Giovedì, 23 Maggio 2024 23:03

Cagliari, l'ultimo prezioso punto di Ranieri sfuma su rigore all'11' di recupero   In evidenza

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Claudio Ranieri, l'addio di un signore Claudio Ranieri, l'addio di un signore

La Fiorentina vince 3-2 nell'extratime. In gol Deiola e Kingstone, prima rete in A. I rossoblù chiudono la stagione con 36 punti. La piazza freme, il futuro senza sir Claudio ridiventa incerto

Mario Frongia

Addio triste. La Fiorentina si prende i 3 punti vola a quota 57, il Cagliari si ferma a 36 e attende i risultati delle altre pericolanti. Il 3-2 si concretizza su calcio di rigore per fallo di Di Pardo su Beltran. Lo vede il Var, Prontera indica il dischetto. Arthur fulmina Aresti. Ma dopo oltre 11' di recupero. gestiti male dai rossoblù. Ma ormai è andata. Male. Anche per quel che poteva essere e non è stato. E siamo a Claudio Ranieri e al suo addio. Poteva proseguire? Sì, e non solo per l'altro anno di ingaggio a contratto. Ma se ne è andato. I motivi veri si sapranno più avanti. Intanto, poteva proseguire. Magari, non in panca. ma da manager all'inglese. Con compiti di supervisione tecnica, di campo, gestionale. d'intesa con un vero e autonomo direttore sportivo. E con un allenatore di sua fiducia. Ad esempio, Dionisi. Claudio Ranieri e una voragine che si avverte buia e tempestosa. Il signore di Testaccio ha vuotato l'armadietto di Asseminello. E ha preso la via per lo scalo di Elmas. Senza tentennamenti. Come potrebbe, d'altronde. Quando non si impara, e non si vuole imparare, scappano anche i migliori. Prima di ritrovarsi addosso responsabilità non dovute. Invischiati in mezze bugie, finzioni, piagnistei. Tutti di facciata. Perché, è risaputo, anche se cambiano i fattori, il prodotto rimane uguale. Ottimo per rose inadeguate, ingaggi sbagliati, salvezze risicate. Cagliari-Fiorentina è anche questo. L'addio di un allenatore che ha poco da spartire con la proprietà e un andazzo che vira in basso. "Eterna riconoscenza per un grande uomo. Grazie mister" è il saluto della Nord su un drappo da cinquanta metri. La tifoseria è calda, attenta, passionale. Ma ha capito. Il Cagliari merita ben altro. I sedicimila applaudono. Tutti in piedi, dall'arbitro Prontera ai ventidue in campo. Lui, ringrazia, commosso e quasi incredulo: "Klopp per l'addio al Liverpool ha pianto? Chissà se riuscirò a trattenere le lacrime!". Non ci è riuscito. Conoscendo il patron, c'è da augurarsi clemenza sull'imminente futuro. Dita incrociate. Sul maxischermo appaiono le foto di Davide Astori e Joe Barone. Rip.

Si gioca. Per tanti potrebbe essere l'ultima in rossoblù. Nandez, ad esempio, va via a zero. La Fiorentina è attesa dalla meritata finale di Conference contro l'Olympiakos. Il Cagliari si è salvato al Mapei con il Sassuolo. I ritmi sono modesti. Le ambizioni diverse, ma entrambe provano a pungere. Al 13' palla ferma e omaggio a capitan Astori. Due minuti e Viola cerca la porta con il sinistro al volo, su sponda di Lapadula, palla in curva. Miracoloso Scuffet su incornata di Belotti, prima vera occasione del match. La Fiorentina manovra palla a terra, il Cagliari cerca Lapadula con i lanci lunghi, troppo spesso imprecisi. "Giulini pretendiamo rispetto, programmi e chiarezza. Non basta la salvezza" è lo striscione degli ultrà. Chissà se servirà a qualcosa. Intanto, Deiola si divora l'1-0 di testa. a seguire, occasioni rossoblù: traversa scheggiata da Luvumbo e carambola che Terracciano salva sulla linea. Al 33' Zito, servito da Viola, può punire gli ospiti ma Terracciano intercetta. Ranieri è soddisfatto. Italiano meno. La Fiorentina passa al 39'. Azione alla mano, Bonaventura, ottava rete in stagione, punisce Scuffet con un sinistro liftato: 1-0. Nandez migliore in campo, poca roba da Viola, Prati e Lapadula, molli Obert, Augello e Zappa. Mina? Anche troppo duro. Scuffet nega il 2-0 a Castrovilli, in gran forma. I 18 punti di differenza tra le due squadre non mentono. Nel recupero segna Lapadula, ma è in fuorigioco. I toscani prevalgono per possesso palla (68 per cento) e passaggi a buon fine (84 vs 729. I rossoblù svettano nei tiri (7 vs 6).

L'addio a Ranieri. Si riparte con il Cagliari all'attacco. Zappa svirgola il cross senza disturbo. La pressione c'è, l'imprecisione nel controllo pure (Mina, Obert, Zappa). Italiano fiuta la trappola, dentro i titolari Nico Gonzales e Arthur. Al 13' ci prova Deiola, di testa a lato. Il duello Dodo-Luvumbo strappa applausi. Terracciano blocca facile una girata di Zappa. Segna Deiola, gioco fermo per off side. poi, il Var conferma. 1-1. La Fiorentina reagisce. Lapadula sbaglia l'assist di Viola, occasione che sfuma. Entrano Nzola e Beltran per Belotti e Bonaventura. Ma è il Cagliari a spingere. Arthur ci prova da 30 metri, alto. Ranieri inserisce Sulemana e Kingstone per Luvumbo e Deiola. Cross di Nandez, palo esterno, altro traversone, ci prova Viola, alto. Idem Martinez Quarta. La partita si sveglia. La sassata di destro di Kingstone è imprendibile: 2-1. Prima rete in serie A per lo zambiano classe 2003. Nico Gonzalez la pareggia su cross di Biraghi: 2-2. Lapadula insacca dal limite, rete annullata per fuorigioco. Nandez esce con la Domus che lo chiama: tornerà da avversario. A meno che dall'Arabia...Si rivedono Aresti (che chiude con il calcio a 38 anni) e Mancosu. Il Var, all'11' di recupero, richiama Prontera. Calcio di Di Pardo a Beltran, rigore. Arthur non sbaglia. Cagliari-Fiorentina 2-3. Si chiude con capitan Pavoletti, speaker, signore e bomber senza tempo. La passerella strameritata di Claudio Ranieri e l'applauso con la squadra sono la giusta cornice. 

Mario Frongia

Giornalista - consigliere nazionale e comitato di presidenza Ussi