Giovedì, 08 Febbraio 2024 17:04

“Per salvarci dobbiamo raspare il campo!” In evidenza

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Cagliari-Lazio, match da non toppare Cagliari-Lazio, match da non toppare

Claudio Ranieri alla vigilia del match di sabato con la Lazio con un Cagliari terzultimo e reduce dalla scoppola di Roma. “Retrocedere sarebbe orribile per l’intera Sardegna”

Mario Frongia

La consapevolezza del momento iper-complicato è il minimo. Il voler cambiare registro, pure. Poi, ci sono i fatti e il campo. La determinazione e lo spirito indispensabile per fare la differenza, specie si ci si trascina criticità societarie, dalla programmazione agli acquyisti, di vecchia data. Qualità tecnica, manovra, impostazione e terzultimo posto ne sono la diretta conseguenza. In breve, al Cagliari che sabato riceve la Lazio, attesa dal Bayern in Champions e con squadra e Sarri contestati dai tifosi dopo la sconfitta (3-1) a Bergamo con l’Atalanta, c’è da augurare un gran bene. Claudio Ranieri in conferenza stampa parte da lontano. “Siamo consapevoli di vivere una situazione difficile, per salvarci c’è da raspare il campo. Accetto la sconfitta quando si lotta sino alla fine ed ecco perché non mi è piaciuta la reazione con la Roma. Contro il Torino abbiamo perso ma lottato. La Roma ha giocato bene, non voglio scusare i ragazzi ma quando prendi due gol così è difficile”. La tattica? “Volevamo  prenderli alti, per questo ho detto la prestazione fisica c’è stata, però sono più bravi loro e non potevamo stare tutti dietro”. Pausa. “Dovevamo cercare il gol, non ci siamo riusciti. All’intervallo, sotto 2-0, ci siamo detti di provarci ed arrivato il terzo gol. Mi secca averne presi da calcio d’angolo”. Sir Claudio soffre e si vede. Esperienza e carisma non bastano a ribaltare la squadra. “Come stanno i ragazzi? Li avevo visti bene anche prima della Roma, il primo gol subito ha scioccato me e loro. In contropiede abbiamo preso il secondo. A uomo o a zona? Ci sono giocatori che non sono in grado di marcare e facciamo la zona. Quella mista non ha funzionato, ma la palla sul primo palo non sarebbe dovuta passare (pasticcio di Petagna, ndr). Però, non scordo che la Roma aveva due campioni del mondo in campo e tanti nazionali. Ma concordo: è stata una delle prove peggiori, dobbiamo cambiare registro”.

Dalla Roma alla Lazio. “Riparte consapevoli di aver fatto prova tecnica, di concentrazione e di determinazione. Con la Lazio sarà una partita delicata, è una grande squadra. Servono umiltà e le nostre armi: voglia e grinta: Dobbiamo morire per ogni pallone, questo è il messaggio”. Il tecnico rossoblù sfodera serenità. Ma la verità sullo stato d’animo di Ranieri non è quella che luccica. “Devo trovare soluzioni e giocatori giusti. In un gruppo hai giocatori con un carattere volitivo e altri che pensano di averlo. Posso stimolare i primi per avere il 100 per cento, con gli altri faccio lo stesso ma non arriveranno a quel livello. Sì, siamo compatti, lo spogliatoio è fantastico”. Il ritornello è quello solito: “Lotteremo fino all’ultimo secondo e lo vedo da come i ragazzi si allenano. Penso sempre positivo e non voglio fare il menagramo ma stare in A è troppo importante per l’intera Sardegna. In B sarebbe dura risalire”. Si ripassa dal match della Domus. “La  Lazio gioca con un solo play, un 4-3-3 con gli esterni che si accentrano. Somiglia a Napoli e Bologna. Hanno ottime combinazioni, si trovano a memoria, giocano in verticale: dobbiamo essere concentrati su ogni azione perché sono veramente bravi”. Si ripassa dall’andata. “Come contro la Juventus, contro la Lazio la gara è stata buona. Pur con la distrazione di Hatzidiakos, giocando un’ora in dieci e con l’occasione di Pavoletti nel finale. Serve la partita perfetta per non soccombere. Poi, con un briciolo di fortuna si può anche vincere. Ma non possiamo perderla come è successo con tutte le grandi”. Infine, la chiosa: “Se la mettiamo sotto l’aspetto qualitativo loro sono più bravi, non possiamo competere sotto l’aspetto tecnico. Gli undici visti a Roma? Se li riconfermassi sarei scemo. Ma questo si può dire con il senno di poi”. (ride)

I singoli. Sul giostra dei primi undici, Claudio Ranieri spiega: “Non è un handicap. Anche in B ho schierato diverse formazioni e siamo arrivati in A. Ma quando le cose vanno male si può dire che non c’è un punto di riferimento. Come sempre tiro le somme la sera prima”. Per la Lazio sono in dubbio Sulemana e Hatzidiakos con i lungodegenti Oristanio, Mancosu, Rog e Shomurodov. Arruolabile Luvumbo: “Sta bene, è uno dei papabili. Gaetano?  Ama giocare nella metà campo offensiva, dà una mano in difesa, ha un’ottima visione di gioco”. Probabile che l’ex Napoli parta dal via. Incertezze su Lapadula: “Non ha svolto la preparazione e ha avuto dei problemi. Più gioca e più cresce di condizione”. L’allenatore di Testaccio alza lo sguardo: “Dobbiamo cercare di portare a casa con queste grandi perché sono punti pesanti e alla fine te li ritrovi. La differenza con le altre squadre? Difficile dirlo. Abbiamo fatto buone partite ma non siamo riusciti a portare la barca in porto per demerito nostro”

Ultima modifica il Giovedì, 08 Febbraio 2024 17:15
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi