Giovedì, 09 Novembre 2023 13:30

Cagliari, sfida in casa Juve: “Condannati sulla carta ma i punti si possono fare ovunque”

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Claudio Ranieri allo Stadium: "Ce la giocheremo concentrati come non mai" Claudio Ranieri allo Stadium: "Ce la giocheremo concentrati come non mai"

 

Claudio Ranieri carica i suoi e non nasconde le insidie del match di sabato: “Hanno la miglior difesa della A e sono i principali candidati per lo scudetto”

Mario Frongia

Filosofia e buon senso. Ma anche tanta praticità. Claudio Ranieri a 48 ore dalla trasferta di Torino in casa Juventus, tiene il piede sul pedale del gas. Reduce da tre vittorie in otto giorni tra campionato e Coppa, fresco di fuoriuscita dai tre posti di coda che porterebbero in B, l’allenatore del Cagliari la prende larga. E fa un passo indietro: “Nei momenti difficili, e ci siamo ancora, i ragazzi non hanno mai perso la voglia di combattere. Abbiamo sempre cercato di lottare in ogni singolo allenamento e continuiamo a farlo. Siamo partiti con un handicap, adesso abbiamo tracciato un viottolo, vediamo di farlo diventare un’autostrada”. Sulla Juve poche storie. “Sulla carta siamo condannati, ma i punti si possono fare ovunque. I ragazzi stanno bene, grande rispetto per i bianconeri che ritengo candidati allo scudetto. Ma andiamo là preparati”. Sulla tattica al Sir della Premiun sfugge un mezzo sorriso: “La Juventus a Firenze si è fatta attaccare, come da strategia di Allegri, per poi colpire in contropiede. Siamo carichi per provare a fare la nostra partita. Ce la giocheremo, più di perdere non possiamo”. In sala stampa si ride. A Torino - unici assenti Nandez e Di Pardo - si vedrà un Cagliari diverso da quelle delle prime otto giornate. “Il momento negativo? Sapevamo di esserci dentro. E ci siamo ancora. Ma con una mentalità precisa: lottare e lavorare in ogni singolo allenamento. Dopodomani sulla carta siamo condannati perché abbiamo una delle difese peggiori e la Juve è tra le migliori alla pari con l’Inter”. Intanto, c’è lo spazio anche per un mini bilancio. “La squadra è stata costruita con l’intenzione di prendere giocatori con caratteristiche diverse. Questo, a parità di condizione agonistica, mi permette du cambiare le cose a gara in corso, Poi sta a loro farsi trovare pronti”.

Umore, percorso e uomini. “Cosa rimane delle tre vittorie di fila? La determinazione e la tenacia. Siamo partiti con l’handicap e adesso siamo su un buon cammino, dobbiamo riuscire a restarci, abbiamo tracciato un viottolo, dobbiamo farlo diventare strada e poi autostrada”. Si ripassa da Chiesa e soci. “Noi dobbiamo essere come non siamo mai stati: concentrati per 90 e più minuti, senza dare occasioni da gol perché spesso le concediamo. Poi, se ci fanno un gran gol ci complimenteremo con loro. Allegri è un grande allenatore. Le sue squadre hanno sempre qualcosa da dire. È pratico e studia gli avversari”. Una sorta di clone raineriano. Sui singoli si va sui nomi più gettonati dalla tifoseria. “Viola? Gli faccio gli auguri per la laurea. A inizio anno ci siamo parlati, gli ho detto che valuto sempre gli allenamenti. Mi ha confermato che voleva restare. È tenace e caparbio, sta raccogliendo ora quanto ha seminato”. Sulle fasce, visti i forfait, Azzi è il probabile titolare: “Vista l’emergenza a destra, può giocare anche in quella zona. A tre dietro? Non mi fossilizzo sui sistemi di gioco, dipende sempre dal momento”. Infine, citazione per Jankto: “generoso, forte fisicamente con buona gamba. E non sta ancora dando tutto quel che può”.

Amarcord. Il biennio di Claudio Ranieri alla Juventus necessita di una precisazione: “Dicono che mi abbiano mandato via, ma non è la verità. Che saprete quando avrò smesso di allenare. Ringrazio però chi mi ha portato sulla panchina bianconera”. Ma non è tutto. Il tecnico di Testaccio accelera: “Ho preso la squadra che veniva dalla B e non avevo certo i dodici, tredici campioni delle stagioni precedenti. Comunque, sono stati due anni molto positivi”.

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi