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Cagliari. Samurai e mamuthones un po’ più vicini grazie alle arti marziali? Magari neanche un po’. Ma la quarta edizione dell’Honor Submission Challenge, tenutasi sabato scorso al Teatro Doglio, ha messo assieme suggestioni, sport e una disciplina che ricorda l’antica e quasi oramai scomparsa lotta sarda, Sa strumpa. Mani e piedi nudi, mosse e prese feroci, sguardo infuocato, concentrazione e tecnica.

Shakerando il tutto e senza essere troppo pignoli, ecco il brasilian Jiu Jitsu. La nobile arte è approdata in città. E le cose sono state fatte in grande stile. A partire dalla presenza dell’ambasciatore, il dieci volte campione del mondo della disciplina, Roger Grazie. Ma non solo. Lo scenario è stato scelto con cura dagli organizzatori. Una sala teatrale, con alle spalle pochi anni griffati Doglio, che ha portato gli appassionati a ritroso nel tempo. Un po’ come la boxe degli anni Sessanta. Un teatro, dunque. Con le poltroncine in pelle, l’atmosfera buia, gli spettatori a una manciata di centimetri. Partecipi e tesi. Anche nel percepire sudore, fatica e paura dei fighters. Il brasilian Jiu-Jitsu, tra i velluti e i legni di Teatro Doglio, nel cuore chic del capoluogo. Per una sfida che va oltre gli incontri e somiglia anche a un ponte ideale. Dalla Sardegna verso l’Oriente e il mondo arabo. In particolare, gli Emirati. Non a caso, in platea, a godersi le esibizioni e la caccia al titolo, lo sceicco Sheikh Tarik bin Faisal Al Qasimi. Con al fianco una delegazione qatariota attenta anche alle relazioni economiche con la regione e la Città metropolitana. Intanto, la manifestazione
potrebbe traslocare a Doha con il seguito di alcuni dei principali atleti della specialità. Per dirla tutta, la serata, tra agonismo e colpi, ha messo assieme e rafforzati rapporti socioeconomici e visibilità mediatica internazionale.

Anche perché la manifestazione tenutasi sabato scorso, è stata trasmessa sulla piattaforma streaming FloSports e su accreditati portali di livello mondiale con milioni di followers. In sostanza, un bel colpo anche per la diffusione della disciplina. “Il nostro obiettivo è stato quello di promuovere i valori reali delle arti marziali in un’epoca in cui l’entertainment la fa da
padrone. Dobbiamo essere grati all’assessorato regionale allo Sport per il sostegno e alla leggenda della disciplina Roger Gracie. Abbiamo - sottolinea l’organizzatore dell’evento, Alberto Diaz - creato la giusta atmosfera: competitiva, legata ai valori delle arti marziali, attenta al contesto”. Sardegna e Oriente assieme. Rappresentati dalle maschere tipiche, gesti, stili di vita, tradizioni e comportamento. A Teatro Doglio, poco distante dal tappeto-ring anche il vicepresidente della Lega calcio serie C, Gianfranco Zola con la moglie Franca, in forte trepidazione nel seguire il
combattimento della figlia Martina.

La secondogenita del campione di Oliena e Baronetto della Regina, ha mostrato in pieno quel genere di caparbietà e di sangue barbaricino. Ed è uscita a testa alta dalla manifestazione, sconfitta solo in finale ai punti da un’avversaria, Gamila Kanew, con sei chili in più. Nel dettaglio, in campo maschile applausi per Matteo Bittichesu, vincitore per sottomissione su Ahmed Ajehani. Mentre Brian Really ha sconfitto Martin Svadja e nella main Card, Manuel Pilato si è imposto su Marco Aurelio, Lucas Alexandre ha battuto Stefano Sanna, Thiago Sa ha sconfitto Carlos Santos, Diogo Reis ha avuto la meglio con Jack Sear e Jonnatas Gracie ha vinto con Charles Negromonte.

Nelle semifinali 70 kg Fabricio Andrey ha costretto alla resa Owen Jones e Keith Krikorian ha imposto tecnica e colpi ad Alessio Sacchetti. La finale è stata appannaggio di Andrey, brasiliano di Manaus, sull’armeno con passaporto americano, Krikorian. L’aspetto meno convenzionale? Il terzo tempo che ha accomunato atleti, spettatori, tecnici e ospiti. Sushi e salumi e formaggi sardi hanno regalato un sorriso comune.

 

Mario Frongia

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Torna a Cagliari la più grande manifestazione internazionale dedicata al Jiu Jitsu brasiliano, la “BJJ Summer Week”, che per il quinto anno consecutivo ospiterà in Sardegna 180 atleti provenienti da tutto il mondo per una settimana all’insegna dello sport e della cultura sarda. Il numero dei partecipanti è stato ridotto rispetto alle precedenti edizioni a causa dell’emergenza coronavirus. Per assicurare lo svolgimento dell’evento nella massima sicurezza tutti gli atleti saranno sottoposti a tampone grazie al supporto dell’Ats sarda: sarà il primo camp Covid-free della disciplina a livello mondiale.

Il programma. La manifestazione, che si svolgerà dal 14 al 22 settembre, propone ai partecipanti una settimana ricca di esperienze non solo sportive ma anche culturali ed enogastronomiche nelle splendide località sarde. Gli atleti che arrivano in Sardegna vivranno sette giorni tra seminari e sessioni quotidiane di open mat, al palazzetto del Coni nel quartiere di Monte Mixi a Cagliari, con alcuni dei migliori professori e campioni di jiu jitsu brasiliano al mondo. Per i familiari che li accompagneranno sarà invece l’occasione perfetta per partecipare alle escursioni e alle visite guidate in programma nel centro del capoluogo sardo e nell’Isola.

I numeri. La BJJ Summer Week porterà in Sardegna 180 atleti, più accompagnatori, istruttori e tecnici: un totale di circa 250 persone che, con la loro permanenza nel territorio, daranno un contributo importante al turismo locale, generando lavoro nelle strutture alberghiere, ristoranti e locali a Cagliari e hinterland. Una settimana intensa con 5 seminari tecnici e 2 sessioni di open mat al giorno, sotto la speciale guida di 11 professori di fama mondiale, tra i principali protagonisti dello scenario attuale del Brazilian Jiu Jitsu internazionale. Spazio anche allo sparring (momento in cui gli atleti possono competere e provare le tecniche) e ad altre discipline sportive come lo yoga.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale sportiva S’Animu insieme all’associazione cagliaritana Asd Atanor con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, è nato nel 2016 e in pochi anni è riuscito a portare centinaia di atleti mondiali nell’Isola. La pratica del brazilian jiu jitsu è quindi usata come comunicatore per attrarre in Sardegna l'eccellenza di questo sport.

Nel corso della manifestazione verrà regalato ad ogni atleta un kimono con la stampa della mascotte dell'edizione in corsa (quest’anno il “Boes"): lo indosseranno per tutto il mondo nelle gare internazionali facendo sì che parte della nostra cultura possa viaggiare anche per canali non convenzionali.

 

 

 

 

 

 

L’evento è stato concepito per sviluppare la cultura del brazilian jiu jitsu in Sardegna, ma il nostro obiettivo è far sì che lo sport faccia da volano nell’attrazione di persone qui in Sardegna - spiega Alessandro Argiolas, presidente dell’associazione S’Animu - Il valore aggiunto di questa manifestazione è proprio questo: praticare il jiu jitsu ad altissimi livelli, ma in un contesto culturale e territoriale di grande bellezza come quello della Sardegna. Nelle quattro edizioni precedenti - ricorda Argiolas - abbiamo portato più di un migliaio di persone: molte hanno conosciuto la Sardegna attraverso gli occhi del brazilian jiu jitsu per poi innamorarsi di quest’Isola e tornare anche in altri periodi. Già in questi giorni abbiamo una quarantina di atleti, arrivati con i loro accompagnatori, per godere di alcuni giorni di vacanza prima dell’evento. Speriamo che, nelle prossime edizioni, il numero dei partecipanti continui a crescere come crescerà il nostro contributo per la Sardegna, che ha bisogno, oggi più che mai, di manifestazioni come questa”.

 

 

Anche in tempi difficili e incerti, turismo e sport sono un binomio vincente per accrescere lappeal della Sardegna e creare nuove motivazioni di viaggio nel corso di tutto lanno - afferma l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa - Lo sport, con tutte le sue discipline e a tutti i livelli, rappresenta un attrattore di turisti e appassionati, nonché un volano per leconomia. E lIsola si è dimostrata negli ultimi anni meta ideale per lorganizzazione di eventi sportivi di portata internazionale, dando prova di grande efficienza. Unulteriore importante occasione di promozione è la “BJJ Summer Week, la maggiore manifestazione internazionale dedicata al Jiu Jitsu brasiliano, una rassegna cui partecipano centinaia di persone che potranno apprezzare lIsola e promuoverla loro stessi. Atleti e accompagnatori - conclude Chessa - hanno lopportunità di vivereesperienze ed emozionarsi a contatto con una terra unica, autentica, dal fascino immutato nel tempo, arricchita dal valore aggiunto della sua ospitalità”.

 

 

Mi complimento, intanto, con le associazioni che hanno organizzato la manifestazione in sicurezza - dice il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu - Personalmente, amo le discipline alternativecome il Jiu Jitsu brasiliano. Cagliari si presta molto a questo genere di iniziative. È nella nostra tradizione accogliere tanti atleti provenienti da tutto il mondo, offrendo qualcosa che non sia una esperienza solo agonistica e sportiva. Non è banale, in questo caso, parlare di un turismo, cultura e sport di qualità. L’auspicio è quello di rivederci lanno prossimo”.

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