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Il mercato del lavoro risulta in miglioramento nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, condizionato in positivo dall’occupazione femminile che migliora al punto da compensare il risultato del lavoro maschile. In Sardegna, secondo l’elaborazione dell’Ufficio di Statistica della Regione sulla base dei dati Istat -rilevazione sulle forze di lavoro, si registra un aumento della forza lavoro che passa da 628 mila del primo trimestre 2022 a 636,3 mila del primo trimestre 2023, con una variazione dell’1,3%. Il dato è trainato interamente dall’aumento della forza lavoro femminile, mentre quella maschile resta sostanzialmente immutata.

L’ingresso di nuova forza di lavoro nel mercato è un segnale positivo perché coincide con una diminuzione degli inattivi (il tasso per la Sardegna passa da 39% a 38,1%, ancora distante rispetto alla performance nazionale ma comunque in miglioramento), ovvero coloro che tipicamente restano fuori dal mercato del lavoro o perché scoraggiati o perché NEET (giovani inattivi, non occupati, che non studiano e non seguono corsi di formazione).

“Favorire l’occupazione femminile mettendo al servizio della società sarda quelle misure in grado di conciliare la vita familiare con quella lavorativa sostenendo quell’equilibrio difficile che spesso porta le donne ad abbandonare il lavoro è un obiettivo importante che come Giunta regionale consideriamo una priorità – spiega il Presidente della Regione, Christian Solinas - Le buone performance del mercato del lavoro in Sardegna nel primo trimestre 2023 che risultano legate alla componente femminile ci fanno ben sperare e sono l’occasione per ribadire come le donne rappresentino una risorsa di inestimabile valore, elemento di forza e straordinario collante anche in ambito lavorativo”.

I disoccupati in Sardegna diminuiscono del -5,2%, passando da 81,6 mila del primo trimestre 2022 a 77,4 mila del primo trimestre 2023. Le dinamiche maschile e femminile sono però di segno opposto. È infatti grazie all’importante contrazione della disoccupazione femminile (-29,2%) che nell’isola la disoccupazione nel complesso cala, mentre la disoccupazione maschile risulta in aumento. Il dato è significativo: rispetto al Mezzogiorno (+4%) e all’Italia (-3,5%) la Sardegna mostra la diminuzione tendenziale più marcata.

Come conseguenza il tasso di disoccupazione in Sardegna passa dal 13% del primo trimestre 2022 al 12,2% del primo trimestre 2023, come detto grazie al calo della disoccupazione femminile (tasso da 16% all’11%). Entrando ancora più nel dettaglio, il tasso di disoccupazione femminile nel I-23 è più basso di quello maschile (13,1%).

L’occupazione in Sardegna cresce da 546,4 mila del primo trimestre 2022 a 558,9 mila del primo trimestre 2023, con una variazione percentuale complessiva del +2,3%. Anche in questo caso è grazie alla componente femminile (+9,0%) che nell’isola si registra una dinamica positiva, mentre la componente maschile segna il passo con un -2,6%. Rispetto al Mezzogiorno la crescita degli occupati in Sardegna è inferiore a quella registrata nel Mezzogiorno (+3,1%) e in linea con quella nazionale (+2,3%). La crescita della componente femminile (da 44,9% a 49,2%) porta a un aumento del tasso di occupazione complessivo della Sardegna da 52,9% a 54,3% (il tasso di occupazione maschile registra un calo, passando da 60,8% a 59,3%).

“Il lavoro rappresenta la dimensione fondamentale per la vita di ogni uomo e di ogni donna, un diritto sacrosanto che abbiamo il dovere di difendere per costruire una società migliore, inclusiva e giusta – ha proseguito il Presidente Solinas - Abbiamo ancora davanti delle tavole che segnano una distanza tra i risultati auspicati e quelli da raggiungere ma il miglioramento del mercato del lavoro dipende dalla buona performance femminile è un dato che consideriamo importante”, ha concluso il Presidente Solinas

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“L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato un avviso da oltre un milione di euro dedicato all’apprendistato professionalizzate, finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani”Lo ha annunciato oggi l’assessore Ada Lai, durante una conferenza stampa, tenutasi nella sede dell’Assessorato.

“Un bando tanto atteso che stimola il lavoro sostenibile per tutta l’economia sarda - afferma l’assessore del lavoro - dal turismo, alla manifattura, all’artigianato, agli antichi mestieri identitari. Settori che oggi danno lavoro e ricercano personale formato. L’apprendistato professionalizzante è senza dubbio uno dei canali privilegiati di accesso dei giovani al mondo del lavoro, perché consiste in un contratto regolare di lavoro subordinato, con un periodo iniziale di formazione, al termine del quale il rapporto di lavoro prosegue a tempo indeterminato. E’uno strumento per connettere occupazione e formazione, domanda e offerta - ribadisce Lai -  una grande opportunità per i giovani tra i 18 e i 29 anni, che possono essere formati e seguiti per crescere in azienda aumentando le proprie competenze. Ma ci sono vantaggi anche per le imprese - osserva l’esponente dell’esecutivo Solinas - che faticano a trovare personale formato. I datori di lavoro, infatti, hanno sgravi contributivi per tre anni, previsti dalle norme nazionali, non spendono un euro per la formazione e hanno la possibilità di assicurarsi profili professionali corrispondenti ai propri valori e ai propri metodi di lavoro”.

L’apprendistato ha già registrato in Sardegna dati positivi: 2.585 sono gli assunti entro il 1 gennaio 2023, di cui 1.579 uomini, 1.006 donne.

L’avviso è finalizzato all’individuazione dei soggetti attuatori dell’offerta formativa pubblica di base e trasversale, che dal 3 luglio potranno candidarsi per la costituzione del catalogo per il periodo 2023/2025. L’offerta formativa ha una durata complessiva pari a un monte ore non superiore a 120 per tutto il triennio, articolato in moduli di 40 ore per ciascun anno di durata del contratto, che si differenzia a seconda del livello di scolarità dell’apprendista al momento dell’assunzione. Più nello specifico: 40 ore nel triennio per gli apprendisti in possesso di diploma di laurea; 80 ore spalmate in tre anni per gli apprendisti in possesso di diploma di scuola media superiore, oppure di qualifica o diploma professionale. Per gli apprendisti che abbiano già frequentato percorsi formativi per l’acquisizione di competenze di base e trasversali, la durata del percorso formativo, invece, si riduce a condizione che l’attività formativa pregressa sia debitamente attestata. Infine, per gli apprendisti assunti con contratto stagionale di durata superiore ai 6 mesi il percorso formativo è pari a 40 ore.

L’ avviso è rivolto alle agenzie formative in forma singola o associata accreditate ed è finalizzato alla costituzione, all’interno del territorio regionale, dell’offerta formativa pubblica per l’acquisizione di competenze di base e trasversali, nell’ambito del contratto di apprendistato professionalizzante.

I destinatari dell’offerta formativa sono gli apprendisti in possesso dei requisiti (previsti dall’art. 44 del D. lgs. 81/2015) residenti o domiciliati in Sardegna e assunti da imprese con almeno una sede operativa nella Regione, in tutti i settori di attività, pubblici o privati, con contratto di apprendistato professionalizzante, che posseggano i seguenti requisiti: età compresa tra i 18 e i 29 anni, in possesso di una qualifica professionale.

Il bando è finanziato con risorse nazionali assegnate con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla Regione Autonoma della Sardegna per un ammontare pari a € 1.451.127,00 ripartito in quattro macroaree territoriali, Sud, Centro Ovest, Centro Est, Nord

Le domande potranno essere presentate utilizzando esclusivamente l’applicativo reso disponibile dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) all’indirizzo: www.sardegnalavoro.it a partire dalle ore 10.00 del giorno 3 luglio 2023 ed entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 17 luglio 2023.

Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni dell’Avviso potranno essere presentate all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Alle richieste di chiarimento verrà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione di appositi “chiarimenti” sul sito www.regione.sardegna.it, sul sito www.sardegnalavoro.it  e sul sito www.sardegnaprogrammazione.it  nella pagina dedicata all’Avviso pubblico, al fine di garantire trasparenza e par condicio tra i concorrenti

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Quaranta milioni di euro per l’erogazione di bonus occupazionali per il biennio 2023 e 2024 a favore delle imprese della filiera turistica e del suo indotto che operano in Sardegna. Lo ha deciso la Giunta Solinas, approvando una specifica delibera, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai.Così il presidente della Regione Christian Solinas. “Per il prossimo biennio incrementiamo le risorse a favore di un settore sempre più trainante per l’economia regionale, sostenendo il lavoro regolare e giustamente retribuito. La nostra terra è una meta privilegiata per milioni di visitatori che la scelgono per le sue bellezze naturali. E’nostro dovere adottare politiche adeguate per rilanciare non solo il comparto turistico ma anche il suo indotto, favorire l’occupazione e rendere la nostra isola sempre più competitiva, attrattiva ed accogliente".

“Un intervento strutturale importante attuato in continuità con le misure precedenti - afferma Lai - questa volta finanziato con le  risorse FSE+ Sardegna 2021/2027. Anche nel prossimo Avviso Destinazione Sardegna Lavoro 2023, di imminente pubblicazione - aggiunge  l’assessore - la rosa dei beneficiari è molto ampia, dalle strutture ricettive, agli stabilimenti balneari e termali alla ristorazione, dalla gestione delle piscine agli impianti sportivi e ai parchi, dalle attività di intermediazione immobiliare a quelle di noleggio, dall’intrattenimento alle attività museali, artistiche e culturali, dalle agenzie di viaggio alle guide turistiche, dai catering ai servizi di lavanderia, pulizia e manutenzione. L’obiettivo - sottolinea l’esponente dell’esecutivo -  è quello di tagliare il costo del lavoro attraverso un incentivo proporzionato alla retribuzione mensile lorda dei neo assunti giovani, al di sotto dei 35 anni di età e disoccupati over 35, in particolare donne”.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha approvato, nella seduta odierna, la programmazione degli interventi di politica del lavoro e formazione professionale, tra cui l’avvio dell’iter per  la pubblicazione di un Avviso pubblico per il finanziamento di percorsi formativi volti alla certificazione di profili di qualificazione particolarmente richiesti dal mercato del lavoro regionale e la prosecuzione del Piano di attuazione regionale del Programma nazionale Garanzia giovani. 

“Prosegue la lotta alla disoccupazione - afferma il presidente della Regione Christian Solinas - attraverso la formazione professionale mirata all’inserimento lavorativo e alle richieste del mercato del lavoro. Investiamo risorse importanti per costruire quelle competenze necessarie per trovare lavoro. L’elemento innovativo - aggiunge Solinas - è la valutazione dei profili per i quali le imprese fanno più fatica a trovare persone preparate e occupabili nell’immediato per colmare le posizioni vacanti”.

“Nello specifico - spiega l’assessore del Lavoro, Ada Lai - la delibera destina 15.000.000,00 milioni di euro per la predisposizione di un Avviso pubblico, di prossima pubblicazione, a sostegno dei disoccupati per la costituzione dell’offerta di percorsi di qualificazione, rivolto alle agenzie formative accreditate in Sardegna per la realizzazione di percorsi formativi rispondenti alle richieste avanzate dal mercato del lavoro, con particolare riguardo ai profili inerenti la transizione ecologica e digitale, il made in Sardinia, il mangement e altri profili particolarmente richiesti dalle imprese, anche sulla base dei risultati che emergeranno dall’indagine esplorativa che l’Assessorato del Lavoro, con il supporto dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, avvierà per individuare i profili più rispondenti alle posizioni vacanti nel sistema produttivo regionale”.

Oltre 11 milioni, invece, sono destinati alla lotta alla disoccupazione giovanile, con la prosecuzione degli interventi previsti dal Piano di attuazione regionale del Programma nazionale Garanzia giovani, di cui 2.211.260,74  di euro per il 2022,  e 4.500.000,00 per il 2023 e 2024.

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Uno stanziamento di 37.000.000,00 per l’attivazione dei cantieri di lavoro. Lo ha deciso la Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai.

“Non assistenzialismo, ma misure di politica attiva che favoriscano  l'occupazione e garantiscano la dignità del lavoro”. Così l’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha commentato l’approvazione della delibera, che prevede il riparto delle risorse tra tutti i comuni della Sardegna, a valere sul Programma Plurifondo LavoRas per l’annualità 2023. “Un provvedimento importante, tanto atteso, che da un lato va incontro alle esigenze di personale da parte delle amministrazioni comunali e dall’altro mira a superare misure di politica passiva come il reddito di cittadinanza. Lavori seri e non lavoretti - precisa l’esponente dell’esecutivo Solinas - abbiamo infatti aumentato a 30 il numero delle ore settimanali e raddoppiato il contributo per singola unità lavorativa  per garantire retribuzioni adeguate e dare la possibilità ai sindaci di reclutare, in base al proprio fabbisogno, oltre al personale operaio, anche altri profili professionali, come ingegneri, tecnici, amministrativi, contabili. Figure indispensabili per l’elaborazione e la gestione dei fondi e dei progetti, compresi quelli europei. I cantieri, infatti - conclude l’assessore - saranno a misura dei Comuni, un’alternativa concreta al reddito di cittadinanza e soprattutto un’opportunità lavorativa concreta per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici”.

La misura è prorogabile. Per quanto concerne le  modalità attuative per la gestione dei cantieri di nuova attivazione, anche per l’anno 2023 è prevista  la gestione diretta o indiretta, attraverso il ricorso all’affidamento a cooperative sociali di tipo B o cooperative del settore agricolo e forestale.

 

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Il Job day Sardegna, un ciclo di eventi nel territorio, dedicati all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, alla formazione professionale e all’orientamento di chi è alla ricerca di una nuova occupazione, è stato presentato, stamane, nel corso di una conferenza stampa dall’assessore Ada Lai e dalla direttrice di Aspal, Maika Aversano, nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro. Sei appuntamenti organizzati dall’assessorato regionale del Lavoro, dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal) con i suoi Centri per l’Impiego (Cpi), che si svolgeranno tra febbraio e marzo a Sassari (2 febbraio nei locali di Promocamera), Olbia (14 febbraio, Aeroporto Costa Smeralda), Nuoro (28 febbraio), Oristano (7 marzo), Tortolì (16 marzo) e Cagliari (30 e 31 marzo).

I futuri lavoratori saranno supportati nel percorso di scoperta delle proprie attitudini e competenze con strumenti utili alla ricerca di un’occupazione, rivolti anche a chi è uscito dal mondo del lavoro. Negli eventi Job Day previste attività di orientamento e approfondimenti sull’offerta formativa presente nel territorio. Chi è alla ricerca di un’occupazione e chi si affaccia al mondo del lavoro, potrà consultare le offerte inserite dalle aziende nella sezione dedicata alle singole date del Job Day e candidarsi a quelle preferite. Partecipando al Job Day sarà anche possibile usufruire di tutti i servizi offerti dai Centri per l’Impiego (Cpi).

Imprese. Gli eventi Job Day Sardegna sono rivolti a tutte le imprese che cercano lavoratori in Sardegna. Le aziende avranno la possibilità di pubblicare le proprie offerte di lavoro, usufruire di un servizio di preselezione messo a disposizione gratuitamente dall’Aspal e avere uno stand fisico o virtuale per i colloqui con i candidati. A loro disposizione una sezione dedicata sul sito web ufficiale nella quale presentarsi ai candidati con una breve descrizione. Le aziende che utilizzeranno uno stand virtuale potranno visionare l’elenco dei curricula idonei e convocare i candidati per un colloquio anche nei giorni successivi all’evento.

Colloqui di lavoro, formazione, seminari, convegni. Sono previsti convegni e seminari, dedicati in modo particolare agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori, per fornire strumenti validi di comprensione della complessa realtà che li attende alla fine del percorso scolastico. Saranno offerti inoltre una serie di laboratori, suddivisi per argomento, allo scopo di sviluppare nuove capacità e acquisire strumenti validi per migliorare la ricerca del lavoro. Spazio anche a convegni, momenti di orientamento e di confronto pensati per stimolare la curiosità e l’interesse degli studenti. Per venire incontro alle classi delle scuole superiori che non possono spostarsi sono previsti dei collegamenti streaming con gli istituti scolastici  per consentire ai ragazzi di seguire i convegni e i seminari a loro dedicati.

 “Lavoriamo per lo sviluppo della Sardegna, usciamo dai palazzi per incontrare chi cerca lavoro, abbattendo la barriera tra domanda e offerta - afferma l’assessore del Lavoro, Ada Lai - Il job day è un progetto che diventerà una prassi nel territorio. Le opportunità in Sardegna non mancano, ma da un lato le imprese che cercano personale non lo trovano e dall’altro, i disoccupati non riescono a mettersi in contatto le aziende. Questo è l’obiettivo del job day: facilitare l’incontro tra domanda e offerta. Un progetto che diventerà una prassi nel territorio, attraverso i servizi offerti dalla rete dei nostri centri per  l’impiego. In un mondo del lavoro in continua evoluzione - osserva l’esponente dell’esecutivo Solinas - l’assessorato regionale del lavoro ha in programma una serie di interventi per promuovere l’occupazione: la  formazione mirata e l’alta formazione, gli aiuti alle aziende attraverso i bonus e il microcredito, la diminuzione del costo del lavoro, i cantieri comunali, e come alternativa al Reddito di cittadinanza, la progettazione dell'economia delle aree di crisi. Una parte importante dell’evento - spiega Lai – è dedicata agli istituti scolastici - perché l’orientamento deve essere parte integrante del percorso educativo. Il Job day è un progetto per ridare speranza e informare i cittadini.  L’economia si basa sulla fiducia - conclude l’assessore - Ed è fondamentale offrire una percezione positiva per ricostruire un clima di fiducia. Questo si può fare sperimentando nuove soluzioni, valorizzando le persone con le loro conoscenze e le loro competenze, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro con azioni concrete nel territorio come il Job day”.

Così Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal. “A pochi giorni dalla messa online della piattaforma www.jobdaysardegna.it le  adesioni da parte di imprese, cittadini scuole e istituzioni sono già ottime.  I numeri delle offerte di lavoro da parte delle imprese sono molto positivi: oltre duemila i posti di lavoro messi a disposizione nell'ambito territoriale di Sassari (primo evento) e sono in questo momento oltre duemila anche per il territorio di Olbia dove si svolgerà il secondo Job Day.  I nostri Centri per l’impiego stanno lavorando in modo totalizzante in tutta la Sardegna per supportare cittadini e imprese che desiderano partecipare agli eventi”.

Durante l’incontro è stato approfondito anche il GOL, il piano di politiche attive del lavoro che guiderà l'azione della Regione Sardegna nei prossimi anni, finanziato dall’Unione europea - Next Generation EU, per l’annualità 2022, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) Missione 5 “Inclusione e coesione”,  che sarà il perno dell’azione di riforma delle politiche attive del lavoro. Un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’ e la coesione sociale, che prevede una seri di percorsi, associabili ciascuno ad un cluster, una specifica tipologia di cittadini: reinserimento lavorativo per i soggetti più vicini al mercato del lavoro; aggiornamento (up-skilling) per quelli più lontani, ma comunque con competenze spendibili; riqualificazione (re-skilling) per i lavoratori distanti dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti; lavoro e inclusione nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli che vanno oltre la dimensione lavorativa.

Info sull’evento. I dettagli delle attività offerte durante i Job Day Sardegna sono disponibili online all’indirizzo www.jobdaysardegna.it  con aree riservate alle iscrizioni di cittadini, imprese, studenti e insegnanti che in questo modo potranno prendere parte attivamente ai singoli eventi. 

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 “Le rivendicazioni presentate alla Regione da Confagricoltura Sardegna per una revisione della normativa riguardante le prescrizioni antincendio, aggiornata per la stagione 2022, che rischiavano di bloccare le attività di trebbiatura e di imballatura dei foraggi è stata accolta dalla Giunta che ha votato una delibera di modifica”. Lo ha detto con una certa soddisfazione per il rapido risultato raggiunto il presidente regionale di Confagricoltura, Paolo Mele, che con la sua organizzazione aveva raccolto in questi giorni numerose lamentele che giungevano dagli imprenditori agricoli.

Le modifiche alla normativa. Il nuovo testo licenziato dalla Regione, e pubblicato ieri, prevede che durante le situazioni di allerta meteo per ondate di calore “nelle giornate in cui il livello di pericolosità è pari al codice arancione (pericolosità alta) e sino al 20 luglio 2022, fatte salve successive proroghe, sono consentite le operazioni di trebbiatura o i lavori di urgente necessità per la prevenzione degli incendi mediante l’uso di falciatrici, decespugliatori e trinciatrici. Durante le operazioni dovrà essere garantita la presenza in loco di una adeguata riserva idrica, di almeno 200 litri, ferma restando la necessità della presenza di un estintore come previsto all’art. 11, comma 3, da mantenere entrambi nelle immediate vicinanze della macchina operatrice.” Tali prescrizioni di sicurezza sono state pensate per evitare che qualche scintilla innescata dai mezzi meccanici possa causare fiamme che, se non subito governate, potrebbero generare situazioni di pericolo per persone, animali e cose. “Grazie a questa deroga fino al 20 luglio – ha concluso Mele – gli agricoltori sardi potranno portare a termine le attività di raccolta nei campi evitando di perdere il frutto di mesi e mesi di lavoro”. 

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