Lunedì, 02 Ottobre 2023 22:50

Cagliari, sprofondo viola

Scritto da
Vota questo articolo
(3 Voti)
Firenze, Una fase di Fiorentina-Cagliari Firenze, Una fase di Fiorentina-Cagliari

Fiorentina, 3-0 che fa male

Il Cagliari affonda al Franchi, i viola dominano e controllano. Lo sfogo pre gara di Ranieri si è infranto sull'Arno. E domenica arriva la Roma

Mario Frongia

Firenze. Tre minuti dal fischio d'avvio di Di Bello (sì, l'arbitro del rigore non dato al Bologna contro la Juve, riparte dal Franchi dopo essere stato in castigo) e arriva il primo schiaffo: sponda aerea di Milenkovic, Radunovic esce male, Nico Gonzalez porta avanti la Fiorentina. Il Cagliari? Annichilito. Il portiere serbo pure ma gli errori sono ormai troppi. Eppure, neanche sei minuti e Nandez potrebbe rimetterla a posto, dribbling su Terracciano, piattone destro a porta vuota che Duncan (ex rossoblù lasciato andare troppo in fretta dal patron) salva in  corner. Poi, c'è un solo film, regia di Vincenzo Italiano. L'autorete di Dossena arriva dall'ennesima puntata devastante di Koyade. Il 2-0 è frutto di un dominio viola sulle seconde palle, di una mediana con Makoumbou e Deiola che soffrono e non trovano misura e tempi di gioco. Petagna e Shomurodov? Generosi ma innocui. La reazione dei ragazzi di Claudio Ranieri è blanda e imprecisa. Di certo, lontana dal manifesto del tecnico alla vigilia. "Il gruppo sa soffrire, lotta e non molla. Altrimenti, me ne sarei già andato". Poi, l'uzbeko ci prova, a lato. Poco per impensierire i toscani che con Bonaventura, Arthur e Gonzalez - che paiono Xavi, Busquets e Iniesta! - dettano legge. Il Cagliari balla. Ranieri, braccia in conserta, è impassibile. A tratti, urla su Zappa e Dossena. Male. Così come Nandez che perde palla, Gonzalez entra in area e crolla spintonato da Wieteska. Di Bello fa giocare.  

In avvio, motivazioni e realtà. I padroni di casa, con 11 punti, reduci dal pareggio a Frosinone, a caccia del terzo posto. Dettaglio: la scorsa stagione i viola hanno chiuso sconfitti in finale di Conference league dal West Ham. Il Cagliari, neopromosso in A, ultimo con 2 punti e 2 gol, alla ricerca di una boccata di ossigeno. Il posticipo della settima giornata mette di fronte due formazioni agli antipodi. Ranieri dà la fascia dal 1' a Deiola, Sulemana tira il fiato, ma la scelta non convince. Dietro Zappa, Dossena Hatzidiakos e Augello a guardia del riconfermato, e incerto, Radunovic. L'annunciato duo Petagna-Shomurodov è chiamato a sbloccarsi: Luvumbo è affaticato. Le scelte non premiano il tecnico. E neanche gli applausi dei trentamila del Franchi, da indimenticato allenatore che ha riportato trofei a Firenze dopo ventuno anni, possono averlo rincuorato. La realtà è questa: i rossoblù idem. Piuttosto, che Prati e Oristanio non siano nei primi undici scomoda varie suggestioni. Ma va così. anzi, anche peggio: ultras fiorentini i sardi si sono scontrati prima della gara. Danni ingenti, un agente ferito.

Piglio meno peggio, ma non basta. Il Cagliari riparte con Prati, Oristanio e una girata di testa di poco alta di Dossena su corner di Augello. Anche per Ranieri c'è un limite, fuori Deiola e Shomurodov, impalpabili. L'assetto cambia in avanti con un 3-1-1. Anche se la Fiorentina rimane in controllo, qualcosa di buono si intravede. Ma non basta per impensierire Terracciano. La linea alta e il pressing più continuo sul giro palla dei gigliati pare arginare il senso unico della gara. Arriva una traversa di Petagna, in fuorigioco. Italiano, in vista delle coppe, dà il via ai cambi. La musica non si inverte. La Fiesole canta e sostiene i suoi, il presidente Comisso, in tribuna, si gode il vantaggio. Il Cagliari riparte con sventagliate da dietro, quasi sempre imprecise. Alla mezzora Pavoletti subentra a Petagna. In campo anche Obert e Di Pardo per Hatzidiakos e Zappa. In campo avverso ecco Nzola, molto vicino ai colori rossoblù in fase di mercato. Ma il secondo tempo rimane meno bello e più noioso del primo. La Fiorentina mette a segno 13 tiri contro 6 e il 62 per cento di possesso palla. La chiude Nzola. Un 3-0 che fa molto male. E domenica c'è la Roma di Mourinho alla Domus.

Parola di presidente. La richiesta alla Regione dei 50 milioni di euro per lo stadio assieme ai Giganti di Monte e Prama agli Uffizi. Nulla per caso e come sempre con secondi fini. Tommaso Giulini ha parlato a Firenze nel pre gara. Senza contradditorio, meglio evitare domande scomode. Per dire, Ranieri avrebbe gradito una punta da doppia cifra, come chiesto a luglio. Niet. E la squadra annaspa.

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi