Sabato, 02 Marzo 2024 09:49

Ranieri, trenta giorni di fuoco In evidenza

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Claudio Ranieri a caccia dell'impresa a Empoli Claudio Ranieri a caccia dell'impresa a Empoli

 

Il tecnico avverte: "A Empoli troviamo una squadra in gran forma. Si apre un ciclo di quattro partite che diranno molto del nostro futuro"

Mario Frongia

Marzo, per il Cagliari, è una sorta di Mezzogiorno di fuoco. Con i tanti se, ma, perché che hanno contrassegnato, e lo faranno sino in fondo, l'ennesima stagione di mediocrità societaria, operativa, programmatica e gestionale. Mix che si traduce in un doppio mercato deficitario nonostante le indicazioni di Claudio Ranieri dopo la miracolosa risalita in A. E, soprattutto, nel penultimo posto dopo 26 gare, con un attacco che staziona tra i peggiori tre del campionato e una difesa nella lista nera delle cinque squadre più perforate. I numeri non mentono: 20 punti frutto di quattro successi, otto pareggi e la bellezza di quattordici sconfitte con 24 gol segnati e 47 subiti. Il calendario, dopo Empoli, riserva la Salernitana in casa, sabato 9 marzo, trasferta a Monza e il Verona alla Domus il 1° aprile. Quattro gare da brivido.

Il plauso all'Empoli. I tifosi continuano a sperare e attendono dal campo le risposte che meritano. "Marzo determinerà molto probabilmente il nostro futuro. Serve concentrazione e umiltà. A Empoli troviamo una squadra in gran forma. Con Nicola, che sta facendo un altro capolavoro dopo Crotone, Genoa e Salernitana,  si è tirata fuori dai guai ed è vicina alla meta". E ancora. "In sei partite - precisa Sir Claudio - hanno fatto 12 punti. In contropiede sono micidiali, chiudono bene gli spazi e sono compatti. Servirà una grande partita”. Si passa alla tattica da attuare al Castellani: "Non ho gerarchie. L'Empoli ha giocato a tre, un 3-4-2-1 che in fase difensiva diventava un 5-4-1, ma anche, con la Fiorentina, con il 4-3-3, visto anche con il Sassuolo. Cambiare sistema di gioco è normale, stare fermi a determinati concetti non paga“.

Tra acciaccati e ripartenza. A lenire i dolori di classifica i pareggi con Udinese e Napoli. Claudio Ranieri torna sul match con i campioni d'Italia: "Il gol al 96’ di Luvumbo ci ha dato consapevolezza, sino a quel momento avevamo fatto una bella partita, di sostanza e sacrificio. Il Napoli ci ha fatto vedere cosa può fare nel recupero col Sassuolo, 6-1". Intanto, il tecnico perde Petagna, out per tre settimane: "Perdiamo in fisicità ma guadagniamo in velocità con Oristanio e Shomurodov. I gol di Lapadula? Ci siamo quasi, lo vedo determinato, è molto importante per noi, non si dà mai per vinto". Sulle scelte, poche storie: "Valuto per ciascuna gara, solo così possiamo provare a salvarci”. Inevitabile il passaggio sui singoli. "Non ho i social ma mi dicono che Deiola viene crocifisso: ha dei difetti ma a noi serve tutto e se lo gioca significa che mi serve il suo equilibrio e la sua forza. Se sbaglia un pallone non mi interessa, voglio gente che dia tutto per salvarsi. Se poi qualcuno vuole Messi o Dybala, cambi squadra" l'affondo di Ranieri. Nandez può  giocare in due posizioni, da centrocampista di centro destra e da terzino, come lo fa giocare Bielsa lo fa giocare terzino destro e anche da braccetto. Nahitan gioca e trascina anche gli altri”. Su Jankto il quadro è a metà: "Si sta riportando sui livelli che conoscevo. Trova la porta con facilità, sia a Udine che alla Samp. Spero che in questo finale ci dia qualcosa in più. Ci conto molto"

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi