Sabato, 02 Dicembre 2023 20:04

Cagliari, ko di misura a Roma

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Roma. All'Olimpico il Cagliari esce battuto ma a testa alta Roma. All'Olimpico il Cagliari esce battuto ma a testa alta

 

Grinta e determinazione ci sono. Ma con regali anticipati di natale da Hatzidiakis e Makoumbou, espulso dopo 27 minuti, la Lazio si prende i 3 punti. Lunedì 11, nel posticipo, il Sassuolo alla Domus

Mario Frongia

Finisce 1-0 ma il Cagliari mette in crisi una Lazio davvero opaca. Nella serata dei regali è un imbarazzante Hatzidiakos che apre le porte ai padroni di casa dopo 8'. Va in gol Pedro servito da Lazzari che si ritrova su un vassoio la palla regalatagli dal difensore greco. Traversone rasoterra, 1-0 dell'ex Barca. Male, molto male. E la linea difensiva che senza palla diventa a cinque, con Zappa e Azzi che si abbassano, non aiuta. Poi, Luis Alberto impegna Scuffet sul suo palo di punizione. Ma la notizia è un'altra: Hatzidiakos viene ammonito. A seguire, Lapadula gela l'Olimpico, di testa a lato. Il Cagliari solleva la testa. La prevista sofferenza tecnica e tattica non è nitida. Anche se le note incoraggianti lasciate dal pareggio casalingo con il Monza paiono lontane. Rimane la necessità di fare punti in trasferta e con una delle big. L'avvio è in salita. Si combatte: si gioca con il temperamento predicato da Claudio Ranieri. Il Cagliari deve difendersi con il cuore. Lo fa e trova anche due occasioni per pareggiarla. Ma non va. Con l'Empoli che pareggia con il Genoa, i rossoblù sono terzultimi in solitudine. E lunedì 11, nel posticipo alla Domus arriva il Sassuolo.

La cronaca. Si parte in sofferenza: Pedro a tu per tu grazia Scuffet. La Lazio chiede  e ottiene il rosso per Makoumbou, fallo da ultimo uomo su Guendozi. Il Var, con Guida, l'arbitro della vittoria a Bari che è valsa la serie A, ha deciso: rossoblù in dieci. Ranieri apre le braccia, sconsolato. Entrano Luvumbo e Sulemana, fuori Lapadula, a sorpresa, e Hatzidiakos che appena fuori scalcia la panchina. Ma anche sir Claudio ha da rimproverarsi qualcosa. Petagna e Azzi danno meno di quel che serve. E soffre tanto anche Zappa. Ma il convento passa questo. Intanto, la Lazio fraseggia. Lazzari a sinistra fa la differenza. Ma nel totale i padroni di casa, in superiorità, non mostrano calcio champagne.  

Pretattica, ingenuità, valori tecnici. Claudio Ranieri alla vigilia ha nascosto le carte: "Ho qualcuno che non è al cento per cento. Come Lapadula". Poi, all'Olimpico le ha scoperte: tandem potenza e rapina con Petagna e Lapadula. Scelte tese a bloccare le fasce e non dare comodità a Immobile, risorto con una doppietta decisiva in Champions. Luvumbo in panca, Viola in campo, due esterni, Zappa e Azzi, difesa a tre con i soliti noti, più Makoumbou e Prati in mediana. Le mosse per provare a imbrigliare Maurizio Sarri sono state queste. Ma si sono infrante nella doppia ingenuità Hatzidiakos-Makoumbou.

A un filo dal pareggio. Oristanio per Viola e Cataldi per Rovella: queste le novità nella ripresa. Isakssen, fa trenta metri palla al piede ed entra in area, Scuffet blocca. Tira Cataldi, centrale poi Immobile mette i brividi, a lato. Ma è il Cagliari che si copre bene, reparti corti, aspetta e cerca la giocata. Ci prova Prati, alto. La Lazio tiene palla. Ma, pur con l'uomo in più e il vantaggio, è lontana parente di quella che si è piazzata seconda l'anno scorso. Si fa male Luis Alberto, Sarri inserisce Kamada. Il messaggio di Ranieri pare evidente: non prendere il secondo gol e negli ultimi dieci minuti, con le sgommate di Luvumbo, provare a punire una Lazio modesta. Sarri lo sa. Prova a cambiare spartito con Felipe Anderson e Castellanos per Pedro e Immobile. Proprio Castellanos ha due palle del raddoppio, Scuffet c'è. Intanto l'arbitro Dionisi ammonisce per proteste Nandez che si riscalda a bordo campo. Alla mezz'ora il Cagliari ci prova con Luvumbo, ribattuto. La sintesi? Ai rossoblù manca la qualità per battere una Lazio opaca. Ranieri si gioca Nandez al posto di Goldaniga, crampi. Esce Isaksen, entra l'ex Vecino. A dicei minuti dalla fine lascia un tantino perplessi la mancata chiamata di Pavoletti. Che arriva all'88'. L'uomo delle prodezze last minute ci prova di testa al secondo minuto, dei quattro di recupero, ma Provedel fa l'unico intervento che vale la vittoria. Lazzari sbaglia ancora, passaggio all'indietro corto, ma Oristanio sbaglia il tocco su Provedel in uscita. La Lazio vince 1-0 ma esce fischiatissima dai quarantamila dell'Olimpico. Il Cagliari anche in dieci ha detto al campionato che venderà cara la pelle.    

Notarelle

Viva lo stadio! Premesso che la Sardegna, Cagliari e il Cagliari, deve avere un impianto multidisciplinare degno di questo nome, adesso le chiacchiere stanno quasi a zero: la Regione, la prima in Italia, ha dato 50 milioni di euro per la costruzione dello stadio che dovrà sorgere sulle ceneri del Sant'Elia. Visti i penosi pregressi, trascurando le ovvie ma non per questo scontate, vene demagogiche (l'impianto avrà un albergo categoria lusso da 240 stanze e ci sarà un centro benessere da quattromila metri quadri: a cento metri di distanza in tanti chiedono una mano per il restyling del bagno e del tinello!), c'è da chiedersi quale siano le vere intenzioni del club. La notizia? Balza agli occhi e non necessita di commenti: i costi sarebbero già balzati a poco meno di duecento milioni di euro! Chissà metterà quelli che mancano al finanziamento regionale.

Un saluto che pesa. Bob Mura, quattordici anni di buona medicina al servizio dei colori rossoblù. Con professionalità, competenza, disponibilità. La stessa messa in gioco per il gruppo, tra i tanti, di Luna Rossa. Riservato, sempre dietro le quinte, mai una parola di troppo, impenetrabile. Con scienza e coscienza lo specialista dello staff medico ha salutato il Cagliari. Le ragioni? Impossibili da sapere. Magarì, come tanti, lamenterà compensi arretrati. Comunque sia, buon tutto, Bob!  

Ultima modifica il Sabato, 02 Dicembre 2023 20:09
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi