Sabato, 16 Dicembre 2023 20:16

Cagliari, da Napoli con zero punti

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Napoli. Una fase del match del Cagliari con in campioni d'Italia al Maradona Napoli. Una fase del match del Cagliari con in campioni d'Italia al Maradona

 

Rossoblù in gara sino alla fine, sconfitti 2-1. Gara viva e alla pari con i campioni d’Italia. Rete del pareggio di Pavoletti su assist di Luvumbo. La decidono Osimhen e Kvaratskhelia. Adesso, testa al Verona, sabato 23 dicembre in trasferta

Mario Frongia

Belli vivi anche nei sei minuti di recupero. Il Cagliari non porta via almeno un punto dal Maradona ma conferma di poter giocare alla pari con tutti e sino alla fine, extratime incluso. Claudio Ranieri sa di averla vista giusta. Il ko per 2-1 nasce dalla strapotente fisicità di Osimhen e da una legnata palo-rete di Kvaratskhelia. Poi, c’è il solito Pavoletti, inserimento preciso su cross radente di Lubumbo. Insomma, sconfitta amara. Ma gli osservatori che ipotizzavano un facile 4-0 per i campioni d’Italia hanno da riflettere. Adesso, testa al Verona, sabato prossimo alle 18.

L’avvio e il pre-gara. A Napoli si parte con mezz’ora di ritardo. Si gioca dalle 18.30 per una questione di ordine pubblico legata alle condizioni meteo. Sir Claudio propone il carico da 90, Petagnone e Pavoloso. Gioca Oristanio. Il 4-4-2 lo vede esterno a destra. Il compito principale ricade su Prati e Jankto, sguardo speciale per Lobotka, regista che nei cinque principali campionati europei, per palloni toccati viene superato solo da Kroos, metronomo del Real Madrid di Ancelotti e della Germania. Altro compito da non toppare per Goldaniga, aiutato sulle palle alte anche da Dossena, che se la vede con Osimhen. Mentre Nandez deve sbattersi su Kvaratskhelia

Mosse azzeccate. Ranieri ha incartato il primo tempo della partita da maestro. Anzi, se è vero che il Napoli, specie a destra, entra come il burro con Politano fa ammattire Augello, colpisce il palo con Rrahmani e tira 15 volte, il Cagliari ha una palla gol con Nandez. Ed è bravo Meret in uscita. Nella prima frazione si contano anche due buone incursioni di Oristanio e un tiro, deviato, di Augello. Insomma, i rossoblù l’hanno preparata bene. Reparti corti, poche linee di passaggio, filtro sui portatori di palla, con Anguissa, Cajuste e la mediana che non hanno spazio e giocano sulle imbucate in profondità. Poi, c’è la differenza tecnica e una manovra che a tratti è figlia dei campioni d’Italia griffati Spalletti. Ma il lavoro di Mazzarri è nitido. Il tecnico - che contro Ranieri vanta quattro pareggi e sei vittorie - ha riportato un filo di serenità,e i punti, al Maradona. In campo, il movimento di Ktvara su Nandez è ben studiato. A destra mancano Jankto e Augello, sotto tono anche Prati, schiacciato in mezzo, a sprazzi Makoumbou, inesistente Petagna. I primi 45’ si chiudono con quattro cartellini gialli: Pavoletti, Goldaniga, Rrahmani e Osimhen. Ai punti, l’avrebbero vinta i padroni di casa, che escono tra i fischi e hanno manovrato spesso con troppa superficialità. Il possesso palla non dà sempre i 3 punti. E nel calcio vince chi segna un gol in più.

Tattica e uomini. Fuori Petagna e Jankto, dentro Deiola e Obert. A cascata, Oristanio va su Lobotka. La prima occasione è del Cagliari è proprio di Obert. Il match si incattivisce. Il pubblico fischia, anche perché Pavoletti e soci stanno meritando il pareggio. E se hanno chiuso con una pressione corale tempestiva, ripartono dalla stessa frequenza. Intanto, Anguissa spara alto dal limite. Nel primo quarto d’ora si viaggia attorno al 77 per cento di possesso palla degli azzurri. Un palleggio comunque troppo lento e prevedibile. Cajuste e Natan lasciano spazio a Raspadori e Mario Rui. Il Napoli accelera, il Cagliari regge bene. Una tenuta tattica, agonistica e mentale. La squadra ha preso consapevolezza dello spirito e della determinazione. Kvarat impegna Meret. Escono Nandez e Oristanio, dentro Luvumbo e Zappa, pare sempre un 3-5-2. Dopo 67’ Ranieri la legge lunga e ci prova. Il turn over, dalla cintola in su, è una delle sue carte. Poi, a 20' più recupero dalla fine, la sblocca volando in cielo Osimhen, su cross al bacio di Mario Rui. I cinquantamila balzano per aria per l’ottava rete in stagione, quarto gol contro il Cagliari, del centravanti Pallone d’oro africano. Un minuto e Pavoletti la pareggia, con un movimento da attaccante puro con Juan Jesus che dorme, su ottimo sprint e assist di Luvumbo: il primo gol di Pavoloso non da subentrato! 1-1 meritato. La risposta del Napoli è rabbiosa. Prima Politano, poi, Osimhen che si porta a spasso in area in palleggio volante Deiola, Goldaniga, Dossena e Augello. La fisicità è mostruosa, il cross pure con Kvaratskhelia che segna con una stecca di destro il 2-1. Ranieri chiama Lapadula - operato al naso tre giorni fa - per Goldaniga. Mossa che la dice lunga sulla visione ottimistica dell’allenatore di Testaccio. Gol di Politano annullato per fuorigioco dubbio passivo - di rientro - di Osimhen. Grande occasione per Dossena che la mette di un soffio alto su punizione di Augello. Ci prova Luvumbo, alto, nei 6’ + 2’ di recupero decisi dall’arbitro Marcenaro.

Ultima modifica il Sabato, 16 Dicembre 2023 21:14
Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi