a 360 gradi: dobbiamo smetterla di vedere le persone con disabilità esclusivamente come praticanti sportivi o come spettatori di una gara e per questo limitati in alcuni spazi. Dobbiamo pensare a strutture realmente accessibili che permettano alle persone con disabilità di essere coinvolti nelle attività a tutto tondo siano esse genitori, atleti, tecnici o spettatori”.
Tra gli spunti emersi nella serata ci sono stati anche: la necessità di una più stretta attenzione al Teatro lirico, la prima industria culturale dell’Isola, quella legata al fenomeno dello spopolamento di Cagliari, l’apertura a proposte su paesaggio e architettura provenienti da altri attori del territorio come l’università. Non sono mancate proposte anche su un nuovo patto città- campagna e quelle a favore dell’utilizzo delle energie rinnovabili negli uffici comunali e non solo.
Altri incontri per raccogliere nuove idee utili al programma del movimento e nuove candidature saranno organizzati nelle prossime settimane.
La prima conferenza stampa della presidente Alessandra Todde
"Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto". Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde nella sua prima conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Tirso a Cagliari.
Nella sua prima dichiarazione dopo la vittoria, Todde ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto durante la campagna elettorale, in particolare da parte di Giuseppe Conte ed Elly Schlein. Ha sottolineato l'importanza dell'alleanza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, definendola l'unica strada percorribile per unire l'elettorato e portare avanti un progetto solido per il futuro della Sardegna. "Credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare".
Todde non ha esitato a ricordare i recenti eventi di Pisa, dove una protesta studentesca è stata repressa con violenza dalle forze dell'ordine. Ha ribadito il suo impegno a essere la presidente di tutti i sardi e ha sottolineato che la risposta dei cittadini alle violenze è stata pacifica e democratica, attraverso il voto.
Sono rimasta “colpita dai fatti di Pisa, ai manganelli i sardi hanno risposto con le matite”. Inoltre la Todde ha aggiunto: “Voglio essere la presidente di tutti i sardi”.
D'altra parte, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, candidato del centrodestra sconfitto, ha ammesso la responsabilità della sconfitta, dichiarando che è sua e di nessun altro. Ha anche fatto sapere di aver chiamato Todde per congratularsi con lei per la vittoria. Nonostante una gara serrata, Todde ha prevalso con una stretta differenza di voti, consolidando così la sua leadership e il suo mandato a capo della regione.
La Todde diventa la prima donna a guidare l'isola dopo 75 anni di autonomia sarda.
Testa a testa fra Truzzu e Todde
Iniziano ad arrivare sulla piattaforma informatica regionale i dati dei grandi Comuni ed è sorpasso. Alessandra Todde ritorna in vantaggio su Paolo Truzzu nella competizione elettorale per la guida della Regione Sardegna. Quando sono state scrutinate 1228 sezioni su 1844 (il 66,6%), la candidata del campo largo a trazione Pd-M5s passa nuovamente avanti col 45,5%, in vantaggio sullo sfidante del centrodestra - che durante la serata aveva allungato di 4 punti percentuali, resta per ora al 45,1%. Seguono sempre Renato Soru con la Coalizione Sarda all'8,5% e Lucia Chessa con SardignaR-esiste allo 0.9%. E in merito all’esposizione dei risultati elettorali sul proprio sito istituzionale, la Regione precisa che il Sistema Informativo Elettorale Regionale (SIER) deputato alla raccolta, sta operando regolarmente. Il sistema è alimentato esclusivamente dai comuni che provvedono direttamente al caricamento dei relativi dati, una volta ricevuti dalle sezioni elettorali. Grazie all’operato dei comuni che hanno immesso con regolarità e tempestività i risultati, a questo momento il SIER registra alle 19.13 una percentuale del 66,6%. Si auspica nella fattiva e consueta collaborazione dei comuni per il completamento del caricamento dei dati.
Urne chiuse, ha votato il 52,4% degli elettori in Sardegna: inizia la spoglio
Terza e ultima rilevazione sull’affluenza alle urne per l'elezione del Presidente della Regione e per il rinnovo del XVII Consiglio Regionale della Sardegna.
Alla conclusione delle operazioni di voto, ieri alle 22 hanno votato, nelle 1884 sezioni, 758.252 elettori che rappresentano il 52.4 % degli aventi diritto al voto.
Il corpo elettorale, ripartito nei 377 comuni dell’isola e nelle 1884 sezioni del territorio regionale, è di 1.447.753 elettori, di cui 709.837 uomini e 737.916 donne; l’età media degli elettori è di 54,2 anni.
Nelle elezioni regionali del 2019, alla stessa ora, avevano votato 780.769 su 1.470.401 aventi diritto al voto (53,09 %).
Nelle elezioni regionali del 2014, invece, avevano votato 774.031 elettori su 1.480.332 aventi diritto al voto (52,28 %).
Affluenza al 47% ad Assemini, a Quartu è al 49%. Si conferma il trend che vede l'affluenza in calo, in generale, nelle città del cagliaritano. A Nuoro ha votato invece il 60% degli aventi diritto e, al contrario di Cagliari, qui l'affluenza è in rialzo di 3 punti rispetto le scorse elezioni. Crolla di tre punti anche quella di Sassari, tre in meno del 2019.
Ultimi tour prima del silenzio elettorale
Ultimi appuntamenti in Sardegna dei candidati alle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio. Quella di oggi è una giornata importante. Da sabato vige il silenzio elettorale, ma oggi c'è l'ultima corsa soprattutto per accaparrarsi i voti degli indecisi, di coloro che non hanno ancora preso una decisione e magari non sanno nemmeno se votare. Il grande avversario dei quattro candidati, lo hanno ammesso anche loro a più riprese, è l'astensionismo.
Paolo Truzzu continua il suo tour in giro per l'Isola e oggi la tappa è nei comuni di San Vito, Muravera, Castiadas e Villasimius. Renato Soru, invece, sta a Cagliari, alle 18, al teatro Massimo. Anche Alessandra Todde sarà a Cagliari, alla fiera, con un evento di fine campagna. Più a nord Lucia Chessa, che chiude la sua corsa nella biblioteca Satta.
I big del centrodestra alla Fiera di Cagliari, questa mattina Elly Schlein al mercato di via Quirra
I big del centrodestra si sono riuniti alla Fiera di Cagliari questo pomeriggio per la chiusura della campagna elettorale di Paolo Truzzu. In 3500 hanno riempito il padiglione E della Fiera dove si sono presentati sul palco tutti i leader dei partiti che sostengono la coalizione e ha preso la parola anche il governatore uscente Christian Solinas. Presenti anche la presidente del Consiglio e leader di Fdi, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa, Gianfranco Rotondi. "Questa formula politica merita continuità e di vedere il compimento di tanti punti programmatici portati avanti in una legislatura falcidiata da guerre e dal covid", ha detto il governatore sardo uscente Christian Solinas. Mentre il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha aggiunto: "Abbiamo avuto un esempio qui sul palco di chi ha avuto il coraggio di fare un passo indietro per fare tutti un passo avanti. Grazie al presidente Solinas". "La nostra candidata alternativa non ha voluto i leader, la verità sta nel fatto che quei due signori non si parlano in Parlamento, c'è uno scontro continuo che riposte possono dare ai problemi della Sardegna? Essere qui per Paolo Truzzu è mostrare che non sarà solo, noi gli staremo accanto nella risoluzione dei problemi concreti, elaborati in un programma di poche cose concrete", ha aggiunto Lorenzo Cesa, leader dell'Udc. La premier Giorgia Meloni invece si è fermata a parlare con una delegazione della Cgil che oggi ha protestato contro le morti sul lavoro. "Nello scorso anno abbiamo assunto 809 ispettori del lavoro, evidentemente non basta, questa mattina ne abbiamo parlato nel Consiglio dei ministri, prima di lunedì convocheremo il tavolo nazionale dei sindacati e ascoltiamo e lavoriamo insieme sulle proposte, abbiamo cercato di dare dei segnali dall'inizio".
Questa mattina invece la segretaria del Pd Elly Schlein si è presentata al mercato rionale di via Quirra dove ha incontrato operatori e clienti. Tra strette di mano e sorrisi, la Schlein è stata contestata anche da una signora anziana che si è fatta spazio tra i giornalisti. Dopo averle stretto la mano l'ha apostrofata: "Ma vada a lavorare come ho lavorato io 25 anni in una impresa di pulizia per 500 euro al mese. È una vergogna". "E' una vergogna", la replica della segretaria Dem.
I big in Sardegna nell’ultima settimana prima delle elezioni
“In Sardegna tornerò mercoledì, ma tornerò soprattutto dopo il voto: spero che domenica tanti sardi votino, sarà un referendum tra Lega e M5s, tra futuro e passato, tra chi vuole lo sviluppo e il partito dei no". Queste le parole del vice premier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che da Capoterra ha ribadito il suo impegno per la Sardegna, evidenziando le numerose visite sull'isola da quando è entrato in carica e promettendo ulteriori visite dopo le elezioni.
Salvini ha trascorso tre giorni nel sud della Sardegna, visitando località con difficoltà di accesso dovute alla mancanza di infrastrutture, come Lanusei in Ogliastra.
Ed è arrivato nell’Isola anche il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti a sostegno del candidato governatore Paolo Truzzu. “ll centrodestra ce la farà a vincere le elezioni in Sardegna, io sono molto fiducioso. In mezzo a tante difficoltà penso che il Governo abbia smentito tanti gufi e in Sardegna abbiamo candidati di esperienza e di livello che hanno lavorato bene nell'ultima legislatura”, ha detto a margine di un incontro in Prefettura a Nuoro con le parti economiche e sociali del territorio.
Sul fronte del centrosinistra la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein torna a Cagliari domani. Martedì 20 febbraio alle 20 al Teatro Massimo in viale Trieste 7/9 a Cagliari Schlein parteciperà ad un incontro pubblico con Alessandra Todde, candidata presidente della Regione Sardegna per il campo largo.
Il tour nel sud Sardegna della segretaria nazionale inizierà da Carbonia nella Sala Convegni del “Lu Hotel” martedì 20 febbraio alle 17,30 insieme ad Alessandra Todde e Pierluigi Bersani. A seguire, l’incontro serale al Teatro Massimo di Cagliari. La segretaria nazionale sarà mercoledì 21 alle 9,30 al Mercato di San Benedetto di Cagliari e alle 12 l’incontro con i giovani al Lazzaretto di Sant’Elia.
E a proposito di big, la candidata di Sardigna R-esite Lucia Chessa, ha tenuto a precisare: “I miei big non vengono da Roma.nNon portano promesse mirabolanti di svolte nella storia della Sardegna. Non annunciano fiumi di euro dove affogare la memoria, la dignità e l'intelligenza dei sardi. I miei big vengono da ogni dove della Sardegna e sono sinceri, altruisti, leali. Sono i candidati di Sardigna R-esite". Lo ha fatto sapere su Facebook in merito all'arrivo dei politici nazionali e ministri in questa ultima tranche di campagna elettorale prima del voto del 25 febbraio.
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Salvini e Schlein in Sardegna per le Regionali: un banco di prova per i partiti
Matteo Salvini ha trascorso due giorni nel nord Sardegna e ha in programma altri incontri elettorali nel centro e nel sud dell'isola. Elly Schlein, segretaria del PD, ha fatto una sorpresa presentandosi ad Alghero e ha annunciato che tornerà prima del 25 febbraio. Anche Giuseppe Conte, presidente del M5S, sarà in Sardegna sabato a Cagliari.
La posta in gioco è alta: queste elezioni regionali sono un banco di prova fondamentale per i partiti in vista delle elezioni europee del 9 giugno.
Salvini guarda alle europee e vuole evitare di perdere terreno rispetto a Fratelli d'Italia. Una disfatta alle europee potrebbe mettere a rischio il suo ruolo a capo del partito. Giorgia Meloni ha puntato sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per la presidenza della regione. Il risultato di Truzzu sarà importante per FdI, primo partito della coalizione. Martedì 21 a Cagliari Salvini, Meloni e Antonio Tajani (Forza Italia) condivideranno il palco della Fiera.
Prosegue la campagna elettorale per le elezioni regionali in Sardegna
Mentre il candidato del centrodestra Paolo Truzzu era impegnato ad accompagnare il ministro Adolfo Urso nella sua visita in Sardegna, il leader della coalizione Renato Soru ha incontrato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu e ha polemizzato con la maggioranza e l'opposizione uscente.
Intanto la candidata del centrosinistra Alessandra Todde è stata costretta a rimandare un incontro a causa dell'influenza, ha usato i social media per parlare di mobilità e diritti dei sardi che vivono fuori dall'isola.
E Lucia Chessa, di Sardegna R-esiste si prepara per i prossimi incontri e sottolinea la necessità di un rinnovamento della classe dirigente.
Appuntamento oggi a Nuoro alle 18 al teatro San Giuseppe, per i quattro candidati si confronteranno con il vescovo Antonello Mura. Gli Incontri pubblici e sui social media continuano con i vari candidati. Ed è in arrivo un altro big, questa volta a sostegno di Renato Soru. Si tratta di Carlo Calenda, leader di Azione. L’ex ministro dello Sviluppo economico sarà nell’Isola il 10 e 11 febbraio. Quattro le tappe previste, in cui presenterà anche il suo ultimo libro “Il Patto. Oltre il trentennio perduto”. Il primo appuntamento è a Sassari, sabato alle 11, per una tavola rotonda con l'aspirante presidente Soru e Federico Pizzarotti (Presidente di +Europa), all'hotel Grazia Deledda. Nel pomeriggio sarà a Nuoro per l'inaugurazione della sede del partito che nell'Isola non ha presentato né simbolo né candidati.
Il giorno dopo, domenica 11, Calenda sarà a Iglesias, nella sede di Azione alle 10, per un incontro con i sindacati e una delegazione di operai dell'Eurallumina, Portovesme srl e della Sider Alloys. Chiuderà il tour nell’Isola a Cagliari, alle 18, al THotel, dove presenterà il suo libro.
I candidati governatori della Sardegna si preparano ai primi confronti a quattro
Manca poco meno di un mese alle elezioni regionali e i candidati governatori della Sardegna si preparano ai primi confronti a quattro. Nei prossimi giorni sono previsti tre appuntamenti, due organizzati da associazioni agricole e uno da Confcommercio.
Il primo confronto si terrà venerdì 2 febbraio organizzato da Copagri Sardegna. Il secondo confronto si terrà lunedì 5 febbraio, organizzato da Confagricoltura.
Il terzo confronto, presentato come il «primo vero confronto», si terrà sabato 3 febbraio intorno alle 15 nella sede di Confcommercio in via Santa Gilla a Cagliari. Modera il giornalista Luca Telese.
Su quest'ultimo appuntamento si è già accesa qualche polemica. Nella locandina si fa riferimento a tre candidati – Renato Soru (Coalizione Sarda), Alessandra Todde (Campo Largo), Paolo Truzzu (centrodestra) – senza prendere in considerazione il quarto, ovvero Lucia Chessa (Sardigna R-esiste).
Intanto, proseguono gli incontri pubblici promossi da ciascuno dei candidati. Ieri Lucia Chessa ha ricordato a chi sostiene che il voto a Sardegna R-esiste sia un voto perso, che «tutte le posizioni hanno uguale diritto di cittadinanza in una democrazia funzionante. Il voto perso sarà quello dato a chi, in alternanza, centrodestra e centrosinistra, ha devastato la Sardegna».
Renato Soru era invece a Ula Tirso, a pochi passi dalla diga di Santa Chiara di cui quest'anno ricorre il centenario dall'inaugurazione. «Fu un'opera immane, la prima grande opera idraulica costruita nell'Isola. Oggi dobbiamo costruire una storia nuova, cogliere l'opportunità delle risorse europee che aspettano di essere spese, avviare la transizione verde e quella digitale, rendendo la pubblica amministrazione più trasparente e veloce, rafforzare il federalismo interno sul territorio per portare competenze e servizi più vicini al cittadino».
Alessandra Todde era a Quartu. All'incontro pubblico, il suo cinquantacinquesimo dalla discesa in campo, era presente anche il sindaco Graziano Milia. La deputata ha ricordato che «in Sardegna non sono tutelati diritti fondamentali come la salute, il lavoro, la scuola, i trasporti, la mobilità interna: i sardi sono impegnati ogni giorno a costruirsi la propria sopravvivenza, a resistere mentre tutto attorno non funziona. Non possiamo permetterci di avere un avanzo di cassa regionale di quasi quattro miliardi: questi sono soldi sottratti a noi, alle persone, ai servizi essenziali e ai nostri figli».
Paolo Truzzu ieri al Teatro Comunale di Sassari ha spiegato che su ciò che non funziona in Sardegna ha molte responsabilità chi ha governato la Regione diciotto anni fa, e ha rilanciato, sul fronte trasporti, la necessità di un sistema che permetta ai sardi di viaggiare con prezzi contenuti. In particolare, ha sottolineato, «vogliamo dire al Governo: lavoriamo assieme per risolvere questo problema».