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Nuovo e prestigioso traguardo non solo per Elena Mannu che ha festeggiato il 17 febbraio 2023 il suo compleanno numero 100, ma anche per la città di Cagliari che si conferma essere uno dei comuni d'Italia con il maggior numero di centenari tra la sua popolazione.

 La signora Mannu, che ha festeggiato con la numerosa famiglia, ha ricevuto gli auguri dell'Amministrazione comunale che le ha inviato una medaglia celebrativa e una pergamena ricordo.

 Dopo una vita dedicata alla famiglia e alla sua passione per l'insegnamento, maestra Elena si gode il meritato riposo circondata dall'affetto dei suoi sei figli, Maria Antonietta, Gianna, Donatella, Federico, Angela e Cristina oltre che da quello dei nipoti. Tra le tappe della sua carriera professionale, iniziata a Tonara, ci sono Ussassai, Laconi, Lanusei, Quartu Sant'Elena e Pirri, fino ad arrivare a Cagliari.

 

 

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Venerdì, 17 Febbraio 2023 10:57

I rossoblù a caccia di continuità

Forse, non è da dentro o fuori. Ma la giornata in terra pugliese si annuncia particolarmente complessa. Il Cagliari che sfida il Bari al San Nicola sa di avere di fronte un primo ostacolo per capire cosa potrà e vorrà fare da grande. Uno sguardo alla classifica, agli avversari e ai prossimi turni chiarisce il quadro. Intanto, la luna di miele con Claudio Ranieri prosegue: se la squadra subisce meno tiri in porta, meno azioni offensive, meno gol, il merito è di Sir Claudio. Il tecnico di Testaccio - ma lui preferisce si dica di San Saba, popoloso rione con parrocchia gestita dai Gesuiti - ha messo al meglio, e c’è ancora da fare, la testa e la posizione del reparto difensivo. Ha chiesto ai centrocampisti, scegliendo quelli che in settimana schiumano di più, di stare compatti e pronti al raddoppio e alla cattura delle seconde palle: fattore che in B può fare quasi sempre la differenza. Dunque, concentrazione, lavoro e senso della posizione. Per la mentalità e lo spirito serve ancora qualcosa. Ma è lecito che i tifosi siano ottimisti. Più in salita pensare a manovra, idee di gioco, finalizzazione. Serviva un regista e un altro centrocampista di gamba. Ma se uno vale, specie se deve scendere dalla A, costa. Quindi, lo lasci dove sta e speri nel recupero senza interruzioni di Rog e Mancosu, senza scordare il contributo che può dare Nandez, atteso a marzo. Intanto, ti godi Kourfalidis. Dunque, tutta merce che trova in casa.  Per cui, pazienza se Lapadula deve stare isolato e viene servito con i cross alti. E se da dietro la palla viene lanciata come un piattello. Inoltre, comunque la si rigiri, il centravanti peruviano la butta dentro anche se tocca pochi palloni, subisce falli, fa ammonire gli avversari e conquista punizioni. Però, annega tra due difensori ed è quasi sempre, in fase offensiva, con i compagni più vicini a venti metri da sé e dall’area. Dunque, Ranieri. Il più potente disinfettante umano sul mercato giunto al Cagliari dopo una retrocessione vergognosa, lo smantellamento della squadra, tra esoneri, tecnici e dirigenti cacciati, e un girone d’andata da brivido, ci sta mettendo la faccia. E non la perderà. Certo, specie nei cambi ci vorrebbe più tempismo e coraggio.

Serve una marcia diversa. È arduo sentenziare dalla tribuna per capire cosa c’è dietro. Intanto, adesso l’asticella sale: i rossoblù guidati dal trionfatore in Premier hanno vinto per ora solo in casa. E soprattutto, ci sono riusciti con club della parte bassa della classifica. Bari è il primo step senza airbag. E, ad esempio, sarà fondamentale capire se lo spirito con cui si è scesi in campo a Modena - trascurando l’orribile direzione dell’arbitro, con un ricorso, anche per la forma: giunto oltre tempo massimo!, altrettanto pessimo e deleterio del club di via Mameli - sia finito in archivio. Contro Cheddira e compagni - “Ma il Bari non è solo Cheddira!” ha avvertito Ranieri  - per il Cagliari è pomeriggio da compito in classe. Intanto, per mantenere il sesto posto nel trenino play off. Poi, una prova con il segno più è fondamentale per affrontare, sempre in trasferta, il Venezia. I lagunari evocano ricordi orribili. Ma il 25 febbraio al “Penzo” l’amarcord va rivoltato al contrario per avere le giuste motivazioni. Ma stiamo ai pugliesi. Terzi in classifica con 39 punti, appena 3 dal Genoa, fiutano la risalita senza passare dall’inferno dei play off. Anche per questo la venticinquesima giornata offre suggestioni interessanti. Al Cagliari serve continuità. Senza Altare squalificato, con i recuperati Obert e Mancosu, più Rog in campo dopo lo stop del giudice sportivo, i dubbi del tecnico riguardano solo il reparto avanzato: meglio Luvumbo o Prelec al fianco di Lapadula? Ancora out Falco, distanti Pavoletti, Nandez, Viola, Deiola e Di Pardo con Barreca in riavvicinamento al gruppo, Ranieri sa che le scelte - dal via e in corsa - potrebbero rivelarsi decisive. Al san Nicola è vietato sbagliare.

 

 

Mario Frongia

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Si è svolta nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 febbraio all’Aeroporto di Cagliari-Elmas una delle esercitazioni previste per testare periodicamente l’efficacia e la capacità di risposta del Piano di Emergenza in caso di incidente aereo sullo scalo. La simulazione ha preso avvio con l’intervento dei soccorritori su un Boeing 737 con 100 persone a bordo, che, per cause sconosciute, è uscito dalla pista in fase di atterraggio, spezzandosi in due tronconi. Per 4 ore sono stati impegnati oltre 200 operatori tra attori, comparse e rappresentanti degli enti deputati alla gestione dei soccorsi che hanno comportato l’intervento immediato sull’aereo coinvolto, l’assistenza a passeggeri ed equipaggio del velivolo e quella ai loro familiari accorsi in aeroporto. “La preparazione costante è l'elemento chiave per garantire sempre la massima sicurezza” commenta SOGAER.

Fondamentale il coinvolgimento di oltre un centinaio di volontari delle OdV di Protezione Civile, ciascuno dei quali ha interpretato il ruolo assegnatogli a inizio esercitazione, che ha permesso di simulare uno scenario realistico e testare così tutte le professionalità presenti e accorse in aeroporto in seguito all’allarme.

La macchina dei soccorsi, coordinata dalla società di gestione, ha reagito con rapidità ed efficienza mettendo in pratica efficacemente le procedure del PEA Piano di Emergenza Aeroportuale. In particolare, questa e le altre esercitazioni previste secondo una precisa tempistica, aumentano la familiarità degli operatori aeroportuali con le procedure d’emergenza e consentono di esaminare se quanto predisposto è attuabile ed efficace in situazioni critiche.

SOGAER ringrazia in particolare per la disponibilità e presenza: l'Assessore regionale all'Ambiente, il Direttore Generale della Protezione Civile, i volontari della Protezione Civile, il personale della Direzione Generale e del Servizio Territoriale di Cagliari della Protezione Civile, il sindaco di Elmas, l'ENAC, l'ENAV, la Polizia di Frontiera, la Guardia di Finanza, il 118, i Vigili del Fuoco, , Ryanair, e tutti i colleghi del Gruppo SOGAER.

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L’Asce – l’associazione sarda contro l’emarginazione – promuove una serie di iniziative per la raccolta di fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma nell’area di confine tra Turchia e Siria. La prima si terrà domani, 14 febbraio, alle 18, a Cagliari, nella sede dell’associazione Amicizia Sardegna-Palestina, in via Montesanto 28.

Nel corso della serata ci sarà un collegamento con i rappresentanti di Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia che forniranno aggiornamenti in tempo reale sulla situazione drammatica che stanno vivendo kurdi, siriani e turchi e su ciò di cui necessitano prioritariamente.

“Sono quasi 40.000 le persone estratte dalle macerie, morte a causa del terremoto che ha colpito l’area di confine fra Turchia e Siria, mentre si prevede che altre migliaia di corpi ancora intrappolati saranno esumati da sotto le rovine – afferma Antonello Pabis di Asce -.  rappresentanti dei governi si sono affrettati a dichiarare l’invio di aiuti in tutti i luoghi colpiti, ma i soccorsi tardano ad arrivare e spesso sono boicottati. In Siria e nell’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord- Est gli aiuti internazionali sono impediti dall’embargo – anche italiano – che non accenna a sospendersi nemmeno di fronte ad una crisi umanitaria di queste dimensioni, mentre in Turchia un governo fortemente caratterizzato dalla corruzione richiama a sé stesso e all’organizzazione religiosa islamica il versamento delle donazioni, proseguendo al contempo le operazioni militari nei villaggi del Nord-Est siriano colpiti dal terremoto. Noi, con altre associazioni – spiega ancora Pabis - promuoviamo l’invio di aiuti alle popolazioni colpite da una parte e dall’altra del confine attraverso il canale diretto della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia che sostiene le popolazioni kurda, turca, siriana e tutte le altre vittime del disastro”.

Altre iniziative sono state programmate per venerdì 17 febbraio, alle 18, nella sede della Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”, in via Piceno 5, a Cagliari, e per sabato 18 febbraio, sempre alle 18, nella sede di Asce (SS 387 Km 8, a Selargius): per quest’ultimo appuntamento è prevista la presenza del giornalista turco Murat Cinar. 

Il ricavato di tutte le iniziative sarà̀ interamente devoluto alla MRKI (Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia)

 Aderiscono alla campagna di aiuti:
A.S.C.E., Sardegna Palestina, Associazione Madiba Sinnai, Movimento per la Decrescita Felice, USB Unione Sindacato di Base, Cobas Scuola Sardegna, Circolo del Cinema Laboratorio 28, Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”. 

 

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Il risveglio completo si compie, tornando alle desuete ma rinfrancanti pratiche. Per i Crusaders sarà una primavera costellata da appuntamenti agonistici numerosi e policromi, improntati verso un approccio settentrionalistico alla nazione, tanto atteso dalla dirigenza. Sei gare tra Lombardia e Sardegna (l’ultima volta fu nel 2019), cominciano a dare maggior rilievo al campionato CIF 9 che purtroppo, per svariate ragioni, perde pezzi; infatti, rispetto allo scorso anno, le franchigie sono calate da 36 a 28. Inseriti nel girone C i cagliaritani esordiranno nel secondo week end di marzo ospiti degli Hammers Monza Brianza.

Allenati per la seconda volta consecutiva dal tecnico statunitense Tim Tobin, (una prima assoluta perché di solito i tecnici americani fanno la più classica delle toccate e fughe) potranno essere acclamati dal loro calorosissimo pubblico nell’ultimo fine settimana marzolino, quando nell’impianto di Monte Claro si affacceranno i Rams Milano. Gli appuntamenti casalinghi si ripeteranno per altre due volte con l’arrivo dei blasonatissimi Bengals Brescia (29 aprile) e la gara di ritorno con gli Hammers (13 maggio). Soltanto con un’altra compagine, i Rams, daranno vita alla doppia sfida a campi invertiti, mentre con le altre, tra cui i Gorillas Varese (da affrontare in trasferta il 15 aprile) ci sarà un unico appuntamento.

L’euforia è tanta e nonostante le temperature più o meno gelide riscontrate negli ultimi tre mesi, i volenterosi atleti sono stati sufficientemente assidui nelle tre sedute di allenamento settimanali, pronti a sottoporsi agli esercizi impartiti dal coaching staff che periodicamente, collegato con la Florida, riceve le dritte da parte del buon Tobin, da pochi giorni atterrato sulla pista di Elmas, pronto a dare un’ulteriore scossa al gruppo (vedere testimonianze in basso).

La dirigenza si attende molto da questo 2023 anche dopo i fasti del documentario di Stefano Sernagiotto (NOI, Crusaders) che ha incantato la giuria internazionale del Paladino d’Oro di Palermo e quella della Sport Movies & tv 2022 – 40th Milano International Ficts Fest”. Della preziosa statuetta e della “Mention D’Honner” se ne parlerà ancora nelle prossime settimane quando, salvo imprevisti, il campionato e l’intero staff crociato saranno presentati ufficialmente come ai vecchi tempi, quando la parola pandemia si pronunciava di rado.

E in quella circostanza si parlerà anche del nuovo impianto di Terramaini che gradualmente sta cambiando look per dare finalmente un alloggio sicuro e duraturo alla società over trenta presieduta da Emanuele Garzia.

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Lunedì, 30 Gennaio 2023 09:08

Cagliari, timidi segnali di continuità

Il Cagliari di Claudio Ranieri è una sorta di lavatrice: dentro il cestello sono finite tre squadre che stavano, e sono, dietro in classifica: Como, Cittadella e Spal. La quarta, il Modena, Kourfalidis e soci la incontrano venerdì in Emilia. Il match vero, utile a capire la solidità del gruppo, deve ancora arrivare. Ad esempio, il Bari, da sfidare al San Nicola il 18 febbraio. Sempre che la squadra pugliese non prosegue nel momento no e i rossoblù la superino. Ma in B nessuno scherza e lo si vede in testa e in coda. Anche quella con la Spal è andata come ci si aspettava: sporca doveva essere, sporca è stata. Il 2-1 del maestro sull’allievo non ha dissipato dubbi. Ma ha dato alcune certezze. Dal un lato, il Cagliari è al sesto posto nel trenino play off. Dall’altro, sono riapparse, dopo le amnesie con il Cittadella - uomo in più per quasi un tempo, neanche un tiro in porta e cambi in ritardo - vecchie criticità dei rossoblu. Alla Domus con la Spal si è sofferto fino al 96’. 

Dopodomani alle 20 chiude il mercato. Ranieri aspetta due giocatori pronti dal mercato. Chissà cosa, nonostante le promesse, avrà deciso il presidente. Intanto, il tecnico lavora. E rimette sulla giostra Luvumbo, Falco e Lella, dopo aver riconfermato il greco ventenne Kourfalidis e Dossena al centro della difesa. L’atteggiamento, inoltre, inizia ad assomigliare alla tempra dell’allenatore: mai spaventati ma pian piano consci delle proprie potenzialità contro avversari che non sono Bayern o Real Madrid. E anche l’approccio è da squadra che sa dove va a parare. O, almeno, comincia a capirlo. Sale la concentrazione, i reparti trovano un po’ di equilibrio, il pressing è positivo. Ma la manovra è ancora acerba e lenta. Si soffre ancora sulle seconde palle e in mezzo al campo c’è sempre da sperare che gli altri non prendano palla e verticalizzino, un dramma - anche con la Spal - per la linea difensiva. Applauditi gli strappi di Luvumbo, Sir Claudio sa che nel calderone della B chi punta l'uomo, guadagna metri e decide se passare o tirare, è sempre un valore aggiunto. Poi, l’angolano deve crescere e il tempo è dalla sua. Mentre spiace che dalla tecnica e dalla velocità di Nandez si cavi sempre troppo poco. Anche questo è un tema nell’agenda del tecnico di Testaccio.

Mentalità e leadership. “Non voglio un leader ne voglio ventisei” ha detto fin dal primo giorno Ranieri. La questione è di vecchia data. E l’ha patita anche Liverani. Nonostante perdesse 1-0 venerdì scorso è stata la Spal a mettere il vischio al pallone con una ragnatela di passaggi che il tecnico aveva previsto: "Cercheranno di farci girare a vuoto". Insomma, c'è da crescere. Da leggere le partite dentro la partita, correndo più leggeri e con idee migliori. Per averle, serve un buon regista, meglio se navigato. La sensazione? La squadra sta crescendo in consapevolezza e, detto con cautela, nel capire quando e come può cercare la giocata. Poi, rimane l'annoso problema del tiro in porta e della precisione nella fase realizzatrice. Ci vorrà del tempo. E visto che il piano B, ovvero nessuna acquisto per la cabina di regia, prevede Makoumbou a dettare i tempi, Ranieri dovrà partire dall’abc di chi sta di fronte alla difesa: velocità, tocchi rapidi, filtro nella fase difensiva, intuizioni e palle filtranti in quella offensiva. E anche l'uscita dal pressing avversario va tarata al meglio. In B tutte chiudono e venti le corsie esterne, fanno densità nella tonnara di mezzo e hanno gli attaccanti rapidi nel raddoppio sui portatori di palla.     

Strada percorribile. Intanto, c’è da godersi i 32 punti. Ne servono, dando uno sguardo ai precedenti almeno 35/40 per salire senza passare dai play off. Ma se l’organizzazione e la gestione della palla sono da limare, e la Domus con la Spal ha rumoreggiato, qualcosa, almeno per carattere e determinazione, si è intravisto. Anche se l'arretramento dopo essere passati in vantaggio è un vecchio male rossoblù. Senza nulla togliere alla Spal, la squadra riesce a vincere ma prende paura e si accartoccia. Claudio Ranieri dovrà rimboccarsi le maniche. Intanto, gli devono dare quel che può valere la stagione. Senza, sarebbe tempo, e lavoro, sprecato.

 

Mario Frongia

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Uno spazio per l’arte e la creatività. È questo il futuro del cineteatro dell’ex Manifattura tabacchi di viale Regina Margherita a Cagliari che rinascerà a nuova vita grazie al progetto di recupero e ristrutturazione avviato da Sardegna Ricerche su impulso della Giunta Regionale. L’Immobile di proprietà della Regione è sottoposto a tutela secondo il Codice dei Beni Culturali e del  Paesaggio e dunque le attività di recupero sono sottoposte al parere della Soprintendenza.

Insieme allo storico salone del dopolavoro - noto in seguito come cinema “Due palme” - sarà ripensata anche la sovrastante terrazza panoramica che, con i suoi oltre 700 metri quadrati vista mare,  sarà destinata a eventi di rilievo capaci di attirare anche i turisti. 

L’obiettivo è quello di offrire alla città un luogo che, caratterizzato da una forte identità storica e architettonica, possa accogliere esposizioni, eventi o manifestazioni legati principalmente alle arti applicate come il design, la moda, la grafica, la comunicazione, la fotografia, l’artigianato artistico fino ad arrivare ai brevetti industriali di particolare interesse. Uno spazio dove allestire mostre e dove potrà trovare casa ed esposto al pubblico anche l’importante patrimonio artistico di proprietà della Regione.

Con il bando di Sardegna Ricerche che, a seguito di autorizzazione della Giunta, ha già stanziato quattro milioni di euro, prende il via la prima fase della rinascita di uno spazio storico che, dopo il recupero, sarà adeguato ai migliori standard di accessibilità e sostenibilità con tutta la strumentazione necessaria per farne un luogo per eventi a disposizione della Sardegna. 

«L’ex cineteatro diventerà un elemento centrale della Fabbrica della Creatività nella  ex Manifattura Tabacchi. Stiamo lavorando da 2 anni con non poche difficoltà per poter ridare vita a un luogo così importante al centro della città di Cagliari. Ci piacerebbe anche poter rivedere gli spazi, abbattendo quel grande muro che ad oggi separa Manifattura dalla città e aprirla verso il mare con una bellissima piazza - ha sottolineato il direttore generale di Sardegna Ricerche Maria Assunta Serra - e l’ idea è stata condivisa con la Regione, con la Soprintendenza e con il Comune di Cagliari.” Ad oggi sono conclusi tutti gli studi e analisi strutturali e si sta per pubblicare la gara per la progettazione.

L’ex Manifattura di Cagliari è nata alla fine Quattrocento come monastero per poi diventare, dopo alterne vicende, sede di una fabbrica di tabacchi già nella seconda metà del Settecento.

Alla fine del XIX secolo la Manifattura Tabacchi di Cagliari è una delle più grandi fabbriche della città, che nel 1896 conta oltre 650 dipendenti, per la maggior parte donne. Con la crescita della produzione, furono necessari diversi ampliamenti e alla fabbrica si aggiunse l’edificio che ospitò prima i locali del “dopolavoro” aziendale, inaugurato nel 1931. Gli ultimi ampliamenti, contenuti, sono stati eseguiti nel dopoguerra per riparare i danni inferti dai bombardamenti aerei del 1943. Il complesso della Manifattura Tabacchi di Cagliari ha chiuso definitivamente i battenti nel dicembre del 2001 per poi divenire proprietà della Regione Sardegna, che nel 2016 lo ha affidato a Sardegna Ricerche in aderenza al finanziamento comunitario appositamente stanziato da Bruxelles per farne un grande Hub regionale dell’innovazione, l’Innovation Living Lab, centro di divulgazione della scienza,  creazioni artistiche, cinematografiche  e culturali.

 
 
 
 
 
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Per fare in modo che la velocità venga moderata e che diminuisca il numero di incidenti stradali, il Corpo Polizia Municipale di Cagliari ha reso noto i giorni e i luoghi in cui saranno operativi gli strumenti di controllo della velocità per il mese di settembre 2022. Questo il calendario:

  • lunedì 5 - viale Salvatore Ferrara, dalle 14,30 alle 18
  • martedì 6 - via Lungosaline, dalle 9 alle 13
  • giovedì 8 - viale Salvatore Ferrara, dalle 9 alle 13
  • lunedì 12 - via Lungosaline, dalle 9 alle 13
  • martedì 13 - viale Salvatore Ferrara, dalle 14,30 alle 18
  • venerdì 16 - Asse mediano, dalle 9 alle 13
  • lunedì 19 - via Lungosaline, dalle 14,30 alle 18
  • mercoledì 21 - viale Salvatore Ferrara, dalle 14,30 alle 18
  • venerdì 23 - via Lungosaline, dalle 9 alle 13
  • martedì 27 - Asse Mediano, dalle 14,30 alle 18
  • giovedì 29 - via Lungosaline, dalle 14,30 alle 18
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"Prosegue il progetto della Regione che vuole investire sui grandi eventi sportivi per promuovere la Sardegna in tutto il mondo. Abbiamo discusso con gli organizzatori della possibilità di ospitare a Cagliari, nel mese di ottobre 2023, una gara nell'ambito dell'attività di preparazione all'America's Cup 2024, che avrebbe come protagonisti i cinque team velici internazionali che puntano alla conquista del più famoso e importante trofeo della vela mondiale". Lo ha detto l'assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, al termine dell'incontro coi rappresentanti del Team New Zealand, il chief executive Grant Dalton e il team principal Matteo De Nora, accompagnati da Max Sirena di Luna Rossa.

"Cagliari ospiterebbe gli equipaggi, gli staff e gli appassionati almeno per le quattro giornate di gara, ma i team solitamente precedono l’evento agonistico con almeno dieci giorni di allenamento sul campo di regata, con un intuibile impatto economico sul territorio – ha aggiunto l'assessore Chessa – Stiamo ipotizzando anche un contorno di eventi nautici e velici che anticiperebbero l'evento di eccezionale livello sportivo, il primo e l'unico lontano da Barcellona, sede ufficiale dell'edizione 2024 della Coppa America. Sarebbe un evento di grande visibilità per la Sardegna, anche grazie alla copertura mediatica internazionale, non solo delle testate specializzate, soprattutto televisive. Un importante investimento promozionale della Regione per un evento autunnale di livello internazionale con l'obiettivo della destagionalizzazione dei flussi turistici e dell’allungamento della stagione”.

“Sarebbe anche un’ulteriore tappa nella trasformazione della Sardegna nel polo velico nel Mediterraneo, affiancando il progetto con altre iniziative, come la riedizione della Fiera Nautica a Olbia. La Regione crede fortemente nel turismo sportivo come strumento fondamentale per la promozione della Sardegna", ha concluso l'esponente della Giunta Solinas

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“Cagliari ha un’aria di abbandono, c’è poca cura della città”. Sono le parole di Francesca Ghirra, consigliera comunale dei Progressisti sconfitta alle elezioni amministrative del 2019 contro l’attuale primo cittadino Paolo Truzzu.  “L’attuale Giunta mi sembra un po’ improvvisata, sono poco attenti. Come ho detto molte volte, in questo sono stati molto democratici perché hanno abbandonato un po’ tutte le zone della città, non c’è un quartiere che è stato più curato rispetto ad altri”, dice togliendosi qualche sassolino dalla scarpa descrivendo il lavoro del governo cittadino. “Non riescono a governare la città”. Le criticità? In tutti i campi: dalla sicurezza ai rifiuti, passando per il verde pubblico. 

Come giudica i tre anni di amministrazione Truzzu?

“Sono dispiaciuta per la nostra città. C’erano tante opere programmate, affidate e alcune in dirittura d’arrivo e l’amministrazione comunale attuale non ne ha saputo approfittare.  Sicuramente non sono stati fortunati per via del Covid, però è evidente che non siano stati capaci di portare avanti tutto il lavoro che era già stato programmato”. 

Qualche esempio?

“Il progetto via Roma che è stato presentato di recente, non si concretizzerà entro la fine del mandato. Poi ci sono altri temi come l’Anfiteatro romano che avevano promesso di aprire già nell’estate del 2019, ma sono ancora in corso lavori di restauro. Sono al palo le progettazioni per renderlo fruibile agli spettacoli.  Mi pare che l’ultimo atto per l’Anfiteatro risalga a dicembre dello scorso anno.  Poi ci sono i due grandi temi che hanno caratterizzato la loro campagna elettorale. Da un lato c’è la questione dei rifiuti, dove non è stato apportato nessun correttivo al sistema vigente, per cui la città purtroppo continua a essere molto sporca, ci sono tante discariche in giro.  Sicuramente molte questioni non sono imputabili all’amministrazione comunale ma alla maleducazione di alcuni, però è anche vero che il servizio è molto carente. Con la precedente amministrazione comunale almeno nel periodo estivo lavavamo le piazze, ora invece ci sono quartieri dove è impossibile passare perché sono sporchi”. 

Per quanto riguarda la sicurezza invece?

“E' stato affrontato in modo assurdo in passato quando erano all’opposizione, con le fiaccolate organizzate contro l’amministrazione.  Quando sono arrivati al governo della città hanno addirittura istituito l’assessorato per la Gestione della sicurezza, però poi non si dimostrano in grado di presidiare neanche il centro storico.  Quello che sta succedendo in Marina è sotto gli occhi di tutti, nonostante siano aumentati anche i vigili urbani con le nuove assunzioni.  Poi stanno criminalizzando questi gruppi di giovani che sicuramente hanno un sacco di problemi legati anche al fatto di essere rimasti chiusi in casa due anni - per via del Covid ndr - e anziché individuare delle soluzioni, a supporto delle politiche sociali, Truzzu si è rivolto alla ministra Lamorgese per avere un supporto da parte dello Stato.  In estrema sintesi a me pare che non siano in grano di gestire né le questioni ordinarie, con le manutenzioni cittadine, né di svolgere una programmazione di ampio respiro”.

Quali sono le criticità più grandi di questa amministrazione?

"Possiamo dire che la questione dei rifiuti e della sicurezza rappresenti il fallimento del loro cavallo di battaglia in campagna elettorale. Io ho vissuto a Napoli, Roma e altre grandi città e Cagliari non mi è mai sembrata pericolosa.  Il problema è che stanno trasformando, ancora una volta, dei temi che riguardano la gestione del quotidiano in temi da campagna elettorale.  Questo non va bene, né per garantire una vita serena ai cittadini, né in chiave turistica, perché se vogliamo attrarre delle persone a Cagliari sicuramente non possiamo dipingerla come città pericolosa. Non è una strategia vincente.  Però non credo che siano queste le più grandi criticità. 

Il più grande fallimento?

Non riescono a governare la città.  Non riescono a garantire servizi di qualità , siamo peggiorati in tutto. Dagli asili, al trasporto pubblico locale, passando per la gestione del verde pubblico.  Quindi dalle cose di piccola manutenzione fino alle grandi progettazioni di opere pubbliche. Come per esempio il ponticello della pista ciclabile che doveva collegare via Roma a Sant’Elia, in tre anni non sono riusciti a collaudarlo. Ora è finito, ma chissà quando lo renderanno fruibile.  Credo che le capacità di un’amministrazione comunale si misuri da quesito, ovvero dare risposte e servizi ai cittadini e rendere la città fruibile con una buona qualità di vita. Cagliari - con la precedente amministrazione - era diventata una città secondo me che ambiava ad avere un risalto europeo, abbiamo lanciato tante sfide negli anni dalla capitale della cultura alla capitale dello sport, del verde. Quest’ultimo era un progetto che abbiamo attivato noi e che Truzzu ha portato avanti. Cagliari prima era una città ben amministrata, ora non penso che si possa dire lo stesso”.

Qualcosa è migliorato in questi anni?

“A me non sembra, ma io sono di parte quindi mi rendo conto che il mio non è un giudizio obiettivo. Però io ho tanti amici che vivono all’estero che quando tornano sono sconcertati da come sia peggiorata la città.  Ha un’aria di abbandono.  Non c’è un quartiere che trattano come vetrina, che curano.  Oggi per esempio sono andata a pranzo alla Marina e ci sono delle zone dove è disgustoso camminare, perché ci sono odori nauseabondi, tra rifiuti e utilizzo delle vie della città come orinatoi.  Poi c’è il paradosso che chi ha un cane si debba portare la bottiglietta d’acqua dietro, però quando lo fanno gli umani nessuno provvede a pulire. È allucinante. In tutte le città comunque - ed era previsto nel nostro servizio - almeno una volta alla settimana si lavano le strade. Soprattutto d’estate è necessario.  Il lavaggio e lo spiazzamento delle strade mi sembra sia sparito. Non vedo un netturbino da mesi. Poi hanno sospeso anche la rimozione delle auto in sosta. Significa che non passano più con i mezzi ma nemmeno nella carreggiata”.  

 



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