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Giovedì, 31 Agosto 2023 16:05

AAA... gol cercasi. Petagna è l'uomo giusto?

Il bomber, cinque gol nell'ultima stagione, arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto. Una necessità per Ranieri

 

"Non vedo l'ora di iniziare a lavorare con mister Ranieri". Così Andrea Petagna dopo la firma col Cagliari. 190 cm di muscoli, attaccante d'area, con un passato, tra le altre, al Milan e al Napoli. Il giocatore arriva dal Monza con la formula del prestito con diritto di riscatto che si aggira intorno agli otto milioni di euro.

 

Una necessità

Con Lapadula out per altri due mesi e con Pavoletti uscito per infortunio nel primo tempo della partita con l'Inter (solo affaticamento, nessuna lesione muscolare per lui), al Cagliari serviva come il pane una punta capace di occupare l'area. Ranieri lo chiedeva da tempo, anche perché l'ultimo capocannoniere del campionato di serie B va verso i 34 anni e l'eroe del San Nicola a novembre ne compirà 35. Non che Petagna sia un ragazzino. Classe 1995, lo scorso 30 giugno ne ha fatti 28.

 

Gol cercasi

Petagna era quello che ha chiesto Ranieri? Probabilmente no, ma il mercato degli attaccanti è abbastanza sterile in queste ultime ore di movimenti. Ne sa qualcosa Galliani che ha ceduto il suo centravanti per far spazio a Colombo del Milan (cercato anche dal Cagliari e probabilmente più adatto al gioco di Ranieri) e ora rischia di trovarsi con un nulla di fatto in mano. Petagna non è un attaccante da 15 gol a stagione. In carriera solo una volta ha superato il muro delle 15 reti, nella stagione 2018/19 con addosso la maglia della Spal, confermandosi l'anno dopo con 12 centri. Prima e dopo, però, i numeri sono impietosi: 0 gol col Milan, 9 col Napoli, 11 con l'Atalanta, 7 con l'Ascoli, solo 5 col Monza in 31 presenze nell'ultima stagione. Il bello dello sport, però, è che le statistiche sono fatte per essere smentite. Ne sa qualcosa Lapadula che è esploso solo dopo l'arrivo di Ranieri a Cagliari, quindi la speranza è che anche il gigante triestino possa seguire le orme dell'italo-peruviano sotto la guida del tecnico di Testaccio. 

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A Bologna con determinazione

Claudio Ranieri tiene a mente il 2-0 subito dall’Inter, si gode la rosa e vuole un Cagliari con volontà e “senza errori”

Mario Frongia

Il Bologna sabato alle 18.30 al Dall’Ara è il bersaglio. Con un punto e zero gol nelle prime due giornate, Sir Claudio riparte dal ko subito in casa dall’Inter per poi passare al mercato. “Sono soddisfatto, quello che abbiamo pianificato è arrivato. Se qualcuno vuole andare a giocare, può darsi che esca. In entrata siamo a posto”. Sull’arrivo di Andrea Petagna, poche storie: Gli parlerò per capire se può giocare subito titolare. Oggi ha lavorato con noi e so che si è allenato benissimo. L’ultima partita l’ha fatto al Trofeo Berlusconi. Parliamo di una punta che non avevamo. Petagna fa giocare bene i compagni, difende bene la palla, apre gli spazi e sa attaccare l’area di rigore”. Un primo tassello, chiesto da giugno, è al suo posto. Al campo la risposta sul centravanti. “Non vedo l’ora di venire al Cagliari e lasciare il Monza. Sarò una mano per raggiungere quanto prima la salvezza” le parole dell’ex Spal, Atalanta e Napoli all’arrivo a Elmas.  Da Petagna a Pereiro. L’allenatore rossoblù non ha dubbi: “La situazione si gestisce facendo allenare il ragazzo. Se qualcuno che vorrà le sue prestazioni, ben venga. Ma non chiude le porte a nessuno, l’esperienza mi dice che tutti possono tornare utili. Wieteska? Ha fatto alcuni allenamenti con noi, ha grande esperienza e ci darà una mano. Sono contento di averlo”. In conferenza pre Bologna, un cenno anche su Prati: “Un gioiello. Dobbiamo salvaguardarlo, si applica molto e sono contento di averlo. Non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Adesso devo allenarlo nel miglior modo possibile per capire come utilizzarlo”.

L’analisi post Inter. “Impariamo la lezione presa lunedì sera. Dobbiamo stare più compatti, è una nostra prerogativa. I movimenti dei centrocampisti interisti ci hanno fatto allargare e Lautaro si è potuto muovere in profondità. Cosa abbiamo sbagliato? Credo sia stata una questione di testa a causare gli errori. Sapevamo i movimenti che avrebbero fatto ma ci hanno comunque sorpreso. Se in Serie A sbagli poi paghi”. Pausa. E rilancio: “Non dobbiamo farci attrarre in errore dagli avversari.

Gli avversari. “Il Bologna sa gestire la palla, servirà determinazione e volontà. Andiamo lì avendo questi aspetti ben in mente”. L’accenno alla modalità viene di conseguenza: “Nelle difficoltà giochiamola lunga e andiamo in contro-pressing. Non voglio la costruzione dal basso per forza, voglio evitare incertezze alla nostra fase difensiva. Thiago Motta? Non so che tipo di allenatore sia ma la sua squadra rispecchia molto il modo in cui giocava. In mezzo ha sempre tre centrocampisti di qualità, muovono la palla con uno, due tocchi e vanno subito ad aggredire. Thiago era cattivo, in senso buono, quando giocava. Le sue squadre hanno questa intensità”. Intanto, per Pavoletti è a rischio la trasferta: “La risonanza non ha evidenziato nulla di preoccupante, ma ha ancora fastidio. La vedo difficile per Bologna, non vogliamo rischiarlo per poi perderlo più a lungo”. Infine, Claudio Ranieri ha salutato Victorino. L’ex attaccante del Cagliari annata ‘82/83, è scomparso avantieri notte in ospedale dopo essere stato in rianimazione per un tetantivo di siucidio. “Purtroppo, è la vita. Non sappiamo quello che passa nella mente di quei ragazzi che sono stati importanti per milioni di spettatori e di punto in bianco cadono nella depressione. La vita è bella, dobbiamo imparare a lottare e a goderne”.

Qualche numero sulla sconfitta casalinga.  La squadra di Inzaghi ha giocato nella metà campo del Cagliari il 53 per cento dei palloni. Ai rossoblù il resto. Gli ospiti hanno avuto il 67 per cento di possesso palla, con una durata media delle azioni manovrate di 23 secondi, 19 il Cagliari. Barella e soci hanno vinto 15 contrasti ne hanno persi 39, 6 e 48 per Oristanio e Co. I palloni recuperati sono stati alla pari, 70, i passaggi a buon fine sono stati il 77 per cento quelli dei sardi, l’88 per i lombardi. I rossoblù hanno 6 volte (4 fuori), i nerazzurri 12 (9 fuori), battuto 17 e 19 tra cross e corner (4 e 7). L’Inter ha colpito due pali. Sulemana e soci hanno percorso 119 chilometri e scattato 208 volte, 116 e 200 quelli degli ospiti.

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I nerazzurri passano con due reti nel primo tempo. Primo ko alla Domus per Claudio Ranieri

 

Il Cagliari lotta, si difende, ma alla fine deve arrendersi a un’Inter più forte. Finisce 0-2 per la squadra di Inzaghi all’Unipol Domus. Si tratta della prima sconfitta casalinga di Claudio Ranieri dal suo ritorno sulla panchina sarda. Un ko che non scalfisce le certezze del gruppo, ma che mette in mostra una lacuna su tutte, l’attacco. L’assenza di Lapadula pesa (e non poco). Oggi si è fatto male anche Pavoletti. Se l’infortunio del numero 30 dovesse essere serio, la società sarà costretta ad intervenire sul mercato e anche in fretta visto che dal 1 settembre non si potranno più fare acquisti.

 

La partita

E’ un Cagliari pimpante quello che apre la sfida contro i vice-campioni d’Europa dell’Inter, ma sono i nerazzurri a sfiorare il vantaggio con un palo di Lautaro Martinez al quarto d’ora. La risposta rossoblù sta tutta in un colpo di testa di Pavoletti su cross laterale di Nandez. Al 20’ Sulemana salva in scivolata su una conclusione a botta sicura del Toro. 2’ più tardi, però, l’Inter passa in vantaggio con Dumfries. Palla persa dai sardi in mezzo al campo, Thuram vede e serve l’ex Psv che col destro batte Radunovic. Il Cagliari ci prova subito per il pareggio, ancora con un colpo di testa di Pavoletti che termina sul fondo. Sull’azione seguente ecco il raddoppio del solito Lautaro Martinez, vera bestia nera dei rossoblù. L’argentino raccoglie un traversone basso dalla sinistra di Dimarco e con precisione batte nuovamente il numero uno di casa. Nono gol per lui contro il Cagliari. Poco dopo la mezz’ora piove sul bagnato in casa sarda con Pavoletti che chiede il cambio per infortunio. Al suo posto Luvumbo. Nel finale di primo tempo ingenuità di Dossena che regala palla a Barella, tiro centrale dell’ex.  

 

Nella ripresa l’Inter controlla con ordine e senza troppi affanni, almeno fino a un quarto d’ora dalla fine quando si accende letteralmente Luvumbo. Zito semina il panico nella retroguardia nerazzurra, poi cade in area agganciato da Darmian. Per Fabbri e il Var non è rigore. Il Cagliari ci crede, ci prova da fuori con Sulemana, ma la conclusione del ghanese termina alto. Nel finale Inter a un passo dallo 0-3 con Calhanoglu: il destro del turco si stampa sul palo. Allo scadere l’occasione più ghiotta per i padroni di casa nata ancora dalla velocità di Luvumbo e conclusa da Azzi con Sommer bravo e reattivo a bloccare sul primo palo. E’ l’ultima emozione di un match che sancisce il ritorno in A del pubblico di Cagliari.

 

CAGLIARI-INTER 0-2 (0-2)

CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa (85' Shomurodov), Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana (85' Deiola), Jankto (60' Azzi); Pavoletti (30' Luvumbo), Oristanio (46' Di Pardo). Allenatore: Claudio Ranieri.

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries (71' Cuadrado), Barella (71' Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (82' Sensi), Dimarco (71' Carlos Augusto); Thuram (77' Arnautovic), Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.

MARCATORI: 21' Dumfries, 29' Lautaro

Arbitro: Fabbri.

Note: Recupero: 3', 5'. Ammoniti: Mkhitaryan. Spettatori: 16412.

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Lunedì, 28 Agosto 2023 15:38

Cagliari-Inter, la vignetta di Frédéric Art

In occasione di tutte le gare del Cagliari, Gol Rossoblu ospiterà le splendide vignette pre-partita dell'artista sardo Frédéric Art. Questa sera alle 20.45 all'Unipol Domus arriverà l'Inter vice-campione d'Europa e i quattro mori proveranno a sgambettare il biscione nerazzurro. 

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Il grande giorno, il ritorno della serie A alla Domus, è arrivato. Tutto esaurito sugli spalti per la sfida tra il Cagliari e i vice-campioni d'Europa dell'Inter. Ranieri ha le idee chiare, difesa a quattro e un attaccante fisico come Pavoletti a dare fastidio alla retroguardia nerazzurra.

 

Ranieri punta su Pavoletti

Il tecnico di Testaccio dovrebbe abbandonare la difesa a tre con Augello e Zappa sulle fasce e Dossena-Obert al centro a protezione del confermatissimo Radunovic. In mediana Makoumbou e Sulemana faranno da schermo davanti alla difesa con Nandez a destra e Azzi a sinistra. Davanti la coppia Oristanio-Pavoletti con l'ex Inter leggermente più arretrato. 3-5-2, invece, per Inzaghi con Sommer tra i pali, De Vrji al centro della difesa al posto dell'infortunato Acerbi, con Bastoni e il recuperato Darmian ai lati. Calhanoglu al centro del centrocampo con a fianco l'ex Barella e Mkhitaryan. Dumfries e Dimarco a spingere sulle fase. Davanti ballottaggio Thuram-Arnautovic per far coppia con Lautaro Martinez. Il francese è leggermente favorito.

 

Dove vedere la partita in tv

Cagliari-Inter sarà trasmessa in esclusiva su DAZN. Per gli abbonati a Sky con Decoder SkyQ il match sarà visibile anche sui canali "Zona Dazn" attivabili con un costo aggiuntivo sul proprio abbonamento. In alternativa è possibile collegare la propria smart tv a internet ed effettuare l’accesso sull’applicazione della piattaforma. La telecronaca di DAZN sarà affidata al duo Borghi-Gobbi.

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Sabato, 26 Agosto 2023 17:37

Cagliari-Inter, numeri e statistiche del match

I rossoblù hanno fermato i nerazzurri in 29 occasioni su 48 confronti. Occhio a Lautaro Martinez, sempre a segno contro i sardi. Ranieri, Barella, Zappa e Oristanio gli ex

 

In una Domus tutta esaurita arriva l'Inter di Simone Inzaghi, vice-campione d'Europa e in gran forma. E' il 48° confronto sull'isola tra le due formazioni con i nerazzurri vincenti in ben 18 occasioni. Solo 8 i successi rossoblù. I sardi, però, hanno fermato 21 volte i lombardi con il pareggio.

 

La bestia nera

L'addio di molti big non ha indebolito la squadra di Simone Inzaghi che all'esordio in campionato contro il Monza si è imposta per 2-0 con la doppietta di uno scatenato Lautaro Martinez. Proprio il Toro è l'uomo da tenere maggiormente d'occhio e che Claudio Ranieri affiderà ad Alberto Dossena, bravo nell'annullare una settimana fa il granata Sanabria. Certo, Lautaro non è Sanabria, ma la crescita di una squadra, soprattutto se di una neo-promossa, passa anche dall'affrontare questo tipo di avversari. Lautaro è una vera e propria bestia nera per il Cagliari, al quale ha già segnato 8 gol. Anche il tecnico nerazzurro ha un buon bilancio contro la formazione sarda: 10 vittorie e 2 pareggi da allenatore.

 

Gli ex del match

Tra le tante esperienze in panchina, quella di Claudio Ranieri, su quella dell'Inter non è stata tra le più fortunate. Subentrato nel settembre del 2011 per sostituire Gasperini, viene poi esonerato a marzo. In campo, invece, è Nicolò Barella il grande ex della sfida con 112 presenze e 7 reti tra il 2014 e il 2019. Tra i sardi, invece, il neo-acquisto Oristanio e Gabriele Zappa, entrambi provenienti dal settore giovanile nerazzurro.

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Giovedì, 24 Agosto 2023 19:06

Cagliari-Inter, l'asticella sale

Sfida all'Inter

Ranieri lavora sulla mentalità, coccola nuovi ed esordienti, chiede l’esempio ai veterani, aspetta rinforzi. Il club non può deluderlo, sarebbe un pessimo autogol

Mario Frongia

In attesa dell’Inter, testa al mercato. Oramai anche i sassi sanno cosa chiede Claudio Ranieri. Sul fronte attacco prosegue la telenovela Petagna sì-Petagna no. Con una news: l’ex centravanti di Spal, Atalanta e Napoli, l’anno scorso al Monza, per l’amministratore delegato dei brianzoli, Adriano Galliani, pare non sia più nella lista dei partenti. Mentre è slittato al 1° settembre l’arrivo del difensore centrale greco, Pantelis Hatzidiakos. Prima di approdare ad Asseminello giocherà prima i match delle qualificazione di Conference ed Europa League dell’Az Alkmaar. Sarà l’uomo giusto per affiancare un sontuoso Dossena, debuttante in A e tra i migliori in campo a Torino? A otto giorni dal gong che chiude le trattative, il Cagliari è ancora incompleto.

Momento positivo. Sir Claudio spande fiducia e ottimismo ogni tre per due. Chissà. Intanto, lunedì alle 20.45 si gioca alla Domus contro i finalisti dell’ultima Champions, andata al City di Pep Guardiola. La sfida all’Inter è un curioso e splendido incrocio. Scuote suggestioni e ambizioni. Offre buone dosi di fiducia dopo l’incoraggiante pareggio in casa del Toro. In Piemonte Claudio Ranieri ha letto e disfatto i sogni di Juric. Con l’attacco dei “piccolini” ha incartato il primo giro palla di Schuurs e soci. In mezzo, Sulemana e Makoumbou hanno mostrato solidità, mestiere e continuità. Anche ben più del previsto. Anche per questo, date all’allenatore romano il difensore centrale e la punta da almeno dieci gol. E ci sarà da divertirsi. Intanto, anche per la tifoseria l’asticella sale. Il timore, conoscendo le modalità del patron, riguarda le mosse di mercato: il pari con il Toro potrebbe far raffreddare le risposte da dare al tecnico E sarebbe un autogol.

Dal Toro ai nerazzurri. La prima di campionato ha sorriso ai rossoblù. Spirito, determinazione, gamba e testa anche quando i granata hanno pressato. Con gli stessi deficit del Cagliari: la finalizzazione. Ma adesso la musica cambia. L’Inter si è presa i 3 punti del debutto contro il Monza. Lunedì ritmo, qualità tecniche e concentrazione saranno fondamentali. Ma forse, Lautaro e soci è meglio trovarli adesso. In casa, per giunta. Con il sold out. Miscela speciale, quella offerta dalla tifoseria. Il gruppo schiuma. Il tecnico lavora con rigore sugli aspetti motivazionali. La squadra, dopo la miracolosa promozione dello scorso anno, affina mentalità e carattere. Anche a Torino la personalità è stata fondamentale. Sul faccia a faccia con la formazione dell’ex Nicolò Barella, poche storie: il match ha evidenti disparità tecniche, d’organico e di ambizioni. Cuore e applicazione saranno fattori decisivi.

Arbitraggio. Alla Domus fischia Michael Fabbri. Nelle 121 direzioni in A, l’arbitro di Ravenna vanta 551 ammonizioni, 13 espulsioni per doppio giallo, 14 cartellini rossi diretti e 37 calci di rigore. Dodici volte ha diretto il Cagliari. Il bilancio è di tre vittorie, cinque pareggi e quattro ko. L’Inter? L’ha diretta dieci volte con sette vittorie, un pareggio e due sconfitte. Classe 1983, può contare sugli assistenti Luca Mondin (Treviso) e Damiano Di Iorio (Vico). Quarto uomo Giovanni Ayroldi (Molfetta), al Var Valerio Marini (Roma 1) e Salvatore Longo (Paola). “Se pensi all’arbitro, ti stai giocando un pezzetto di sconfitta!” ammoniva il compianto e saggio Carletto Mazzone.

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L'attesa è finita. Aspettando l'attesissima "prima" alla Domus contro l'Inter, il ritorno in A del Cagliari di Claudio Ranieri passa da Torino dove la formazione rossoblu esordirà contro i granata di Ivan Juric. Non sarà un inizio soft. Pavoletti e compagni affronteranno una formazione collaudata, che conosce a memoria le richieste tattiche del proprio tecnico e che lo scorso anno ha chiuso al decimo posto giocando fino all'ultimo per un piazzamento in Europa.

 

Le probabili formazioni

Ranieri deve fare i conti con l'infermeria e con le pesantissime assenze di Rog, Mancosu e Lapadula. In attesa degli ultimi colpi di mercato, il tecnico dovrebbe giocare col 4-3-2-1 con Pavoletti davanti supportato da Luvumbo e il neo-acquisto Oristanio. A centrocampo Nandez Makoumbou e l'altra new entry Sulemana. Tra i pali confermato Radunovic, eroe della doppia finale playoff col Bari, Zappa e Augello sulle fasce, al centro Dossena e Obert. 3-4-2-1 per il Toro di Juric con l'ex Bellanova a destra nel centrocampo composto da Ricci, Ilic e Vojvoda. Davanti Sanabria con Vlasic e Radoijn alle spalle.

 

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. All. Juric.

 

CAGLIARI (4-3-2-1): Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana; Oristanio, Luvumbo; Pavoletti. All. Ranieri.

 

Dove vedere la gara in Tv o in streming

La gara sarà visibile sia in diretta streaming su Dazn che sul satellite su Sky Sport Calcio (numero 202 e 249 del satellite, numero 473 e 483 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 251 del satellite). Per gli abbonati di entrambe le piattaforme, la partita potrà essere vista in tv tramite l'app DAZN disponibile sul decoder Sky Q. Per lo streaming, oltre alla piattaforma Dazn, il match sarà visibile anche su Sky Go e Now collegandosi con i siti ufficiali delle tre piattaforme con qualsiasi dispositivo mobile come tablet, iPhone, iPad e smartphone.

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Lunedì, 21 Agosto 2023 10:46

Torino-Cagliari, la vignetta di Frédéric Art

In occasione di tutte le gare del Cagliari, Gol Rossoblu avrà il piacere di ospitare le splendide vignette pre-partita dell'artista sardo Frédéric Art. Questa sera, alle 18.30, la squadra di Claudio Ranieri farà il loro esordio nella massima serie a Torino contro i granata di Ivan Juric e uno splendido torero rossoblu proverà a matare il Toro

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Dal San Nicola all'Olimpico Grande Torino. Sono passati poco più di due mesi dal gol di Pavoletti sotto il diluvio di Bari, due mesi di festa dopo un anno nel purgatorio della B. Ora, però, il tempo dei bagordi è finito, si torna a fare sul serio in quella che è la massima espressione del calcio italiano, la serie A. Il Cagliari ci arriva in punta di piedi, consapevole che per guadagnarsi la salvezza dovrà sudare e fare più di quanto fatto pochi mesi fa per conquistare la promozione. Inizierà a farlo lunedì alle 18.30 sul campo del Torino di Ivan Juric, squadra ben collaudata e che lo scorso anno ha chiuso la stagione al decimo posto salvandosi con largo anticipo.

 

Calendario difficile

La squadra di Claudio Ranieri ha già assaporato l'aria dei match ufficiali, in coppa Italia, andando a vincere all'ultimo respiro dei supplementari contro il Palermo. Alti e bassi in quella partita, come è giusto che sia in una calda serata di metà agosto quando le gambe sono ancora imballate e il peso della preparazione affatica più la mente che il corpo. Partire bene, però, è fondamentale anche perché il calendario del Cagliari, da qui alla prima settimana di ottobre non è dei migliori. Inter, Atalanta, Milan, Fiorentina, Roma le più ostiche, Torino, Bologna e Udinese le più abbordabili. Si fa per dire, perché parliamo di squadre solide che vivono il palcoscenico della serie A da anni.

 

"Ho già dimenticato la promozione"

A Torino la squadra deve entrare in campo con grande umiltà, consapevole della forza della formazione granata, ma anche della propria, eliminando dalla mente i ricordi della cavalcata trionfale in B. Ranieri conosce benissimo le trappole dei successi. Sa quanto la testa possa far funzionare male le gambe. Lo ha già vissuto sulla panchina del Leicester dopo lo storico successo in Premier League, esonerato poi un anno dopo con la squadra in piena lotta per non retrocessione. "Siamo saliti in A e l'ho già dimenticato, ora dobbiamo rimboccarci le maniche e lottare in ogni partita, centimetro su centimetro - le parole del tecnico nella consueta conferenza stampa pre-partita -. I granata vogliono l'Europa e hanno speso tanto. Hanno un allenatore bravo che conosce a memoria i calciatori, con automatismi perfetti. Li rispettiamo, ma così come ci metteranno in difficoltà dovremo farlo noi".

 

"Alleno la nazionale dei 4 mori"

L'ultima di Claudio Ranieri allenatore del Cagliari in Serie A risale a oltre 32 anni fa, 26 maggio 1991: 1-1 al Sant'Elia col Bari e grande festa per la salvezza ottenuta una settimana prima a Bologna, al termine di un triennio eccezionale partito in C1. "Sarò emozionato - ammette pensando al suo ritorno nella massima serie con i colori rossoblu -. Ma me lo terrò dentro". E poco male se Gravina non ha chiamato lui per la panchina della Nazionale: "Alleno la 'Nazionale dei 4 Mori', sono contento e soddisfatto". Intanto si attendono due difensori, di cui uno dovrebbe essere il greco Pantelis Hatzidiakos dall'AZ Alkmaar, e un attaccante che difficilmente sarà Lorenzo Colombo del Milan. "Stiamo lavorando bene, tutti gli obiettivi stanno arrivando e così sarà anche per difensori e attaccante. Non capisco perché si inizi col mercato aperto, non solo qui in Italia: gli affari si fanno l'ultima settimana, se non l'ultimo secondo". E sull'ultimo arrivato, Matteo Prati: "Era fra i primi che volevamo e l'avevo segnalato subito dopo la gara giocata contro la Spal a gennaio, parlandone anche con De Rossi. Ha un'ottima visione di gioco ed è molto intelligente". Ora bisogna far parlare il campo. Partire bene è fondamentale.

 

Antonio Farinola

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