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In aiuto delle persone che si trovano a vivere un momento di difficoltà, 1.700 calzature raccolte dall'Associazione Calzolai Italiani sono state consegnate alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Cagliari. Sostenuto dall'Amministrazione comunale, l'evento, che si è tenuto questa mattina di venerdì 7 luglio in piazza San Bartolomeo. “Una nobile iniziativa che malgrado le difficoltà non è venuta meno neanche durante la pandemia da Covid-19”, ha rimarcato l'assessore Alessandro Sorgia ringraziando gli organizzatori e i volontari .

Giunto alla quarta edizione, Pollicino, questa la denominazione della raccolta benefica di calzature dismesse promossa dall’ACI nei mesi di dicembre 2022, gennaio, febbraio e marzo 2023, grazie ai suoi 130 associati sparsi nel territorio nazionale e ai loro clienti, quest'anno può contare su circa 8.500 paia di calzature totali.

“Dopo essere state selezionate, sistemate e sanificate, le calzature stanno ora raggiungendo le varie associazioni regionali, per essere distribuite a livello locale”, ha spiegato Simone Usai dell'Associazione Calzolai Italiani. E tramite la CRI – Comitato di Cagliari, 1.700 saranno donate alle persone più in difficoltà. “Purtroppo - ha detto la presidente CRI – Comitato di Cagliari, Fernanda Loche – gli uomini e le donne che hanno bisogno di sostegno stono sempre di più. Tanti sono anche gli ucraini ospitati in città scappati dalla guerra”.

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Giovedì, 06 Luglio 2023 13:48

Nasce il movimento civico "Orizzonte Comune"

Si è tenuta questa mattina, presso il Ceasar’s Hotel, la presentazione del movimento civico “Orizzonte Comune”, che riunisce amministratori locali, espressione di liste civiche di tutti i territori della Sardegna, in vista della prossima competizione elettorale regionale, alla quale parteciperà, con proprie liste, negli otto collegi provinciali.

In un contesto in cui prevale la sfiducia nei confronti della politica e dei partiti – si legge nel documento costitutivo- testimoniato eloquentemente dal crescente astensionismo, i sindaci e gli amministratori locali, sono rimasti interpreti autentici dei bisogni e delle aspirazioni dei cittadini ed interlocutori stabili, poiché il rapporto fiduciario eletto/elettore si rinnova quotidianamente.

In Sardegna sindaci, assessori e consiglieri che amministrano i comuni medi e piccoli, quelli sotto i 15.000 abitanti (361 su 377, dove risiede il 55% della popolazione), sono, nella stragrande maggioranza dei casi, espressione di liste civiche. Si tratta di cittadini, che svolgendo un’attività volontaristica, si mettono al servizio delle proprie comunità, ne interpretano i desideri, li trasformano in progetti cercando di assicurare un futuro alle nuove generazioni.

In aggiunta alla tradizionale rappresentanza “civica” dei comuni sotto i 15 mila abitanti, si è andata affermando, anche nella nostra Isola, in maniera sempre più significativa, la formazione ed, in molti casi, il successo di progetti civici, alternativi ai tradizionali poli e movimenti nazionali, anche nelle principali città della nostra Isola.

Nel giugno del 2019 a Sassari si è imposto il polo civico. Nel turno elettorale dell’anno successivo poi i poli civici costituiti da Graziano Milia a Quartu, terza città della Sardegna per dimensioni demografiche e da Andrea Soddu, a Nuoro, hanno nettamente sconfitto le aggregazioni nazionali. Anche Porto Torres ha eletto un sindaco civico, Massimo Mulas, sostenuto anche dal PD al primo turno e dalla coalizione civica di Franco Satta al ballottaggio. Significative esperienze di successo di progetti civici sono anche quelle in importanti centri del cagliaritano: Carla Medau a Pula, Tomaso Locci a Monserrato e, recentemente, Mario Puddu ad Assemini.

Anche nella seconda e nella terza città della Sardegna, così come in un capoluogo importante come Nuoro, quinta città per dimensioni demografiche, i cittadini hanno, quindi, scelto le persone e non i partiti, il civismo e non i poli nazionali o regionali.

La continua alternanza alla guida della regione Sardegna, nelle altre regioni questa vorticosa alternanza non si registra (anzi si tende alla stabilità ed alla riconferma dei governatori, o quantomeno delle coalizioni: dalla Lombardia al Veneto, dalla Emilia Romagna alla Toscana, dal Lazio alla Campania dalla Puglia alla Sicilia, dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia al Molise), ha comportato una produzione legislativa schizofrenica, che ha come conseguenza una sostanziale incertezza del diritto, che per gli investitori si traduce in una inaffidabilità dell’interlocutore istituzionale regionale.

In questo caotico contesto, nel quale manca totalmente una visione strategica, diversi amministratori espressione di liste civiche, sentendo forte la responsabilità, per la fiducia e la delega a rappresentarli dei cittadini, hanno ritenuto di costruire un’aggregazione nuova, capace di fungere da laboratorio di idee e luogo di confronto fra le esperienze amministrative più significative.

Poter quindi partecipare con idee e proposte alla costruzione di una Sardegna nuova, che rimetta al centro i comuni ed i cittadini per realizzare un nuovo modello di sviluppo ed una nuova architettura istituzionale, che deve partire da un trasferimento importante di competenze, di funzioni e di risorse dal livello regionale a quello comunale ma che, al contempo, deve portare dal livello comunale a quello regionale le aspirazioni, le idee ed i progetti per la pianificazione dello sviluppo delle rispettive comunità e dell’intera Sardegna.

Un modo nuovo di concepire l’attività politica, non gerarchizzato ma con un sistema di relazioni a rete, che consenta di costruire un nuovo rapporto con l’Unione Europea, da realizzarsi attraverso la costituzione di una Macroregione, a trazione insulare, nel Mediterraneo occidentale, per dare una nuova centralità politica ed istituzionale alla Sardegna cosi come alle Baleari ed alla Corsica, oggi considerate periferie sia dai rispettivi Stati che dall’U.E.

Orizzonte Comune vuole rappresentare il mezzo in grado di dare accessibilità alle istituzioni regionali a chi rappresenta i cittadini ed è quotidianamente al loro servizio, Vuole raccogliere le migliori esperienze civiche realizzate in Sardegna, per mettere al servizio della nostra Isola, coloro che, con lungimiranza e pragmatismo ed al contempo con onestà e dedizione, hanno dimostrato capacità amministrativa misurabile nei fatti e competenze certificate dai risultati. Un movimento di sindaci, di amministratori locali, ma anche delle migliori espressioni della società civile, dell’associazionismo, delle professioni, capace, in discontinuità con l’attuale sistema e con l’attuale governo regionale, di rappresentare, forse l’unica vera novità nel panorama politico regionale, capace di riaccendere la speranza di un futuro migliore per la Sardegna e per i sardi.

Il Movimento civico Orizzonte Comune, fa parte del coordinamento costituito da numerose associazioni e movimenti operanti in Sardegna, che si pone come obiettivo quello di contribuire a costruire un innovativo progetto politico per la Sardegna e che, in maniera coordinata e integrata, siederà al tavolo delle forze democratiche, progressiste, autonomiste e civiche per verificare la possibilità di trovare intese politico-programmatiche da proporre ai sardi per il prossimo governo della nostra Regione. 

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Cagliari. Samurai e mamuthones un po’ più vicini grazie alle arti marziali? Magari neanche un po’. Ma la quarta edizione dell’Honor Submission Challenge, tenutasi sabato scorso al Teatro Doglio, ha messo assieme suggestioni, sport e una disciplina che ricorda l’antica e quasi oramai scomparsa lotta sarda, Sa strumpa. Mani e piedi nudi, mosse e prese feroci, sguardo infuocato, concentrazione e tecnica.

Shakerando il tutto e senza essere troppo pignoli, ecco il brasilian Jiu Jitsu. La nobile arte è approdata in città. E le cose sono state fatte in grande stile. A partire dalla presenza dell’ambasciatore, il dieci volte campione del mondo della disciplina, Roger Grazie. Ma non solo. Lo scenario è stato scelto con cura dagli organizzatori. Una sala teatrale, con alle spalle pochi anni griffati Doglio, che ha portato gli appassionati a ritroso nel tempo. Un po’ come la boxe degli anni Sessanta. Un teatro, dunque. Con le poltroncine in pelle, l’atmosfera buia, gli spettatori a una manciata di centimetri. Partecipi e tesi. Anche nel percepire sudore, fatica e paura dei fighters. Il brasilian Jiu-Jitsu, tra i velluti e i legni di Teatro Doglio, nel cuore chic del capoluogo. Per una sfida che va oltre gli incontri e somiglia anche a un ponte ideale. Dalla Sardegna verso l’Oriente e il mondo arabo. In particolare, gli Emirati. Non a caso, in platea, a godersi le esibizioni e la caccia al titolo, lo sceicco Sheikh Tarik bin Faisal Al Qasimi. Con al fianco una delegazione qatariota attenta anche alle relazioni economiche con la regione e la Città metropolitana. Intanto, la manifestazione
potrebbe traslocare a Doha con il seguito di alcuni dei principali atleti della specialità. Per dirla tutta, la serata, tra agonismo e colpi, ha messo assieme e rafforzati rapporti socioeconomici e visibilità mediatica internazionale.

Anche perché la manifestazione tenutasi sabato scorso, è stata trasmessa sulla piattaforma streaming FloSports e su accreditati portali di livello mondiale con milioni di followers. In sostanza, un bel colpo anche per la diffusione della disciplina. “Il nostro obiettivo è stato quello di promuovere i valori reali delle arti marziali in un’epoca in cui l’entertainment la fa da
padrone. Dobbiamo essere grati all’assessorato regionale allo Sport per il sostegno e alla leggenda della disciplina Roger Gracie. Abbiamo - sottolinea l’organizzatore dell’evento, Alberto Diaz - creato la giusta atmosfera: competitiva, legata ai valori delle arti marziali, attenta al contesto”. Sardegna e Oriente assieme. Rappresentati dalle maschere tipiche, gesti, stili di vita, tradizioni e comportamento. A Teatro Doglio, poco distante dal tappeto-ring anche il vicepresidente della Lega calcio serie C, Gianfranco Zola con la moglie Franca, in forte trepidazione nel seguire il
combattimento della figlia Martina.

La secondogenita del campione di Oliena e Baronetto della Regina, ha mostrato in pieno quel genere di caparbietà e di sangue barbaricino. Ed è uscita a testa alta dalla manifestazione, sconfitta solo in finale ai punti da un’avversaria, Gamila Kanew, con sei chili in più. Nel dettaglio, in campo maschile applausi per Matteo Bittichesu, vincitore per sottomissione su Ahmed Ajehani. Mentre Brian Really ha sconfitto Martin Svadja e nella main Card, Manuel Pilato si è imposto su Marco Aurelio, Lucas Alexandre ha battuto Stefano Sanna, Thiago Sa ha sconfitto Carlos Santos, Diogo Reis ha avuto la meglio con Jack Sear e Jonnatas Gracie ha vinto con Charles Negromonte.

Nelle semifinali 70 kg Fabricio Andrey ha costretto alla resa Owen Jones e Keith Krikorian ha imposto tecnica e colpi ad Alessio Sacchetti. La finale è stata appannaggio di Andrey, brasiliano di Manaus, sull’armeno con passaporto americano, Krikorian. L’aspetto meno convenzionale? Il terzo tempo che ha accomunato atleti, spettatori, tecnici e ospiti. Sushi e salumi e formaggi sardi hanno regalato un sorriso comune.

 

Mario Frongia

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È stato un esame di maturità da primato quello della terza commissione degli esami di Stato del liceo delle Scienze Umane “Deledda - De Sanctis” di Cagliari dopo alcuni anni di limitazioni dovuti alla pandemia. Nei banchi dell’istituto superiore i 29 candidati (28 studentesse e uno studente) hanno superato con ottime votazioni l’esame di Stato la cui commissione è stata presieduta dal docente di storia dell’arte Simone Mereu. 

Nella quinta H si è registrato un poker di cento con quattro votazioni massime ottenute dalle alunne Gemma Maria Loi, Alessandra Eleonora Manca, Giorgia Marras e Francesca Roda mentre Veronica Cogotti ha preso un ottimo 97/100.  

Molto alte le votazioni anche della quinta G dove Chiara Vinti ha ottenuto il massimo dei voti, ma si registrano anche altre ottime votazioni come il 95/100 di Federica Ortu e il 93/100 di Alessia Collu. Tutte le candidate hanno prova di grande maturità e hanno esposto nel colloquio anche il percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) svolto negli ultimi anni in scuole dell’infanzia, comunità di accoglienza e altre realtà. È visibilmente soddisfatto anche il vicepresidente della commissione Egidio Macciò: “Tutte le ragazze hanno dato prova di grande maturità e si sono presentate al colloquio con la giusta concentrazione. L’esperienza dell’esame segna un passaggio molto importante nella vita di ogni studente. Finalmente siamo tornati alla normalità con l’esame che ha compreso anche due prove scritte”. 

All’interno della commissione i docenti interni ed esterni hanno lavorato con un grande spirito di sinergia e sacrificio dal momento che le scuole sono tra i pochi edifici pubblici spesso non dotati di un sistema di condizionamento dell’aria. Della commissione presieduta da Simone Mereu, hanno fatto parte Egidio Macciò, Stefania Mascia, Giorgiana Giannotti, Giovanna Giagheddu, Maria Vittoria Papoff, Stefania Didu,  Samuel Musiu e Gian Luigi Pittau mentre per la quinta H ha offerto il proprio prezioso aiuto la docente di sostegno Sabrina Figus. “Gli esami non finiscono mai – commenta la docente Maria Vittoria Papoff – e sono contenta dal lavoro fatto in questi anni dalle mie alunne che sono cresciute e maturate”. Ora si aprono nuovo percorsi di vita come evidenzia Gian Luigi Pittau, commissario esterno di Lingua e Letteratura Italiana: “Le studentesse hanno dato prova di grande impegno e maturità. La scuola ha contribuito in maniera decisiva alla crescita delle alunne di questo liceo cagliaritano. Le prove scritte e il colloquio  hanno permesso alle ragazze di misurarsi con una prova come quella dell’esame di stato che segna un passaggio importante per gli studenti verso nuove sfide e opportunità. Abbiamo accolto tutti i candidati con l’ascolto e il sorriso per una scuola che vuole veramente essere inclusiva e premiare il merito. È stata un’esperienza straordinaria grazie a un gruppo di docenti veramente in gamba e di grande disponibilità all’ascolto”. 

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È stato sottoscritto questo pomeriggio nella sede del Comune de La Maddalena, alla presenza dell’Assessore degli Enti locali, Ado Salaris, il passaggio in comodato d’uso gratuito di un importante bene regionale, la ex cooperativa Moneta, a favore del dell’Amministrazione comunale. Le strutture, una volta ristrutturate, saranno destinate al progetto di interesse sociale “Dopo di noi” (cooperativa Caprera) e diventeranno la “casa” dove andranno a vivere i ragazzi diversamente abili dopo che i genitori non ci saranno più.

È una iniziativa che la città, su proposta delle famiglie, attende da 18 anni ed è per questo che quella di questo pomeriggio è una firma storica. “I protagonisti di questa importante storia devono essere oltre che i genitori i ragazzi stessi”, ha detto l’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, che ha esortato il sindaco a far sì che “questo luogo divenga un faro della loro vita quotidiana".  L’esponente della Giunta Solinas si è a lungo soffermato, nel corso del suo intervento, sulla valenza di carattere sociale che l’iniziativa riveste e sulla forte volontà che ha spinto la Regione, e l’Assessorato degli Enti locali in particolare, ad andare verso quella direzione. “La Regione oggi ha piantato un seme per agevolare l’autonomia di questi ragazzi e garantire loro un futuro sereno. Abbiamo messo al centro il valore della persona e partendo da questo ci siamo adoperati per arrivare alla firma odierna, nella certezza che quanto avvenuto a La Maddalena possa essere una best practice da replicare in altri contesti e in altri luoghi”.

I ragazzi inizieranno da subito un percorso dove impareranno ad autogestirsi  (laddove possibile in base alla disabilità) così da arrivare pronti per il futuro. Il contratto ha una durata di 6 anni prorogabili di altri 6.

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L’articolo 12-bis del Codice della Strada (Cds), introdotto nel 2020, ha aumentato i poteri di vigilanza e sanzione che spettano agli ausiliari del traffico, conferendo loro specifiche funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di fermata e sosta, prima di allora riservate esclusivamente agli agenti di polizia stradale. Ciò significa che gli ausiliari, sulla base di un incarico specifico assegnato loro dal Sindaco con apposito Decreto, sono oggi autorizzati a controllare non solo le cosiddette “strisce blu”, ovvero quelle con sosta a pagamento, ma in generale, all’interno delle aree in concessione, tutti i parcheggi scorretti, ad esempio in aree di sosta vietata o impropria, magari costituendo motivo di pericolo o intralcio per il traffico.

Anche nel Comune di Quartu Sant’Elena, dove la gestione della sosta è affidata dal 2018 all’azienda veneta Abaco Spa e alla sua divisione Mobility, dal corrente mese di luglio gli ausiliari del traffico avranno i poteri allargati conferiti loro dall’articolo 12-bis.

Una novità introdotta anche in virtù delle tante segnalazioni che riceviamo dai quartesi per comportamenti scorretti di altri cittadini o visitatori, che così facendo limitano la libertà di movimento e la sicurezza - spiega l’Assessora a Mobilità e Trasporti Barbara Manca -. Penso alle soste non autorizzate su stalli disabili o su strisce pedonali oppure ancora davanti ai Passi Carrai. L’estensione dei poteri degli ausiliari in merito all’accertamento delle sanzioni consentirà un maggiore controllo in città, ovviamente con riferimento alle aree date in concessione ad Abaco. Un riordino che quindi aiuta l’Amministrazione e in particolare la Polizia Locale nell’azione di presidio del territorio e va nella direzione di una maggiore tutela degli utenti della strada che invece rispettano le regole”.

Siamo molto soddisfatti della fiducia che l’Amministrazione comunale ci ha riservato – commentano da Abaco Mobility – in virtù di una collaborazione iniziata cinque anni fa. Dialogando e collaborando costantemente con l’Ente, nel tempo abbiamo cercato soluzioni sempre migliorative del servizio, in modo da rispondere alle esigenze reali della comunità e del singolo utente. Aumentare il livello dei controlli territoriali, significa di fatto aumentare non solo la sicurezza, l’ordine e il decoro di una località, ma anche applicare rispetto ed equità di trattamento per tutti i cittadini, diffondendo comportamenti di educazione civica. L’obiettivo è essere di supporto al Comando di Polizia locale, con il quale operiamo in stretta sinergia, sgravandolo di incarichi prettamente operativi, consentendogli di focalizzarsi su altri servizi fondamentali per i cittadini”.

Gli ausiliari del traffico formati da Abaco per occuparsi di questi nuovi controlli allargati in materia di traffico e sosta a Quartu sono in totale 15. Tutti hanno seguito un percorso di formazione ad hoc. A loro è conferito il potere di contestazione delle infrazioni di cui agli articoli 7 e 157, relativi agli stalli blu, ma potranno sanzionare anche per le materie previste all’articolo 158 del Cds che riguarda divieti di parcheggio e sosta fuori stallo, equità sociale, ordine e disciplina nell’utilizzo di aree pubbliche.

I cittadini come contatto diretto hanno sempre a disposizione l’ufficio Abaco di Quartu Sant’Elena, in via Irlanda 80 tel. 070 827852, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Possono anche visionare il sito dedicato: https://sostareaquartu.it/.

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“Riproponiamo il servizio di accompagnamento verso il Poetto per anziani e diversamente abili ma soprattutto abbiamo inaugurato nei giorni scorsi un progetto che solo tre anni fa sembrava impensabile. Quello del trasporto e dell'assistenza alla balneazione, grazie al prezioso contributo dell'Esercito Italiano, di soggetti in situazione di gravissima disabilità”.

Un passo avanti in tema di inclusione sociale quello che il Comune di Cagliari sta facendo con le tante iniziative messe in campo. Due delle quali sono state presentate oggi dal Sindaco Paolo Truzzu che, affiancato dall'Assessora alle Politiche Sociali, Viviana Lantini, ha incontrato la stampa nella Sala Retablo del Municipio oggi, giovedì 29 giugno 2023.

 “Un elemento di civiltà – ha aggiunto il Sindaco Truzzu – verso persone più sfortunate che in questo modo riescono a trascorrere alcune ore in serenità e a fare un bagno al mare”.

Già attivo dal 26 giugno, il progetto “La Terrazza di Pier” consente ai disabili gravi e ai loro caregiver di ricevere il servizio di accompagnamento verso lo stabilimento balneare dell'Esercito al Poetto e di ottenere assistenza specializzata, grazie al contributo della sezione di Cagliari della Croce Rossa Italiana, per poter raggiungere il bagnasciuga e, attraverso apposite sedute, entrare in acqua.

Accanto a questa iniziativa, prenderà il via lunedì 3 luglio 2023 il servizio di accompagnamento in spiaggia riservato a persone anziane over 70 e a soggetti diversamente abili. Saranno due i bus a garantire le corse, gratuite, verso il litorale cagliaritano dal lunedì al venerdì fino al 15 settembre. Necessaria la prenotazione al numero 335/7318623 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 per poi avere accesso al trasporto. Con i due pullman che seguiranno questi percorsi: BUS n° 1: Piazza Italia, Casa di Accoglienza Terramaini, Piazza Giovanni XXIII, Piazza San Michele, Ospedale SS Trinità, Spiagga del Poetto - BUS n° 2: Piazza De Gasperi, Amsicora, La Palma Via Euro, Parrocchia S. Elia, Spiaggia del Poetto.

L'arrivo alla spiaggia è previsto per le 9 e il rientro avverrà con partenza dal Poetto intorno alle 12.

Già avviato, invece, il progetto “La Terrazza di Pier” realizzato in collaborazione con l'Esercito Italiano che si conferma essere al servizio dei cittadini, soprattutto quelli più fragili e con maggiori difficoltà. Il servizio sarà attivo il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Anche in questo caso sarà necessaria la prenotazione che potrà essere effettuata telefonicamente, chiamando il numero 347/5828374 o inviando una mail all'indirizzo: servizio.assistenzapoetto2022@gmail.com.

 Prima della conferenza stampa, l'Assessora Viviana Lantini e l'Assessore Alessio Mereu, accompagnati da Giuseppe Garella in rappresentanza della Croce Rossa Italiana, sono stati accolti dal Generale Stefano Scanu nello stabilimento del Poetto.

In una struttura dotata di tutte le attrezzature per accogliere al meglio i soggetti affetti da disabilita gravi e gravissime. In un clima di grande sinergia tra le istituzioni che consentirà a queste persone di trascorrere in piena sicurezza una giornata al mare.

“Abbiamo iniziato il progetto con l'Esercito – ha spiegato Viviana Lantini - già tre anni fa con tra tante difficoltà legato alla pandemia. Diciamo che quest'anno è il primo in cui l'attività è fruibile al cento per cento senza tutte le limitazioni che ci erano state imposte dal Covid. Ora possiamo dare la possibilità a circa dieci persone ogni giorno, suddivise in due turni, di passare alcune ore in spiaggia in totale sicurezza”.

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Martedì, 27 Giugno 2023 11:56

Anche la Sardegna va in “Camper”

Il bon ton, i luoghi della bellezza, il saper includere, convivere, amare. Spiagge, laghi, colline da raccontare. Con garbo e attenzione. Nel rispetto dell’ambiente e del territorio. “Camper” accende le vacanze e accompagna gli italiani. Su Rai1 il programma condotto da Marcello Masi entra nel vivo. E fino a settembre avrà attenzioni anche per la nostra terra. Con il metereologo Massimo Martinelli, rigoroso e sorridente nel dare indicazioni sulla variazione delle condizioni climatiche, anche i saluti alla Sardegna. Da Santa Margherita di Pula a Stintino, passando per Alghero e San Teodoro. Una Sardegna dai mille colori, con sapori unici. Ammaliante e ricercata da centinaia di migliaia di vacanzieri. Foto d’autore, tramonti e suggestioni. Un fascino magnetico che la regione dei nuraghi e dei Giganti di Mont’e Prama trasmette al visitatore.

Calette e acque smeraldo, canyon e archeologia ma non solo. Il buon cibo, i tempi della natura, le produzioni enogastronomiche artigianali, le sagre e i festival: mille e un motivo per gironzolare senza fretta e innamorarsi come neanche da adolescenti. “Camper” tiene per mano e illustra le venti regine del tricolore. Le narra nella loro quotidianità. Collegamenti, reportage, servizi mettono in prima fila una sequela di straordinarie bellezze. Tradizioni, arte, cultura, eventi, sportivi e ricreativi. “Siamo o no - sottolinea Martinelli - la nazione delle tante, belle e invidiate località del relax e delle vacanze?”. Esatto. Con la Sardegna - che per dieci mesi l’anno, specie nella costa sudoccidentale, ha una delle condizioni climatiche migliori in Europa e comparabile solo all’Algarve portoghese - mostra il meglio di sé. Per la regia di Fernando Lizzani e Luigi Rizza, l’appuntamento è una sorta di osservatorio privilegiato a disposizione degli italiani. A mezzogiorno, anche venerdì prossimo, la trasmissione regala immagini uniche e le accompagna con la passione di un giornalismo sano, diretto e propositivo. Soprattutto, vicino alle persone. Una visione ad ampio respiro, capace di calamitare il telespettatore e offrirgli i dettagli per le scelte delle proprie vacanze estive. “Colgo in giro valutazioni e apprezzamenti. “Camper” incontra e risponde alle esigenze di un pubblico eterogeneo.

Famiglie, giovani, single che vogliono individuare il luogo adatto per staccare dalla quotidianità” aggiunge Massimo Martinelli. Il metereologo, che in passato ha dibattuto nel corso dei suoi interventi di letteratura (“Impossibile non parlare di clima e meteo senza citare “On the road” di Mark Twain!”), ha una previsione doc: “In Sardegna l’estate 2023 sarà indimenticabile”. Prenderlo in parola non è complicato.

 

Mario Frongia

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Il sindaco Paolo Truzzu e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cagliari, Massimiliano Mora, questa mattina di giovedì 22 giugno 2023 hanno sottoscritto un “protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare il presidio di vigilanza sul corretto impiego dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

Così il primo cittadino, che incontrando i cronisti a Palazzo Bacaredda ha spiegato che l'obiettivo dell'intesa è quello di “creare un presidio di legalità a garanzia di tutti i cittadini e di tutte le imprese”.

Il documento prevede, dunque, il tempestivo e continuo flusso di informazioni alle Fiamme Gialle da parte del Comune di Cagliari e della Città Metropolitana, che a oggi ha in cantiere diversi progetti finanziati dal PNRR per un totale di circa 330 milioni di euro (220 Comune, 110 CMdCa). In particolare, notizie in sull'evoluzione degli interventi e soggetti realizzatori, ma anche sulla possibilità di segnalare eventuali elementi di rischio rilevati nel corso della gestione degli stessi. Il tutto potrà essere utilizzato dalla Guardia di Finanza per “prevenire potenziali illeciti in danno del bilancio comunale, statale ed europeo”, ha spiegato Massimiliano il comandante Mora .

“La collaborazione che oggi il Comune e la Città Metropolitana di Cagliari sta formalizzando con la Guardia di Finanza rappresentata anche un elemento di tutela per gli uffici, in un quadro normativo in continua evoluzione e sempre più complesso”, ha rimarcato Giantonio Sau e Stefano Mameli, rispettivamente direttore-segretario generale del Comune e direttore generale della Città Metropolitana di Cagliari.

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I pescatori diventano protagonisti attivi e in qualche modo ambasciatori di un mare pulito e di un pescato sostenibile. Grazie al progetto “FLAGS – la rete che libera il mare”, le imbarcazioni di piccolo e grande cabotaggio hanno raccolto in sei mesi oltre due tonnellate di spazzatura dai fondali intorno all’isola, dando avvio a un’attività che potrebbe essere messa a sistema accanto al normale esercizio della pesca.

L’iniziativa è frutto di un partenariato che coinvolge il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi di Cagliari (in qualità di capofila), e i quattro FLAG presenti in Sardegna (Orientale, Nord, Sud Occidentale e Pescando), attraverso un finanziamento erogato da Argea per la Misura 1.40 del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP).

Gli esiti del progetto sono stati presentati (venerdì 16 giugno) nel corso di una conferenza stampa coordinata da Alessandro Cau, ricercatore e responsabile del progetto per conto dell’ateneo cagliaritano.

FLAGS è un gioco di parole tra la sigla dei quattro Gruppi d’azione locale attinenti a pesca e acquacoltura e l’acronimo di “Fishing Litter and Abandoned Gears in Sardinia”, cioè rifiuti da pesca e attrezzi abbandonati in Sardegna, alla cui rimozione è rivolto il progetto.

STRUMENTI E OBIETTIVI. L’attività sperimentale si è concentrata in particolar modo sulle plastiche e non di meno sugli attrezzi da pesca dispersi e abbandonati. Sono state coinvolte imbarcazioni di diverso genere e stazza, dotandole di contenitori e attrezzature per la raccolta e lo stoccaggio a bordo. Ogni natante ha fornito un contributo a seconda del conferimento minimo: venti chili per il piccolo cabotaggio, cinquanta per il piccolo strascico e cento per i grandi strascichi.

GRANDE PARTECIPAZIONE. Il budget all’inizio ha previsto il coinvolgimento di quattro soggetti per ognuno dei Flag, ma la volontà di adesione è stata sorprendente, suffragata da un gran numero di richieste. Quindi i soggetti sono diventati dodici cooperative in rappresentanza di venti imbarcazioni, dalla piccola pesca artigianale e pescaturismo fino ai pescherecci in acciaio da trentacinque metri per la pesca d’altura, capaci di stare fuori dal porto anche per cinque giorni a settimana.

RISULTATI. Dal novembre 2022 (quando l’appalto per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti è stato affidato alla ditta Ecogemma di Assemini) le imbarcazioni sono riuscite a rimuovere dal mare oltre due tonnellate di spazzatura di ogni genere. Nello specifico, in 156 pescate che vanno dai dieci agli ottocento metri di profondità sono stati raccolti 1700 oggetti provenienti da ogni zona del Mediterraneo, per una massa complessiva di 2400 chili di rifiuti, con un massimo di 318 chili in una singola pescata su un fondale di 400 metri. È emerso che la tipologia di rifiuti più diffusa per singoli pezzi è senza dubbio la plastica monouso (dominante a livello numerico), seguita dai contenitori in alluminio e dalle bottiglie di vetro.

Da un punto di vista della massa invece, i rifiuti più incisivi si sono rivelati gli attrezzi da pesca abbandonati. Stiamo parlando in buona misura delle reti perdute sul fondo, che ora possono essere recuperate più agevolmente attraverso l’azione delle reti in attività.

NUOVA LEGISLAZIONE. Fino all’approvazione della Legge Salvamare del maggio 2022, i pescatori che rimuovevano la spazzatura in mare venivano sanzionati, in quanto era considerata rifiuto speciale. Il cambio di rotta ha permesso un intervento diretto della categoria, oltre una notevole riduzione dei costi di smaltimento.

PROSPETTIVE. I pescatori hanno svolto un monitoraggio sistematico zona per zona, fornendo dati utili alla produzione di strumenti normativi adeguati. L’ipotesi è quella di riconoscere una premialità per questo tipo di servizio, dato che i pescherecci da fondale sono gli unici in grado di prelevare rifiuti a centinaia di metri di profondità. Grazie anche alla nuova legislazione, questo servizio potrà trovare continuità in maniera sistematica e permanente nel normale corso delle attività di pesca.

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