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Per raggiungere Olbia in aereo partendo da Napoli servono almeno 524 euro tra andata e ritorno, ma i prezzi dei biglietti possono arrivare anche a superare quota 800 euro a passeggero a seconda della città di partenza, dell’orario e della compagnia scelta. Lo denuncia Adiconsum Sardegna, che ha realizzato uno studio per capire quanto costi raggiungere in aereo le principali località turistiche dell’isola partendo dagli scali italiani.

Ipotizzando di imbarcarsi il 12 agosto e tornare con un volo del 19 agosto, la tratta più cara è la Napoli-Olbia – analizza Adiconsum Sardegna – In questo caso i prezzi dei biglietti partono da un minimo di 524 euro a passeggero e arrivano ad un massimo di 801 euro. Segue la rotta Bolzano-Cagliari, per la quale servono almeno 344 euro tra andata e ritorno, mentre per raggiungere Olbia da Venezia (e ritorno) occorre mettere in conto una spesa minima di 330 euro, 328 euro se si parte da Torino.

A seconda degli orari prescelti, della compagnia utilizzata e dello scalo di partenza, un biglietto aereo per le medesime date può arrivare a costare 835 euro sulla tratta Milano-Olbia, 819 euro sulla Roma-Olbia.

“Tariffe a questi livelli allontanano i turisti dalla nostra isola e rendono la Sardegna sempre più una oasi per quei pochi fortunati che possono permettersi di spendere cifre elevate per un biglietto aereo – attacca il presidente Giorgio Vargiu – Un danno sul fronte del turismo e dell’economia locale, e il recente intervento di Mister Prezzi in tema di caro-voli non può bastare, essendo il Garante privo di adeguati poteri: deve intervenire l’Antitrust, perché temiamo che sui prezzi dei voli siano in atto pesanti speculazioni che danneggiano non solo i viaggiatori, ma anche gli operatori locali”.

 

Prezzi dei voli aerei (partenza 12 agosto, ritorno 19 agosto):

 

Bolzano-Cagliari da 344 euro

Catania-Cagliari da 299 euro

Brindisi-Cagliari da 286 euro

 

Napoli-Olbia da 524 euro

Venezia-Olbia da 330 euro

Torino-Olbia da 328 euro

 

Pescara-Alghero da 248 euro

Napoli-Alghero da 247 euro

Pisa-Alghero da 186 euro

 

Milano-Olbia: prezzo massimo 835 euro

Roma-Olbia: prezzo massimo 819 euro

Napoli-Olbia: prezzo massimo 801 euro

Milano-Alghero: prezzo massimo 587 euro

Milano-Cagliari: prezzo massimo 574 euro

Roma-Cagliari: prezzo massimo 546 euro

 

Indagine condotta in data 6.7.2023 sulla piattaforma Skyscanner.it

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Sono state aggiudicate ad Aeroitalia le rotte in continuità territoriale da e per Alghero con Roma Fiumicino e Milano Linate. Aeroitalia ha offerto un ribasso del 5% su Roma (contro il 2,7% di Ita, l’altra compagnia che ha partecipato alla gara) e un ribasso dell’1% su Milano (Ita lo 0,3%). Le buste con le offerte economiche per l’assegnazione dei voli agevolati su Alghero per il periodo dal 29 ottobre 2023 al 26 ottobre 2024 sono state aperte oggi negli uffici dell’assessorato regionale dei Trasporti a Cagliari.

Nel dettaglio, per la Alghero-Roma Fiumicino (la base d’asta era stata fissata in 5.236.440,33 euro netti, 5.760.084,36 euro lordi), Aeroitalia ha offerto 4.974.618,31 euro netti, Ita 5.095.056,44 euro netti. Per la Alghero-Milano Linate (base d’asta 2.997.955,57 euro netti, 3.297.751,13 euro lordi) Aeroitalia ha offerto 2.967.976,01 euro netti, Ita 2.988.961,7 euro netti.

La Commissione procederà ora all’aggiudicazione provvisoria delle rotte. Resta infatti possibile, fino al 27 settembre 2023, che un vettore comunitario accetti di effettuare le rotte senza esclusiva e senza compensazione.

“L’aggiudicazione delle rotte agevolate da e per Alghero – commenta l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro – è un segnale importante per l’intero sistema aereo della Sardegna e conclude le gare della continuità territoriale allineando i tre scali sardi alla scadenza del 26 ottobre 2024. Aeroitalia si conferma la compagnia di riferimento degli aeroporti del Nord Sardegna e getta così le basi per un sempre più importante radicamento ad Alghero e Olbia”.

“Domani a Roma – anticipa l’assessore Moro – si terrà un incontro al Ministero dei Trasporti per disegnare il futuro della continuità territoriale dell’Isola. La Regione Sardegna porterà i dati che dimostrano quelle che sono le criticità più volte denunciate, a cominciare da un numero di voli insufficiente a soddisfare il traffico dei residenti in Sardegna e soprattutto dalla necessità di porre un tetto alla tariffa non residenti. Sono le criticità che abbiamo più volte evidenziato e che porteremo al Ministero perché insieme con il governo e con l'Enac si possa riaprire il confronto con la Commissione europea per ridefinire i termini dei bandi per l'assegnazione delle rotte in continuità territoriale tra la Sardegna e il Continente”.

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Inaugurato il primo collegamento diretto da Atene ad Olbia della compagnia Aegean Airlines, membro Star Alliance e più grande compagnia aerea greca per numero di passeggeri trasportati. L’Airbus 320 della compagnia è atterrato all’Aeroporto Olbia Costa Smeralda alle 18.55 di ieri, dove è stato accolto dallo staff della Geasar che ha omaggiato i passeggeri con dei dolcetti tipici sardi.
Il collegamento con Atene, operato con aeromobili A320, è disponibile il mercoledì e la domenica sino al 17 settembre 2023
Salgono così a tre nuovi mercati esteri collegati direttamente con lo scalo di Olbia, che per la Summer 2023 vede ampliato il proprio il network inaugurando 15 nuovi collegamenti, di cui 7 novità assolute, e accogliendo tre nuove compagnie aereeAegean AirlinesAer Lingus e flydubai.
Complessivamente l’Aeroporto di Olbia offre collegamenti per/da 76 destinazioni, di cui 55 internazionali e 21 domestiche in 22 Paesi.
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L’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha incontrato oggi, in videoconferenza, i rappresentanti delle compagnie di navigazione marittima per fare il punto sulla situazione del trasporto di animali vivi e degli scarti di lavorazione nel periodo estivo.

“L’incontro di oggi – spiega l’esponente della Giunta Solinas – convocato in seguito alle numerose sollecitazioni ricevute, soprattutto da parte delle organizzazioni di categoria, è servito a fare luce sulle criticità che si sono registrate nelle ultime settimane. I responsabili delle compagnie hanno confermato le difficoltà a procedere all’imbarco di carichi di animali vivi e scarti di macellazione nelle navi cosiddette Ro-Pax (passeggeri, auto, camion e rimorchi) con garage chiuso, a causa delle elevate temperature che si sviluppano all’interno e della non secondaria questione legata ai miasmi che tali carichi provocano”.

Cin Tirrenia, con l’amministratore Massimo Mura, ha confermato la disponibilità della compagnia all’imbarco dei cavalli nelle navi Ro-Pax in servizio sulle linee Genova-Porto Torres, Genova-Olbia, Livorno-Olbia e Civitavecchia-Olbia, anche nei mesi estivi e nel rispetto delle prescrizioni contenute nell’apposito accordo stipulato a suo tempo con l’associazione allevatori. Durante i mesi estivi le uniche linee nelle quali potranno essere imbarcati i carichi con animali vivi e scarti di macellazione sono le navi merci Livorno-Olbia e Livorno-Cagliari che hanno cadenza bisettimanale.

Grimaldi, con il line manager Giovanni Balletta, ha confermato il regolare imbarco di cavalli, anche nel periodo estivo, sulle rotte Ro-Pax Livorno-Olbia, Civitavecchia-Cagliari, Napoli-Cagliari, mentre animali vivi e scarti di macellazione potranno essere imbarcati soltanto sulle tratte solo merci Genova-Porto Torres, Livorno-Cagliari e Salerno-Cagliari che hanno cadenza tre volte alla settimana.

Corsica Ferries ha comunicato che sulla linea Golfo Aranci-Livorno nel periodo estivo non imbarcherà carichi con animali vivi mentre la Grendi ha annunciato l’impiego, entro la metà di luglio, di un’altra nave solo merci sulla tratta Olbia-Marina di Carrara. Le partenze dal porto gallurese passeranno così da tre a quattro alla settimana, che si aggiungono alle 5 partenze alla settimana dal porto di Cagliari. In tutte le tratte servite dalla Grendi è consentito anche nel periodo estivo l’imbarco di animali vivi e scarti di lavorazione degli animali.

“Permangono dunque alcune criticità nel trasporto degli animali vivi, ma l’impiego di una nave aggiuntiva da Olbia e la volontà dichiarata dalle compagnie di soddisfare le esigenze di questi particolari servizi di trasporto, seppure in un periodo complesso per i collegamenti marittimi, ci consente di poter affermare – conclude l’assessore Moro – che i disagi per gli operatori sembrano destinati a essere mitigati se non anche completamente eliminati”.

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Ita ha programmato quattro voli addizionali sulla rotta Cagliari-Linate nelle giornate del 24 e 25 giugno. La compagnia aerea ha inoltre confermato l’impegno a incrementare la capacità dei voli nei collegamenti da e per la Sardegna per gestire le criticità che si sono manifestate anche nello scorso fine settimana. Lo comunica l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro.

“L’Assessorato e le compagnie aeree che operano nelle tratte della continuità territoriale – sottolinea l’esponente della Giunta Solinas – sono impegnati a ridurre al minimo il disagio patito dai sardi, soprattutto nelle giornate in cui si registra un sensibile incremento del traffico aereo, nonché a garantire un servizio di trasporto aereo sempre più efficiente e rispondente alle necessità dei sardi e anche dei turisti”.

“Senza voler nascondere le difficoltà e i disagi del sistema del trasporto aereo – aggiunge l’assessore Moro – appare però inaccettabile la continua riproposizione di una lamentazione sterile e di atteggiamenti votati al disfattismo che sembrano non tenere conto né della complessità della materia e neppure delle difficoltà oggettive che caratterizzano il comparto. Trasformando così una cancellazione di un volo per un evento eccezionale (l’improvvisa chiusura di un aeroporto internazionale) o i disagi conseguenti a uno sciopero, come occasione per scaricare improperi e accuse senza fondamento, per alimentare una polemica politica, priva di contenuti, senza costrutto e soprattutto inutile e dannosa per l’intera Sardegna”.

A questo, dice ancora l’assessore dei Trasporti, “si aggiungono alcune paradossali prese di posizione al livello parlamentare: segnalo da ultima quella della onorevole pentastellata Alessandra Todde che denuncia un fantomatico blocco di fondi destinati agli aiuti sociali. Mentre invece la cifra simbolica stanziata dallo Stato con l’approvazione della legge di stabilità (5 milioni di euro complessivi destinati alla Sardegna e alla Sicilia per garantire un più efficiente sistema nei collegamenti aerei) è contenuta in un decreto del ministero dei Trasporti che, dopo aver accolto alcune indicazioni della Regione Sardegna in ordine alla ripartizione dei fondi, ai soggetti beneficiari e alla modalità di erogazione degli aiuti, è all’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per la definitiva emanazione”.

“Confermo inoltre la ferma volontà della Regione di procedere nel verso di un nuovo modello sardo del trasporto aereo che veda l’introduzione degli aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuove rotte e l’attivazione degli aiuti sociali, con la contribuzione diretta al passeggero per l’abbattimento del costo del biglietto aereo, a supporto dei cosiddetti oneri di servizio pubblico che caratterizzano la continuità territoriale così come fino a oggi ha trovato applicazione in Sardegna (tariffa residenti, frequenze prestabilite e fasce orarie predeterminate per i collegamenti da e per gli scali sardi verso Roma-Fiumicino e Milano-Linate)”, conclude l’assessore Moro. 

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Il futuro dei porti sardi, e quindi dell'economia regionale, passa anche per la formazione e l’efficientamento delle strutture. Una tematica che, anche grazie all'esperienza scientifica e di ricerca degli specialisti del team del Dicaar guidato da Gianfranco Fancello, è asset strategico e fondamentale del progetto TechLog. Il progetto associa visione, strategia e obiettivi condivisi con i partner provenienti da Egitto, Spagna, Libano e Tunisia. Un gol proficuo. Per la Sardegna, innanzi tutto. Ma, a cascata, per l'insieme dei protagonisti della filiera volta a migliorare la globalità e la funzionalità dei mercati via mare con particolare riferimento alle aree mediterranee. Un concetto ad ampio respiro che scomoda sviluppo economico, innovazione, traffici commerciali, occupazione e rapporti internazionali forieri di ulteriori prospettive.

Techlog, oltre alle accademie e agli atenei, coinvolge anche Camere di commercio e centri di ricerca. Un insieme di soggetti che discute, studia, approfondisce e propone strade adeguate allo sviluppo dei vari comparti coinvolti. Comparti e professionalità che hanno trovato una delle vetrine più prestigiose d'Europa, il Sil di Barcellona. Da martedi 6 a domani  gli ingegneri trasportisti dell’Università di Cagliari hanno preso parte alla 25esima edizione del Salón internacional de la logística (Sil) in corso a Barcellona. La manifestazione è la più importante e accreditata in Europa e tra le principali al mondo del settore trasporti, logistica, addestramento operatori ed efficientamento comunità portuali. All’evento, in qualità di capofila scientifico, il Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’ateneo) è stato coordinato dai docenti Gianfranco Fancello (responsabile scientifico) e Patrizia Serra (coordinatrice tecnica). Sul traguardo, poche storie. La cooperazione nei porti del Mediterraneo è la cornice di TechLog (Technological transfer for logistics innovation in Mediterranean area). Con nove partner, l'Università di Cagliari Unica-Cirem (Lead beneficiary) guida Camera di commercio, industria artigianato e agricoltura Maremma e Tirreno, Arab Academy for Science, Technology & Maritime Transport (EG), Escola Europea di Trasporto Intermodale, Aeie (SP), The Confederation of European Egyptian Business Associations (EG), Chamber of Commerce, Industry and Agriculture of Beirut & Mount Lebanon (LB), Federation of Egyptian Chambers of Commerce - Alexandria Chamber (EG), Chambre de Commerce et d’Industrie de Sfax (TUN) e Université de Sfax (TUN). Con un budget di 3.5 milioni di euro, di cui 3.1 milioni come contributo dell'Unione Europea e 0.4 milioni da co-finanziamento, TechLog rientra nei progetti strategici del programma di cooperazione europeo Eni Cbc Med “Mediterranean Sea Basin Programme” 2014-2020, principale iniziativa di cooperazione transfrontaliera dell’Unione Europea. Il progetto dura 30 mesi, è partito il 6 luglio 2021 e si chiude a Cagliari il 5 gennaio del prossimo anno. “È il secondo progetto finanziato da Eni Cbc Med che ha per capofila la nostra Università, ed è il primo come progetto strategico. Con un approccio Open innovation, realizziamo un laboratorio permanente transfrontaliero che facilita lo sviluppo di iniziative di trasferimento tecnologico tra accademie e imprese nella formazione avanzata per il personale delle comunità portuali e dell’autotrasporto.

TechLog - spiega il professor Fancello - sviluppa programmi di formazione innovativi nel campo della logistica basati sull'uso di simulatori di guida avanzati per la guida ecologica, la guida sicura e l’efficientamento delle prestazioni degli operatori”. Gli scenari vanno dall'Innovazione alla sostenibilità ambientale e formazione avanzata. “TechLog implementa azioni per potenziare la capacità delle istituzioni pubbliche di gestire i processi di innovazione nei settori portuale e dell’autotrasporto. E realizza un percorso di capacity building teso a uno standard condiviso per l’area del Mediterraneo nella formazione avanzata e certificata per il personale dei trasporti e dei porti che possa rafforzarne l'efficienza operativa e la competitività” aggiunge Gianfranco Fancello. “Grazie a TechLog gli operatori e le istituzioni che operano in questi settori avranno un riferimento per co-progettare e promuovere iniziative di trasferimento tecnologico basate su simulatori di guida avanzati volte a migliorare le prestazioni, la competitività e la sostenibilità del settore portuale e dell’autotrasporto in ambito euro-mediterraneo” rimarca la professoressa Serra. Tra i beneficiari del progetto, enti di trasporto, autorità portuali, terminalisti, centri di ricerca e formazione nella simulazione avanzata per trasporti e logistica, aziende di trasporto e operatori portuali. Al Sil di Barcellona 2023 si svolgono anche il 39º Congresso Alacat, la 18ª European Conference & European Research Seminar del Cscmp, la 19ª MedaLogistics Week e la 26ª edizione di Eurolog.

 

Mario Frongia

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La Giunta regionale, con una delibera proposta dall’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, ha approvato oggi il disegno di legge per il potenziamento del traffico aereo della Sardegna, che prevede la concessione di aiuti ai vettori per l’attivazione di nuovi collegamenti da e per i tre aeroporti sardi. Il provvedimento sarà finanziato con 5 milioni di euro per il 2023 e 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, risorse ricavate dai ribassi d’asta delle gare della continuità territoriale.

“È un disegno di legge innovativo e strategico – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – con il quale prende forma il modello sardo di continuità territoriale che stiamo costruendo. L’incremento del traffico aereo dei tre scali sardi consentirà di generare nuovi flussi e quindi concrete prospettive di crescita per tutti i settori della nostra economia. L’abbattimento dei diritti aeroportuali vuol dire dare alla Regione uno strumento fondamentale per pianificare una rete di collegamenti che garantisca, oltre al diritto sociale alla mobilità, quello all’accessibilità della Sardegna, anche in termini di coesione territoriale”.

“La finalità principale del disegno di legge – spiega l’assessore Moro – è quella di migliorare la connettività della Sardegna e la mobilità dei cittadini dell’Unione europea con nuove rotte che favoriscano anche la destagionalizzazione delle presenze turistiche e la connessione con il mercato croceristico, grazie al supporto di attività di promozione e informazione. Per l’elaborazione del programma di attività, con particolare attenzione alle rotte, all’offerta di trasporto e alla durata, sarà portato avanti un lavoro di squadra tra l’assessorato dei Trasporti e quello del Turismo, perché è evidente che i nuovi voli dovranno dare un nuovo impulso alla crescita del turismo in Sardegna”.

“Questo provvedimento è stato redatto con la preziosa collaborazione degli esperti dell’Università di Sassari e con l’altrettanto valido contributo dell’Enac – prosegue l’esponente della Giunta Solinas – ed è uno dei tre pilastri su cui si reggerà il nuovo modello di continuità territoriale aerea della Regione Sardegna. Gli altri due pilastri sono la continuità territoriale con gli oneri di servizio, sulla quale stiamo lavorando con Bruxelles per rivedere alcuni aspetti, come il tetto alla tariffa non residenti, e gli aiuti diretti ai passeggeri per l’abbattimento del costo dei biglietti, che saranno finanziati con 2 milioni e mezzo di euro di risorse statali”.

Secondo quanto prevede il disegno di legge, gli aiuti ai vettori potranno essere concessi fino a un massimo del 50 per cento dei costi aeroportuali sostenuti per le rotte. Dovranno essere soddisfatti alcuni criteri: la rotta deve promuovere l’aumento del volume del traffico dei passeggeri; gli aiuti non devono determinare il trasferimento di passeggeri da una compagnia all’altra; gli aiuti non si possono cumulare con altri presenti sulla stessa rotta, o rotta comparabile, come ad esempio obblighi di servizio pubblico o altri finanziamenti che coprono gli stessi costi ma erogati da altri Stati; gli aiuti possono essere concessi solo se il servizio aereo proposto non è già operato tra i due aeroporti della rotta

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Per monitorare attentamente la gestione dei tre aeroporti sardi la Regione mette in campo una task force di dirigenti, funzionari ed esperti del settore. È quanto prevede una delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro.

“Alla luce dei recenti accadimenti che hanno visto l’Enac pronunciarsi contro il progetto di fusione in un’unica società di gestione degli aeroporti di Olbia e Alghero – spiega l’esponente della Giunta Solinas – è necessario e urgente procedere con la costituzione di un gruppo interdisciplinare di lavoro in materia di gestione aeroportuale, composto da esperti del settore e da componenti delle strutture regionali competenti, che insieme approfondiscano il tema e svolgano una funzione di supporto e consultiva, di studio e approfondimento”.

Il gruppo di esperti, sottolinea l’assessore Moro, “dovrà anche predisporre un documento di analisi e di azioni che, anche con riferimento all’attuale contesto normativo e giurisprudenziale, rappresenti ed esponga gli adempimenti e le attività necessarie, con particolare riferimento alle funzioni di verifica e tutela degli interessi pubblici di cui la Regione Sardegna è portatrice”.

Faranno parte del gruppo di lavoro il segretario generale e il direttore generale della Presidenza della Regione e due funzionari da loro designati, il direttore generale dell’assessorato dei Trasporti, il direttore del Servizio per il trasporto marittimo e aereo e della continuità territoriale dell’assessorato dei Trasporti, il direttore della Sfirs e il responsabile del settore delle partecipate della Sfirs. Il gruppo di lavoro coordinato, coordinato dall’assessore dei Trasporti, sarà supportato dall’Avvocatura regionale. 

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È davvero preoccupante il nulla di fatto con cui ieri si sono chiusi i lavori del Consiglio regionale riunito per discutere della privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, con la maggioranza che non è riuscita a trovare l’intesa su una questione che dovrebbe invece unire tutti sull’unica strada percorribile”: così la segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana Cgil Cagliari Simona Fanzecco, che sottolinea la posizione di netto contrasto del sindacato alla cessione degli asset fin dal principio e, ricordando l’iniziale silenzio della Regione e poi finalmente la presa di posizione degli ultimi giorni, auspica che si vada avanti compatti, istituzioni, associazioni di imprese e sindacati, contro un’operazione che considera contraria agli interessi della collettività, potenzialmente lesiva del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, dannosa per il futuro del sistema economico e turistico non solo dell’area metropolitana ma di tutto il Sud e dell’Isola.

E’ uno scalo realizzato e potenziato con fondi pubblici, con un bilancio in attivo e cospicui margini di crescita”, ha spiegato Simona Fanzecco aggiungendo che “ci sono tutti gli elementi perché non possa nemmeno essere ipotizzata una privatizzazione e invece, complice la Camera di Commercio, ci si trova nella preoccupante situazione di contrastare una vendita che renderebbe   marginale la quota pubblica e creerebbe un pericoloso monopolio sui cieli della Sardegna”.

La segretaria, che ha accolto favorevolmente la presa di posizione di Enac, ribadisce che “l’infrastruttura deve restare pubblica e non c’è alcuna ragione che possa giustificare la vendita degli asset, anche con un bando di evidenza pubblica”. Il sindacato ricorda che l’aeroporto è strategico e il controllo pubblico indispensabile, non soltanto per le forti opportunità di sviluppo sociale, economico e turistico ma anche per lo stesso diritto alla mobilità dei sardi che non può certo essere subordinato ai desiderata di società e compagnie aeree con interessi ben diversi da quelli della collettività.

Per queste ragioni il sindacato apprezza l’interesse che finalmente la vicenda ha sollevato fra le forze politiche e istituzionali, con l’auspicio che si vada avanti con una posizione di netto contrasto alla privatizzazione, salvaguardando i diritti dei sardi e garantendo la crescita costante del sistema aeroportuale Cagliari-Elmas, i cui numeri sono già importanti e certamente suscettibili di ulteriori incrementi, a patto che si scongiuri ogni possibile vendita.

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“Mai si è pensato di consegnare le chiavi delle porte di accesso della Sardegna a un fondo di investimento che svolgerà una missione contraria rispetto a quella della Regione. Escludere la Regione dalla gestione degli aeroporti sardi non significa migliorarne la competitività e l’efficienza, ma compromettere irreversibilmente le politiche pubbliche in un comparto vitale per la nostra Isola”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, ribadendo la contrarietà alla fusione di Sogeaal in Geasar (le due società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia) e alla privatizzazione della Sogaer (la società di gestione dello scalo di Cagliari).

L’esponente della Giunta Solinas ha aperto il suo intervento leggendo in Aula un passaggio della lettera ricevuta dai legali di F2i SGR, in cui si diffida la Regione “dal rilasciare ulteriori dichiarazioni e intraprendere ulteriori iniziative che possano risultare pregiudizievoli”.

“Credo che ciascuno di voi – ha detto Moro rivolgendosi ai consiglieri regionali – possa valutarne con obiettività, e con una certa preoccupazione, il tenore, l’opportunità, la congruità e anche la particolare gravità. Ritengo che sia ancora consentito a un assessore della Giunta regionale e ai rappresentanti del popolo sardo poter esprimere liberamente il proprio pensiero su temi e questioni che attengono il futuro dell’Isola e gli interessi dei sardi, soprattutto quando questi interessi sono minacciati da altrettanto legittimi quanto contrastanti interessi di eventuali operatori economici privati”.

Le operazioni in atto in queste ore in Sardegna nelle società di gestione aeroportuale, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti, “mettono a rischio persino la stessa attività di vigilanza territoriale che l’amministrazione regionale svolge e intende svolgere, in riferimento alla previsione contenuta nel piano nazionale degli aeroporti, laddove si ipotizza l’istituzione di una rete aeroportuale sarda, di cui dovrebbero far parte gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero”.

L’assessore Moro ha poi sottolineato “l’insufficienza e la carenza di comunicazioni da parte dei gestori aeroportuali nei confronti della Regione sarda”, coincisa “con l’avvio di un percorso di modifiche societarie di straordinaria valenza strategica”.

I consigli di amministrazione degli aeroporti di Olbia e Alghero, Geasar e Sogeaal, il 20 e 21 marzo scorso hanno deliberato il progetto di fusione per incorporazione di Sogeaal in Geasar, stabilendone la contemporanea ridenominazione in Nord Sardegna Aeroporti spa.

“Un’iniziativa – ha affermato Moro – che mai è stata oggetto di confronto con la Regione e che dunque mai poteva essere approvata dall’assessorato dei Trasporti. È noto infatti che l’assessorato regionale dei trasporti ha avuto notizia dell’avvio delle procedure di fusione di Sogeaal in Geasar, soltanto due ore prima della riunione del Consiglio di amministrazione della società incorporante”. Non a caso, “nella riunione del Cda Sogeaal, tenutasi il giorno successivo, il rappresentante della Regione ha motivato il voto di astensione con l’impossibilità dell’amministrazione regionale a poter compiere le opportune valutazioni, sulla documentazione ufficialmente trasmessa soltanto ai componenti il consiglio di amministrazione”. 

Un’operazione, quella della fusione di Sogeaal in Geasar, che – ha precisato l’assessore – se dovesse concretizzarsi nei termini indicati da F2i, cioè attribuendo un valore economico alla Geasar di 362 milioni di euro e alla Sogeaal di 22,5 milioni di euro, “si tradurrebbe in una partecipazione di Regione e Sfirs in termini assolutamente insignificanti, pari a meno del 3% delle quote azionarie della nascente Aeroporti Nord Sardegna”, che avrebbe così le seguenti percentuali di partecipazione al capitale sociale: F2i Smeralda 74,81%; F2i Ligantia 4,44%; Camera di commercio di Sassari 9,38%; Camera di commercio di Nuoro 7,89%; Regione Sardegna 2,93%; Sfirs 0,36% e Consorzio Costa Smeralda 0.19%.

“Percentuale, quella della Regione, molto lontana dal 10 per cento minimo, necessario a garantire il diritto a richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci ma soprattutto una percentuale non rappresentativa del concreto e fattivo contributo che la Regione sarda assicura annualmente a tutte le società aeroportuali, finanziando integralmente gli investimenti nelle infrastrutture e i contratti pluriennali di pubblicità e prestazioni di servizi vari”. Negli ultimi dodici anni i mandati di pagamento della Regione, destinati alle tre società di gestione degli scali aeroportuali, sono stati di oltre 120 milioni di euro.

“Non si ravvisano pertanto elementi – ha detto ancora l’esponente della Giunta – che ci consentono di affermare che la fusione della Sogeaal in Geasar sia un vantaggio per la Sardegna o una necessità manifesta del Nord Ovest dell’Isola e neppure un soddisfare l’interesse della Regione. Dunque non possiamo dirci favorevoli ad un’operazione condotta unilateralmente e senza confronto, da parte del socio di maggioranza nei due scali di Alghero e Olbia. Ma con altrettanta chiarezza affermiamo che non intendiamo recedere da alcunché, anzi, considerato che il 30% dei 22 milioni e mezzo del valore attribuito alla Sogeaal è già nella disponibilità della Regione, siamo pronti semmai a valutare l’acquisto delle quote attualmente detenute da F2i Ligantia, per riportare l’aeroporto di Alghero sotto il controllo pubblico”.

Inoltre, ha aggiunto Moro, “non sfugge il collegamento tra le operazioni di fusione delle gestioni al Nord dell’Isola con l’ipotesi della privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari. Nella nota integrativa al bilancio 2022, gli amministratori della Sogaer, informano dell’apertura di un tavolo di confronto con F2i Ligantia, partner definito infungibile, e dell’avvio di tutte le attività propedeutiche all’operazione di integrazione, comprese le attività di due diligence, a tutt’oggi in corso”.

Non sono indicate tempistiche, ha sottolineato l’assessore Moro, “né si dispone di un piano industriale, non si conoscono eventuali investimenti programmati, né le garanzie e le tutele a salvaguardia dei posti di lavoro, si sa, perché così è stato dichiarato anche in questi giorni, che la società partecipata per il 94,44% dalla Camera di commercio di Cagliari e Oristano è potenzialmente interessata da un’operazione di concambio tra ente camerale e la società F2I Ligantia per determinare la costituzione di un’unica compagine per la guida di tutti e tre gli scali aeroportuali della Sardegna. Un’operazione che dunque non prevede alcuna gara a evidenza pubblica per quella che è considerata a tutti gli effetti la privatizzazione dello scalo di Cagliari”.

Ecco perché, ha concluso Moro, “oggi mi sento di rimarcare la contrarietà alla fusione di Sogeaal in Geasar e alla privatizzazione della Sogaer, così come è stata prospettata con l’operazione del concambio tra la Camera di Commercio di Cagliari e F2i Ligantia”. Un’operazione che non nasce “per migliorare l’efficienza nei nostri aeroporti e neanche per garantire il diritto alla mobilità dei sardi, che sta facendo emergere veri e propri tratti di ostilità nei confronti della Regione e serve soltanto a importanti e rispettabilissimi operatori privati a condurre la loro legittima missione economica e finanziaria, evitando anche le procedure a evidenza pubblica”. 

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