Venerdì, 08 Settembre 2023 09:02

Ryanair, primi tagli alle rotte dopo il decreto del Governo

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Adiconsum Sardegna critica fortemente la decisione di Ryanair che, in risposta al decreto del Governo in tema di trasporto aereo, ha deciso di ridurre dell'8% l’operativo invernale per la Sardegna. Sono 10 le rotte colpite dai tagli della compagnia, tre delle quali vengono del tutto cancellate: l'8% di tutto il piano invernale dall'Isola

“La decisione della compagnia aerea avrà come unica conseguenza quella di penalizzare e danneggiare i cittadini sardi, e coloro che vogliono raggiungere l’isola nei mesi invernali o sotto le festività – spiega il presidente Giorgio Vargiu – Se condividiamo la richiesta di tagliare tasse, balzelli e diritti aeroportuali che finiscono per pesare sui prezzi dei biglietti aerei, dall’altro non possiamo accettare le giustificazioni di Ryanair. Il mercato del trasporto aereo, come abbiamo visto questa estate, è caratterizzato da una scarsa concorrenza, specie per quanto riguarda i voli da e per le isole, e da una evidente speculazione sui prezzi che porta le tariffe a crescere in modo abnorme quando aumenta la domanda dei cittadini, al solo scopo di incrementare il più possibile i profitti dei vettori a tutto danno dei consumatori”.

"Una scusa ridicola! Prima Ryanair sostiene di non aver mai usato gli algoritmi, poi annuncia di tagliare i collegamenti per via del decreto che si limita a proibirli esclusivamente se conducono a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo. Un rincaro, pari al triplo del costo del biglietto, che certo non scatterebbe in inverno ma semmai nei mesi estivi" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"Insomma, tutte scuse per fare pressioni al Governo e al Parlamento che sta per convertire il decreto. Ebbene, non cedano! Anzi, devono rilanciare. Come abbiamo proposto al Parlamento, l'uso degli algoritmi che modificano il prezzo di vendita a seconda della profilazione web dell'utente, va vietato in ogni campo, sempre, senza se e senza ma, non solo per il settore aereo. Ogni azienda deve essere libera di fissare il prezzo che vuole, ma ex ante, non modificandolo e variandolo a seconda dei dispositivi elettronici utilizzati per prenotare o per acquistare, non discriminando l'acquirente in base ai suoi interessi, alle sue navigazioni web. Insomma, lo stesso identico volo, con uguale posto a sedere, tratta, giorno e orario, non può essere offerto a prezzi differenti grazie alla possibilità tecnica di spiare e controllare sul web chi è l'acquirente" conclude Dona.

 

 

Ultima modifica il Venerdì, 08 Settembre 2023 09:08